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SCADENZARIO DELLA MESSA IN ESERCIZIO E DEI COLLAUD

Nel documento 1- AUTOMAZIONE DEGLI EDIFICI (pagine 82-87)

gestione energetica

SCADENZARIO DELLA MESSA IN ESERCIZIO E DEI COLLAUD

N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Nome ORGANIZZAZIONE INFRASTRUTTURA ELETTRICITÀ PERIFERICHE STAZIONE MCR IMPIANTI TECNICI MCR + IMPIANTI TECNICI LIVELLO DI COMANDO COLLAUDO

8 marzo 92 15 marzo 92 22 marzo 92 29 marzo 92 5 aprile 92 12 aprile 92 19 aprile 92 Durata 5 g 10 g 1 g 4 g 6 g 3 g 2 g 1 g 2 g Precedenza 1 2 3 4 5 6 7 8

9. Redditività

9.1 Problematica 84

9.2 Calcolo dei costi 84

9.3 Importanza economica di un impianto 85

9.4 Obiettivi energetici 86

9.1 Problematica

Per tutti i partecipanti alla messa in esercizio ed al collaudo riveste una grande importanza il fatto che il lavoro sia altrettanto efficace quanto redditizio. Deve di conseguenza essere escluso un controllo troppo dettagliato e ripetitivo dell'impianto, come avviene invece nel caso di una ricerca di laboratorio. Dal punto di vista dell'economia aziendale (ditte partecipanti) e dell'economia politica (energia, ambiente, costi) risultano obiettivi diversi per i partecipanti.

Partecipanti Obiettivi

Committente Nessun difetto

Consumo minimo d'energia Costi di manutenzione bassi Collaudi efficaci

Appaltatore Nessun lavoro in garanzia Nessuna lista di difetti Controlli di collaudo minimi Fine del mandato con un margine di reddito

Ingegnere Nessun difetto

Nessun lavoro in garanzia Controlli di collaudo efficaci Fine del progetto con un margine di reddito

9.2 Calcolo dei costi

I lavori per la messa in esercizio ed il collaudo devono essere calcolati al momento dell'offerta da parte

dell'appaltatore. In tal caso è determinante il tempo trascorso, di volta in volta, da 2 persone sul cantiere. L'intervallo indicato può essere grande e consiste, quale valore massimo, del multiplo del tempo necessario per un impianto semplice. Le cifre menzionate devono quindi essere considerate solo come un'ordine di grandezza, ossia quali valori di riferimento.

Occorre prevedere un dispendio supplementare di tempo nel caso in cui si manifestassero delle difficoltà oppure si dovesse discutere in merito a difetti o gli stessi dovessero essere analizzati. Tale riserva deve essere valutata e fatta dall'appaltatore stesso.

Un comportamento difettoso dell'impianto oppure difetti che insorgessero in modo irregolare non devono essere sottaciuti oppure celati intenzionalmente. Fin dall'inizio occorrerebbe evitare lo spreco di elettricità e di calore.

9. Redditività

(MIN)

DURATA DELLA MESSA IN ESERCIZIO PER PUNTO DI DATI

Complessità

A

vviso di guasto

A

vviso d'esercizio

con spia Allarme Comando Valori misurati Valori reali/ regolazione Sequenz

e di v . org ani di regolazione Ot timizzazione

9.3 Importanza economica

di un impianto

Le strutture chiare degli impianti con interrelazioni ben definite rispetto ad altri impianti (ad es. la produzione di calore con i gruppi di riscaldamento) semplificano anche i lavori di messa in esercizio. Il dispendio di tempo e, di conseguenza, i costi per punto di dati variano quindi a seconda delle dimensioni del sistema e devono essere ottimizzati al momento della progettazione.

Secondo diversi fornitori di AIE il numero ottimale di punti di dati varia tra 50 e 100. Questa cifra ottimale costituisce tuttavia soltanto una valutazione qualitativa e deve dapprima essere confermata nel caso concreto.

La configurazione ottimale dei punti di dati viene da un lato determinata dalla funzione degli impianti

tecnici dell'edificio e, dall'altro, dalla flessibilità della stazione MCR scelta.

