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Il senatore dovette giudicare eccessivo il costo dei lavori e rifiutare in un primo momento la ricevuta Infatti, una lettera di Basile al Bordonaro del 21 giugno 1896, molto preziosa, attesta

questa posizione e l’architetto imbastisce una vera e propria difesa, ribadendo punto per punto le

sue ragioni:

Illustre Signor Barone,

Dietro quanto mi ha riferito il Sig[nor] Rutelli ho ripreso in esame la relazione finale e prego V[ostra] S[ignoria] Ill[ustrissi]ma di voler considerare quanto segue:

1° Le condizioni speciali del sottosuolo, che non si potevano prevedere nel progetto, apportarono variazioni nell’ordinamento delle strutture di fondazione e un considerevole aumento perfettamente giustificato nella spesa prevista. Tale aumento fu per le fondazioni del nuovo palazzo di £ 25823,56, per quelle dell’arcone del passaggio di £ 4141,68. Inoltre, poiché la natura del terreno incontrato non permise più di lasciare a posto i muri del vecchio

fabbricato, che nel progetto andavano mantenuti, la demolizione da parziale divenne totale con una maggiore spesa giustificata di £ 848,08

2° Avvenuta la demolizione totale bisognò sostituire con muri nuovi quelli dell’antico edifizio che nel progetto s’intendevano mantenere. Da qui una maggiore spesa non prevedibile e perfettamente giustificata in £ 2004,09

3° La S[ignoria] V[ostra] dispose l’ingrossamento di quasi tutti i muri della nuova fabbrica, non reputando sufficienti per prevenire gli effetti delle variazioni di temperatura le grossezze assegnate nel progetto, che pure garantivano la stabilità.

Nel pianterreno i muri perimetrati della galleria furono portati da 0m,65 a 0m,80; i muri maestri d’ambito da 0m,52 a 0m,80; i muri secondarj da 0m,32 a 0m,52 e alcuni di questi, come quelli della scala, a 0m,65.

Nel piano superiore i muri maestri d’ambito furono ingrossati da 0m,52 a 0m,65 e quelli secondarj, previsti di 0m,26, portati a 0m,52. La S[ignoria] V[ostra] accettò inoltre il rivestimento in mattoni a paramento visto nei due prospetti a sud e ad ovest, dove era previsto un intonaco dipinto. Tutto ciò produsse un aumento nella spesa di £ 22000,00

4° Poiché i castelletti della distribuzione dell’acqua si trovavano nel fabbricato che doveva demolirsi, V. S. dispose alcune opere di fontaniere per poter continuare a fornire dell’acqua nell’antico palazzo. Ciò importò la spesa di £ 552,24

5° La S[ignoria] V[ostra] ordinò durante i lavori, come opera suppletoria, che non trovavasi nel progetto, il nuovo salone dietro il portichetto a nord dell’antico palazzo, nonché opere suplletorie nel portichetto stesso per adattare la parte superiore a terazza, nella cucinetta, negli ammezzati per la servitù, etc…. Tutto ciò importò la maggiore spesa di £ 12573,96

6° Il restauro della serra dell’antico palazzo colla copertura a tegole in vetro, ordinata da V[ostra] S[ignoria] e non prevedibile nel progetto, importò £ 1794,85.

7° La S[ignoria] V[ostra] non fu contenta di alcuni ferri, pure robusti, che si dovevano impiegare nei solaj degli ambienti principali al piano superiore. Si sostituirono pertanto tali ferri con altri di maggiore altezza, il che importò una maggiore spesa di circa £ 2000,00

8° Allorché si discusse delle strutture dei tetti la S[ignoria] V[ostra] preferì che s’impiegassero arcarecci in pino-pece, invece di quelli previsti in larice e che si sostituisse il serratizzato a contatto, con battuto di pomice, al tavolato previsto nel progetto; il che importò una maggiore spesa di £ 1050,00

