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In Emilia-Romagna lavoriamo per un’agricoltura competitiva, di qualità e resiliente, promuoviamo il ricambio generazionale,

l’educazione alimentare e contrastiamo lo spreco

INTRODUZIONE

La pandemia ha evidenziato l’importanza di poter contare su una filiera del settore agricolo, agroindustriale e distributivo strutturata e competitiva, capace di garantire sicurezza negli approvvigionamenti, sostenibilità dei processi e qualità degli alimenti. Il settore agroalimentare riveste per noi un ruolo cruciale non solo in termini di PIL ed export regionale, ma quale fattore distintivo del nostro territorio, della sua qualità e delle sue eccellenze con cui entriamo nel mondo. Vogliamo, pertanto, proseguire con adeguate incentivazioni nella strategia per la crescita e il continuo adeguamento tecnologico e gestionale per rafforzare ulteriormente la qualità e sostenibilità delle produzioni, riducendo l’impatto sull’ambiente, e per accrescerne la resilienza ai cambiamenti climatici di fronte di eventi atmosferici calamitosi che proprio sulle produzioni agricole hanno l’impatto maggiore. Sosteniamo le imprese negli investimenti necessari per continuare a migliorare il benessere degli animali e la biosicurezza negli allevamenti, per ottimizzare l’utilizzo dei nutrienti e dei consumi idrici, per minimizzare dispersioni ed emissioni, incentivando la ricerca varietale e l’incremento della biodiversità, in linea con la strategia europea “From Farm to Fork”. Incoraggiamo ogni giorno i giovani agricoltori e il ricambio generazionale, la filiera corta, l’agricoltura biologica e la produzione integrata, con l’obiettivo di arrivare, entro il 2030, a coprire oltre il 45% della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) con pratiche a basso input, di cui oltre il 25% a biologico.

POSIZIONAMENTO

Indicatori statistici elementari usati per il calcolo dell’indice composito:

Eccesso di peso o obesità tra gli adulti (18 anni e più)

Adeguata alimentazione

Produzione per unità di lavoro delle aziende agricole

Margine operativo lordo sulle unità di lavoro delle piccole imprese

Produzione lorda vendibile sulla superficie agricola utilizzata delle aziende agricole

Fertilizzanti distribuiti in agricoltura

Prodotti fitosanitari distribuiti in agricoltura

Quota di superficie agricola utilizzata investita da coltivazioni biologiche

Unità bovine adulte rispetto alla superficie agricola utilizzata dalle aziende agricole

Fonte: ASviS

La regione Emilia-Romagna mostra un trend in linea con quello osservato a livello nazionale e si attesta su livelli analoghi a quelli dell’Italia per tutta la serie storica analizzata. Se si confronta il livello degli indicatori elementari regionali con quelli della media nazionale è possibile notare che l’Emilia-Romagna presenta una situazione migliore per quanto riguarda gli indicatori relativi alla dimensione economica quali la produzione per unità di lavoro e la produzione lorda vendibile. Al contrario, se si

analizzano gli indicatori relativi alla dimensione ambientale la regione mostra una situazione di ritardo rispetto a quella nazionale, in particolare rispetto all’utilizzo di fertilizzanti16 (+41,6% nella regione rispetto alla media italiana nel 2018) e all’uso di prodotti fitosanitari17 (+28,1% nella regione rispetto alla media italiana nel 2018). Dopo il miglioramento registrato fino al 2015 - dovuto principalmente all’incremento della produzione per unità di lavoro delle aziende agricole e della quota di superficie agricola utilizzata (SAU) per coltivazioni biologiche – nei successivi quattro anni l’indicatore composito mostra un andamento stabile, sintesi dell’incremento delle coltivazioni biologiche (che aumentano dal 7,1% del 2010 al 14,4%

del 2018) e della produttività del lavoro e della diminuzione del margine operativo lordo per le piccole aziende e della buona alimentazione. Quest’ultimo indicatore, che misura la quota di popolazione che consuma quotidianamente almeno quattro porzioni di frutta e/o verdura, nel 2019 registra il peggior valore di tutta la serie storica (19,6%, rispetto al 25,6% del 2010).

STRATEGIA REGIONALE

Linee strategiche di intervento

Rafforzamento degli aiuti di primo insediamento e sostegno agli investimenti per giovani agricoltori under 40 (“pacchetto giovani”).

Educazione alimentare e lotta allo spreco: promuovere una cultura del cibo che privilegi una dieta sana e diversificata, attenta alla salute e all’ambiente, anche nell’evitare lo spreco alimentare.

Piano per l’orientamento dei consumi e l’educazione alimentare.

Lotta allo spreco alimentare attraverso il progetto didattico “Stop allo spreco” e la valorizzazione della piattaforma regionale di gestione delle eccedenze di mercato dei prodotti ortofrutticoli attraverso il progetto H20 LOWINFOOD.

