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ART. 29

(Disposizioni finanziarie)

(copertura)

1. Agli oneri derivanti dagli articoli … e dai commi … del presente articolo e dagli effetti derivanti dalle disposizioni di cui … del presente comma, pari a ….milioni di euro per l'anno 2018, a … milioni di euro per l'anno 2019, a ….. milioni di euro per l'anno 2020, a … milioni di euro per l'anno 2021, a … milioni di euro per l'anno 2022, a …. milioni di euro per l'anno 2023, a ….. milioni di euro per l'anno 2024, a …. milioni di euro per l'anno 2025, a ….. milioni di euro per l'anno 2026, a …. milioni

di euro per l'anno 2027, a …. milioni di euro per l'anno 2028, a …. milioni di euro per l'anno 2029, a …. milioni di euro per l'anno 2030 e a …. milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2031 e, che aumentano, ai fini della compensazione degli effetti in termini di indebitamento netto e di fabbisogno a …… milioni di euro per l'anno 2018, si provvede:

a) quanto a …… milioni di euro per l'anno 2018, mediante riduzione delle dotazioni di competenza e di cassa relative alle missioni e ai programmi di spesa degli stati di previsione dei Ministeri come indicate nell'elenco 1 allegato al presente decreto. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad accantonare e a rendere indisponibili le suddette somme. Entro venti giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, su proposta dei Ministri competenti, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, gli accantonamenti di spesa possono essere rimodulati nell'ambito dei pertinenti stati di previsione della spesa, fermo restando il conseguimento dei risparmi di spesa realizzati in termini di indebitamento netto della pubblica amministrazione. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare le occorrenti variazioni di bilancio anche in conto residui.

(Pulizia di bilancio)

b) quanto 150 milioni euro per l'anno 2018, mediante utilizzo delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato ai sensi dell'articolo 148, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, che, alla data di entrata in vigore del presente decreto, non sono state riassegnate ai pertinenti programmi e che sono acquisite, nel predetto limite, definitivamente al bilancio dello Stato;

(Sanzioni Antistrust)

c) quanto a 70 milioni di euro per l'anno 2018, mediante utilizzo di quota parte dei proventi delle aste delle quote di emissione di CO2 di cui all'articolo 19 del decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30, destinati al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per una quota di 35 milioni e al Ministero dello sviluppo economico per una quota di 35 milioni, versate all'entrata del bilancio dello Stato, che restano acquisite definitivamente all'erario. I decreti di cui al comma 3 dell'articolo 19 del citato decreto legislativo n. 30 del 2013 dispongono negli esercizi successivi gli opportuni conguagli, al fine di assicurare complessivamente il rispetto delle proporzioni indicate nel predetto articolo 19 e del vincolo di destinazione a investimenti con finalità ambientali derivante dalla direttiva 2009/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009;

(proventi Aste Co2 destinati a MISE e Ambiente)

d) quanto a 20 milioni di euro per l'anno 2018, mediante corrispondente utilizzo dell’autorizzazione di spesa di cui alla legge 17 agosto 1957, n. 848. Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale provvede agli adempimenti eventualmente necessari, anche sul piano internazionale, per rinegoziare i termini dell’accordo internazionale concernente la determinazione del contributo all’organismo delle Nazioni Unite, per un importo pari a 20.000.000 euro per l'anno 2018; (contributi a org. Internazionali) da valutare con MAECI

e) quanto a 20 milioni di euro mediante le somme di cui all’articolo 7, comma 6, del decreto-legge30 dicembre 2009, n. 195, iscritte nel conto dei residui nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per l’anno 2018 che sono versate all'entrata del bilancio dello Stato e restano acquisite all’erario.