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9° Nelle cantine, dopo eseguite le strutture di fondazione, si volle profittare dei necessarj covi fatti per ottenere un altro ambiente. Inoltre furono eseguiti tali adattamenti interni, tavole, panconi, forni, fornelli, scansie in marmo, etc…. quali non si potevano prevedere nel progetto e che V[ostra] S[ignoria] andò man mano studiando ed esigendo a misura che si procedette nel lavoro. Inoltre V[ostra] S[ignoria] ordinò la carbonaja sotto il piazzale e la legnaja. Anche i pavimenti si fecero a nuovo, mentre si riteneva di poter lasciare quelli preesistenti, quando non si poteva prevedere la demolizione totale, né l’importanza che avrebbero preso le opere di fondazione. Tutto ciò produsse una maggiore spesa giustificata di £ 10500,00

10° Nella decorazione dei prospetti ad est e a nord, la zona basamentale, per desiderio di V[ostra] S[ignoria], fu eseguita con rivestimento di calcare ad opera incerta, invece che con intonaco; e questo importò una maggiore spesa di circa £ 500,00

11° Nell’interno del nuovo palazzo i pavimenti degli ambienti secondarj erano previsti con mattonelle uso Marsiglia; invece V[ostra] S[ignoria] preferì le mattonelle di cemento. Nelle grandi sale del piano nobile il progetto prevedeva mattoni di bardiglio; la S[ignoria] V[ostra] volle mattoni di marmo bianco ottagonali, con fasce all’intorno. Ciò importò la maggiore spesa di circa £ 2500,00

12° Per disposizione di V[ostra] S[ignoria] il soffitto nello stanzino da bagno fu rifatto in pino-pece per nascondere le tubature dell’acqua; il che importò in dippiù del previsto £ 199,38

13° I soffitti in legno delle sale principali del piano superiore dovevano eseguirsi con ossatura di larice e rivestimento in pino-pece. Invece V[ostra] S[ignoria] preferì ossatura massiccia e costruzione massiccia anche nelle parti modanate e tutto in pino-pece; il che accrebbe la spesa di circa £ 4000,00

14° I ferri per attaccare i quadri, coi loro sostegni in ottone, nonché le guide in ottone per le tende del grande salone, lavori che si riferiscono all’ammobigliamento e non alla costruzione e che furono disposti da V[ostra] S[ignoria], ammontarono a £ 1071,65

15° Il riparo di sicurezza a vetri fatto al lucernario della scala, disposto da V[ostra] S[ignoria], importò £ 474,01

16° Il parapetto della scala era previsto in ferro. La S[ignoria] V[ostra] lo preferì in legno, il che importò un maggior costo giustificato di £ 2538,95

17° Le traverse e gli anelli in ottone per il tappeto della scala, lavori pure di arredamento, ammontarono a £ 276,00

18° Sotto il pavimento della gabbia della scala V[ostra] S[ignoria] volle, a maggior garanzia contro l’umidità, l’ordinamento di un vespajo, non previsto nel progetto; £ 734,82

19° Per collocare le sculture in marmo possedute da V[ostra] S[ignoria] nella parte inferiore della gabbia della scala, si ordinarono altre decorazioni, come quella del pilastrino d’angolo coi sedili; inoltre è ad osservare che tutto il progetto d’esecuzione della scala fu, per desiderio di V[ostra] S[ignoria], cambiato nell’insieme e nei particolari; la S[ignoria] V[ostra] dispose pure la pulitura a piombo del pavimento della gabbia e di tutti gli scabui, che non era prevista perché non si suole d’ordinario fare. Senza contare le varianti nell’ordinamento generale, si ebbe così un aumento del previsto di £ 988,44.

