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SCUOLA INTERNAZIONALE DI GRAFICA

L’ESPERIENZA VENEZIANA PANORAMICA

2. I CASI STUDIO

2.4 SCUOLA INTERNAZIONALE DI GRAFICA

Fig. 9 Logo Scuola Internazionale di Grafica.

Fonte: http://www.undo.net/it/mostra/25319.

2.4.1 Presentazione dell’organizzazione

La Scuola Internazionale di Grafica dà il via alla sua attività nel 1969 grazie ad un gruppo di tipografi che decide di organizzare dei seminari, operando assieme alle vicine galleria, casa editrice e stamperia commerciale; col tempo questi corsi assumono carattere sempre più stabile e la Scuola diventa così un importante e rinomato centro di stampa d’arte. Nel 1982 viene costituito il corso di Grafica Pubblicitaria e una quindicina di anni dopo partono anche i primi programmi di residenza d’artista.

Oggi la Scuola è conosciuta a livello mondiale e frequentata da molti studenti e giovani artisti sia italiani che stranieri, rendendola un ambiente internazionale; le varie attività vengono organizzate per semestri ma anche per interi anni accademici.

2.4.2 Programmi di residenza d’artista

Nella Scuola sono previsti tre differenti programmi di residenza d’artista65:

Indipendent Artists Residency – minimo una settimana ma massimo otto; Postgraduate Residency – un mese fisso, riservato ai neolaureati;

Summer in Venice Residency Program – dall’inizio di giugno alla fine di

settembre, dalle due alle otto settimane;

Winter in Venice Residency Program – periodo invernale, dalle due alle otto

settimane.

65 Per la descrizione dei programmi e per tutte le specifiche si rimanda al sito della Scuola Internazionale

Per tutti questi quattro programmi vale il fatto che la richiesta di partecipazione deve avvenire tramite application dei candidati, che possono a loro volta provenire da qualsiasi campo artistico. Si tratta di residenze tutte a pagamento: dietro una somma di denaro, che dipende soprattutto dalle settimane di permanenza nella scuola ma anche dalle condizioni economiche dei candidati stessi, gli artisti hanno diritto all’alloggio in appartamento e all’utilizzo pressoché illimitato dei laboratori e degli studi. La Scuola non copre mai le spese personali di vitto e di trasporto.

2.4.3 Intervista ai responsabili

Intervista a Lorenzo de Castro, direttore della Scuola, il 27 settembre 2012 presso la sede della stessa.

La Scuola Internazionale di Grafica è un’istituzione storica: è infatti attiva dal 1969 e dal 1982 vengono proposti corsi per la formazione di grafici professionisti. Da quando avete iniziato ad organizzare anche programmi di residenza d’artista e perché avete scelto di operare anche in questo senso?

Abbiamo sempre ospitato ed invitato artisti. Poi però dal 1996 abbiamo iniziato con un vero e proprio programma di residenze a cui accedere tramite domanda di partecipazione e application.

Quali sono gli obiettivi che Vi prefiggete di raggiungere attraverso questa attività?

Il nostro progetto residenziale è orientato sulla “artists colony”, che per tipologia si rifà molto ad esempi americani. Quindi cerchiamo di creare una reale comunità artistica all’interno della scuola. Da un punto di vista più pratico, vorremmo riuscire ad arrivare ad ospitare circa 12 artisti al mese.

Come vengono organizzate le residenze in termini di modalità di accesso, scelta dei partecipanti, tempistiche?

Sono previsti tre programmi di residenza: l’“Indipendent Artists Residency”, la “Venice Postgraduate Residency”e il “Summer/Winter in Venice Residency Program”. In generale, vengono ospitati artisti provenienti da qualsiasi settore dell’arte creativa (anche scrittori, per esempio) che si candidano spontaneamente ad un programma. Noi valutiamo i progetti dei vari candidati e stabiliamo che artista ospitare e quale studio assegnargli. Per quanto riguarda le tempistiche invece, la “Postgraduate Residency” ha

una durata di un mese, l’“Indipendent Artists Residency” è a scelta del partecipante che può decidere se stare a Venezia da una settimana fino ad un massimo di otto settimane e infine il “Summer/Winter in Venice Residency Program”, nel periodo estivo o invernale, varia dalle due alle otto settimane di residenza.

Cosa viene quindi dato all’artista durante la residenza?

L’artista partecipante, dietro pagamento di un prezzo che varia a seconda della durata della residenza e delle sue condizioni economiche, ha la possibilità di usufruire durante tutta la residenza di un alloggio in appartamento e ha il libero accesso ai due laboratori attrezzati e agli studi in comune fino alle 22:30 di ogni giorno, ad eccezione di particolari momenti dell’anno e giorni della settimana. Gli artisti residenti sono responsabili per i loro pasti e le spese di trasporto. Gli spazi di lavoro possono essere utilizzati anche da artisti locali che hanno bisogno solamente di un luogo e di mezzi per lavorare perché vivono già a Venezia o non hanno comunque necessità di alloggio: in questi casi non pagano la quota di contribuzione per intero.

