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3 Analisi di regressione

3.1 Ordinary Least Squares (OLS)

3.1.3 Risultati

I risultati ottenuti sono molto incoraggianti riguardo la bontà dell’analisi, infatti molto spesso i coefficienti ottenuti hanno una probabilità di errore minore dell’1% grazie anche all’elevato numero di osservazioni (oltre 50.000). Visto il gran numero di variabili indipendenti analizzate, inoltre, si è scelto di presentare direttamente tutti quanti gli esiti delle regressioni OLS insieme, discutendo dell’evoluzione dello stimatore .

È bene specificare che saranno oggetto di analisi solamente i coefficienti calcolati dalle regressioni, mentre non ci saranno inferenze riguardo i valori di R-quadro dato che i controlli per effetti fissi generano una sostanziale sovrastima del suo valore, permettendo di ricondurre alle variabili oggetto di controllo gran parte della varianza che il modello non è in grado di spiegare. D’altronde le variabili che sono oggetto di analisi possono essere influenzate da una miriade di fattori, e riuscire a spiegarne tutta la varianza non è nei fini di questo studio.

Ricordiamo, infine, che tutte le voci di bilancio citate sono stimate con il loro valore pro-capite, a cui viene applicato il logaritmo. Questo significa che i risultati possono essere letti come l’impatto percentuale sulla voce di bilancio derivante dall’adozione della banda ultra-larga all’interno del comune.

3.1.3.1 Entrate pro capite

Soffermandoci sulla tabella 3, possiamo osservare un effetto positivo e significativo dell’adozione della fibra sulle entrate tributarie dei comuni; infatti, già la colonna (1) identifica un aumento del 2% per la voce dopo che il comune abbia adottato la banda ultra-larga. È molto interessante osservare in colonna (2), inoltre, che nonostante l’introduzione del controllo per la partecipazione al Patto di Stabilità Interno, il coefficiente relativo alla UBB non diminuisce nonostante l’effetto del PSI sia positivo e consistente, dunque, con l’analisi di (Vannutelli, 2021). Nell’ultima colonna (3), infine, possiamo notare un ulteriore incremento dell’effetto stimato dell’adozione delle connessioni in fibra ottica da parte del comune, arrivando ad aumentare le entrate tributarie del 2,64%. I risultati implicano un miglioramento della situazione finanziaria dei comuni, che sembrerebbero dunque in grado di aumentare i

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ricavi da tributi. Questo esito può derivare da diversi fenomeni concorrenti che proviamo ad elencare: anzitutto il comune potrebbe aver scelto di aumentare le tasse imponibili alla cittadinanza per appropriarsi di una parte del valore creato sui prezzi delle abitazioni, infatti secondo (Molnar, et al., 2015) il prezzo mediano di una casa connessa ad internet con banda ultra-larga potrebbe aumentare di oltre $5.000, inoltre un risultato simile è stato riscontrato anche da (Ahlfeldt, et al., 2017), che identifica un’elasticità rispetto alla velocità della banda pari al 3% per i valori medi delle connessioni (8 Mbps), con un effetto che diminuisce al crescere della velocità; in secondo luogo, sono stati riconosciuti effetti positivi sul PIL (Briglauer, et al., 2019) in seguito all’adozione locale di connessioni ad alta velocità, dunque anche un aumento dei redditi potrebbe guidare l’aumento delle entrate tributarie che sono dovute in parte all’addizionale IRPEF.

Tabella 3 Entrate Tributarie

En. Tributarie (1) (2) (3)

VARIABLES mod. semplice mod. psi mod. reg_yr tot_dum_ubb 0.0202*** 0.0206*** 0.0264***

(0.00364) (0.00365) (0.00376)

dum_psi 0.00886 0.00541

(0.00624) (0.00517) Constant 6.279*** 6.277*** 6.342***

(0.00292) (0.00361) (0.00546)