Il risultato migliore viene ottenuto mediante le

grandezze determinanti seguenti:

• chiarezza di manovra del quadro elettrico di comando

• accessibilità dei morsetti del quadro elettrico di comando

• numero dei gruppi di edifici sorvegliati dalla stazione MCR

• possibilità di programmazione on line

• numero di cavi nelle guaine interne del quadro elettrico di comando

• riserva di spazio sufficiente.

Tempo necessario approssimativamente

Per l'armadio elettrico di comando 1-10 ore Per punto di dati 5-20 minuti

Per punto di dati 10-30 minuti Per impianto 2-18 ore Per punto di dati 5-10 minuti Per punto di dati 2-10 minuti Per punto di dati 10-25 minuti

Fasi

Messa in esercizio elettricità, fase 3 Messa in esercizio delle periferiche, fase 4 Messa in esercizio della stazione MCR, fase 5 Messa in esercizio degli impianti tecnici, fase 6 Messa in esercizio MCR ed impianti tecnici, fase 7 Messa in esercizio del livello di comando, fase 8 Collaudo

COSTI DELLA MESSA IN ESERCIZIO PER PUNTO DI DATI

9.4 Obiettivi energetici

Per principio un'AIE dovrebbe permettere al gestore di controllare il consumo e, di conseguenza, dovrebbe servire quale strumento di gestione dell'energia.

Da ciò non si può tuttavia dedurre che il consumo d'energia non abbia alcun ruolo al momento della messa in esercizio. Fin dall'inizio, infatti, i lavori di controllo e di regolazione devono mirare al miglior rendimento energetico possibile.

Qualora ciò non fosse possibile per motivi di organizzazione (ad es. essiccazione dell'opera mediante riscaldamento), sarebbe necessaria una presa di posizione sul piano energetico da parte del responsabile della messa in esercizio oppure dell'ingegnere.

Al momento del collaudo ogni impianto deve essere valutato sotto l'aspetto dell'utilizzazione ottimale dell'energia.

Esempio:

• non è possibile ridurre il consumo di elettricità mediante la gestione dell'energia. • La riduzione può essere realizzata soltanto

con le misure seguenti:

• riduzione dei tempi di funzionamento / di commutazione

• modificazione dei valori nominali / delle grandezze di comando

• ottimizzazione delle interrelazioni con gli altri impianti.

9.5 Risultato di collaudi errati

Non è affatto semplice risolvere il problema della redditività della messa in esercizio e del controllo di collaudo. Il responsabile del collaudo deve allestire un programma adeguato, partendo dall'esigenza di un collaudo efficace da parte di tutti i partecipanti. Se per mancanza di tempo sono eseguiti controlli incompleti, il comportamento difettoso dell'impianto è scoperto spesso solo dopo anni. In questo lasso di tempo l'impianto funziona per lo più in modo non ottimale, con un grande spreco d'energia.

L'eliminazione successiva del difetto causa sempre un notevole aumento del tempo e dei costi che sono stati previsti in partenza.

I 3 esempi seguenti, tratti dalla prassi, illustrano quanto detto.

Situazione iniziale: collaudo errato.

Messa in esercizio: mandato separato all'ingegnere ed agli istallatori.

Redditività

Caso A Inversione dei punti di dati

– spese perito 6 ore a Fr. 135.– Fr. 810. —

– modificazione gratuita dell'impianto Fr. —. —

– nuova messa in esercizio a metà prezzo Fr. 450. —

– spesa amministrativa 2 ore a Fr. 100.– Fr. 200. —

Fr. 1'460. — Caso B Errore nello schema elettrico

– modificazione dello schema 8 ore a Fr. 95.– Fr. 760. —

– modificazione dell'impianto Fr. 150. —

– consumo d'energia (maggior consumo) funzionamento PC (110 kWh a Fr. 0,15) Fr. 16.50 Fr. 926.50 Caso C Regolazione errata durante 2 anni e mezzo

– nuova messa in esercizio 2 ore a Fr. 95.– Fr. 190. —

– ca 25% maggior consumo di nafta Fr. 510. —

– 10% maggior consumo di elettricità Fr. 40. —

Fr. 740. —

Tutti i 3 errori sarebbero potuti essere evitati con 1-3 ore di controllo.

CONCLUSIONE

Nel documento 1- AUTOMAZIONE DEGLI EDIFICI (pagine 82-87)