- Con + infinito valore modal-strumentale: ed ivi era stata quella da Ladri scorticata, con aversi i |
Ladri sud(dett)i appropriato L’intiero Cuoio, e Carne (I, 34, 21-2); Le incarico [...] quí ri- | mettere
tutte le Scritture formate sú dell’assun- | to, con Sospendere ogni passo per La vendita de | beni (I,
92, 11-6); gli fo’ p(rese)nte, che detti Romagnolo, e Cato, per altri | gravissimi delitti [...] furono
Carcerati, | e trasportati nel Reg(i)o Trib(una)le di Lucera, Con essere stati Condannati (I, 95, 13-6);
Certifico Io [...] di aver oggi [...] notificato [...] tanto la retros(cri)tta sup(pli)ca di Vincenzo Var- | raso, q(u)anto il decreto impartitoci dal Sig(no)r D(on) Angelo Polac= | chi [....] con averne dop= | po lettoceli lasciata in mano di esso predetto Governado= | re lieggi copia autentica (IV, 59, 11-
9); l’avea po- | sto le mani nella sua gola, p(er) il quale attentato avendosi la med(esim)a volu- | ta
risentire, con prendere una picciola sedia di paglia p(er) tirarla | ad esso Fran(cesc)o (VII, 19, 2-
5); l’avea danneggiato una punta del | muro di sua casa, con averne rotto un matone (XIII, 24, 22- 3); se ne risenti’, dicendomi svoler far pentire, anche con | minacciarmi (XV, 8, 5-6); ha riferito a
me qui so(ttoscri)tto di avere oggi [...] intimato, e notificato | il re(troscri)tto ord(in)e [...] con averne di esso consegnata co= | pia in di loro mani (XVI, 12, 7-13)517; accorse esso Fran(cesc)o con dire,
che li | voleva fare uscire il FrajeFrajone (XVII, 2, 24-5); e’ sempre dispiaciuta tal cosa, per cui ha cercato | di levarla con ammonire il figlio (XVIII; 8, 7-8); si sentiva il suono del denaro, che teneva nella | med(esim)a riposto, dicendo, che lo voleva spendere con com= | prarne tutta neve per uso di
Rinfrescare il vino giocato (XX, 4, 12-4)518; si spiegò con dire [...] che egli non intendeva di far lite (XX, 6, 11-2)519; stimarono di procedere [...] all’| apertura dell’Addoma colli soliti di loro
Istromenti Ana= | tomici con aver aperti, e tagliati li muscoli (XX, 10, 10-2)520; gli rispose [...]
Volendo si- | gnificare, che si contentava di essere Ulmo521, con | non darsi a bere del Vino, se mai
lui faceva | fruscìo, come avrebbe egli fatto, se doveva | valere la d(ett)a primiera gia’ fatta: cosi che | avendo il Vincenzo terziata, e sfogliata l’ulti- | ma Carte, che fu’ cinque denaro, gli riuscí | di far fruscio, e ne’ dimostró tutto il piacere (XX, 40, 2-10); è Ava522 | del d(ett)o Sant Angelo, chi
ripigliò con dire: che ti fossi incaz= | zellato, così mi piace (XX, 52, 2-4); dubitando Io di Rimanere | nel conflitto ucciso mi diedi subito in fuga, con es= | sermi ritirato in mia casa (XX, 89, 12-4); dallo stesso di Toma dato per sospetto con formale ist(anz)a, | che ricommessa al m(agnific)o Govern(ato)re [...] è Sta | ta quella presa, con appurare il fatto ut in rubrica (XXIII, 3, 1-3); n’esposi querela Criminale, con averne | formata la Giurata deposiz(io)ne (XXIV, 50, 13-4); in tal caso avvess’io ordinato [...] che piu’ proceduto non avvesse [...] con farmi [...] consegnare tutti gli atti originali (XXV, 20, 10-5); in tal caso avvess’io ordinato [...] che piu’ proceduto non avvesse [...]