20° Il soffitto del vestibolo terreno fu adornato, per ordine di V[ostra] S[ignoria], con rilievi in gesso, il che importò la maggiore spesa di £ 642,80

21° La S[ignoria] V[ostra] ordinò per ragioni di sicurezza le inferriati dei vani terreni e quelle del passaggio al piano nobile che non erano previste nel progetto; importo £ 3062,80

22° La S[ignoria] V[ostra] dispose la esecuzione delle imposte in noce nei vani del piano nobile, imposte che erano prevedute in pino-pece; maggiore spesa £ 4582,40

23° Anche il tamburo della porta d’ingresso terrena, nel prospetto a sud, fu disposto da V[ostra] S[ignoria] e importò £ 642,93

24° Gli armadj e le scansie, ordinati dalla S[ignoria] V[ostra] in varii punti del nuovo e del vecchio palazzo, lavori di arredamento, che non potevano formar parte del preventivo della costruzione, importarono £ 3188,36

25° I davanzali delle finestre furono rivestiti in legno, anziché in marmo, per ordine di V[ostra] S[ignoria], ciò importò una maggiore spesa di £ 452,25

26° Nel progetto non erano previste le persiane a scorridojo, né le vetrate a scorridojo; questi lavori, nonché le persianine della sala per la guardaroba, sull’arcone di passaggio, importarono una maggiore spesa di £ 7252,99

27° La S[ignoria] V[ostra] richiese nelle vetrate vetri a luce forte, non previsti nel progetto; da qui un aumento nella spesa di £ 3200,00

28° Nel progetto non si teneva alcun conto delle scuderie e rimesse, che da V[ostra] S[ignoria] furono disposte dopo l’inizio dei lavori, come cosa tutta a parte e per cui si tenne conto speciale che ammontò a £ 33837,06

29° Anche le spese esterne prevedibili non si estendevano al muro di cinta, al cancello, alla noria, ai nuovi magazzini, etc… opere tutte eseguite dietro nuovi ordini di V[ostra] S[ignoria] e che importarono £ 20193,95. Togliendo le £ 1700 stabilite nel preventivo per la sistemazione del piazzale e per la scala esterna, rimangono di maggiore spesa giustificata £ 19493,95

30° Nelle opere d’intaglio si ebbe una vera eccedenza per rapporto al preventivo. Erano previste £ 18773,00; se ne valutarono nel conto finale (allegato V) £ 83776,65. La maggiore spesa fu pertanto di £ 65003,65. È però da

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Palermo, mi fu offerta per £ 33 al m°c°; mentre, quando tutto fu determinato e la commissione data, fatti i conti delle spese di trasporto, il prezzo per m°c° salì a £ 50. Inoltre furono eseguiti in pietra di Comiso il portichetto a sud e tutte le parti decorative dell’attacco, che erano previste in pietra dell’Aspra; furono, col consenso di V[ostra] S[ignoria], variate le finestre del prospetto ad ovest, aggiunte le feritoje accanto alla porta d’ingresso, etc…; tutto ciò importò la maggiore spesa di circa £ 26000,00

31° Anche nei coronamenti della torre e della torretta si ebbe una maggiore spesa, dipendente dalla pietra di Comiso adottata per la cornice e dal rivestimento in mattoni francesi smaltati, autorizzato da V[ostra] S[ignoria]. Inoltre nella grande torre si costruì un altro solajo sotto i recipienti dell’acqua e per la stanzetta della fotografia; maggiore spesa per tutte queste opere £ 2700,00

Totale £ 201.627,25278

Le maggiori spese dipendenti da circostanze imprescindibili di fatto e da ordinazioni di V[ostra] S[ignoria] superano adunque le £ 200 000. Propriamente per nuove ordinazioni della S[ignoria] V[ostra] si sono spese non meno di £ 142808,04; per ragioni assolutamente indipendenti dalla mia volontà, come per le fondazioni, per il maggior costo della pietra, etc. £ 58819,21.