Promozione dell’inserimento di prodotti biologici nella ristorazione collettiva.

Promozione della sostenibilità ambientale dei sistemi alimentari, a partire dalle produzioni agricole e zootecniche, riconoscendone il ruolo che svolgono nella salvaguardia del territorio e nel creare occupazione. Sostegno alle imprese negli investimenti necessari per continuare a migliorare il benessere animale e la biosicurezza negli allevamenti, per ottimizzare l’utilizzo dei nutrienti, dei consumi idrici, per ridurre gli apporti chimici, minimizzare dispersioni ed emissioni, incentivando la ricerca varietale e l’incremento della biodiversità sui terreni agricoli, in linea con la strategia europea “From Farm to Fork”.

16 L’indicatore proxy proposto dall’Istat misura i fertilizzanti venduti nella regione e non quelli effettivamente utilizzati, inoltre il dato non può essere disaggregato per tipo di fertilizzante.

17 L’indicatore proxy proposto dall’Istat misura i prodotti fitosanitari venduti nella regione e non quelli effettivamente utilizzati, inoltre il dato non 2020-2025

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Sostegno della filiera corta, l’agricoltura biologica e la produzione integrata con l’obiettivo di arrivare entro il 2030 a coprire oltre il 45% della SAU con pratiche a basso input, di cui oltre il 25% a biologico.

Accordo Quadro per la qualità dell’aria del Bacino Padano in grado di attivare investimenti straordinari per migliorare la qualità dell’aria, riducendo drasticamente le emissioni di polveri sottili, ossidi di azoto e ammoniaca e, conseguentemente, contribuendo a migliorare le condizioni delle acque sotterranee e superficiali, con un’azione integrata a 360 gradi, fondata su dati certi e confrontabili, su tutte le fonti di inquinamento, attraverso progetti finanziati con risorse nazionali e dell’Unione Europea e condivisi con le altre tre Regioni. Vista la rilevanza nazionale e le procedure d’infrazione comunitarie, la qualità dell’aria del Bacino Padano dovrebbe essere assunto come obiettivo con progettualità specifiche da parte del Governo nell’ambito del PNRR.

Tutela e valorizzazione della risorsa idrica, migliorando lo stato degli ecosistemi, incentivandone un utilizzo sostenibile anche mediante la riduzione dei consumi e degli sprechi sia nel settore residenziale, quanto in quello industriale ed agricolo (Water Footprint), migliorandone la qualità e la disponibilità, con la prospettiva di dimezzare le perdite di rete, accrescendo, innovando e migliorando la capacità di stoccaggio, riutilizzando le acque reflue e quelle piovane, cogliendo l’opportunità di candidare progetti all’interno del PNRR.

Sostegno al reddito, alla competitività e l’efficienza produttiva delle imprese agricole, agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura, migliorandone la posizione sul mercato attraverso investimenti in ricerca, innovazione e digitalizzazione; incoraggiando una maggiore aggregazione dell’offerta e integrazione di filiera verticale e orizzontale per assicurare una più equa ripartizione del valore e giusti prezzi; supportando la penetrazione commerciale sui mercati esteri; favorendo lo sviluppo dell’agricoltura biologica e di quella di precisione, nonché il riutilizzo degli scarti in una logica circolare;

facilitando l’accesso al credito e agli strumenti di gestione del rischio; sostenendo la multifunzionalità; tutelando le produzioni regionali e i prodotti a denominazione di origine attraverso interventi di promozione, in stretta collaborazione con i Consorzi di Tutela e con le rappresentanze dei produttori.

I principali strumenti di attuazione

LR 29/2002 Norme per l'orientamento dei consumi e l'educazione alimentare e per la qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva, LR 12/2007 Promozione dell'attività di recupero e distribuzione di prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale, LR 4/2009 Disciplina dell'agriturismo e della multifunzionalità delle aziende agricole, PSR 2014-2020 esteso al 2022, PSN (Piano Strategico Nazionale della PAC) 2023-2027, Programmi operativi OCM Ortofrutta, Vino, Olio e Api (Reg. UE 1308/2013), Piano Aria Integrato Regionale PAIR2020 (DAL 115/2020), Disciplina sulla creazione di biodistretti, Tutela e promozione dei prodotti DOP IGP e di Montagna (Reg. UE 1151/2012 e Reg. UE 1144/2014), Programma regionale di orientamento dei consumi ed educazione alimentare 2020-2022 (DAL 18/2020), Piano Regionale della Prevenzione, DGR 1855/2020 di recepimento intesa Stato-Regioni concernente il "Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025, DGR 367/2014 Approvazione delle "Linee guida per il recupero, la distribuzione e l'utilizzo di prodotti alimentari per fini solidarietà sociale”.

TARGET REGIONALI

 RAGGIUNGERE IL 25% DELLA SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA (SAU) INVESTITA