Observations 51,840 51,840 51,840

R-squared 0.790 0.790 0.814

Robust standard errors in parentheses

*** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

Sulle entrate extratributarie in tabella 4 è possibile fare una riflessione analoga alla precedente. L’effetto è ancora più marcato, con i comuni che sono in grado di aumentare i loro ricavi provenienti dall’erogazione di servizi alla cittadinanza del 5,75% dopo aver adottato connessioni a banda ultra-larga. Questa volta, tuttavia, possiamo notare un ridimensionamento dell’effetto stimato in seguito all’introduzione prima del PSI in colonna (2) seppur con una variazione minima, e poi della componente che tiene conto delle regioni in colonna (3) con una variazione sostanziale del risultato, che rimane positivo ma sembrerebbe portare a un miglioramento di questa voce di bilancio pari solo al 3,8%. I risultati sono interessanti, ma la loro analisi è molto più complicata visto che non esiste un collegamento diretto tra la banda ultra-larga e le entrate derivanti da servizi offerti alla cittadinanza; dunque, le nostre ipotesi riguardano l’erogazione di servizi aggiuntivi possibili grazie alle connessioni ultraveloci, o più semplicemente un aumento dei prezzi dei servizi già erogati per poter finanziare gli aumenti di spesa che potremo osservare nelle tabelle seguenti.

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Tabella 4 Entrate Extratributarie

En.

Extratributarie

(1) (2) (3)

VARIABLES mod. semplice mod. psi mod. reg_yr

UBB 0.0575*** 0.0572*** 0.0380***

(0.00680) (0.00682) (0.00724)

Patto Stabilità -0.00441 -0.0118

(0.00888) (0.00897) Constant 5.113*** 5.114*** 5.097***

(0.00394) (0.00472) (0.00917)

Observations 50,213 50,213 50,213

R-squared 0.808 0.808 0.810

Robust standard errors in parentheses

*** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

Osservando la tabella 5 possiamo notare un effetto della banda molto simile in particolare alla voce precedente; infatti, anche qui la prima stima alla colonna (1) trova un coefficiente positivo pari al 5,84% in corrispondenza dell’adozione della fibra. Le specificazioni ulteriori dovute al PSI e al controllo per le regioni mantengono la probabilità di errore nel rifiutare l’ipotesi nulla β1=0 sotto l’1%, e nella colonna (3) si arriva come prima a valori ridimensionati rispetto alle analisi delle colonne precedenti, pari al 3,22%. I risultati ci fanno comprendere che i comuni che hanno adottato la fibra hanno aumentato il loro peso sulle amministrazioni più grandi, che coprono le entrate derivanti da trasferimenti, o sui contribuenti, a cui carico sono le entrate tributarie ed extratributarie. Non possiamo però fermarci a questa voce per comprendere se l’effetto della fibra sia stato positivo o meno, ma dobbiamo osservare le tabelle successive e confrontare i valori di entrata con le spese, per capire se il bilancio comunale sia migliorato riducendo le perdite o aumentando gli utili.

Tabella 5 Entrate Totali

En. Totali (1) (2) (3)

VARIABLES mod. semplice mod. psi mod. reg_yr

UBB 0.0584*** 0.0587*** 0.0322***

(0.00502) (0.00505) (0.00531)

Patto Stabilità 0.00692 -0.00635

(0.00728) (0.00680) Constant 7.202*** 7.200*** 7.282***

(0.00330) (0.00403) (0.00739)

Observations 51,839 51,839 51,839

R-squared 0.781 0.781 0.796

Robust standard errors in parentheses

*** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

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In tabella 6 è possibile osservare, invece, l’analisi relativa alla pressione fiscale pro-capite, che ricordiamo essere pari alla somma di entrate tributarie ed extratributarie accertate dal comune durante l’anno, e rappresenta i costi che impattano sulla vista dei cittadini, derivanti dalla città in cui risiedono. Questa variabile, a differenza delle entrate totali, è pienamente influenzabile dall’amministrazione locale. In colonna (1) possiamo notare che l’impatto stimato della fibra porta un aumento del 3,35% della pressione fiscale sui cittadini, e il controllo per PSI in colonna (2) mantiene la stima quasi invariata. Una volta inseriti anche i controlli per regione nella colonna (3), infine, è possibile notare che l’impatto sembri diminuire, attestandosi al 3,07% di crescita della pressione fiscale per i cittadini del comune in seguito all’adozione di connessioni a banda ultra-larga. Come spiegato anche per la tabella 3, possiamo ipotizzare che l’aumento di questo indicatore sia dovuto al tentativo del comune di appropriarsi di una parte del valore creato sugli immobili o sui redditi dei cittadini.

