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Utilizza un linguaggio poco corretto nei confronti dei insegnanti per evitare di urtare con gesti e parole la sensibilità dei compagni.

Utilizza un linguaggio generalmente corretto nei confronti di adulti e compagni.

A seguito delle rare occasioni di scontro fisico con i compagni riconosce il proprio errore e, con l’aiuto degli insegnanti, ricerca la soluzione del conflitto.

Utilizza un linguaggio abitualmente corretto nei confronti di tutti.

Ricerca la composizione dei conflitti richiedendo, se necessario, l’aiuto degli insegnanti.

Usa un linguaggio sempre corretto nei confronti di tutti e

sa adeguare

opportunamente i registri linguistici in relazione alla situazione.

Previene i conflitti e, qualora accadano, si adopera per la loro pacifica soluzione.

Relazione con le cose e l’ambiente

Si osservano talvolta

comportamenti che denotano poca cura ed attenzione per le proprie cose e quelle comuni.

Non sempre rispetta gli ambienti scolastici prestando scarso interesse al

mantenimento della pulizia e dell’ordine (del proprio banco, della propria aula o degli spazi comuni).

La cura nei confronti del materiale scolastico risulta abbastanza costante anche se talvolta l’intervento

dell’adulto o dei propri pari risulta ancora necessario. Si preoccupa della sistemazione e della cura dell’ambiente scolastico correggendo i propri comportamenti se richiamato.

Ha cura ed attenzione per il materiale scolastico, per le proprie cose e quelle comuni.

Risulta consapevole delle proprie azioni e contribuisce in modo attivo al rispetto

dell’ambiente scolastico, svolgendo anche semplici mansioni di riordino e pulizia se richieste dall’insegnante.

Ha buona cura del proprio materiale e i suoi

comportamenti diventano un esempio per il resto della classe al fine del rispetto delle cose comuni.

Si assume in autonomia compiti di pulizia e riordino che influenzano

positivamente il benessere dell’intera classe.

RUBRICA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Assunzione di compiti con responsabilità e autonomia

Raramente conclude i compiti assegnati.

È necessaria la supervisione continua dell’insegnante anche nell’esecuzione di attività semplici, poiché tendenzialmente non lo richiede in modo autonomo.

Assume e conclude compiti e attività con il supporto e le indicazioni degli insegnanti. È in grado di svolgere attività in

maniera generalmente autonoma in contesti noti.

Assume e conclude con autonomia e responsabilità i compiti affidati.

Accetta volentieri ruoli di responsabilità nelle diverse situazioni, assolvendoli al meglio delle proprie possibilità e ricercando anche l’aiuto dei compagni.

Assume e porta a termine con

autonomia e

responsabilità i compiti affidati, ricercandone

costantemente il

miglioramento.

Si propone per ruoli di responsabilità nelle diverse situazioni e li assolve con scrupolo e accuratezza, valorizzando il contributo di altri.

ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

- PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di

riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano) e che tale data è stata per il triennio in oggetto è stata spostata a data precedente le iscrizioni per l’a.s. 2019/20;

2) il piano deve essere elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;

3) il piano è approvato dal Consiglio d’Istituto;

4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;

5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

- TENUTO CONTO di quanto emerso nel continuo coinvolgimento di genitori, studenti, docenti e personale ATA;

COMUNICA ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n.

107, il seguente Atto d’indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione:

1)Tutte le scelte relative alla realizzazione delle attività didattiche, formative e organizzative della scuola vanno

progettate in una logica di continuità con le buone pratiche già esistenti che hanno garantito una puntuale realizzazione della mission prefissata, imparare ad imparare, confermabile per il prossimo triennio. In una prospettiva di successo formativo, il processo di apprendimento si deve sviluppare a partire dal fare, dallo sperimentare, dall’agire sulla situazione, operando la messa in campo di risorse personali, conoscenze e abilità che consentano l’acquisizione di competenze, intese come “sapere in azione”, spendibili nella vita di ogni giorno. La vision prevede di perseguire lo sviluppo di un buon livello di elaborazione di senso delle esperienze vissute, di un’elevata acquisizione dei saperi di base e dello sviluppo consapevole della cittadinanza attiva.

2) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano;

3) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno in particolare mirando a diminuire la varianza tra le classi in italiano nella seconda primaria, in italiano, matematica e inglese in quinta primaria e in italiano ed in inglese in terza secondaria di primo grado. In questa classe inoltre è importante diminuire i risultati di livello 2 aumentando nel contempo quelli di livello 4 con riferimento territoriale Nord est;

4) Le proposte ed i pareri formulati dai diversi stakeholders rilevati attraverso questionari nei gradi di scuola precedenti.

Dal punto di vista didattico essi sono sintetizzati negli obiettivi prescelti dal comma 7 della Legge riportati successivamente, e allo sviluppo delle competenze di cittadinanza;

5) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge:

commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole): definire Vision e Mission della scuola in forma sintetica e utile per la comunicazione e condivisione all'interno e all'esterno dell'Istituto stesso;

commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi primari):

• per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali è necessario prevedere interventi di aggiornamento della dotazione informatica, sia nei laboratori che nelle aule, e della qualità delle connessioni Internet nei diversi punti di erogazione del servizio. In particolare va previsto l’acquisto di tastiere per i tablet in possesso alla scuola a partire dal prossimo anno scolastico qualora venisse realizzata la sezione ad indirizzo informatico alla secondaria di primo grado; in aggiunta va previsto l’acquisto negli anni successivi dei dispositivi completi a completamento della sezione. La sezione ad indirizzo musicale della secondaria di primo grado necessita annualmente di acquisti per l’acquisto e/o spese per la manutenzione degli strumenti. Potrebbe rendersi

ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

• per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito :

− scuola dell’infanzia : 6 docenti di posto comune, 2 docenti di sostegno;

− scuola primaria :39 docenti di posto comune, 1 specialista di Inglese, 50 ore di IRC, 11 docenti di sostegno;

− scuola secondaria di primo grado: 4 docenti a 18 ore di A022(lettere), 3 docenti di A028 (scienze

matematiche); 4 docenti di AB25 (inglese),1 a 18h., 1 a 9h. e 2 a 3h.; 2 docenti di AD25 (tedesco) , 1 a 9h. e 1 a 6h.; 1 docente AA25 (francese) 6 ore; 1 docente A001 (ed. artistica); 1 docente di A030 (ed. musicale); 1 docente di A060 (tecnologia); 1 docente di A049 (ed. fisica); 9 ore di IRC; 3 docenti di sostegno. Tale dotazione può subire modifiche che terranno conto di eventuali dati sull'andamento demografico della popolazione

studentesca e delle serie storiche in merito a iscrizioni, ripetenze e trasferimenti.

• L’organico di potenziamento ha reso possibile l’attivazione o il rafforzamento di alcuni servizi scolastici e l’ampliamento dell’offerta formativa, oltre alle attività di coordinamento e supporto organizzativo, secondo le priorità individuate nel RAV e gli obiettivi perseguiti nel PTOF. Sarà accantonato preliminarmente un posto comune della scuola primaria per l’esonero del primo collaboratore del dirigente scolastico.

• per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito: 1 dsga, 4 assistenti amministrativi e 17 collaboratori scolastici . Tale proiezione può subire modifiche a seguito di innovazioni che possono far mutare l’andamento consolidato;

• per ciò che concerne gli obiettivi formativi primari, individuati sulla base dell'identità della scuola, sulla base del RAV, delle disposizioni normative e delle indicazioni pervenute dagli stakeholders, si indicano le seguenti aree di intervento (le lettere si riferiscono all’elenco presente al comma 7):

A) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano, nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning (CLIL);

B) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

C) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

E) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

G) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

H) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

Q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti

S) definizione di un sistema di orientamento

commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti): il Piano deve prevede nel curriculum la formazione sul primo soccorso integrandola con quella sulla sicurezza è necessario inoltre promuovere ulteriormente la

conoscenza del defibrillatore in dotazione alla scuola. Le attività di formazione rivolte a tutto il personale dovranno sostenere la realizzazione del PdM e del processo di dematerializzazione, D.lg 7 marzo 2015, n.82

e s. m., dal DPCM 13 novembre 2014, e già iniziato con l’adozione del registro elettronico e del sito istituzionale interattivo.

commi 15-16 (educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere): la nostra scuola ha da sempre mantenuto un atteggiamento di rispetto e valorizzazione delle diversità come opportunità di crescita della comunità. Nel prossimo triennio vista la valenza educativa e le tematiche che coinvolgono emotivamente gli alunni esplicitare in quali tempi e modi il curriculum d'istituto prevede di trattare gli argomenti in questione a partire dalle esperienze fatte e dalla auspicabile stabilizzazione di una serie di iniziative ad hoc inserite nei piani di lavoro e comunicate alle famiglie;

commi 28-29 e 31-32 (insegnamenti opzionali, percorsi formativi ed iniziative d’orientamento, valorizzazione del merito scolastico e dei talenti, individuazione di docenti coordinatori, individuazione di modalità di orientamento idonee al superamento delle difficoltà degli alunni stranieri): il progetto di orientamento, da realizzarsi da parte di tutti i docenti della classe, ha inizio già dai primi anni della scuola dell’infanzia attraverso il riconoscimento e la valorizzazione delle attitudini e delle diverse intelligenze. La personalizzazione dei percorsi scolastici consentirà di valorizzare le

intervento per il triennio di riferimento, sia in termini di formazione che di ampliamento delle dotazioni. Il PNSD è la cornice di riferimento per la realizzazione di interventi strutturali di docenza di coding a partire dalla scuola primaria per sfociare nella secondaria di primo grado in tutte le sezioni, anche avvalendosi di applicativi specifici per disciplina, con particolare riferimento alla sezione ad indirizzo informatico di prossima attivazione;

comma 124 (formazione in servizio docenti): nel Piano deve essere esplicitata la formazione obbligatoria sulla sicurezza diversamente modulata per le diverse tipologie di personale (D. lgs. 81/2008 e Accordo Stato Regioni 21/12/2012). Le aree di formazione per i docenti vanno esplicitate annualmente riportando le esigenze espresse dai dipartimenti.

6) Il piano dovrà esplicitare la programmazione didattica ed educativa, sia in termini di contenuti che di metodologie, articolandola sui seguenti livelli:

− curriculum d'istituto: definisce le scelte generali della scuola relativamente a: competenze chiave di

cittadinanza e assi culturali; alternanza scuola-lavoro; educazione alla salute; orientamento; CLIL; educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere; sicurezza; competenze digitali; educazione alla legalità;

− programmazione di dipartimento: sulla base delle Indicazioni Nazionali e in particolare sulla base dei profili in uscita previsti per i diversi indirizzi, i dipartimenti hanno da tempo elaborato un curricolo distinto in conoscenze e abilità per ogni indirizzo e periodo didattico e per ogni disciplina. Per quanto attiene il curricolo delle

competenze, vanno esplicitate quelle di quinta (scuole primarie) di terza (scuola secondaria di I° grado) per ogni disciplina e progressivamente integrate annualmente con tutte le altre classi. Saranno inseriti per tutte le classi i curricoli dei dipartimenti che ne hanno già completato la predisposizione;

− programmazione di classe: a partire dal curriculum d'istituto, ogni consiglio di classe si esprime in termini di declinazione degli obiettivi in modo efficace per l’ottenimento degli stessi da parte del gruppo classe. A partire dalla classe terza vanno esplicitate le scelte per i percorsi di Orientamento Scolastico;

− programmazione del docente: a partire dalla programmazione di dipartimento, il docente propone motivate modifiche (per esempio per adeguare la programmazione alla specificità della classe), fatta salva la necessità di garantire la massima equità e omogeneità nella valutazione (vedi punto successivo) Il curriculum d'istituto e la programmazione di dipartimento hanno carattere triennale e pertanto costituiscono parte integrante del Piano. Il Piano deve esplicitare le metodologie didattiche adottate dai docenti, con particolare attenzione alle metodologie inclusive (rivolte a studenti H, DSA e BES in generale), a quelle alla valorizzazione delle eccellenze.

