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Scopi ed obiettivi generali del piano

Scopo principale del piano è evidenziare degli interventi in grado di rimuovere o mitigare i fattori di rischio che attualmente condizionano lo stato di conservazione del Lanario e la sua conservazione nel lungo termine. Il piano si articola secondo obiettivi generali ed obiettivi specifici, rispondenti alle minacce identificate per la specie e che ne identificano gli ambiti di intervento, e le corrispondenti azioni. Parte integrante del piano è la conoscenza della popolazione e dei parametri che la caratterizzano nonché azioni di sensibilizzazione, per lo più mirate a tematiche specifiche.

Il contesto territoriale di applicazione è quello della Regione Sicilia, che di fatto ospitala più consistente popolazione italiana di questa specie.

16.1 Obiettivo generale: tutela e gestione dell’habitat

16.1.1 Obiettivo specifico: Mantenimento della fascia paesaggistica pseudosteppica

Considerando le peculiari preferenze dell’habitat del Lanario, per la sua conservazione è necessario mantenere ed incrementare gli habitat vocati, in

particolar modo gli ambienti pseudo steppici, favorendo sia le forme tradizionali di agricoltura estensiva che l’eterogeneit e diversit ambientale.

16.1.1.1. Azione: interventi per il mantenimento dell'assetto paesaggistico vocato alla specie

Priorit : alta.

Durata: 5 anni

Responsabili: Amministrazione Regionale, enti gestori delle Aree Protette e dei Siti Natura 2000, Associazioni del settore agro/zootecnico, associazioni ambientaliste.

Programma: mantenimento ed incentivazione dei sistemi agricoli tradizionali;

riconversione dei sistemi intensivi; favorire il mantenimento dell'assetto paesaggistico tradizionale del territorio (habitat pseudosteppici); limitare la costruzione di infrastrutture nei territori occupati o vocati per le specie valutandone caso er caso l’eventuale im atto, anche al di fuori della Rete atura 2000; pianificazione degli interventi di riforestazione.

Costi: variabili, da definire in base alla tipologia di intervento.

16.2 Obiettivo specifico: Adeguamento della rete Natura 2000 e del sistema di aree protette regionali alle esigenze di conservazione sul lungo termine della specie

16.2.1. Azione: Creazione di un tavolo tecnico per l’adeguamento della Rete Natura 2000, delle aree protette regionali e dei relativi piani di gestione

io i : alta

Durata: cinque anni.

Responsabili: Amministrazione Regionale, Enti Gestori dei siti Natura 2000 e delle aree protette; Ricercatori es erti sull’ecologia del Lanario.

Programma: Analisi delle proposte di adeguamento della rete Natura2000 e delle aree protette regionali nonché dei rispettivi piani di gestione alle esigenze di conservazione della specie, a partire dai risultati del Life ConRaSi; valutazione della fattibilità di creazione di nuovi siti Natura 2000 nelle aree interessate dalla presenza della specie.

Costi: nessun costo a carico del piano.

16.2.2. Azione: aggiornamento delle aree, dei formulari standard e dei piani di gestione dei Siti Natura 2000

Priorit : alta.

Tempi: inizio entro un anno.

Responsabili: Amministrazione Regionale con il supporto degli Enti gestori dei Siti Natura 2000.

Programma: Appropriata riorganizzazione della rete Natura 2000 e delle aree protette regionali in funzione delle esigenze di conservazione della specie, adeguamento dei Piani di gestione dei siti Natura 2000/aree protette regionali in funzione delle necessità di conservazione della specie.

Costi: da definire.

17 Obiettivo generale: riduzione dei fattori di mortalità

17.1 Obiettivo specifico: riduzione della mortalità per persecuzione diretta

Il problema della persecuzione diretta, ed in particolare quello del prelievo illegale, è stato ampiamente trattato dal corrispondente Piano d’Azione Nazionale per il

Contrasto degli Illeciti Contro gli Uccelli Selvatici, che include anche valutazioni a scala regionale.

17.1.1. Azione: Creazione di un coordinamento operativo locale

Priorità: alta Durata: 5 anni

Responsabili: Amministrazione Regionale in collaborazione con Cufa e Corpo Forestale della Regione Sicilia.