Il mio preventivo in data 22 maggio 1893 importava in cifra tonda £ 150.000; non vi si consideravano però le imprevedute, che si comportano sempre per 1/10 del totale; con queste il preventivo ascenderebbe a £ 165 000.

Bisogna però detrarre da tale cifra l’ammontare preventivo di quelle opere che, non essendo state eseguite dall’Impresario Rutelli, non possono valutarsi in un confronto ragionato.

Tali opere sono:

1° Il pavimento del vestibolo terreno d’ingresso (art. 120 del preventivo) £ 473,60 2° La dipintura artistica nelle grandi sale del piano superiore (parte dell’art. 133) £ 884,10 3° Le decorazioni pittoriche del grande salone (art. 139) £ 1560,00 4° La dipintura artistica delle volte delle sale secondarie (art. 142) £ 2500,00 5° Le pedate, le alzate, i triangoli, i ballatoj, i tavolieri etc. della scala principale;

(art. 159, 160, 161, 162, 164, 170) £ 1243,70

6° La dipintura artistica delle volte della scala (art. 180) £ 500,00

7° L’impianto idraulico (parte dell’art. 196) £ 600,00

8° I camini dell’appartamento privato (art. 199) £ 1200,00

9° I parafulimini (art. 200) £ 750,00

Totale £ 9711,40 Detraendo tale importo dalle £ 165000, rimane il preventivo di £ 155288,60.

Si ha dunque: Preventivo £ 155288,60 Maggiori spese dipendenti

da nuove ordinazioni e da circostanze

imprevedibili di fatto £ 201627,25 Totale £ 356915,85

E poiché la relazione finale da me sottoscritta ascende a £ 396278,57, la differenza è 396278,57

- 356915,85 di Lire 39362,72

Se anche la S[ignoria] V[ostra] non vuole tener conto delle £ 15000 di imprevedute, di cui ho fatto sopra menzione, la differenza ammonta in cifra rotonda a lire 55000

Questa somma rappresenta il vero aumento dipendente da difetto di prevenzione o meglio da quella maggiore perfezione che, incoraggiato da V[ostra] S[ignoria], io ho voluto raggiungere nella parte artistica dell’opera; ed esso è dovuto quasi esclusivamente all’intaglio, in cui, come del resto in ogni altra struttura, è conseguita tale esattezza di esecuzione quale raramente si riscontra nelle migliori odierne costruzioni, sia nel continente, sia anche fuori d’Italia; né la S[ignoria] V[ostra] avrà dimenticato anche le gravi difficoltà teceniche ed artistiche che furono superate per l’attacco fra il nuovo e l’antico palazzo; difficoltà che non potevano tutte prevedersi e che importarono non breve spesa.

Né la S[ignoria] V[ostra], spero, vorrà farmi addebito d’opere troppo largo nel valutare all’Impresario i dovuti compensi. Gli appaltatori rifuggono in generale da me, non solo perché io, colla cura che metto in ogni particolare disegnandolo al vero, tolgo loro ogni possibilità di sostituire al lavoro accurato quello andante, che dà i maggiori guadagni e perché le mie sagome, ch’essi chiamano speciali, riescono loro assai ingrate; ma perché ancora, quando si è al punto di stabilire i prezzi, io istituisco le più rigorose indagini. Per ogni prezzo che V[ostra] S[ignoria] riscontra nella relazione, quando non è della tariffa, s’è fatta una coscienziosa analisi; né al Signor Rutelli, dopo le analisi da me redatte, ho ceduto mai, ad onta delle sue ripetute rimostranze.

