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SISTEMA DEI SERVIZI

Nel documento NORME TECNICHE OPERATIVE (pagine 78-89)

ART.40–CLASSIFICAZIONE ZONE A SERVIZI STRUMENTI E LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO - Piano di Assetto del Territorio Intercomunale - Piano di Assetto del Territorio

INDIVIDUAZIONE CARTOGRAFICA

- Elab. 01 Tav. 1.1 Zonizzazione intero territorio comunale - Nord scala 1:5.000 - Elab. 02 Tav. 1.2 Zonizzazione intero territorio comunale - Sud scala 1:5.000 - Elab. 03 Tav. 2.1 Zonizzazione Zone significative Mareno Centro scala 1:2.000 - Elab. 04 Tav. 2.2 Zonizzazione Zone significative Bocca di Strada scala 1:2.000 - Elab. 05 Tav. 2.3 Zonizzazione Zone significative Ramera Zona industriale scala 1:2.000 - Elab. 06 Tav. 2.4 Zonizzazione Zone significative Ramera scala 1:2.000 - Elab. 07 Tav. 2.5 Zonizzazione Zone significative Santa Maria del Piave scala 1:2.000 DEFINIZIONE

1. Il territorio comunale, secondo la grafia adottata dal PI, é suddiviso nelle seguenti Zone Territoriali Omogenee Z.T.O. destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generali riservate all'utilizzazione per scopi pubblici e sociali:

- ZTO Fa aree per l’istruzione;

- ZTO Fb aree per attrezzature di interesse comune;

- ZTO Fc aree attrezzate a parco, gioco e sport;

- ZTO Fd aree per parcheggio;

- ZTO Fp Aree per attrezzature a servizio degli insediamenti produttivi

2. Le aree classificate dal PI come servizi sono destinate alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, e costituiscono la dotazione minima di spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde e parcheggio di cui all'Art. 3 del DM 1444/1968, come integrato dall’Art. 31 della LR 11/2004 e successivi Atti di Indirizzo.

MODALITÀ DI INTERVENTO

3. Sono vietati gli interventi connessi ad attività produttive, di stoccaggio e raccolta di materiali, il ricovero degli automezzi e quant’altro non consono alle finalità del presente articolo.

4. Le aree di cui al presente articolo, che non siano già acquisite al pubblico demanio alla data di adozione del presente PI, possono essere acquisite, trasformate e gestite:

- come impianto pubblico realizzato e gestito dall'Ente istituzionalmente competente;

- a cura dei privati, singoli o associati, come di seguito specificato;

- in forma mista attraverso formule di coordinamento e/o partnership dell’azione e delle risorse pubbliche e private nel rispetto del perseguimento delle finalità di interesse pubblico degli interventi.

Nei casi in cui le aree di cui al presente articolo non vengano cedute al Comune e/o ad altro soggetto pubblico e/o con finalità pubbliche sulle stesse dovrà essere costituito un vincolo di destinazione d’uso pubblico.

5. Le strutture di cui ai successivi articoli per le quali l’Amministrazione Comunale non intende impegnarsi, possono essere realizzate e gestite da enti e/o privati, singoli o associati, a condizione che l’intervento sia compatibile con gli interessi generali ed i programmi dell’Amministrazione stessa e che venga stipulata una convenzione tra le parti nella quale siano espressamente definiti:

a) le modalità tecniche di utilizzo dell’area con particolare riferimento alle aggregazioni di attività, al fine di

ART.41–ZTOFA PER LISTRUZIONE

STRUMENTI E LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO - Piano di Assetto del Territorio Intercomunale - Piano di Assetto del Territorio

INDIVIDUAZIONE CARTOGRAFICA

- Elab. 01 Tav. 1.1 Zonizzazione intero territorio comunale - Nord scala 1:5.000 - Elab. 02 Tav. 1.2 Zonizzazione intero territorio comunale - Sud scala 1:5.000 - Elab. 03 Tav. 2.1 Zonizzazione Zone significative Mareno Centro scala 1:2.000 - Elab. 04 Tav. 2.2 Zonizzazione Zone significative Bocca di Strada scala 1:2.000 - Elab. 05 Tav. 2.3 Zonizzazione Zone significative Ramera Zona industriale scala 1:2.000 - Elab. 06 Tav. 2.4 Zonizzazione Zone significative Ramera scala 1:2.000 - Elab. 07 Tav. 2.5 Zonizzazione Zone significative Santa Maria del Piave scala 1:2.000 DEFINIZIONE