Tabella 6 Pressione fiscale

Pressione fiscale

(1) (2) (3)

VARIABLES mod. semplice mod. psi mod. reg_yr

UBB 0.0335*** 0.0336*** 0.0307***

(0.00360) (0.00361) (0.00379)

Patto Stabilità 0.00215 3.77e-05

(0.00519) (0.00463) Constant 6.608*** 6.608*** 6.644***

(0.00235) (0.00296) (0.00525)

Observations 51,018 51,018 51,018

R-squared 0.824 0.824 0.834

Robust standard errors in parentheses

*** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

L’ultimo indicatore di sostenibilità finanziaria che riguarda strettamente le entrate di bilancio è l’autonomia finanziaria (tabella 7), che ricordiamo essere espressa dalla percentuale di entrate totali che è riconducibile alle entrate tributarie o extratributarie, direttamente influenzabili dall’amministrazione comunale. Come prevedibile dalla lettura combinata delle prime tabelle di questo capitolo (tabelle 3, 4 e 5), l’impatto della fibra su questo indicatore è piuttosto basso vista la crescita contemporanea di tutte e tre le voci da cui deriva, tuttavia è interessante osservare valori positivi già nelle colonne (1) e (2) pari circa allo 0,14% di crescita dell’autonomia finanziaria, e notare che una volta introdotto il controllo anche sulle regioni questa stima aumenti fino allo 0,47%. Sapere che i risultati sono positivi può essere un dato incoraggiante per lo Stato, perché ciò significa che le municipalità che raggiungono connessioni in fibra diventano più autosufficienti e dovrebbero perciò creare meno deficit.

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Tabella 7 Autonomia Finanziaria

Autonomia Finanziaria

(1) (2) (3)

VARIABLES mod. semplice mod. psi mod. reg_yr

UBB 0.00141** 0.00144** 0.00469***

(0.000644) (0.000647) (0.000641)

Patto Stabilità 0.000575 0.000914

(0.00131) (0.00105) Constant 0.603*** 0.603*** 0.604***

(0.000618) (0.000762) (0.00101)

Observations 51,010 51,010 51,010

R-squared 0.865 0.865 0.890

Robust standard errors in parentheses

*** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

In conclusione, tenendo a mente le tabelle appena osservate, possiamo affermare che l’adozione di connessioni a banda ultra-larga abbia avuto sicuramente un impatto positivo sulle voci di bilancio relative alle entrate dei comuni, e quindi in un certo senso possa aver avuto un ruolo positivo nel risanamento dei conti pubblici. Per essere sicuri di questa affermazione, però, dobbiamo prima confrontare i risultati con le prossime tabelle relative alle spese, e soprattutto sarà utile osservare il valore dell’indicatore di surplus netto, che ci mostra l’effetto netto della fibra sulle variabili di entrata e spesa e ci permette di capire se davvero la situazione economica dei comuni italiani sia migliorata in seguito alla sua adozione.

3.1.3.2 Spese pro capite

Nella tabella 8 possiamo osservare l’impatto stimato della diffusione della fibra sulle spese in conto corrente dei comuni, cioè quelle rivolte all’erogazione dei servizi di ordinaria amministrazione. L’effetto stimato in colonna (1) dal modello semplice è positivo anche in questo caso, anche se con valori inferiori rispetto alle stime delle voci di entrata, infatti vale l’1,76%. La stima viene ridimensionata dall’introduzione delle ulteriori variabili di analisi, scendendo a 1,66% con il PSI e 0,88% se consideriamo anche gli effetti fissi dovuti alle regioni.