7) Criteri e modalità di valutazione: il Piano recepirà quanto elaborato dai singoli dipartimenti e dal Collegio Docenti in ordine alla valutazione e all’ammissione alle classi successive, specificando l'importanza delle prove comuni per classi parallele come strumento di verifica dell'omogeneità fra le sezioni.

8) Il Piano indicherà attività e progetti ritenuti prioritari e sostenibili per l'intero triennio di riferimento, facendo esplicito riferimento agli obiettivi prioritari di cui sopra. L’esame annuale di detti progetti viene affidato alla Commissione PTOF secondo i criteri ribaditi nella riunione del Collegio dei docenti del 17 ottobre 2018. Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. Il Piano dovrà indicare tempi e modalità per

l'approvazione e l'attuazione di attività estemporanee, annuali o comunque non triennali, fatta salva la possibilità di revisionare il Piano stesso entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico (comma 12 della Legge). I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta (e le relative classi di concorso). Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile.

9) Per quanto concerne le relazioni con gli stakeholders, il Piano dovrà fare riferimento:

− alle indagini poste in essere da ripetere annualmente;

− alle reti di scuole a cui l'istituto aderisce (in particolare quelle ritenute stabili nel triennio di riferimento);

− al ruolo del Comitato-Genitori;

10) Il Piano sarà predisposto dalla Commissione PTOF, e adottato dal Collegio dei docenti nella riunione, entro il 31 dicembre prossimo. Verrà sottoposto al Consiglio d’istituto in data utile e sarà quindi pubblicato in Scuola in chiaro.

Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Maria Rosa Puleo

Con delibera (n. 44 del 03/07/15 ) il Consiglio di Istituto ha stabilito i seguenti criteri da privilegiare per la stesura del PTOF che di seguito si riportano, perché ancora validi come principi guida per l’elaborazione del piano triennale:

1. individuare i bisogni emergenti a livello educativo-didattico nei tre ordini di scuola e programmare con un’ottica basata sul presente e orientata sul futuro;

2. creare attraverso scelte educative-didattiche e organizzative comuni e condivise, un’identità di Istituto dando priorità, nell’ordine, ai progetti QUALITÀ. Altri progetti saranno realizzati in base alle risorse e/o a titolo gratuito, prevedendo le sole risorse orario/docenti delle classi coinvolte.

3. possibilità da parte dei genitori, nelle rispettive figure dei Presidenti del Consiglio di Istituto e del Comitato genitori, di presentare e illustrare alla commissione POF proposte progettuali entro le date che saranno comunicate in anticipo dalla commissione stessa;

4. creare una rete con il territorio, Enti pubblici e/o privati;

5. programmare e valutare in funzione di una cittadinanza nazionale ed europea;

6. programmare attività laboratoriali sistematiche;

7. esplicitare modalità, tempi e criteri di valutazione;

8. utilizzare, per le attività aggiuntive, prevalentemente le risorse interne;

9. le uscite e i viaggi di istruzione dovranno essere organizzati prevedendo la sola partecipazione dei docenti delle classi coinvolte. Per tutte le classi delle scuole dell’istituto comprensivo viene previsto un solo viaggio di istruzione della durata massima di un giorno (a carico delle famiglie); quattro sole uscite per classe coincidenti all’orario di lezione (a carico delle famiglie).

Questo punto è fondamentale ai fini della progettazione, ad inizio d’anno, delle uscite e gite.

(Art.3-4-6-8-13 del Regolamento dell’Autonomia DPR 8/3/99 n°275) Legge 107/15 art. 1, comma 14.

Dalla riflessione su quali siano le condizioni di una buona scuola, emerge che la qualità della didattica sta al centro di tutti i processi vitali, interseca le tematiche più attuali e interpreta le domande di rinnovamento.

Didattica formativa quindi che:

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