1. Comprendono le parti del territorio destinate all'istruzione prescolastica e scolastica dell'obbligo.

2. In relazione alla loro specifica destinazione le zone per l’istruzione sono suddivise in:

01 Asilo Nido 02 Scuola Materna 03 Scuola Elementare 04 Scuola dell’obbligo MODALITÀ DI INTERVENTO

3. In queste zone il PI si attua per IED fatto salva diversa previsione degli elaborati di progetto del PI.

4. È ammessa la costruzione di attrezzature culturali, sportive e ricreative connesse agli edifici scolastici.

5. È ammessa la costruzione di abitazioni per il personale di custodia e di sorveglianza fino a un massimo di mc 450 fuori terra per ogni singola area.

6. Almeno il 50% della superficie fondiaria dovrà essere destinato a verde e parcheggio, in funzione della destinazione d’uso e delle caratteristiche dell’area. Andrà evitata la pavimentazione di ampie superfici comportanti la impermeabilizzazione del suolo.

7. Gli impianti tecnologici (cabine, centrali, antenne, etc) sono esclusi dal rispetto degli indici e delle distanze di cui al comma successivo.

PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI 8. Il PI si attua applicando i seguenti indici

- If mc/mq 1,50 fuori terra

o edifici con pareti entrambe non finestrate m 5,00

o edifici non fronteggianti m. 3,00

e come da indicazione del R.E.C - Ds m 10,00

ART.42–ZTOFB PER ATTREZZATURE DI INTERESSE COMUNE STRUMENTI E LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO

- Piano di Assetto del Territorio Intercomunale - Piano di Assetto del Territorio

INDIVIDUAZIONE CARTOGRAFICA

- Elab. 01 Tav. 1.1 Zonizzazione intero territorio comunale - Nord scala 1:5.000 - Elab. 02 Tav. 1.2 Zonizzazione intero territorio comunale - Sud scala 1:5.000 - Elab. 03 Tav. 2.1 Zonizzazione Zone significative Mareno Centro scala 1:2.000 - Elab. 04 Tav. 2.2 Zonizzazione Zone significative Bocca di Strada scala 1:2.000 - Elab. 05 Tav. 2.3 Zonizzazione Zone significative Ramera Zona industriale scala 1:2.000 - Elab. 06 Tav. 2.4 Zonizzazione Zone significative Ramera scala 1:2.000 - Elab. 07 Tav. 2.5 Zonizzazione Zone significative Santa Maria del Piave scala 1:2.000 DEFINIZIONE

1. Comprendono le parti del territorio destinate alle attrezzature amministrative, culturali, sociali, religiose, ricreative, tecnologiche.

2. In relazione alla loro specifica destinazione le zone per attrezzature di interesse collettivo sono suddivise in:

09 Chiese

19 Spazio per manifestazioni attrezzato a verde 37 Municipio

3. In queste zone il PI si attua per IED fatto salva diversa previsione degli elaborati di progetto del PI.

4. È ammessa la costruzione di abitazioni per il personale di custodia e di sorveglianza fino a un massimo di mc 450 fuori terra per ogni singola area.

5. Almeno il 50% della superficie fondiaria dovrà essere destinato a verde e parcheggio, in funzione della destinazione d’uso e delle caratteristiche dell’area. Andrà evitata la pavimentazione di ampie superfici comportanti la impermeabilizzazione del suolo.

6. Gli impianti tecnologici (cabine, centrali, antenne, etc) sono esclusi dal rispetto degli indici e delle distanze di cui al comma successivo.

PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI 7. Il PI si attua applicando i seguenti indici

- If mc/mq 1,50 fuori terra - Rc non superiore al 50%

- H m 12,00 fuori terra - Dc m 5,00

ART.43–ZTOFC PER ATTREZZATURE A PARCO, GIOCO E SPORT STRUMENTI E LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO

- Piano di Assetto del Territorio Intercomunale - Piano di Assetto del Territorio

INDIVIDUAZIONE CARTOGRAFICA

- Elab. 01 Tav. 1.1 Zonizzazione intero territorio comunale - Nord scala 1:5.000 - Elab. 02 Tav. 1.2 Zonizzazione intero territorio comunale - Sud scala 1:5.000 - Elab. 03 Tav. 2.1 Zonizzazione Zone significative Mareno Centro scala 1:2.000 - Elab. 04 Tav. 2.2 Zonizzazione Zone significative Bocca di Strada scala 1:2.000 - Elab. 05 Tav. 2.3 Zonizzazione Zone significative Ramera Zona industriale scala 1:2.000 - Elab. 06 Tav. 2.4 Zonizzazione Zone significative Ramera scala 1:2.000 - Elab. 07 Tav. 2.5 Zonizzazione Zone significative Santa Maria del Piave scala 1:2.000 DEFINIZIONE

1. Comprendono le parti del territorio destinate a parchi attrezzati ed aree attrezzate per il gioco e lo sport.

2. In relazione alla loro specifica destinazione le zone per attrezzature a parco, gioco e sport si articolano in:

82 Area gioco bambini

3. In queste zone il PI si attua per IED fatto salva diversa previsione degli elaborati di progetto del PI.

4. Le aree destinate a verde pubblico sono finalizzate alla creazione e/o alla conservazione di spazi verdi di protezione ambientale attrezzati per lo svago, la ricreazione ed il tempo libero quali parchi urbani, giardini pubblici, aree gioco bambini e percorsi attrezzati. In tali zone dovranno essere garantite operazioni di piantumazioni e rinnovo delle alberature. All’interno degli spazi a verde pubblico e’ ammessa la realizzazione di specchi e corsi d’acqua ancorché artificiali.

5. Le superfici orizzontali saranno sistemate a prato e piantumate con specie vegetali secondo quanto indicato nel Prontuario del Verde.

6. È ammessa la costruzione di abitazioni per il personale di custodia e di sorveglianza fino a un massimo di mc 450 fuori terra per ogni singola area.

7. Le aree per impianti a centri sportivi sono destinate alla realizzazione di attrezzature per lo svolgimento di attività di gioco e ricreative, di attrezzature coperte e scoperte per lo sport attivo, agonistico e non, nonché per la realizzazione di servizi di attrezzature di supporto comprendenti altresì bar e locali di ristoro in genere, da realizzarsi all’interno della struttura principale

8. Almeno il 50% della superficie fondiaria dovrà essere destinato a verde e parcheggio, in funzione della destinazione d’uso e delle caratteristiche dell’area. Andrà evitata la pavimentazione di ampie superfici comportanti la impermeabilizzazione del suolo.

9. La dotazione di parcheggi è variabile in funzione della normativa nazionale e regionale vigente e della specifica destinazione d’uso dell’area.

- Dc m 5,00 - Dfe m 10,00

o edifici con pareti finestrate m 10,00

o edifici con pareti entrambe non finestrate m 5,00

o edifici non fronteggianti m. 3,00

e come da indicazione del R.E.C - Ds m 10,00

ART.44–ZTOFD PER PARCHEGGI

STRUMENTI E LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO - Piano di Assetto del Territorio Intercomunale - Piano di Assetto del Territorio

INDIVIDUAZIONE CARTOGRAFICA

- Elab. 01 Tav. 1.1 Zonizzazione intero territorio comunale - Nord scala 1:5.000 - Elab. 02 Tav. 1.2 Zonizzazione intero territorio comunale - Sud scala 1:5.000 - Elab. 03 Tav. 2.1 Zonizzazione Zone significative Mareno Centro scala 1:2.000 - Elab. 04 Tav. 2.2 Zonizzazione Zone significative Bocca di Strada scala 1:2.000 - Elab. 05 Tav. 2.3 Zonizzazione Zone significative Ramera Zona industriale scala 1:2.000 - Elab. 06 Tav. 2.4 Zonizzazione Zone significative Ramera scala 1:2.000 - Elab. 07 Tav. 2.5 Zonizzazione Zone significative Santa Maria del Piave scala 1:2.000

DEFINIZIONE

1. Comprendono le parti del territorio destinate a parcheggi pubblici o di uso pubblico, esistenti o di progetto.

MODALITÀ DI INTERVENTO

2. In queste zone il PI si attua per IED fatto salva diversa previsione degli elaborati di progetto del PI.

3. I parcheggi scoperti, sia pubblici che privati, devono essere realizzati utilizzando forme e materiali di pavimentazione tali da non comportare la totale impermeabilizzazione del suolo. Devono altresì essere sempre alberati utilizzando essenze autoctone ad alto fusto secondo quanto indicato nel Prontuario del Verde.

