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Roghi nelle campagne di Bari, costituita una task force

Il Quotidiano dei Pugliesi

[Giornale Di Puglia]

BARI - Nell ambito del Comitato provinciale perOrdine e la sicurezza pubblica riunitosi nella mattinata di giovedì 2 luglio, è stato deciso di attivare una task force composta da donne e uomini di diverse componenti delle Forze dell ordine per contrastare i fenomeni dei roghi abusivi appiccati nei quartieri di periferia che mettono a rischioambiente e la salute dei residenti.I roghi vengono solitamente accesi da persone che smaltiscono illegalmente i rifiuti, anche di grandi dimensioni, nei territori disabitati, prevalentemente di campagna, creando delle vere e proprie discariche abusive.Già negli anni scorsi il Comitato aveva disposto un controllo interforze, che si era anche avvalso delle attività delle associazioni di volontariato del territorio impegnate a segnalare illeciti o la presenza di persone intente a dar fuoco a materiali di risulta.Da qualche giorno, quindi, Carabinieri, Polizia locale e Carabinieri forestali sono impegnati in attività di pattugliamento, avvalendosi dell utilizzo di droni, dispositivi che in questo tipo di attività si sono dimostrati particolarmente utili.Uno dei primi obiettivi condivisi questa mattina all interno del Comitato è quello di intervenire sul territorio del Municipio IV, in particolare nel quartiere di Santa Rita dove, soprattuttoestate, si concentrano questi fenomeni.Nel frattempo, sempre sul fronte della prevenzione degli incendi, è già in vigoreordinanza sindacale valida dal 15 giugno al 15 settembre 2020 con cui si dichiara lo stato di grave pericolosità degli incendi per tutte le aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo della Regione Puglia, fatta salva la possibilità, in caso di necessità contingenti, di posticipare al 30 settembre lo stato di allertamento delle strutture operative.Nel provvedimento si invita chiunque avvisti un incendio che interessi o minacci le suddette aree, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste al loro interno, a darne immediata comunicazione alle competenti autorità locali, riferendo ogni utile elemento territoriale per la corretta localizzazione dell evento.All art. 2 dell ordinanza Divieti su aree a rischio incendio boschivo, inoltre, si legge: a integrazione delle norme contenute nel R.D. n. 3267 del 30/12/1923, del relativo regolamento e delle prescrizioni di massima e Polizia forestale, è tassativamente vietato:a) accendere fuochi di ogni genere;b) far brillare mine o usare esplosivi;c) usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli;d) usare motori (fatta eccezione per quelli impiegati per eseguire i lavori forestali autorizzati e non in contrasto con le PPMPF ed altre norme vigenti), fornelli o inceneritori che producano faville o brace;e) tenere in esercizio fornaci, forni a legna, discariche pubbliche e private incontrollate;f) fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese e compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo immediato o mediato di incendio;g) esercitare attività pirotecnica, accendere fuochiartificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o mongolfiere di carta, meglio note come lanterne volanti dotate di fiamme libere, nonché altri articoli pirotecnici;h) transitare e/o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all interno di aree boscate;i) transitare con mezzi motorizzati fuori dalle strade statali, provinciali, comunali, private e vicinali, gravate dai servizi di pubblico passaggio, fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti;l) abbandonare rifiuti nei boschi e in discariche abusive.Nelle zone ad alta densità turistica, al fine di mitigare situazioni di rischio (parcheggi e assembramenti di veicoli non autorizzati, accatastamento di rifiuti), i Comuni possono autorizzare nei pressi di aree boscate parcheggi temporanei a condizione che i gestori pongano in essere m

isure di prevenzione antincendio (indicazione/segnalazione delle via di fuga, rimozione della vegetazione erbacea e della necromassa, rimozioni di rifiuti) e di sorveglianza dedicate, nonché dispongano in loco di attrezzature idonee e di pronto utilizzo quali estintori, cisterneacqua e simili necessari a estinguere eventuali principi di incendio. I Comuni dovranno comunicare alla sezione Protezione civile della Regione Puglia il piano degli interventi di prevenzione incendi adottato, nonché il nominativo e il recapito telefonico del referente responsabile del parcheggio temporaneo.