Come vengono sostenuti economicamente i progetti di residenza?

Siamo una società privata, a scopo di lucro, anche se lucro ne facciamo poco. Per questo abbiamo dei costi e dei ricavi e i ricavi ci arrivano dai corsi, dalla scuola e dalle residenze che organizziamo. Non abbiamo nessuno sponsor e nessun finanziamento.

Quali sono i risultati che riuscite ad ottenere grazie ai programmi di residenza, sia dal punto di vista del riscontro dei partecipanti che a livello di contesto?

Ospitiamo circa dieci artisti ogni mese e soprattutto stranieri. Le application da giugno 2012 sono cinquantasette; gli artisti che si sono poi effettivamente iscritti sono cinquanta. Collaboriamo in modo continuativo soprattutto con università estere, americane perlopiù, tra le quali: la Boston University, il Pratt Institute di New York, l’Indiana University, la North Michigan University, l’University of Georgia (Lamar Dodd School of Fine Arts) e la tedesca University of Osnabrueck. In passato abbiamo intrattenuto collaborazioni continuative anche con Accademie italiane, in particolare quella di Venezia e di Reggio Calabria.

Per concludere, che definizione darebbe allora per spiegare il concetto di “residenza d’artista”?

L'importante nell'idea di residenze d'artista è offrire uno spazio attrezzato in una cornice di arte e cultura come quella veneziana, dove gli stimoli, soprattutto per gli artisti

stranieri, sono pressoché infiniti. Ma tutto ciò non avrebbe valore senza la possibilità di interagire e scambiare esperienze. Il bello del nostro programma sta nello scambio continuo tra artisti internazionali e comunità locale, all'interno di una struttura dinamica e produttiva.

2.4.4 Intervista agli artisti residenti

Intervista sottoposta a Kirah Van Sickle 66 il 3 febbraio 2013 tramite posta elettronica.

In 2012 you were in Venice for an artist-in-residence program at the Scuola Internazionale di Grafica: how did you gain knowledge of this opportunity?

I learned about the residency from an artist friend, colleague and mentor, Barbara Crawford. She owns a home in Italy, was visiting Venice in 2011 and discovered the Scuola while walking around the neighborhood. After she applied to do a week long residency, she suggested I consider it in support of my painting thesis project.

How was your daily routine during the residence?

I enjoyed my daily routine. It took a few days to settle in, learn the best hours for me to be productive. Each day offered so many new experiences! I would arrive at the studio in the morning, assess my photos taken the previous day, work on sketches, discuss ideas with the printmakers and other painters. I did not paint as much as I expected, especially plein air, but I gathered an immense amount of reference material and inspiration for my project. I particularly enjoyed walking the city and neighborhoods, meals and exploring with the other artists.

Has this experience satisfied your expectations? Has your creative and professional work been influenced by it?

Yes. I arrived with an open mind and the only expectation to experience the city with my project theme and subject in mind. There were so many extras that made it a unique and exciting experience. I would like to do it again. My creative and professional work was directly influenced by my time at the residency. I built a wonderful photo reference library and was able to complete my thesis project of 15 paintings upon my return to the

66 È un’artista visiva americana che vive e lavora a Wilmington, nel North Carolina. Nell’agosto 2012 è

United States. I have received accolades for the style and impact people see in my work. I am currently working on a new series of Venetian landscapes based on the residency.

Except for this specific project in Italy, have you experienced other artist-in-residence programs)?

I have done an artist-in-residence here in the US at Yosemite National Park several times and done three international creative workshops in Mexico, Ireland and France. But this was my first official independent residency.

In your opinion, what are the pros and cons of that kind of activity?

The pros are the opportunity to work with international artists, experience a different studio environment, a new, fresh perspective, the freedom to focus on a project or creativity away from distractions of home routine, exposure to art collections, museums, culture and people that one wouldn’t normally have, a sense of independence, and overall a rich learning experience. The cons are not having a structure or requirements to keep the artist focused and motivated. An independent residency may be difficult for those who need direction and a schedule. There are also issues of language barrier, technical barriers and not having all the supplies that one is accustomed to.

Italy is trying to get over the delay compared to the rest of the world regarding the mobility questions. Looking from an external point of view, do you think that Italy offers important occasions to foreign artists in this sense?

From my point of view, I would not necessarily think that Italy is behind in this matter. But having grown up in the United State and traveled extensively around the world and Europe, I realize that my opportunities have been because of Americans initiating programs in these areas. Perhaps it is the number of universities and colleges in America that want to partner with European entities and schools to bridge this gap. I believe there are several opportunities in Italy that I’ve been aware of for some time: The Rome Prize, school in La Ramita, Cortona, workshops and residencies for graphic design and printmakers seem to abound. I am excited to now know that the Scuola is a place I would return to again and again and recommend to other artists.

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