278 Basile, che incolonnato tutte le cifre, in basso e in alto di ogni pagina ha riportato le cifre parziali di 32817,41 lire;

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Del resto V[ostra] S[ignoria] meglio di altri può avere agio di rivedere le relazioni compilate per gli edifizi dei Signori Whitaker, e il confronto Le dimostrasse quanto siano regolari i prezzi che io ho assegnato. In complesso per il nuovo palazzo di V[ostra] S[ignoria], che copre una superficie di circa mq. 700 e occupa un volume di quasi 13000 m. c., non costa che £ 23 al m.c., prezzo assai modesto in relazione con quelli di edifizj analoghi eseguiti in Palermo e anche in rapporto al prezzo degli edifizj signorili congeneri della media e dell’alta Italia, che vanno intorno alle £ 30 per m. c.; sebbene a tanto miglior patto si possano colà avere le opere murarie e di finimento interno. In corrispondenza dei desiderj della S[ignoria] V[ostra] posso asserire che è stata da me curata la massima economia possibile e che l’edifizio costa assai meno di quanto, anche da provetti tecnici, all’apparenza si giudica.

E dopo ciò V[ostra] S[ignoria] permetterà ch’io brevemente m’intrattenga dell’argomento delle mie competenze. La S[ignoria] V[ostra], come il Sig[nor] Rutelli mi ha riferito, non intende corrispondermi a diritti di progetto, ch’io ho dichiarato nel certificato finale.

Tale rifiuto di V[ostra] S[ignoria], che mi ha sempre addimostrato tanta stima e benevolenza, mi ha mortificato grandemente e ho sùbito domandato a me stesso se non avessi per caso mancato di rispetto a V[ostra] S[ignoria], esorbitando nelle mie pretese e richiedendo più di quanto onestamente potessi pretendere. Ho però la coscienza di poter ripetere e sostenere che la mia domanda è equa e giusta, e sono invero dolente di dover fare una questione di pecuniario interesse; ma, poiché vivo solo del mio lavoro, debbo cercare che questo mi venga rimunerato, se non per quanto effettivamente vale, almeno come si valuta e frutta a chiunque, sia anche il meno provetto, esercita la professione d’architetto o d’ingegnere.

Il progetto, venga o no eseguita l’opera, si ricompensa a parte, né vi ha in Palermo o fuori architetto o ingegnere che si rispetti a cui non si paghi il lavoro di studi di massima o d’insieme dell’opera. Non voglio tediare V[ostra] S[ignoria] con lunga nota di esempj; ma citerò solo che per una piccola cappella gentilizia il progetto non si paga meno delle 1000 lire. L’architetto De Simone per la cappella Torrearsa ne ha avuto 3000; il Prof. Damiani per il progetto di cappella fatto l’anno scorso al Comm. Florio ha richiesto e avuto £ 3000. Anche per gli edifizi civili più comuni il progetto si paga a parte; e alcuni ingegneri di cui posso fare i nomi richiedono, come è nel loro diritto, il compenso del progetto anche prima che si metta mano ai lavori. Si può far questione sul valore del compenso, non sul compenso in sé. Così, per citare un ottimo esempio, il Tribunale di Roma ha, giorno sono, liquidato all’Ing. Cannizzaro £ 80.000 di indennità per i progetti di massima della nuova Università di Napoli, commessagli dal Governo.

Faccio poi considerare a V[ostra] S[ignoria] che per la direzione delle opere io ho solo richiesto il 3%, quanto, cioè, si dà da qualsiasi proprietario il meno che onestamento, per il lavoro compiuto e per la dignità personale mia e dela professione, si possa giustamente pretendere. Faccia V[ostra] S[ignoria] quanto il suo illuminato giudizio Le consiglia; io nuovamente affermo di aver fatto domanda assai modesta, inferiore di molto a quanto mi spetterebbe e a quanto altri avrebbe con ogni diritto preteso.

Colle attestazioni della maggiore osservanza Palermo, 21 luglio 1896

di V[ostra] S[ignoria] Ill[ustrissi]ma dev[otissi]mo

Ernesto Basile All’Illustre

Sig[nor] B[aro]ne G[abriele] Chiaramonte Bordonaro Senatore del Regno279

Anche l’intagliatore ligneo che si è occupato della libreria avanza qualche richiesta, sempre tramite

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