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7. Risultati e discussioni

7.1 Simulazione degli incendi

I risultati simulati con il software BehavePlus 5.0.5 sono:

1. la velocità di avanzamento del fronte di fiamma m min-1(Surface Rate of Spread,

ROS): mostra valori compresi tra 4.8 e 34.7 m min-1con una media pari a 22.8 ± 1.5

m min-1.

2. l’intensità lineare del fronte di fiamma kW m-1(Fireline intensity, FLI): raggiunge

valori massimi di 22466 kW m -1 e minimi di 2188 kW m-1con una media pari a

12092 ± 1229 kW m-1

3. la lunghezza del fronte di fiamma m (Flame Lenght, FL): varia da 2.7 a 8.0 m con una media di 5.6± 0.3 m (Tabella, 7.1.1.1).

Per quanto riguarda il tipo di combustibile consumato, l’incendio è risultato essere un incendio di transizione, nello specifico di chioma passivo (torching); questo tipo di incendio è stato favorito dalla continuità verticale dei combustibili.

Tabella 7.1.1.1: Risultati simulazione del comportamento del fuoco, Laconi.

ROS (m min-1) FLI (kW m-1) FL (m)

Media 22.8 12092 5.6

Minimo 4.8 2188 2.7

Massimo 34.7 22466 8.0

Errore standard ± 1.5 ± 1229 ± 0.3

In linea generale i valori di ROS, FLI e FL ottenuti dalla simulazione si allineano con quelli ottenuti da altri lavori condotti in area Mediterranea da Dimitrakopoulos (2002), Bacciu (2009), in condizioni simili di vegetazione.

Simona Tidu - Effetti degli incendi in suoli su substrati calcarei in area Mediterranea- Tesi di Dottorato in Scienze Agrarie- Curriculum “Monitoraggio e controllo degli ecosistemi agrari e forestali in ambiente mediterraneo” “Ciclo XXIX”. Università degli Studi di Sassari.

Secondo la classificazione riportata da "Fire Behavior Field Reference Guide" (National Wildfire Coordinating Group, 2014) (tabella 7.1.1.2), che relaziona la velocità di avanzamento del fronte di fiamma m min-1 con la lunghezza di fiamma m, l’evento di Laconi si può

classificare come classe di comportamento estrema per valori di ROS e FL massimi, come classe molto alta per i valori di ROS e FL medi e come classe moderata per valori minimi degli stessi parametri considerati.

Tabella 7.1.1.2: Classi di comportamento del fuoco (Fire Behavior Field Reference Guide, 2014).

Classe di comportamento ROS (m min-1) FL (m)

Molto Bassa 0.0 - 0.60 0.0 - 0.30 Bassa 0.60 - 1.82 0.30 - 1.22 Moderata 1.82 - 6.70 1.22 - 2.43 Alta 6.70 - 16.74 2.43 - 3.65 Molto alta 16.74 - 47.24 3.65 - 7.62 Estrema > 47.24 > 7.62

Secondo la classificazione di McCarthy e Tolhurst (1998) (Chatto e Tolhurst, 2004) che identifica le classi di severità del fuoco con i valori di intensità del fronte di fiamma (FLI kW m -1), di lunghezza di fiamma (m) e del combustibile consumato in bosco (tabella 7.1.1.3)

l’evento di Laconi risulta:

1. classe molto alta e alta di severità per i valori massimi e medi di FLI e FL; 2. classe moderata di severità per i valori minimi di FLI e FL.

Tabella 7.1.1.3: Comportamento del fuoco secondo la classificazione di McCarthy e Tolhurst (1998)

(Chatto e Tolhurst, 2004). Classi di severità

del fuoco FLI (kW m-1) FL (m) Combustibile

0 0 Non percorsa Non percorsa

1 Bassa < 500 <1.5 Parziale consumo del combustibile disuperficie. 2 Moderata 500 - 3000 1.5 - 6.0 La maggior parte del combustibile di superficieviene consumato con una significativa

scottatura del tronco e della chioma.

3 Alta 3000 - 7000 6.0 -15

Completo consumo del combustibile di superficie che porta ad un’esposizione del suolo in alcuni punti.

Con un grado elevato di scottatura del tronco e del consumo di chioma.

Simona Tidu - Effetti degli incendi in suoli su substrati calcarei in area Mediterranea- Tesi di Dottorato in Scienze Agrarie- Curriculum “Monitoraggio e controllo degli ecosistemi agrari e forestali in ambiente mediterraneo” “Ciclo XXIX”. Università degli Studi di Sassari.

Con i parametri simulati è possibile comprendere la tipologia dell’evento atteso e le attività di soppressione da attuare. Secondo l’interpretazione data da Andrews et al. (2011) (tabella 7.1.1.4), considerando tutti valori di FLI quello di Laconi è stato un evento caratterizzato dalla presenza di salti di fuoco, da incendi di chioma con accelerazioni improvvise del fronte di fiamma in cui le azioni su questo non sono state efficaci, lo stesso si può affermare per i valori medio e massimo di FL. Riferendoci al valore minimo di FL l’indicazione fornita è che si tratta di un evento con possibili difficoltà nel controllo per via della presenza di salti di fuoco e incendi di chioma.