Una spiegazione plausibile di questi risultati potrebbe essere dovuta all’aumento dei costi interni del comune dovuti all’introduzione di nuovi servizi di e-government; infatti, nonostante la letteratura sia tipicamente concorde nell’individuare dei notevoli risparmi per la pubblica amministrazione (Van der Wee, et al., 2014), alcuni studi evidenziano che le amministrazioni locali potrebbero incontrare problemi sia nell’implementazione delle strategie digitali, incorrendo in costi ulteriori non preventivati, sia nel raggiungimento di un numero di utenti sufficiente a generare economie di scala, soprattutto nei primi anni che seguono l’adozione della fibra (Bertot, et al., 2008).

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Tabella 8 Spese in conto corrente

Spese correnti (1) (2) (3)

VARIABLES mod. semplice mod. psi mod. reg_yr

UBB 0.0176*** 0.0166*** 0.00880**

(0.00338) (0.00339) (0.00370) Patto Stabilità -0.0203*** -0.0239***

(0.00377) (0.00376) Constant 6.734*** 6.740*** 6.740***

(0.00162) (0.00194) (0.00480)

Observations 51,839 51,839 51,839

R-squared 0.847 0.848 0.851

Robust standard errors in parentheses

*** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

Le spese in conto capitale nella tabella 9 mostrano un impatto sensibilmente più grande per l’adozione della banda ultra-larga, infatti sia la colonna (1) che la (2) stimano un valore maggiore del 9,4%, infine quando introduciamo componenti relative ai controlli per regione possiamo notare che la stima dell’impatto della fibra diminuisce, tuttavia rimane pari circa all’8%. Questo valore potrebbe avere un impatto molto significativo sulla vita dei cittadini, infatti le spese in conto capitale sono legate agli investimenti pluriennali portati avanti dal comune, dunque da questa tabella emerge un’interessante correlazione tra fibra e investimenti da parte del comune.

Tabella 9 Spese in conto capitale

Spese c.

capitale

(1) (2) (3)

VARIABLES mod. semplice mod. psi mod. reg_yr

UBB 0.0975*** 0.0943*** 0.0806***

(0.0163) (0.0164) (0.0171) Patto Stabilità -0.0626** -0.0873***

(0.0268) (0.0259) Constant 5.206*** 5.224*** 5.103***

(0.0123) (0.0148) (0.0255)

Observations 51,839 51,839 51,839

R-squared 0.514 0.514 0.555

Robust standard errors in parentheses

*** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

42

Attraverso la tabella 10 e seguenti, possiamo replicare all’interno della nostra analisi il metodo che anche (Gavazza, et al., 2018) ha utilizzato per identificare l’impatto della banda larga sulle municipalità inglesi. Le colonne (1) e (2) hanno valori simili, stimando un incremento della spesa pari a circa il 5,5%. Tale incremento è ridimensionato nella colonna (3), dove risulta pari al 2,59% se consideriamo gli effetti fissi dovuti alle regioni. Ricordiamo, come affermato anche in altri studi già citati (Gavazza in primis), che le spese totali ci indicano se il comune ha aumentato in qualche modo i fondi destinati ai cittadini, infatti ogni tipo di spesa ricade in modo diretto o indiretto sulle persone, che sia attraverso l’aggiunta di nuovi servizi oppure con l’investimento per migliorare i servizi già esistenti, dunque l’aumento delle spese totali è sicuramente un risultato positivo per la cittadinanza, anche se dovremo compararlo in termini assoluti con i risultati di entrata dei comuni, per capire se effettivamente il saldo del bilancio comunale in seguito all’adozione della fibra sia stato positivo, e dunque si sia tradotto in un risparmio per il comune, o negativo, traducendosi in un aumento dei servizi (o forse solo dei costi) per i cittadini.

