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Una scuola che fa festa!

Nel documento I Mondi di cartain pieno svolgimento (pagine 37-37)

FONDAZIONE “CARLO MANZIANA”

PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE:

PRIMARIA S. MARIA DELLA CROCE: si balla!si balla!si balla!si balla!si balla!si balla!si balla!si balla!si balla!si balla!si balla!

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cchi colmi di curiosità, menti piene di interrogativi e un sorriso stampato sul volto pronto a contagiare chiunque. Così, venerdì 4 ottobre, i bambini della classe V della scuola primaria di Santa Maria della Croce a Cre-ma hanno accolto Davide Cantoni, ideatore e referente del progetto Ballo Anch’Io, accompagnato dall’insegnante Valentina Abbondio e dalla dirigente della sezione danza della “Liberi e Forti Asd”, Michela Gusmaroli.

Al centro dell’incontro, il tema dell’inclusione sociale. Ma prima che tutto potesse cominciare, una domanda, posta con naturalezza, ha spiazzato tutti: “Noi abbiamo visto un film che raccontava di un ragazzo ipovedente, ma tu perché sei cieco?” ha chiesto una bimba spalleggiata da-gli altri 14 compagni.

Da lì Davide ha ricostruito la sua esperienza. Ha rivissu-to i tragici momenti dell’incidente, avvenurivissu-to 19 anni fa, ha raccontato la voglia di farcela, nonostante il pregiudizio, e il desiderio di tornare a sorridere. “La mia vita non è peg-giore della vostra. È diversa, ma solo perché faccio le cose in modo diverso. Uso il telefono con l’assistente vocale, tocco per dare forma alle cose e ascolto la voce per ricono-scere le persone. Sono cieco, ma mi diverto. Ho giocato a calcio e ora ballo”.

È, infatti, con il ballo che Davide, insieme alla “Liberi e Forti” ha concretizzato la sua idea di integrazione: “In palestra, disabili e normodotati danzano insieme perché il ballo è davvero per tutti”. Oggi lo dice con il sorriso sulle labbra. “Ora danzo e sono felice. Ma non è sempre stato così. Il pregiudizio, in passato, mi ha scalfito. Ora, però, so che chi mi giudica non può essere mio amico”. Quindi un consiglio ai piccoli: “Non fermatevi all’apparenza, non giudicate, non fate che il pregiudizio condizioni i vostri rapporti”.

Poi, la voglia di danzare ha avuto la meglio. Perché la prova sul campo, condotta in questo caso dall’insegnante Valentina Abbondio, ha sempre il suo fascino. Bende ab-bassate, nella palestra della scuola, i piccoli hanno parteci-pato a un laboratorio di gioco-danza, volto, prima, a farli orientare nello spazio e poi ad apprendere il passo base della bachata. “È stata un’esperienza entusiasmante per tutti. I bambini sono rimasti positivamente colpiti dall’at-tività, lasciandosi davvero guidare alla scoperta della di-versità” ha dichiarato l’insegnante Stefania Stagni.

Un tema, quello della diversità, che i piccoli alunni han-no esplorato in lungo e in largo in questo tempo, analiz-zandolo con approccio multidisciplinare, guidati dalle in-segnanti Patrizia Severgnini, Antonella Proietto, Marialda Vaghi, Manuela Crotti, ma che ora potranno raccontare ai loro amici, trasmettendo le straordinarie emozioni suscita-te duransuscita-te la prova di danza al buio.

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l verde urbano come elisir di salute. Questo in sintesi il significato del Contest 2019, proposto dal WWF alle scuole, dal titolo Urban Nature, ovvero un’ indagine approfondita sul-lo stato della biodiversità del nostro Pianeta. Un tema diven-tato, negli ultimi tempi, di prio-ritaria riflessione ed emergenza sul quale si interrogano i rap-presentanti politici di ogni Pae-se grazie proprio alla forte sol-lecitazione e protesta che parte da giovani e dai giovanissimi in tutto il mondo. E se 190 sono state le scuole italiane di ogni ordine e grado che si sono ci-mentate nella presentazione di progetti sul tema, solo 8, tra cui la Scuola Secondaria di 1° gra-do “A. Galmozzi” di Crema, sono state le classi premiate.

Ad accogliere i vincitori alla premiazione, svoltasi a Roma il 4 ottobre scorso, alla presen-za del Ministro dell´Istruzione Fioramonti, del Presidente del WWF Donatella Bianchi e del biologo e ornitologo France-sco Petretti della trasmissione

Geo&Geo, è stata la bandiera

del WWF che, con il simbolo del Panda, ha dato loro il

ben-venuto sulla soglia del Ministe-ro.

Nello specifico i ragazzi si sono cimentati in proget-ti sulla riqualificazione degli

spazi urbani suggerendo vari tipi di intervento per aumen-tare la biodiverità nelle nostre città. Gli studenti della “Gal-mozzi”, guidati dalla

profes-soressa Vivona di Lettere, e dal prof. D’Angelo di Scienze, hanno presentato un lavoro mi-rato alla riqualificazione della vasta area verde della scuola, progettando un Giardino delle Farfalle. Tra gli obiettivi quello di fare scoprire agli adulti che il verde urbano è importante per la salute fisica e psichica e per incrementare la biodiversità; è un regalo alla natura e a ognu-no di ognu-noi.

Il Giardino delle Farfalle vuole essere pertanto non solo un orto didattico, ma anche un’oasi dedicata a insetti, come le api e le farfalle, oggi minac-ciati dall’avanzata del cemento e dall’uso di pesticidi, un modo per connettere lo spazio scola-stico alle aree urbane e non della città di Crema.

In questa rete di comunica-zione nazionale tra istituti, i ragazzi della scuola cremasca, hanno fatto sentire la propria presenza lavorando con entu-siasmo e creatività, guidati da una sensibilità attenta alla na-tura, in linea con il dibattito aperto nelle sedi governative mondiali. Un plauso al merita-to premio!

SCUOLE “A. GALMOZZI”

Nel documento I Mondi di cartain pieno svolgimento (pagine 37-37)

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