• Non ci sono risultati.

 Fine settembre 1821-da Alessandria all’Oasi di Siua

99

Wolynski, 1894, pag. 105: andarono perduti sarcofagi, parti di monumenti, mummie e relativi corredi e tutta la collezione di storia naturale raccolta. Di alcuni rimasero dei disegni pubblicati nell’Atlante allegato all’opera di von Minutoli.

55

Per il seguente viaggio, non esistono descrizioni riportate personalmente da Segato, così come non ne viene fatta menzione nelle lettere inviate alla famiglia. Lo Schizzo disegnato da Girolamo Segato del viaggio da lui fatto nel 1821 da

Alessandria alla Oasi di Giove Ammone risulta essere l’unica notizia al riguardo,

sebbene sia in una scala approssimativa di 1:600.000 e riporti solamente le coordinate della città di Alessandria d’Egitto, di Siua e Parigi.

Fig.4 L'oasi di Siua rilevata da Girolamo Segato nel 1821

La partenza di Segato fu una richiesta di von Minutoli, insoddisfatto di alcuni disegni eseguiti all’epoca del suo viaggio all’Oasi di Giove Ammone; compito di Segato era il rifacimento di tali disegni, prestando maggiore precisione e fedeltà alle rovine studiate.

La ricostruzione del viaggio fatta da Wolynski è, anche in questo caso, basata sulla consultazione delle relazioni di viaggio di altri viaggiatori dell’epoca (nella fattispecie von Minutoli e Gruoc, recatisi a Siwa nel 1820), cui si aggiunge l’osservazione dello schizzo eseguito da Segato.100

Girolamo partì da Alessandria, dove aveva raggiunto von Minutoli per motivi di salute, a fine settembre;101 secondo Wolynski, impiegò ventidue giorni per raggiungere l’Oasi di Siua e altre due settimane per andare da lì a Terraneh. Le tappe percorse sono, indicativamente, le seguenti:102

100 Sembra, infatti, che Segato avesse segnato nello schizzo suddetto dei punti corrispondenti alle

soste fatte lungo il percorso; Wolynski si servì di quelli per fornire ai lettori i nomi delle località attraversate.

101

E dove disegnò la Carta topografica della Città d’Alessandria alla scala 1:50.000.

102

Per i toponimi (qui e oltre) fare riferimento a Wolynski, 1894, pagg. 108-110.

Fig.5 Itinerario seguito da Segato nel viaggio attraverso il Deserto

56

Alessandria d’Egitto, deserto Souani-

el-Suet, Fontana Bir-Mahsen, Colline Salvia, fontane Bir-el-Hamam, antica

torre Kassabé-Sciamame-Sciarghiè

antico lago Mareotide, antica torre

Kassabé-Sciamame el-Garbie, Catena Korma-Sebisse, pozzo Bir-Neghi,

cisterna Jumeime, pozzo d’acque calde Bir-Haon, vallata sterile

Lagheibe, colline Geleibe, pianura el- Medar, pozzo vuoto Sene-Azarka,

rovine di monasteri distrutti Kassabé-

Serga-el-Fogh e Kassabé-Serga-Soalie.

settembre 1821 (primi dieci giorni di viaggio)

Pozzo Abu-Quedue, valle di Uadi

Rommle, pozzi Bir-Abu-Goifre, piana

sabbiosa di Maizet, sepolcro di Sceik-

57

Abu-Ag (Sceich-Abulah), Uadi Abu-el- Ag e pozzo Bir Abu-el-Ag, El-Obarra,

colline Razza Boulane (Ras Abulah), tomba di Sceic Abdelmumi-el-Sapin, pozzo asciutto el-Mateni, Jabaibatte, pozzi Bir Saba, Ragaba-Abu-Kalli ed

el-Massaibe, castello Gasara-San- Mer, Monti Razza-Samem, pozzo Bir- Alem-el-Zeloat, altopiano El-Ghitrani

e Uadi-el-Ghitrani, pozzi Bir-Kor-el-

Bagar, Bir-Kadra-el-Wadi, Bir-Karrob, Bir-Kor, Bir Toala e Bir-Laghi-Farat-el- Wadi, Uadi Rabia, colline Bir-Kamso,

colline Gebel-Garra-Trosa, monte El

Daiba.