Tabella 10 Spese totali

Spese totali (1) (2) (3)

VARIABLES mod. semplice mod. psi mod. reg_yr

UBB 0.0555*** 0.0548*** 0.0259***

(0.00505) (0.00508) (0.00542)

Patto Stabilità -0.0142* -0.0279***

(0.00750) (0.00692) Constant 7.209*** 7.213*** 7.266***

(0.00342) (0.00415) (0.00747)

Observations 51,839 51,839 51,839

R-squared 0.779 0.779 0.796

Robust standard errors in parentheses

*** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

Possiamo utilizzare le tabelle 11 e 12 per continuare l’applicazione ai nostri dati del metodo di Gavazza. Osservando i valori della colonna (1) possiamo notare subito che le spese in istruzione abbiano avuto un aumento percentuale maggiore (5,67%) rispetto alle spese nel sociale (3,86%). Seguendo le riflessioni dello studio inglese, possiamo pensare che i principali beneficiari della diffusione della fibra siano stati prevalentemente i ceti sociali più abbienti, che tipicamente investono di più nell’educazione dei propri figli. In mancanza di maggiori dettagli sulle voci di entrata effettivamente aumentate, infatti, dobbiamo assumere che queste abbiano riguardato in modo omogeneo la popolazione, quindi sia i cittadini più poveri che quelli più ricchi; di conseguenza, è chiaro come a parità di crescita della tassazione (consideriamo l’indicatore di pressione fiscale), la classi più povere abbiano tratto meno benefici rispetto a quelle più ricche dato che le spese orientate ai primi sono cresciute solo poco di più rispetto all’aumento di tasse (3,35% in tabella 6, colonna (1)), mentre le spese che

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consideriamo orientate ai cittadini più ricchi siano cresciute anche più delle spese totali (che aumentavano del 5,55% in tabella 10, colonna (1)).

In questa analisi, però, non possiamo trascurare il fatto che disponiamo di un numero inferiore di osservazioni, che sono concentrate solo negli anni 2015-2018 e dunque non presentano, in alcuni casi, neanche un trend antecedente alla diffusione della fibra. Potrebbe essere questa una delle cause per cui la nostra regressione perde di significatività nel momento in cui introduciamo i controlli per regione nella colonna (3). Per questo motivo dobbiamo sicuramente essere cauti nel giungere a conclusioni riguardo le classi sociali che più abbiano beneficiato dell’arrivo della fibra.

Tabella 11 Spese in istruzione

Spese istruzione

(1) (2) (3)

VARIABLES mod. semplice mod. psi mod. reg_yr

UBB 0.0567*** 0.0567*** 0.0186

(0.0163) (0.0163) (0.0167) Constant 4.222*** 4.222*** 4.295***

(0.0548) (0.0548) (0.0118)

Observations 29,025 29,025 29,025

R-squared 0.715 0.715 0.724

Robust standard errors in parentheses

*** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

Tabella 12 Spese nel sociale

Spese sociale (1) (2) (3)

VARIABLES mod. semplice mod. psi mod. reg_yr

UBB 0.0386** 0.0386** 0.000934

(0.0155) (0.0155) (0.0158) Constant 4.008*** 4.008*** 4.228***

(0.0108) (0.0108) (0.0107) Observations 28,644 28,644 28,644

R-squared 0.743 0.743 0.750

Robust standard errors in parentheses

*** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

La tabella 13 ci fornisce informazioni sull’indicatore di propensione agli investimenti di un comune, che ricordiamo essere calcolato come il rapporto tra spese in conto capitale e spese

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in conto corrente, dunque i risultati sono allineati con i dati già osservati nelle tabelle 8 e 9, con le spese in conto capitale che crescono più di quelle correnti e per questo motivo la regressione ha un segno positivo. Il modello rimane stabile anche all’aumentare dei controlli per effetti fissi; infatti, si passa da una crescita dell’1,4% in colonna (1) a 1,43% quando viene aggiunto il controllo per adesione al PSI in colonna (2), per attestarsi a una crescita dell’1,11%

della propensione di un comune a investire quando consideriamo anche gli effetti dovuti alle regioni in colonna (3). I risultati, dunque, evidenziano chiaramente che l’introduzione nel comune di connessioni a banda ultra-larga porti una sostanziale crescita degli investimenti, favorendo un comportamento che viene ritenuto auspicabile per le municipalità, in quanto favorisce il benessere dei cittadini nel lungo periodo (Chiades & Mengotto, 2013).