Programma: L’azione inclusa nel Piano azionale er il Contrasto degli Illeciti Contro gli Uccelli Selvatici e prevede la creazione di un coordinamento tra i diversi corpi di vigilanza per garantire un impiego ottimale delle forze disponibili. Il coordinamento dovrà, tra i suoi obiettivi, favorire lo scambio di informazioni e l’utilizzo ottimale del ersonale im egnato nella re ressione degli illeciti contro la fauna selvatica. Dall’im lementazione dell’azione ci si attende un’intensificazione dei controlli antibracconaggio nelle aree di presenza e di dispersione della specie.

Costi: nessun costo a carico del piano.

17.2 Obiettivo specifico: Riduzione del rischio di avvelenamento

Mentre il rischio di intossicazione da piombo è ben documentato in letteratura, gli effetti derivanti dall’es osizione ai fitofarmaci non sono adeguatamente noti e di conseguenza non si ha una buona conoscenza dell’incidenza del fenomeno nelle aree di frequentazione della specie. Questo obiettivo specifico permetterebbe di incrementare la comprensione sulla dimensione delle problematiche legate ai fitofarmaci e a incentivare il superamento delle munizioni contenenti piombo nell’attivit venatoria.

17.2.1 Azione: Analisi dell’inquinamento da fitofarmaci nelle aree di distribuzione della specie

io i : Media Durata: cinque anni.

Responsabili: Amministrazione regionale, Enti gestori delle Aree Protette e dei Siti Natura 2000, ARPA regionale, Istituto Zooprofilattico della Sicilia.

Programma: Valutazione risultati relativi all’a licazione, nelle aree frequentate dalla specie, del “Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”, in attuazione della Direttiva 2009/128/CE e adottato con DM 35/2014.

Costi: da definirsi, in relazione alle s ecificita esistenti nei diversi contesti.

17.2.2. Azione: Definizione di un programma per la riduzione dell’uso di munizioni contenenti piombo

io i : Alta.

Durata: cinque anni.

Responsabili: Amministrazione Regionale

Programma: definizione di un processo utile a determinare il bando delle munizioni contenenti piombo per tutte le forme di caccia.

Costi: 25.000 € per la realizzazione di campagne di sensibilizzazione ad hoc.

17.3 Obiettivo specifico: Riduzione del rischio mortalità per

elettrocuzione e collisione con impianti eolici e linee elettriche

Per ridurre il rischio di elettrocuzione e collisione è necessario individuare i sostegni a rischio, in particolare nelle aree di nidificazione o nelle aree frequentate dal Lanario e provvedere alla loro messa in sicurezza, intervenendo al contempo sulla progettazione di nuovi impianti affinché vengano realizzati adottando tutte le misure utili a mitigarne la pericolosità ed evitare la loro istallazione in aree sensibili.

17.3.1 Azione: analisi del rischio di mortalità legato alle linee elettriche.

Priorità: alta Durata: 1 anno

Responsabili: Amministrazione regionale, Enti gestori delle Aree Protette e dei Siti Natura 2000, gestori delle linee elettriche (ENEL e Terna).

Programma: Realizzazione di una cartografia di dettaglio delle linee elettriche nelle aree di ri roduzione ed elaborazione di modelli del rischio attraverso l’analisi dei risultati del LIFE ConRaSi. Realizzazione di una mappatura integrale di elevato dettaglio delle reti elettriche, a partire dalle aree di presenza e dispersione della specie.

Costi: 20.000 euro per il coinvolgimento di un analista GIS.

17.3.2. Azione: Definizione di un protocollo per la messa in sicurezza delle linee elettriche più pericolose e interventi urgenti.

Priorità: alta Durata: 5 anni

Responsabili: Amministrazione regionale, Enti gestori delle Aree Protette e dei Siti Natura 2000, gestori delle linee elettriche (ENEL e Terna).

Programma: Realizzazione di un protocollo per la correzione e messa in sicurezza delle linee elettriche più a rischio come rilevato dai modelli analitici, tenendo in debito conto esperienze analoghe maturate in Europa sulla specie (ad esempio Life Bonelli, Life Aquila a-Life). Realizzazione di immediate misure di messa in sicurezza delle linee a rischio più elevato.

Costi: da definire, tenendo conto che il costo medio della messa in sicurezza per sostegno è di circa 1500 euro (1000-3000 euro in base alla tipologia di sostegno). Si ritiene necessario il coinvolgimento di un tecnico esperto per il quinquennio di validit del piano (costo complessivo revisto 55.000 €)

18. Obiettivo generale: aumento del successo riproduttivo della