Oasi di Siua ottobre 1821

Non è dato sapere quanti giorni Segato si fermò presso l’Oasi; realizzò sicuramente i seguenti disegni pubblicati nell’opera di von Minutoli: “Due

bassorilievi del Tempio di Giove Ammone”, “Ornamenti vari del Tempio di Giove Ammone”.

Secondo lo schizzo visionato da Wolynski, il viaggiatore visitò il villaggio di Siua, la Fontana del Sole, le miniere del Tempio di Giove Ammone (Omm Beydach), il villaggio di Gharmi e salì sul monte el-Daiba per raggiungere il villaggio Bellet-

Rom (Beled-el-Rom) e le rovine del tempio Deir-el-Rum; infine raggiunse Kamissa

(Chamiseh), il monte Abeida e le vicine saline.

Dopo la permanenza a Siua, Segato si diresse a Terraneh: ancora una volta, il percorso di viaggio è stato realizzato da Wolynski facendo riferimento alle notizie riportate nelle descrizioni di von Minutoli.

58

Si potrebbe pensare che la versione definitiva dell’itinerario, se mai ne è esistita una, sia andata perduta nell’incendio del 1823 al Cairo e che si sia salvata, per puro caso, solo la versione “di bozza” di una cartina più dettagliata. Questo spiegherebbe il motivo per cui Wolynski, nel descriverla, parla spesso di segni a matita o simboli, forse provvisoriamente usati da Segato negli appunti personali.

Riprendendo la ricostruzione del viaggio, dall’Oasi di Giove Ammone Segato raggiunse Terraneh; di seguito i luoghi incontrati lungo il cammino:

Siua, lago Gherma-Ammum, monte

Gazza-Melle-Jus, monti Nagba-el- Garra, monte El-Garra, deserto, Gebel-Giatarra, sorgente Abdinebi, Gebel-Gattàrra (El-Gatharah), strada

di Gebel-Hagi, fontana Egi (Bir-

Hajeh), monte Abù-Tàrtur, (direzione

N.E.), monte Marzok e fontana Bir-

Marzok, monte Tarfai (Gebel-

Tarfajeh), , monte Mongàr-el-Dahr,

monte Mongàr-Lebùk (Gebel Lubba),

Uadi Lebùk, monte Garra Hamara,

Monti Libici (monte Elalib), Terraneh.

ottobre/novembre 1821

Il Cairo 15 novembre 1821 (circa)

Una volta rientrato al Cairo, Segato si interessò allo studio dei Cubiti faraonici e dell’antica unità di misura egizia, che sino ad allora era rimasta sconosciuta agli studiosi moderni.103 Gli scavi condotti a Saqqara da Msara, Drovetti e Nizzoli, infatti, in poco tempo avevano riportato alla luce ben due esempi di cubiti; preso contatto con i vecchi compagni di lavoro, Segato eseguì i disegni relativi ai suddetti cubiti (reperti conservati a Firenze e a Torino) cui aggiunse uno studio

103

59

sulle unità di misura egizie e sulla comparazione di quest’ultime con altri sistemi metrici:

Fig.6 Dettaglio sullo studio dei cubiti con unità metriche comparate

Poco resta degli altri studi legati a questo periodo, perduti nell’incendio del 1823 a casa dei De Rossetti. Di certo, molti disegni di Denon pubblicati da Valeriani vennero ora colorati da Segato basandosi sull’osservazione delle collezioni private di amici e colleghi. Lo stesso vale per i disegni originali delle incisioni eseguite da altri artisti nella pubblicazione de i Saggi Pittorici.104

Documenti correlati