Tabella 13 Indicatore di propensione agli investimenti

Prop. agli investimenti

(1) (2) (3)

VARIABLES mod. semplice mod. psi mod. reg_yr

UBB 0.0140*** 0.0143*** 0.0111***

(0.00360) (0.00365) (0.00377)

Patto Stabilità 0.00646 0.00141

(0.00630) (0.00602) Constant 0.293*** 0.291*** 0.247***

(0.00290) (0.00346) (0.00572)

Observations 51,829 51,829 51,829

R-squared 0.502 0.502 0.556

Robust standard errors in parentheses

*** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

In conclusione, l’analisi delle voci di spesa ci ha consentito di osservare una tendenza interessante emersa dall’adozione della fibra; come ci chiedevamo al termine del capitolo precedente, infatti, sembra che l’arrivo della banda ultra-larga abbia generato un effetto positivo sui bilanci dei comuni, favorendo una crescita organica della spesa e soprattutto aumentando le spese in conto capitale, cioè le spese dovute a investimenti pluriennali, che più delle altre favoriscono il benessere a lungo termine della popolazione. A tal proposito, è importante notare come la crescita di questa voce risulti quasi doppia rispetto al totale delle spese, quindi il suo aumento è senz’altro degno di nota. Inoltre, dai dati emerge anche una minore crescita delle spese in conto corrente, che quindi diminuiscono la loro importanza percentuale all’interno del bilancio.

La mancanza di una parte dei dati a causa del cambio di modelli di rendicontazione, purtroppo, non ci ha permesso di ottenere risultati significativi riguardo il dettaglio di spesa in istruzione e sociale, quindi possiamo trarre solamente l’intuizione che la fibra abbia portato maggiori misure a favore delle classi sociali più benestanti rispetto a quelle meno abbienti, tuttavia sarebbe meglio non trarre conclusioni affrettate

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3.1.3.3 Altri indicatori

La tabella 14 ci fornisce informazioni sull’indicatore di equilibrio della parte corrente, che ricordiamo essere dato dal rapporto tra entrate correnti e spese correnti. È interessante osservare che i valori siano positivi, con un aumento dello 0,66% nel modello semplice della colonna (1), che cresce a 0,7% se controlliamo anche per l’adesione del comune al PSI (colonna(2)), per attestarsi infine allo 0,53% quando inseriamo nella regressione anche gli effetti fissi dovuti alla regione con la colonna (3). Questi risultati mostrano una situazione positiva per i bilanci dei comuni, perché le entrate correnti crescono più delle spese correnti, dunque l’amministrazione ordinaria del comune sembrerebbe diventare più sostenibile riuscendo a finanziare meglio con le entrate annuali le spese per l’erogazione di servizi pubblici.

Tabella 14 Equilibrio della parte corrente

Eq. Parte corrente

(1) (2) (3)

VARIABLES mod. semplice mod. psi mod. reg_yr UBB 0.00664*** 0.00705*** 0.00531***

(0.000887) (0.000889) (0.000808) Patto Stabilità 0.00818*** 0.00859***

(0.00114) (0.00112) Constant 0.744*** 0.742*** 0.756***

(0.000489) (0.000548) (0.00113)

Observations 51,009 51,009 51,009

R-squared 0.344 0.345 0.355

Robust standard errors in parentheses

*** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

L’indicatore di surplus netto, invece, mostra un coefficiente negativo nelle regressioni in tabella 15. Ricordiamo che tale indicatore è costruito utilizzando la quota-parte entrate che il comune è in grado di aumentare o abbassare e sottraendogli le voci di spesa che il comune è in grado di modificare, e dividendo il tutto per il primo termine del numeratore, ottenendo dunque un rapporto tra i soldi che il comune ha deciso di risparmiare/impegnare dalla parte di bilancio che è in grado di controllare, e le entrate di cui avrebbe potuto disporre. Questo indicatore, dunque, ci mostra quale sia stato effettivamente il comportamento dei comuni in seguito all’introduzione della banda ultra-larga. I valori negativi in colonna (1) e (2) indicano che sia nel modello semplice che controllando per l’adesione al PSI, i comuni abbiano scelto di realizzare surplus negativi, aumentando il peso sulle casse dello Stato per finanziare le nuove spese. Anche controllando per gli effetti fissi delle regioni, troviamo comunque il valore -1,12%, che indica una propensione a spendere di più dopo aver adottato la banda ultra-larga.

