Against Narrativity e diventato giusta-
funziona come uno dei catalizzatori più potenti nel dibattito contempora-
1 Per Strawson si tratta di una vera e propria “moda” cul-
politica e, naturalmente, alla letteratura. In tutti questi contesti disciplinari, vivono e fanno esperienza delle proprie vite come un racconto o una storia di qualche genere, o almeno come un insieme di storie».2
psychological Narrativity thesis - - cano un ruolo imprescindibile e senza i quali non si darebbe letteralmente
- tra posizione, a suo giudizio parimenti criticabile, che connota come ethi-
cal Narrativity thesis -
tesi, sintetizza Strawson, «la ricchezza di uno sguardo narrativo [sarebbe] Nelle pagine che seguono, analizzeremo alcuni aspetti delle tesi sulla
1 G. Strawson, Against Narrativity 2 Ivi
assurto – nel bene e nel male – a registro tipico degli attori che si muovono nello spazio pubblico, particolarmente nel discorso politico.
Il problema filosofico (a) Narrare il sé
La prospettiva critica di Galen Strawson pone ovviamente un gran nu- mero di questioni e meriterebbe di per sé una discussione molto ampia, soprattutto perché si inserisce in una controversia che appare oggi inag- girabile per le epistemologie “regionali” di tutte le discipline coinvolte.
- dalla Narrativity thesis
- - ne tra due tipi di esperienza, anzi tra due classi di individui, che possono
-
(remoto)».
presente senza essere presente o vivo in quanto
esplicita. Sulla base di un percorso particolarmente articolato, Strawson
de facto due
-
Narrativity thesis esce confutata nella sua
- nunciano totalmente.
Ivi Ivi
narrativiste vivono di questo intreccio tra la dimensione psicologica (nel - compone e – senza dubbio – deve comporsi, pena un impoverimento o addirittura una patologia del sé. Come Strawson non manca di notare, si
– certo sbrigativo – che Galen Strawson gli riserva.
- Tempo e racconto - di mythos mise en intrigue mise en intrigue - lica – la mimesis
composizione narrativa ottengono il loro senso. A sua volta, la mimesis la-
mimesis I). Per questa via, si
- trimenti disparati (mimesis
après coup
-
estetica, connoteremmo come “esecuzione” – il riferimento del racconto al mondo si completa (mimesis III).6
6 P. Ricoeur, Temps et récit. Tome I Tempo e racconto. Volume I
- testo».
- la dissoluzione dei requisiti minimi che la rendono tale (per esempio, il riferimento a un agente, a intenzioni, obiettivi ecc.). Ricoeur descrive que-
mimesis,
di attualizzarsi in una narrazione (mimesis II). Il testo funziona insomma - - - Un percorso che muove dalla rottura del riferimento al cogito cartesiano,
- siche di cui parlano i teorici del sospetto.
una ricognizione attraverso le tracce del cogito brisé, ricognizione grazie
decostruzione e ricostruzione
del cogito
suo continuo riproporsi sotto altre sembianze.
Du texte à l’action. Essais d’herméneutique
(b) Narrare il mondo
-
condensano le marche esterne del cogito brisé - - -
scriverlo nel mondo
un processo che colloca il soggetto là fuori azioni e stati di cose, che incidono sul mondo.
- nisce per porre questioni che toccano il tema della referenza del racconto di qualsiasi differenza strutturale tra la narrazione di sé e la narrazione del emerge, per esempio, quando Paul Ricoeur procede alla messa alla prova del modello della mimesis -
La signora Dalloway, La montagna incantata e Alla ricerca del tempo perduto
Ma tale differenza deve apparire in qualche modo secondaria, se la si legge da un
mimesis come
talmente formale da essere preordinato alla distinzione tra prima e terza -
la mise en intrigue -
Temps et récit. Tome II. La configuration du temps dans le récit de fiction Tempo e racconto. Volume II. La configurazione nel racconto di finzione
Permutazione tra prima e terza persona, dunque. Anzi, a voler essere più
quelle condotte in Transparent Minds - partita importante per il modello di Tempo e racconto. Affermare, come fa
è veramente immaginario, ha infatti un peso Tempo e racconto, ov-
finzione di dire cose della realtà
del tempo operata congiuntamente dalla storia e dalla finzione». Che cosa - temporale prenarrativa alla luce del racconto (mimesis
narrazione. Per Ricoeur resta irrinunciabile la differenza tra una referenza che si sviluppa in direzione del mondo reale e una che invece articola mon- di immaginari. Per dirla in termini molto schematici, in Tempo e racconto
Tempo e racconto - - Ibid. Ibid.
