2.5 Servizi offerti
2.5.2 Servizio di dogana interna
Le attività doganali e correlate al commercio estero sono coordinate centralmente dall’International Trade Manager. Il modello di governance prevede un’infrastruttura suddivisa in 12 aeree geografiche internazionali (Nord e Sud America, Asia, Europa ecc.) e l’assegnazione di queste ad un “customs expert” che si occupa di attuare le direttive centrali, “adattandole” alla realtà locale.
Il gruppo SKF ha scelto di creare un International Trade Management Team vista l'importanza che SKF assegna all’attività di pianificazione doganale, ossia di analisi strategica dei flussi internazionali, condotta al fine di assicurare il rispetto delle normative, ma anche di individuare spazi di intervento utili a minimizzare gli oneri fiscali sostenuti dalla società nei rapporti commerciali internazionali.
La pianificazione doganale è dunque parte delle strategie commerciali attuate dalla società, quale supporto per l’ottenimento di una maggiore competitività e crescita sul mercato.
La scelta di creare un Team internazionale ha consentito alla società di accrescere il livello di competenza delle tematiche doganali del personale SKF ad esse dedicato, stabilire un ottimo rapporto di collaborazione con le autorità e ridurre il rischio di frammentazione dei processi, con un beneficio in termini di definizione di procedure ed utilizzo di sistemi IT comuni alle diverse aree.
Inoltre, i continui cambiamenti dei rapporti economici internazionali e degli accordi che ne regolano il commercio, richiedono che l’azienda si doti di risorse, processi e tecnologie finalizzate a garantire l’affidabilità e la sicurezza della catena logistica e contrastare ogni tipologia di violazione delle normative doganali e fiscali.
Con l’introduzione del nuovo istituto dell’Operatore Economico Autorizzato (AEO), il cui completamento normativo avvenne nel 2008, e successivamente con l’emissione del nuovo Codice Doganale dell’Unione (CDU), l’attività dell’amministrazione doganale ha esplicitato sempre meno la funzione di “controllo” dell’operatore e si è concretizzata invece in un rapporto di “collaborazione” e supporto per le aziende.
Questa nuova “dimensione” dell’autorità doganale prendeva le mosse da un’esigenza più ampia di quella solo riferita alla celerità e semplificazione degli scambi. Il legislatore comunitario, infatti, aveva introdotto una serie di misure volte a rafforzare la sicurezza delle merci negli scambi commerciali da e per l’Unione Europea.
L’obiettivo perseguito è quello di giungere a controlli doganali più rapidi e mirati con il doppio beneficio di ottenere un maggiore livello di tutela per il territorio ed i cittadini dell'UE e garantire ad operatori, certificati come affidabili, maggiori privilegi in termini di snellezza dei rapporti doganali e celerità nella delivery delle merci. Peraltro, atteso che l’auspicio è di accelerare e semplificare i rapporti tra amministrazioni europee, l’ottimizzazione dei canali per lo scambio di informazioni istituzionali avrà l’effetto di offrire una maggiore adeguatezza delle procedure con cui gli uffici doganali gestiranno i dati trasmessi dagli operatori.
L’azienda SKF ha accolto molto favorevolmente questa nuova dimensione, cercando di cogliere le nuove opportunità di ottenere delle agevolazioni, dirette ed indirette, che l’autorità garantisce agli Operatori Economici Autorizzati (AEO).
Nel 2009 il gruppo SKF ha quindi predisposto, in tutte le unità logistiche europee (Belgio, Francia, Germania, Svezia ed Italia) un intervento di check-up, volto a verificare il possesso dei requisiti necessari e di ricognizione delle aree di rischio atte all’ottenimento della certificazione AEO.
Nel 2013, la SKF Industrie Spa ha ottenuto la certificazione AEOF, attraverso un percorso di audit che ha coinvolto tutte le principali funzioni aziendali ed ha preso in esame le procedure esistenti su molteplici ambiti di attività, quali per esempio gli adempimenti doganali, l’analisi finanziaria volta a dimostrare il grado di solvibilità, sicurezza e protezione dei sistemi IT, sicurezza fisica degli ambienti di lavoro contro gli accessi non autorizzati e introduzione/sostituzione/perdita di materiali, ecc.
L’ottenimento dello status AEO ha consentito all’azienda di qualificarsi come soggetto affidabile e sicuro sia per i partner commerciali (fornitori e clienti), sia per le stesse Autorità doganali.
Il rating di affidabilità AA. assegnato dall’autorità doganale all’azienda SKF, ha determinato un immediato beneficio in termini di riduzione dei controlli doganali, sia documentali che fisici, che si è attestato intorno al 70%.
Il magazzino centrale di Airasca, come precedentemente descritto, riceve prodotti finiti (cuscinetti) che vengono stoccati e successivamente commercializzati ad unità SKF dislocate in tutto il mondo e componenti destinati al processo produttivo o ad altre funzioni quali per esempio il testing. La quasi totalità dei fornitori di componenti e semilavorati è extra-UE: le importazioni costituiscono quindi una parte importante della catena della supply chain.
L’attività di pianificazione doganale ha quindi posto attenzione, tra gli alti benefici, al miglioramento delle procedure di importazione, con il ricorso allo sdoganamento presso luogo approvato. Per questa ragione all’interno del magazzino di Airasca è presente una sezione distaccata della Dogana Centrale, predisposta alle operazioni doganali di import-export. L’ottenimento dell’autorizzazione ad operare presso luogo approvato, completata dalle autorizzazioni destinatario approvato, consente all’azienda di sdoganare la merce direttamente presso il magazzino, senza transitare dalla dogana per i relativi adempimenti. Questo permette di ottimizzare notevolmente i tempi e le modalità di presentazione delle merci in dogana, allocando il disbrigo delle pratiche presso l’azienda, evitando i possibili ritardi che possono concretizzarsi presso i porti/aeroporti a causa della congestione del traffico merci. Inoltre, tale modalità consente una governance completa delle procedure doganali di importazione, riducendo i rischi di irregolarità e sanzioni, contribuendo a consolidare il rapporto di collaborazione con l’autorità doganale.