con sot- | toporre prima esso Giuseppe del Giudice al mandato | penale di presentarsi in cotesta
Reg(i)a Dog(a)na, ad ogni |ordine della mede(si)ma (XXV, 20, 10-9); si ubbidisce con attestare la
516 Migliorini (1987: 569) segnala che il costrutto è abbastanza raro già nel primo Ottocento, in cui è attestato nella scrittura del Leopardi (cfr. VITALE 1992:132-3 e HERCZEG 1994:513) e nella corrispondenza epistolare di mittenti colti (ANTONELLI 2003:178-9). Sull’espansione tra Quattro e Cinquecento cfr. DARDANO (1992:427-32e436-8); relativamente ai secoli XVII e XVIII si consideri che è usato soprattutto dai prosatori più tradizionalisti come il Di Capua e il Becelli (VITALE 1986A:212-3 E 412) e che se ne trovano attestazioni anche nella scrittura del Dati, del Corsini e nelle lettere del Redi (MIGLIORINI 1987:427); il modulo sopravviverà fino al secolo XX nella prosa giornalistica (DARDANO 1976:33).
517 Il periodo si ripete in XVI, 28, 12-7.
518 Il periodo è simile in XX, 40, 15-9; XX, 105, 7-9. 519 Il periodo è attestato anche in XX, 62, 16-7; XX, 79, 4-5; 520 Il periodo è rimaneggiato in XX, 24, 7-9.
521 Il significato è spiegato anche in un approfondimento dedicato dal periodico Frintinu me che testimonia la diffusione della forma anche fuori dalla Puglia (a Ferrentino in provincia di Frosinone): «Un’altra osteria con il campo per il gioco delle bocce si trovava in Via Madonna degli Angeli ed era gestita da “Tittuccia Giovan Battista Baldonu”; nel passato questi locali erano molto frequentati, vi si andava per giocare a carte (scopa, tressette e briscola), ma spesso i clienti si sfidavano anche a “morra” e facevano le “passatelle” con abbondanti bevute di vino, allungato spesso con la “gazzosa” e offerto, passato agli amici scelti; quando qualcuno dei presenti era “ulmo”, cioè non riceveva l’offerta della bevuta, chiedeva la rivincita, aumentando così la quantità di vino da offrire e da bere» (SONNI 2013:3). Si noti che per maggiore chiarezza si è ritenuto opportuno riportare l’intero periodo in cui ricorre la parola.
| med(esi)ma, che ven’era uno solo, chiamato D(on) Pietro | Carrescia (XXVI, 6, 3-5); cosí ne umiliai le suppliche [...] con aver= | ne scritto in Foggia al mio Avvocato (XXVI, 24, 7-12); avendo cosi eseguito con essermi porta= | to in Casa di vostra residenza, vi ho ritro= | vato ancora la persona del m(agnific)o Francesco | Saverio Bozzelli (XXVI, 46, 19-22); potevono valere le grosse, | e di corpo, e carlini sedici l’una, ed i capretti | a carlini sei, non gia’ per il sudetto debito di | docati cento, e dodeci; ma per l’altro cosí rima= | sto, come sopra imperfetto delli docati cento cin_ | quantasette, con averlo fatto sottoscrivere da un | tal Saverio Lanza (XXVI, 66, 18-24); Chepperó
[...] vi dicemo, ed ord(ina)mo a dovervi subi- | to, post conferire avanti di Noi [...] con dover Voi [...] esibirci [...] tanto il libro | delle obliganze, che gl’atti criminali fabricati | in questa medesima
Corte (XXVI, 92, 12-8); avea tol- |to al d(ett)o Crescenzo Rosati tutte le Capre, che te= | neva, con
aversele anche vendute (XXVI, 116, 18-20); la supp(li)ca restar servita d’ord(in)e [...] affin- | che
sia liberato da una tal molestia, con darsi a calunnia- | tori [...] il condegno castigo (XXVI, 161,
14-6); ho fatto escarcerare il Sud(dett)o fran(ces)co paolo ja= | cullo Stante la pleggeria Sincome
mi viene ord(ina)to [...] con aver | benanche fatto escarcerare il riferito Savino jaculli (XXVII, 65,
8-11); tal atto di Sfrecam(en)to lo facea dentro le d(ett)e mie | coscie, con baciarmi, e fare altri atti
che a lui | piacevano (XXIX, 2, 25-7); Depongono benanche la buona vita | e fama del dirubato [...]