4. Dovranno essere riservati e segnalati opportunamente, spazi per lo stazionamento di cicli e motocicli dotati di rastrelliere che ne permettano un sicuro aggancio

5. Gli spazi di sosta per lo stazionamento dei veicoli in genere dovranno essere dimensionati opportunamente in relazione alla loro specifica fruizione da parte della varia utenza. La suddivisione degli spazi dovrà avvenire tramite segnaletica orizzontale, in particolare per quanto riguarda gli spazi destinati ai portatori di handicap previsti nella misura di un posto macchina ogni 50 o frazione di 50

PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI

6. Le modalità di realizzazione dei nuovi parcheggi e di modifica degli esistenti è regolata dal precedente Art. 7 delle presenti NTO.

7. All'interno delle ZTO Fa, Fb, Fc e nell'ambito dell'attuazione dei progetti relativi alle opere di urbanizzazione secondaria, all'interno delle stesse ZTO F, il Comune, con propria delibera Consiliare, può individuare una parte di superficie da destinare a parcheggi funzionali ai servizi individuati.

ART.45–ZTOFP AREE PER ATTREZZATURE A SERVIZIO DEGLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI STRUMENTI E LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO

- Piano di Assetto del Territorio Intercomunale - Piano di Assetto del Territorio

INDIVIDUAZIONE CARTOGRAFICA

- Elab. 01 Tav. 1.1 Zonizzazione intero territorio comunale - Nord scala 1:5.000 - Elab. 02 Tav. 1.2 Zonizzazione intero territorio comunale - Sud scala 1:5.000 - Elab. 03 Tav. 2.1 Zonizzazione Zone significative Mareno Centro scala 1:2.000 - Elab. 04 Tav. 2.2 Zonizzazione Zone significative Bocca di Strada scala 1:2.000 - Elab. 05 Tav. 2.3 Zonizzazione Zone significative Ramera Zona industriale scala 1:2.000 - Elab. 06 Tav. 2.4 Zonizzazione Zone significative Ramera scala 1:2.000 - Elab. 07 Tav. 2.5 Zonizzazione Zone significative Santa Maria del Piave scala 1:2.000 DEFINIZIONE

1. Comprendono le parti del territorio destinate ad aree per attrezzature al servizio degli insediamenti produttivi, realizzazione di verde pubblico attrezzato, parcheggi e strutture di servizio quali attrezzature sanitarie, edifici per attività sociali e ricreative per gli addetti al settore produttivo, mense, locali di ristoro e simili, nonché servizi generali di supporto alle imprese.

MODALITÀ DI INTERVENTO

2. In queste zone il PI si attua per IED fatto salva diversa previsione degli elaborati di progetto del PI.

3. Almeno il 50% della superficie fondiaria dovrà essere destinato a verde e parcheggio, in funzione della destinazione d’uso e delle caratteristiche dell’area. Andrà evitata la pavimentazione di ampie superfici comportanti la impermeabilizzazione del suolo.

4. Gli impianti tecnologici (cabine, centrali, antenne, etc) sono esclusi dal rispetto degli indici e delle distanze di cui al comma successivo.

PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI 5. Il PI si attua applicando i seguenti indici

- If mc/mq 1,50 fuori terra - Rc non superiore al 50%

- H m 12,00 fuori terra - Dc m 5,00

- Dfe m 10,00

o edifici con pareti finestrate m 10,00

o edifici con pareti entrambe non finestrate m 5,00

o edifici non fronteggianti m. 3,00

e come da indicazione del R.E.C - Ds m 10,00

ART.46–CLASSIFICAZIONE AREE PER LA MOBILITÀ STRUMENTI E LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO

- D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e s.m.i.