Tabella7.1.1.4: Relazione tra la lunghezza di fiamma e l’intensità lineare negli incendi di superficie e

interpretazione dei loro valori nelle attività di soppressione dell’incendio (Fonte: Andrews et al., 2011). FL

(m) (kW mFLI-1) Interpretazione

< 1.2 <350

Gli incendi possono generalmente essere attaccati alla testa o fianchi da operatori muniti di attrezzi manuali. La fascia realizzata manualmente è in grado di contenere l’incendio.

1.2 – 2.4 350 – 1700

Gli incendi sono troppo intensi per un attacco diretto alla testa da operatori muniti di attrezzi manuali.

La fascia realizzata manualmente non garantisce il contenimento dell’incendio.

Possono essere efficaci mezzi meccanici quali le ruspe e sostanze ritardanti.

2.4 – 3.4 1700 – 3500

Gli incendi possono presentare seri problemi nel controllo (salti di fuoco, incendi di chioma).

Le azioni di controllo alla testa dell’incendio possono risultare inefficaci.

> 3.4 >3500

Salti di fuoco, incendi di chioma e accelerazioni improvvise dell’incendio sono probabili.

Le azioni di controllo al fronte dell’incendio sono inefficaci.

Dall’analisi dei parametri di comportamento del fuoco si può affermare che l’incendio di Laconi può essere classificato come un “evento di notevole potenza energetica abbastanza veloce e nel complesso di importante severità anche considerando i valori minimi dei tre parametri stimati.”

Simona Tidu - Effetti degli incendi in suoli su substrati calcarei in area Mediterranea- Tesi di Dottorato in Scienze Agrarie- Curriculum “Monitoraggio e controllo degli ecosistemi agrari e forestali in ambiente mediterraneo” “Ciclo XXIX”. Università degli Studi di Sassari.

7.1.2 Caso di studio Sant’Antioco

I risultati stimati dalla simulazione del comportamento del fuoco, sono:

1. la velocità di avanzamento del fronte di fiamma m min-1(Surface Rate of Spread,

ROS): mostra valori compresi tra 38.2 e 49.1 m min-1con una media pari a 42.4 ±

0.5 m min-1;

2. l’intensità lineare del fronte di fiamma kW m -1 (Fireline intensity, FLI): valori

massimi di 24021 kW m-1e minimi di 17612 kW m-1con una media pari a 21667

± 360 kW m-1

3. la lunghezza del fronte di fiamma m (Flame Lenght, FL): varia da 6.7 a 8.2 m con valore medio di 7.6± 0.1 m (tabella, 7.1.2.1).

Tabella 7.1.2.1: Risultati simulazione del comportamento del fuoco, Sant’Antioco. ROS (m min-1) FLI (kW m-1) FL (m)

Media 42.4 21667 7.6

Minimo 38.2 17612 6.7

Massimo 49.1 24021 8.2

Errore standard ± 0.5 ± 360 ± 0.1

Per quanto riguarda le informazioni relative al tipo di combustibile consumato l’incendio è risultato essere un incendio di transizione nello specifico di chioma passivo (torching).

Anche in questo caso, i risultati si allineano con quelli ottenuti da altri lavori condotti in area Mediterranea da Dimitrakopoulos (2002) e Bacciu (2009), in condizioni simili di vegetazione nei quali sono stati calibrati e validati dei modelli di combustibile e per ognuno di questi vengono riportati i range di oscillazione dei valori relativi a questi parametri.

Secondo la classificazione riportata da “Fire Behavior Field Reference Guide” (National Wildfire Coordinating Group, 2014), l’evento di Sant’Antioco rientra come classi di comportamento estrema per valori di ROS e FL massimi e medi e come classe molto alta per valori minimi degli stessi parametri considerati.

Secondo la classificazione di McCarthy e Tolhurst (1998) (Chatto e Tolhurst, 2004) l’evento di Sant’Antioco risulta di classe molto alta e alta di severità per i valori massimi, medi e minimi di FLI e FL.

Simona Tidu - Effetti degli incendi in suoli su substrati calcarei in area Mediterranea- Tesi di Dottorato in Scienze Agrarie- Curriculum “Monitoraggio e controllo degli ecosistemi agrari e forestali in ambiente mediterraneo” “Ciclo XXIX”. Università degli Studi di Sassari.

Per quanto riguarda le attività di soppressione da attuare, secondo l’interpretazione data da Andrews et al. (2011), considerando tutti valori di FLI e di FL, quello di Sant’Antioco è stato “un evento caratterizzato dalla presenza di salti di fuoco, da incendi di chioma con accelerazioni improvvise del fronte di fiamma e le azioni su questo risultano inefficaci.”

Dall’analisi dei parametri del comportamento del fuoco anche l’evento di Sant’Antioco deve essere stato di “notevole violenza sia in termini energetici che di diffusibilità considerando che anche per valore minimi ricade nel tipo di incendio a classe di comportamento e a severità alta.”

Simona Tidu - Effetti degli incendi in suoli su substrati calcarei in area Mediterranea- Tesi di Dottorato in Scienze Agrarie- Curriculum “Monitoraggio e controllo degli ecosistemi agrari e forestali in ambiente mediterraneo” “Ciclo XXIX”. Università degli Studi di Sassari.

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