con | dare il prezzo al grano alla Rag(io)ne ben’anche | di Carlini nove, e mezzo per qualsivoglia | tomm(ol)o (XXX, 9, 19-23); mi accorsi, e viddi [...] che sei auselli [...] erano mancanti | la metà delle gregne, con essere state ta- | gliate le spiche, e remaste le pagli (XXX, 62, 10-5); ne fecimo un mucchio, con riponerlo | in mezzo dell’aja della mass(ari)a (XXX, 68, 8-9); avevano trovato | rubando in mezzo dell’aja Nunzio Totaro [...] e Michele Mon- | tanari [...] con aversi caricato quattro Sac- | chi pieni di grano con paglia meschiato (XXX, 106, 17-23); giorni p(ri)ma | erano state rubate quantita’ di Spiche dall’| Ausello [...] con aver tagliate le Spiche, e re- | maste le pagli (XXX,
116, 13-7); passò avanti di me, e del d(et)to Matare- | se esso rid(et)to Michelangelo con la
Piroccola di | legno che levato aveva alli precitati Custo- | di di essi negri, con aver guardato [...] dentro la di lui Sacca delli Calzoni | una pistola (XXXI, 27, 21-6); devastaro= | no il finestrino [...]
con Sbarbicarne j pezzi sud(dett)i | di pietre vive dell’assetto, e li bastoni di ferro po=| stivi in Croce (XXXII, 3, 7-10); depongono aver || riconosciuto [...] la p(ri)ma tenere, un’ammaccatura
nell’unghia [...] con essersi l’un= | ghia sud(dett)a distaccata dalla Carne (XXXII, 7, 22 – 8, 4); si | Sono fatti leciti [...] armata mano devastare il Sud(dett)o Finestrino con avere mal- | trattata la pred(ett)a Maria Teresa (XXXII, 19, 11-5); allo stesso dissi, e deposi quel tanto sapevo, e fui domandato, con | averne formata, e sottoscritta la mia giurata deposiz(io)ne (XXXII, 47, 12-3)523; - In + infinito valore temporale Col | presente vi ordinamo, perché in Ricevere del p(rese)nte ci
debbiate for- | mare in dorso di esso fede vera, e Reale, e Sotto pena di falso (I, 88, 13-5); Cheppero’
in ricevere il p(rese)nte loro farete | ord(in)e e penal Mandato che [...] si conferiscono |
personalmente avanti di noj (IV, 5, 6-10); In sentirsi da me tal fatto, subitam(en)te | lo credei (V,
50, 2-3); in sentire la Giovanna | nominare la di lei figlia zitella [...] si approssimó alla Chiara
dicen- | doli, che non avesse posto bocca ad una zi- | tella (XIII, 53, 7-11); il quale in vedermi mi disse (XV, 8, 11); nè fu bussato la porta dall’anzid(ett)o | Vincenzo di Stefano, che in averlo quello conosciuto | alla voce, subito aprì la d(ett)a porta (XX, 58, 12-4)524; questi in vederlo, | intesi che
le disse ad alta voce le Seg(uen)ti parole (XXI, 14, 1-2); Le qui dietro annotate persone, in ricevere il p(rese)nte si con- | feriscono subito avanti di Noi in Casa di Nostra resi= | denza (XXVI, 62, 8-
10); ma il Stefano in ve- | derla Se ne fuggito (XXVIII, 2, 15-6)525; cheppero’ in rice- | vere il
p(rese)nte Subito si Conferiscano avanti di Noi, per- | che informati saremo di quel tanto ci occorre Sapere (XXX, 20, 4-6); ed in vedermi, racco(n)- | to’, e disse [...] che la sera anteced(en)te [...] avevano trovato | rubando in mezzo dell’aja Nunzio Totaro [...] e Michele Mon- | tanari (XXX, 106,
4-20)526;
- In + infinito valore modale: fu immediatam(en)te [...] afferrato | p(er) braccio [...] come l’istesso fu
| fatto al Vincenzo Mosca da suoi compagni in ponersi | avanti del med(esi)mo (V, 2, 7-11); e non osta(n) | te, che l’avessero dato subito soccorso in ponerlo sú di | una sedia, [...] pure intesi [...] che il sud(dett)o Emi- | lio p(er) causa di d(ett)a ferita se n’era morto (V, 42, 8, 13).
523 Il periodo si ripete similmente in XXXII, 51, 13-4. 524 L’occorrenza si ripresenta in XX, 74, 17-20.
525 La medesima occorrenza è attestata in XXVIII, 4, 17-8; XXVIII, 16, 7-8. Si noti che lo stesso scrivano usa prima il passato prossimo se ne fuggito, con indebita univerbazione del pronome ne e del verbo essere, poi il passato remoto fuggì (XXVIII, 16, 7-8).