- DPR 16 dicembre 1992, n. 495 “Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada”

INDIVIDUAZIONE CARTOGRAFICA

- Elab. 01 Tav. 1.1 Zonizzazione intero territorio comunale - Nord scala 1:5.000 - Elab. 02 Tav. 1.2 Zonizzazione intero territorio comunale - Sud scala 1:5.000 - Elab. 03 Tav. 2.1 Zonizzazione Zone significative Mareno Centro scala 1:2.000 - Elab. 04 Tav. 2.2 Zonizzazione Zone significative Bocca di Strada scala 1:2.000 - Elab. 05 Tav. 2.3 Zonizzazione Zone significative Ramera Zona industriale scala 1:2.000 - Elab. 06 Tav. 2.4 Zonizzazione Zone significative Ramera scala 1:2.000 - Elab. 07 Tav. 2.5 Zonizzazione Zone significative Santa Maria del Piave scala 1:2.000 - Elab. 08 Tav. 3.1 Vincoli e fasce di rispetto intero territorio comunale - Nord scala 1:5.000 - Elab. 09 Tav. 3.2 Vincoli e fasce di rispetto intero territorio comunale - Sud scala 1:5.000

- Elab. 10 Tav. 4 Percorsi e mobilità sostenibile scala 1:10.000

DEFINIZIONE

1. Le aree per la mobilità comprendono beni demaniali e/o privati costituenti il sedime delle infrastrutture per la viabilità, esistenti e di progetto.

2. Gli ambiti delle principali strutture ed infrastrutture destinate alla mobilità sono individuati nelle Tavole di piano e sono articolati in:

a) strade;

b) piste ciclabili e percorsi naturalistici;

c) sentieri;

d) viabilità rurale;

e) parcheggi;

f) distributori di carburanti e aree di servizio;

g) autorimesse ed officine per la riparazione ed il lavaggio degli autoveicoli;

h) servizi di trasporto e logistica.

MODALITÀ DI INTERVENTO

3. Salvo quanto previsto dagli elaborati di progetto del PI, sono sempre possibili interventi di adeguamento funzionale che comportino lievi modifiche di tracciato e di sezione anche per la realizzazione di piccole piazzole di sosta ed interscambio.

4. Fuori dai centri abitati e in tutte le zone soggette a PUA:

- non sono ammessi nuovi accessi diretti dalle proprietà confinanti alla viabilità di scorrimento principale fatta salva la possibilità di specifica determinazione particolareggiata del PUA;

- l'immissione dalle proprietà confinanti potrà aver luogo prioritariamente da strade laterali esistenti purché riconosciute idonee alla funzione specifica ovvero da piste di scorrimento confluenti in punti di interscambio opportunamente collocati in rapporto alle condizioni di visibilità ed ai flussi di traffico.

5. Rispetto al PI i PUA ed i progetti delle OOPP possono prevedere modifiche alla viabilità, che non costituiscono variante allo strumento urbanistico generale, se rientranti nelle seguenti fattispecie:

- realizzazione di nuovi percorsi ciclopedonali e marciapiedi in affiancamento alla viabilità demaniale esistente;

- realizzazione di nuovi parcheggi e piazzole di sosta;

- definizione esatta dei tracciati e delle dimensioni della viabilità conseguente alla progettazione esecutiva di nuove sedi stradali e all’adeguamento delle esistenti;

- realizzazione di nuove corsie di accelerazione e decelerazione;

nel rispetto delle seguenti ulteriori condizioni:

consentite compensazioni che permettano ai proprietari di aree ed edifici oggetto di eventuale vincolo preordinato all’esproprio, di recuperare adeguata capacità edificatoria, anche nella forma del credito edilizio di cui all'Art. 36 della LR 11/2004, su altre aree e/o edifici, anche di proprietà pubblica, previa cessione all’amministrazione procedente dell’area oggetto di vincolo.

7. Il PI individua gli immobili da sottoporre a vincolo preordinato all’esproprio nelle tavole di progetto del PI e disciplina il procedimento e le modalità di attribuzione e gestione del credito edilizio e/o di recupero di adeguata capacità edificatoria, secondo quanto previsto dagli indirizzi generali del PAT.

