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10 SINTESI SALEN UO 2 PIRENE E RICONOSCIMENTO MOLECOLARE 37

Negli ultimi anni la progettazione e sintesi di nuovi recettori eteroditopici ha ricoperto un

ruolo primario nella chimica supramolecolare. Dato che entrambi gli ioni di una coppia ionica

devono poter avere un sito di riconoscimento nel recettore, senza tuttavia rompere l’interazione

elettrostatica, il recettore ideale deve possedere due subunità in grado di “legare” non

covalentemente i due ioni del guest. In solventi organici apolari, i sali sono spesso presenti sotto

forma di coppie ioniche “intime” o come aggregati. Ne segue che se le due subunità sono

adeguatamente distanziate, si avrà un meccanismo di riconoscimento della coppia ionica

“intima”.

75

Abbiamo scelto di sintetizzare un sistema modello dei cavitandi eteroditopici: in particolare il

sito di riconoscimento del catione sarà costituito da due braccia pireniche, mentre quello

dell’anione sarà costituito dal centro metallico (uranile). Questo sistema più semplice ci aiuterà a

razionalizzare i dati ottenuti con i cavitandi complessati con l’uranile, soprattutto per quanto

concerne le titolazioni

1

H NMR: gli spettri dei cavitandi infatti sono troppo complessi per poter

giungere a conclusioni sulle geometrie dei sistemi host-guest (ad es. sulla posizione dell’anione e

del catione); utilizzando un recettore più semplice miriamo a semplificare gli spettri e quindi ad

avere informazioni più chiare.

Tesi di Dottorato in Scienze Chimiche - Giuseppe Trusso Sfrazzetto

37

iche

NM

ni di chemical shift sono riportate in Tabella 6, i Job Plot supportano

una stechiometria 1:1.

78

Il recettore uranile-pirene 12 è stato sintetizzato in 4 step partendo dalla 2-allilossi-3-

clorometil-5-terzbutilbenzaldeide 13 (Schema 14).

76

1-idrossipirene è stato fatto reagire con il

13 ottenendo l’ossipirenil derivato 14 (75%), il quale è stato successivamente deallilato

ottenendo il composto 15 (67%). La condensazione fra il 15 e la (1R,2R)-(+)-1,2-

difeniletilendiammina ha permesso di ottenere il legante 16 (78%), il quale infine è stato

convertito nel complesso sale-uranile 12 (98%) per mezzo dell’aggiunta di acetato di uranile. Il

complesso 12 è stato caratterizzato mediante

1

H NMR,

13

C NMR e ESI-MS. Il riconoscimento

molecolare è stato condotto sui guest mostrati nello schema Schema 15 per mezzo di tecn

R e UV-vis.

Abbiamo prima esaminato le proprietà di binding del recettore 12 nei confronti del TBACl e

TMACl mediante titolazioni

1

H NMR in CDCl

3

a 27°C per capire il ruolo del catione nel

processo di riconoscimento. Durante le titolazioni abbiamo notato un up-field shift dei protoni in

α del catione in seguito all’aggiunta di varie aliquote di host 12 (Figura 19). Lo stesso

andamento è stato osservato nel caso del TMACl. Le costanti di binding, calcolate con

HypNMR,

77

e le variazio

O CH2Cl OHC O OHC O OH OHC O OH O N N HO O (a) (b) 13 14 15 (c) 16 (d) 12 O O N N U O O O O

chema 14. Sintesi del Salen-UO

2

Pirene 12. Reagenti e condizioni: (a) 1-idrossipirene, K

2

CO

3

, CH

3

CN, riflusso 15

t

3

N, HCO

2

H, 80% EtOH, riflusso 45 min; (c) (1R,2R)-(+)-1,2-diphe

S

h; (b) Pd(OAc)

2

, PPh

3

, E

nylethylenediamine,

EtOH, riflusso, 15 h; (d) UO

2

(OAc)

2

·2H

2

O, MeOH, t.amb, 12 h.

Schema 15. Sali di ammonio e amminoacidi usati come guest

N+ Cl- n-C4H9 n-C4H9 n-C4H9 n-C4H9 NH3 Cl- TBACl NH2 COO- N+ n-C 4H9 n-C4H9 n-C4H9 n-C4H9 HN (R,S)-MBnACl (D,L)-Trp-TBA NH2 COO- N+ n-C4H9 n-C4H9 n-C4H9 n-C4H9 (D,L)-Phe-TBA NH2 COO- N+ CH3 CH3 CH3 H3C (D,L)-Phe-TMA N+ CH3 CH3 CH3 H3C Cl- TMACl +

Lo spostamento dei protoni del guest a campi più alti suggerisce che il catione interagisce con

le due braccia pireniche stabilizzandosi mediante interazioni catione-π e CH-π. Inoltre i segnali

dei protoni CH diastereotopici (H

b

e H

c

in Figura 20) del recettore 12 si spostano a campi più

Tesi di Dottorato in Scienze Chimiche - Giuseppe Trusso Sfrazzetto

39

protoni metinici del ponte chirale H

a

shiftano a campi più alti, confermando la presenza

dell’anione cloruro coordinato all’uranile.

Figura 19. Particolare della tito

l. I diversi spettri rappresentano i

seguenti rapporti stechiometrici: a) TBACl; b) [H]/[G] 1:5; c) [H]/[G] 1:3; d) [H]/[G] 1:2; e) [H]/[G] 1:1; f) [H]/[G]

Tabella 6.

di bind

al shift

l’en

relativi alla

zi

A

12 in C

27°C.

a

-ΔG

o

ol

-1

)

lazione NMR fra il recettore 12 e il TBAC

1:0.6; g) [H]/[G] 1:0.4; h) [H]/[G] 1:0.2.