Covid 19: Regione stanzia oltre sei milioni di fondi per il terzo settore

Fortini: "Destinati a servizi per i nuovi bisogni del post emergenza".

[Redazione]

L emergenza Covid non ferma il lavoro della Regione Campania. Via libera della Giunta per 6.344.813.77 milioni di euro per il Terzo Settore. Si tratta di fondi destinati, attraverso un bando unico di importo pari a 5.077.537,52 euro, ad organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale per finanziare attività e interventi di sostegno in relazione ai nuovi bisogni emersi nella attuale fase post emergenziale del Covid19. Il bando introduce inoltreattribuzione di un punteggio premiale per il sostegno di progetti ed iniziative che siano presentati da tre o più organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale che dimostrino di saper agire nell ottica del fare rete. Una parte dello stanziamento (1.267.276.20, afferenti all Accordo di Programma 2018) è destinata al cofinanziamento di progetti ed iniziative in graduatoria a seguito della pubblicazione dell Avviso pubblico del 29/7/2019 non sovvenzionati per esaurimento delle risorse. In Italia sono oltre 350 mila le associazioni non profit attive nei settori dell assistenza sociale, della sanità, della protezione civile, della cultura, dello sport e del tempo libero. Siamo consapevoli che la questione sociale, anche e soprattutto in questa fase post emergenziale è prioritaria per la Campania - dichiaraassessore regionale all Istruzione, Politiche Sociali e Giovanili Lucia Fortini - e dopo aver messo in campo misure di sostegno agli studenti e alle famiglie, alle fasce deboli, dai pensionati ai disabili, non potevamo lasciare sole le associazioni del Terzo Settore che non si sono fermate neanche duranteemergenza sanitaria, erogando servizi alle persone in difficoltà: anziani, minori, persone con disabilità. Servizi che sono essenziali per le famiglie, che garantiscono in quota parte il welfare del nostro Paese contribuendo alla tenuta sociale ed economica e che saranno indispensabili anche per quei nuovi fragili generati dall epidemia Covid19.

03-07-2020

ifattidinapoli.it

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Truffe, l`associazione "Alzheimer nel cuore" di Cassano allo Ionio: "Proteggiamo i nostri anziani"

[Redazione]

Tweet"Proteggiamo i nostri anziani. La Polizia di stato comunica che in questoperiodo, sfruttando il periodo di emergenza sanitaria causato dalla pandemia dicoronavirus Covid-19, alcuni truffatori si presentano alla porta di casa,offrendosi di eseguire gratuitamente il tampone per l'accertamento dellapositività al virus come scusa per potersi introdurre in e razziare tutto ildenaro e gli oggetti preziosi che trovano. Lo afferma in una nota, FrancescoGarofalo, portavoce associazione amici "Alzheimer nel cuore" di CassanoAll'Ionio. Questi soggetti dispongono di tesserini e divise di Croce rossa,Protezione civile, aziende sanitarie, sedicenti impiegati dell'enel, tuttomateriale falso o rubato dai magazzini dei vari enti."I bersagli preferiti sono le persone anziane che vivono sole. Sul suo sito laPolizia di stato ricorda di fare molta attenzione, sottolineando che nonesistono medici o altre persone incaricate di fare controlli porta a portasenza una campagna preventiva di comunicazione. In caso di dubbi si raccomanda- evidenzia Garofalo -, di contattare subito le Forze dell'ordine. Persensibilizzare le persone sull'argomento è stato ideato anche uno spot nelquale si spiegano gli stratagemmi messi in atto dai malviventi per riuscire adentrare in casa, come ad esempio il falso incidente al figlio o al nipote,falsi tecnici di acqua, luce o gas, assistenti sociali o incaricati dell'Inps,o anche finti inviati a domicilio a riscuotere bollette delle utenze. Reatimolto diffusi ma che spesso non vengono neppure denunciati".E' quanto si legge in una nota dell'associazione "Amici Alzheimer nel cuore" diCassano allo Ionio.Tweet

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