DIRETTIVE

8. Le dimensioni e le attrezzature delle strade dovranno rispettare le seguenti norme geometriche e funzionali di cui al D.Lgs 285/1992 e smi:

a) strade tipo C extraurbane secondarie:

- carreggiata: unica in doppio senso

- larghezza delle corsie: 3,50 – 3,75 m - larghezza delle banchine: 1,25 – 1,50 m - larghezza minima dei marciapiedi: -

- pendenza massima: 7%

- regolazione della sosta: ammessa in piazzole di sosta b) strade tipo E urbane di quartiere:

- carreggiata: unica in doppio senso;

- larghezza delle corsie: 3,00 m - larghezza delle banchine: 0,50 m - larghezza minima dei marciapiedi: 1,50 m

- pendenza massima: 8%

- regolazione della sosta: parcheggi ammessi solo nelle strade locali di servizio c) strade tipo F locali (escluse vicinali):

- carreggiata: unica in doppio senso

- larghezza delle corsie: 2,75 m - larghezza delle banchine: 0,50 m - larghezza minima dei marciapiedi: 1,50 m

- pendenza massima: 10%

- regolazione della sosta: parcheggi ammessi in fila parallela alla cordonata o inclinata a 30°/45°

9. Le strade di nuova realizzazione, anche in ambito di strumenti attuativi PUA, dovranno avere le seguenti caratteristiche:

- -carreggiata: ---

- larghezza delle corsie 3,50 m (se residenziali) - 3,75 m (se produttivi) - larghezza delle banchine 0,50 m (se residenziali) - 1,25 m (se produttivi) - larghezza minima dei marciapiedi 1,50 m

- pendenza massima 10%

- regolazione della sosta parcheggi in fila parallela alla cordonata (solo uso autovetture), in piazzole di sosta (veicoli commerciali, autocarri, autotreni, ecc.);

le strade di nuova realizzazione dovranno inoltre essere di norma alberate almeno lungo il lato sud, utilizzando specie con chioma alta e folta, resistenti all’inquinamento, poco fruttifere e dotate di una certa rusticità; le alberature:

- andranno previste nel numero di almeno una pianta ogni 10 m;

- dovranno avere diametro del fusto non inferiore a 12 cm con impalcato di altezza non inferiore a 2,50 m.

10. La sezione minima dei percorsi pedonali è pari a 1,50 m.

11. Al termine delle strade a fondo cieco dovrà essere prevista una piazzola per la manovra degli automezzi nella quale sia inscrivibile un cerchio di diametro non inferiore a m 12,00.

DISPOSIZIONI PARTICOLARI PERCORSI E PISTE CICLABILI

12. In Tav. 4 “Percorsi e mobilità sostenibile” sono indicati i percorsi naturalistici e le piste ciclabili esistenti e di progetto. Per i nuovi interventi in fregio a tali tracciati o per interventi in sostituzione di opere o impianti esistenti devono essere applicate le seguenti distanze minime dal ciglio stradale:

Percorsi naturalistici o piste ciclabili esistenti

- Edifici m. 5,00

- Impianto di Vigneto o frutteto m. 8,00 - Viabilità interna privata o vicinale m. 5,00

Nel caso di nuove trasformazioni o reimpianti di vigneto e/o frutteto in fregio ai percorsi naturalistici o alle piste ciclabili esistenti, dovrà essere prevista una siepe arborea-arbustiva lungo il percorso, al fine di garantire la realizzazione di una adeguata barriera di verde con funzione di filtro e secondo le indicazioni disposte dall’elaborato 22 Prontuario del Verde.

Piste ciclabili di progetto

- Edifici m. 5,00

- Impianto di Vigneto o frutteto m. 10,00 11,00

- Recinzione m. 3,50

- Siepi m. 3,50

- Viabilità interna privata o vicinale m. 5,00

13. Sono comunque fatte salve le distanze di cui al successivo articolo 54 delle presenti NTO.

14. Le aree interessate dai percorsi naturalistici e piste ciclabili potranno essere cedute e/o vincolate a destinazione di uso pubblico ed il loro valore detratto dall’eventuale contributo di urbanizzazione in sede di eventuale permesso di costruire. Negli altri casi risulta d’obbligo la stipula di regolare atto convenzionatorio per l’uso degli stessi.

15. Le tecniche di realizzazione dovranno fare riferimento a quanto stabilito dagli articoli 44 e 45 del Regolamento Edilizio.

Nel documento NORME TECNICHE OPERATIVE (pagine 78-89)

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