Costanti

ing, chemic

e variazione del

ergia libera di Gibbs

complessa one fra TBACl e TM Cl con il recettore

DCl

3

a

Guest

K (M

-1

)

-Δδ

, ppm

(kJ m

TBACl (3.71±1.53)×10

4

1.02 (N-CH

2

)

26.24

TMACl (1.32±0.51)×10

3

1.33 (N-CH )

17.92

3

Anche gli spettri TROESY rivelano contatti ROE tra il β-CH

2

del TBACl e gli anelli

aromatici dei pireni. Contatti analoghi sono stati osservati con il TMACl. Questi risultati

supportano la natura eteroditopica di questo recettore. È interessante notare che l’identità del

catione influenza il processo di riconoscimento: il TBACl mostra costanti di binding più alte

rispetto al TMACl (K

TBACl

/K

TMACl

=28) probabilmente a causa di un maggior numero di

int

reniche, Figura 21), la presenza di

un punto isosbesto indica l’instaurarsi di un preciso equilibrio di complessazione lungo tutta la

titolazione, con formazione di una stechiometria ben precisa.

erazioni CH-π. Inoltre la coppia ionica TBACl è più debole rispetto a quella del TMACl, per

cui la separazione delle cariche è più semplice.

Abbiamo successivamente testato la capacità del recettore 12 di discriminare (R) e (S)-α-

metilbenzilammonio cloruro (MBnACl) e alcune coppie di enantiomeri di amminoacidi per

mezzo di titolazioni UV-vis.

79

In queste titolazioni si osserva un aumento di assorbanza a 331

nm in seguito all’addizione del guest, contemporaneamente ad una diminuzione di assorbanza a

355, 364 e 384 nm (relative alle transizioni π-π delle unità pi

Figura 21. Titolazione UV-vis tra il recettore 12 vs L-Trp-TBA

In Tabella 7 sono riportate le costanti di binding, la variazione di energia libera associata alla

complessazione e le enantioselettività (K

S

/K

R

o K

L

/K

D

) sia con i metilbenzilammonio che con gli

amminoacidi. Il valore di enantioselettività osservato per gli enantiomeri della MBnACl

(K

S

/K

R

=4.4) è direttamente correlato alla diversa configurazione dell’atomo di carbonio

stereocentro: nell’enantiomero S infatti il gruppo fenile è orientato in modo da sviluppare

interazioni π-π con le unità pirenche (Figura 22).

Figura 22. Strutture ottimizzate dei complessi 1:1 del recettore 12 con (S)-MBnACl (sinistra) e (R)-MBnACl

(destra). (Gli idrogeni sono stati omessi per semplicità, l’anione cloruro è evidenziato in verde).

Tabella 7. Costanti di binding, variazione di energia libera e enantioselettività per i complessi fra il recettore 12 e i

guest chirali in CHCl

3

a 25°C. [a] (KJ mol

-1

); [b] (KJ mol

-1

) ΔΔG° = |ΔG°

(D)

– ΔG°

(L)

|; [c] K

S

/K

R

; [d] ΔΔG°= |ΔG°

(R)

– ΔG°

(S)

|

Guest

K

a

(M

-1

)

K

L

/K

D

-ΔG

o[a]

ΔΔG

o[b]

(R)-MBnACl (5.92±0.21)×10

5

4.4

[c]

32.9

3.7

[d]

(S)-MBnACl

(2.59±0.31)×10

6

36.6

D-Phe-TBA

(3.52±0.16)×10

5

0.61

31.6

1.2

L-Phe-TBA

(2.14±0.16)×10

5

30.4

D-Trp-TBA

(2.80±0.22)×10

5

6.7

31.1

4.7

L-Trp-TBA

(1.88±0.30)×10

6

35.8

D-Phe-TMA

(7.36±0.12)×10

4

34.0

27.8

8.7

L-Phe-TMA

(2.50±0.14)×10

6

36.5

Prendendo in considerazione gli amminoacidi, è interessante osservare che le costanti di

binding sono dello stesso ordine di grandezza rispetto ai cloruri chirali. Ciò dimostra che

l’anione carbossilato dell’amminoacido si comporta come l’anione cloruro (hard) nel processo di

coordinazione all’uranile.

71

Gli spettri NMR supportano questa ipotesi: infatti anche con la D-

Phe-TBA abbiamo osservato un upfield-shift dei protoni del ponte difenilico (H

a

in Figura 23).

Contemporaneamente è stato osservato un notevole spostamento a campi bassi dei segnali dei

protoni diastereotopici del recettore 12 (H

b

e H

c

in Figura 23), confermando la presenza del

catione in prossimità della cavità π dei pireni. Gli esperimenti TROESY mostrano contatti ROE

fra i protoni –CH

3

del TBA e i protoni aromatici del pirene.

Tesi di Dottorato in Scienze Chimiche - Giuseppe Trusso Sfrazzetto

41

Figura 23. Sezione dello spettro NMR del recettore 12 (a), e del complesso 12/[D-Phe-TBA] 1:3 (b).

Come evidenziato in Tabella 7, i valori di selettività di 0.61, 6.7 e 34.0 per la L,D-Phe-TBA,

L,D-Trp-TBA e L,D-Phe-TMA rispettivamente, confermano l’abilità del recettore 12 nello

svolgere differenziazione enantiomerica verso questi amminoacidi salificati (sono stati preparati

anche i sali di Trp-TMA, ma la loro scarsa solubilità in cloroformio non ha permesso il loro

studio). Le selettività osservate mostrano una complessa dipendenza dalla configurazione

dell’anione e dall’identità del catione.