namismo integratore di casi diversi, il racconto lavora come un processo di reiscrizioni successive delle esperienze temporali dentro contesti che le temporale di un soggetto (o di più soggetti interagenti) sono ricondotti a una struttura integrata che ne svela le connessioni, rispetto alla diaspora che essi esattamente nella direzione di quella che Galen Strawson avrebbe interpre- tato come la differenza tra lo stile temporale diacronico e lo stile temporale
- -
integrata di esperienze sottostante ad altri racconti.
Proviamo a dirlo con termini meno direttamente legati al linguaggio narrazione complessiva funziona allo stesso modo nel caso dei due tipi di racconto, per Tempo e racconto
stesso mondo temporale di Zeno Cosini, mentre ovviamente il mondo a cui
véhémence ontologique
11
una frattura più profonda, quella tra le due classi di riferimenti al mondo -
valesse come pars pro toto del racconto in generale. Si tratta di un capo- volgimento che ha del paradossale, se si pensa alla collocazione abituale
- - servazione e richiesto di produrre prestazioni che si approssimino sempre
La questione politica
- -
costruzione e comunicazione
In questo contesto, il dibattito sugli usi pubblici della narrazione trova nella nozione di storytelling
del sé in un reticolo più vasto di rimandi.
storytelling, che pure affonda le proprie ra-
- sentare un genere che interessa le teorie e le pratiche dei media (radio, tv,
11 Ivi
blog, gaming…), così come lo stesso discorso politico. Nella vasta biblio-
da Christian Salmon. Il suo Storytelling. La fabbrica delle storie
ha il merito di modellizzare la versione “apocalittica” di questa complessa fenomenologia. Muovendo dal cosiddetto storytelling revival e dal narra-
tive turn
anni novanta,12 Salmon traccia le linee di quella che gli appare come una
racconto che, originatosi nel marketing e nel management industriale, cul- minerebbe nella sua trasformazione in «strumento della menzogna di Stato e del controllo sulle opinioni», il cui corollario sarebbe un vero e proprio
una vera e propria “regìa” destinata alla costruzione del racconto politi-
- ne del politico mediante il racconto. I suoi strumenti sono la costruzione
embedded, la
formattazione dei desideri».
Il riferimento a Salmon vale per un ventaglio di ricerche simili, che sono
narrativo studi sul
narrativo
utile soltanto per denunciare i limiti dei processi di narrativizzazione del di vista, che metta in campo una sorta di “critica della critica” e che, pur - tivi che articolano il nostro “fare esperienze”, sia in grado di darne ragione.
12 C. Salmon, Storytelling. La machine à fabriquer des histoires et à formater les
esprits Storytelling. La fabbrica delle storie
Ivi, p. 16. Ivi
lavori di Yves Citton, in particolare dal suo Mitocrazia. Storytelling e im-
maginario di sinistra -
(scénarisation -
- - be sterilizzarsi di fronte alla scenarizzazione, ma dovrebbe incorporarla e orientarla nella forma di nuove rivendicazioni di uguaglianza.
- vallo di battaglia» per guardare «al di là di e attraverso tutte le storie che
ci vengono raccontate». -
- semmai acquisirli come strumenti e riorientarli in una direzione diversa da
uso emancipativo della
- - dere a domande circa il “perché” di una vicenda, il valore lato sensu as- siologico del racconto.16
positiva – e non negativa.
che sia meglio vivere dentro condotte “ri-sistemate” anziché dentro squarci operativi scollegati. Con buona pace di Galen Strawson, anche dentro il
premesse e conseguenze, calcoli e accidenti, attese e delusioni, responsa-
Y. Citton, Mythocratie: storytelling et imaginaire de gauche, Éditions Amsterdam,
Mitocrazia. Storytelling e immaginario di sinistra
16 Cfr. le analisi più esplicitamente debitrici nei confronti di Ricoeur, ivi Ivi
-
non sembra che la disarticolazione dei tessuti identitari ed esperienziali retti dalla narrazione sia un rimedio fortunato nei loro confronti. Se la mi-