(Fitto termovalorizzatore Regione Campania) da valutare con Ambiente

f) quanto a 10 milioni di euro per l’anno 2018, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2018-2020, nell’ambito del programma « Fondi di riserva e speciali » della missione « Fondi da ripartire » dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2018, allo scopo

parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; (concordato con MAECI a copertura Missioni di pace)

g) quanto a ….. milioni di euro per l'anno 2018, a …. milioni di euro per l'anno 2019, a …. milioni di euro per l'anno 2020, a … milioni di euro per l'anno 2021, a ….. milioni di euro per l'anno 2023, a …. milioni di euro per l'anno 2024 e a …. milioni di euro per l'anno 2025, che aumentano in termini di fabbisogno e indebitamento netto a …. milioni di euro per l'anno 2017, a …. milioni di euro per l'anno 2018, a …. milioni di euro per l'anno 2019, a …. milioni di euro per l'anno 2020, a ….. milioni di euro per l'anno 2021, a ….. milioni di euro per l'anno 2022, a … milioni di euro per l'anno 2023, a …. milioni di euro per l'anno 2024, a …. milioni di euro per l'anno 2025, a ….. milioni di euro per gli anni 2026 e 2027 e a …… milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2028, mediante corrispondente utilizzo di quota parte delle maggiori entrate e delle minori spese derivanti dal presente decreto;

h) quanto a 80 milioni di euro per l'anno 2018, mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307;

i) quanto a euro 19 milioni per l’anno 2018, mediante corrispondente versamento all’entrata del bilancio dello Stato, entro il 15 novembre 2018, delle somme destinate agli interventi di cui agli articoli 1, 2, 3, 4 e 5 della legge 23 dicembre 1997, n. 454 non utilizzate al termine del periodo di operatività delle misure agevolative e giacenti sui conti correnti sui c/c n° 211390 e n° 211389 accesi presso BNL SpA;

l) quanto a 23,943 milioni di euro per l'anno 2018, mediante corrispondente utilizzo delle somme iscritte nel conto dei residui del fondo di conto capitale dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi dell'articolo 49, comma 2, lettere d), del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, che sono versate, nell’anno 2018, all'entrata del bilancio dello Stato e restano acquisite all'erario.

m) quanto a euro 16.614.000, mediante utilizzo delle somme relative ai rimborsi corrisposti dall’organizzazione delle Nazioni Unite, quale corrispettivo di prestazioni rese dalle Forze armate italiane nell’ambito delle operazioni internazionali di pace, di cui all’articolo 8, comma 11, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che alla data di entrata in vigore, del presente decreto-legge non sono ancora riassegnate al fondo di cui all’articolo 4, comma 1, della legge 21 luglio 2016, n. 145 e che restano acquisite all’entrata del bilancio dello Stato;

n) quanto a 300 milioni per l’anno 2018 mediante riduzione del Fondo per lo sviluppo e la coesione - programmazione 2014-2020 di cui alla legge all’articolo 1, comma 6 della legge 27 dicembre 2013 n. 47;

(Quota non programmata (Sentire dip. Coesione PCM) A copertura fondo garanzia PMI)

o) quanto a 300 milioni mediante riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 relativa al Fondo per le esigenze indifferibili. Conseguentemente, le risorse del fondo per le esigenze indifferibili di cui all’articolo 1, comma 200, della citata legge n. 190 del 2014, accantonate ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto-legge 25 giugno 2017, n. 99 convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2017, n. 121, pari a 300 milioni di euro per l’anno 2018, sono rese disponibili a seguito della modifica intervenuta del trattamento contabile ai fini dell’indebitamento netto dell’operazione relativa alla Banca Popolare di Vicenza S.p.A e di Veneto Banca S.p.A..

2. Ai fini dell'immediata attuazione delle disposizioni recate dal presente decreto, il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. Ove necessario, previa richiesta dell'amministrazione competente, il Ministero dell'economia e delle finanze può disporre il ricorso ad anticipazioni di tesoreria, la cui regolarizzazione avviene tempestivamente con l'emissione di ordini di pagamento sui pertinenti capitoli di spesa.

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