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Tabella 15 Surplus netto

Surplus netto (1) (2) (3)

VARIABLES mod. semplice mod. psi mod. reg_yr

UBB -0.0267*** -0.0268*** -0.0112*

(0.00586) (0.00593) (0.00666)

Patto Stabilità -0.00241 0.000878

(0.0105) (0.00989) Constant -0.385*** -0.384*** -0.300***

(0.00486) (0.00596) (0.00946)

Observations 51,004 51,004 51,004

R-squared 0.616 0.616 0.645

Robust standard errors in parentheses

*** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

Dopo aver osservato le regressioni di tutte le voci di bilancio e gli indicatori, siamo in grado di delineare un quadro più dettagliato del comportamento dei comuni in seguito all’adozione della banda ultra-larga, e che proviamo a riassumere in alcuni punti:

• Aumentano le spese: anzitutto è importante notare che le spese dei comuni crescono con valori significativi e in particolare, se consideriamo la crescita delle spese totali (tabella 10) come una media ponderata della crescita delle altre voci di spesa, notiamo che essa è sicuramente trainata dalla crescita delle spese in conto capitale (tabella 9) mentre le spese in conto corrente (tabella 8), dedicate all’amministrazione ordinaria del comune, seguono la tendenza ma crescono molto meno, dunque possiamo ritenere che i comuni attribuiscano loro un’importanza minore all’interno dei bilanci.

• Aumentano le entrate: è una conseguenza quasi diretta del punto precedente, infatti la maggior parte dei comuni ha il vincolo del pareggio di bilancio, e in ogni caso non è possibile per i comuni sottoscrivere ogni anno nuovo debito. Le entrate, dunque, sono destinate a crescere proprio per finanziare gli obiettivi di spesa, e tale relazione è chiara se osserviamo l’indicatore del surplus netto (tabella 15), che racchiude la differenza tra le entrate e le spese su cui il comune ha controllo. I valori negativi suggeriscono che gli sforzi dei comuni, dopo l’adozione della fibra, siano stati mirati all’aumento della spesa pubblica, in particolare quella in conto capitale, e le entrate siano state fatte crescere proprio per evitare che la spesa obbligasse i comuni a sottoscrivere nuovo debito.

• Le entrate aumentano più delle spese: osservando i tassi di crescita calcolati su entrate totali (tabella 5) e spese totali (tabella 10), possiamo notare subito che il tasso di crescita delle prime è maggiore di quello delle seconde; dunque, l’effetto della fibra sui comuni è stato positivo in termini di crescita della differenza (entrate – spese) di bilancio. Questo vuol dire che, nonostante il comune abbia destinato una componente maggiore delle risorse in suo controllo alla spesa pubblica, e quindi a favore dei

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cittadini, sia riuscito lo stesso a diminuire il valore del deficit pubblico attraverso strumenti quali i trasferimenti dalle regioni, dallo Stato o spesso derivanti anche da istituzioni Europee. Per essere sicuri della veridicità di questa affermazione abbiamo lanciato un’ultima analisi di regressione che riguarda proprio la variabile (entrate – spese, in valori assoluti e non pro-capite né logaritmici) totali di bilancio, osservabile in tabella 16, che testimonia l’effetto positivo della fibra, con un valore pro-capite nel modello semplice di +263 k€ (colonna (1)), che diventano +238 k€ nella colonna (3) in cui teniamo in considerazione l’adesione al PSI e gli effetti fissi regionali.

Tabella 16 (Entrate totali - Spese totali)

Entrate - Spese (1) (2) (3)

VARIABLES mod. semplice mod. psi mod. reg_yr

UBB 263,164** 259,895** 238,860

(124,193) (120,854) (146,556)

Patto Stabilità -64,661 -54,191

(136,472) (145,560) Constant 278,094*** 297,183*** 659,091***

(72,177) (36,322) (116,761)

Observations 51,852 51,852 51,852

R-squared 0.604 0.604 0.605

Robust standard errors in parentheses

*** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

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