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3. Descrizione degli interventi di progetto

3.2 Scarichi acque reflue o acque nere assimilabili agli scarichi civili

3.2.1 Sistema di smaltimento

Gli scarichi civili delle acque nere sono così trattati e smaltiti:

− Scarico bagni: colonne di scarico in PVC, con sifone “firenze” con tappo d’ispezione al piede, all’interno di pozzetto di ispezione;

− Trattamento delle acque nere in vasca Imhoff (una a servizio palazzina uffici esistente ed una a servizio nuovi spogliatoi);

− Impianto di depurazione con pozzetto di ispezione terminale dotato di pezzo speciale a “T” con tappo a tenuta, posto al limite di proprietà;

- Linea di scarico al fossato lato strada Pelosa.

5 3.2.2 Modalità esecutive

L’impianto fognario di cui alla presente relazione è relativo a numero 2 fabbricati (palazzina uffici e struttura produttiva) ed è caratterizzato dai seguenti parametri:

Fabbricato Piano Destinazione Servizi igienici Utenti totali

WC Docce n. rubinetti (lavabi)

I locali che producono scarichi sono n. 7 bagni, a servizio degli uffici, n. 4 bagni a servizio degli spogliatoi e n.

10 docce a servizio degli spogliatoi.

L’impianto di progetto risulta così suddiviso:

- le colonne di scarico a servizio dei bagni e dei WC saranno realizzate con tubazioni in PVC, del diametro esterno (e) 125 mm; al piede della colonna sarà previsto un sifone tipo “Firenze”, realizzato in PVC, con tappo d’ispezione e sfiato, posto all’interno di un pozzetto in calcestruzzo, delle dimensioni interne nette di 40x40 cm con coperchio in ghisa classe D400 e con sfiato prolungato fino al tetto;

- le condotte di scarico interrate saranno realizzate in PVC, del diametro esterno (e) minimo di 125 mm, poste in opera con pendenza non inferiore allo 0,5 % e provviste, nei punti di raccordo e nei tratti lunghi, di sistemi d’ispezione posti all’interno di pozzetti prefabbricati in cls delle dimensioni interne nette di 40x40 cm, con chiusino in ghisa classe D400;

Il diametro dei collettori verrà definito in base al materiale ed alla portata di acqua nera nei vari tratti; la portata complessiva, ossia relativa a tutti i sanitari dell’abitazione, dipenderà dal numero di apparecchi sanitari, dal coefficiente di contemporaneità e dalle unità totali di scarico, secondo lo schema di calcolo di seguito riportato.

3.2.3 Calcoli idraulici

Il dimensionamento del sistema di scarico adottato è con il parametro “unità di scarico” (fino alla fossa imhoff) definita in funzione degli apparecchi collegati, classificati per “gruppi di unità di scarico”.

La stima della portata scaricata dovrà quindi far riferimento al numero di apparecchi che immettono i reflui nella colonna considerata, che probabilmente sono attivi contemporaneamente e in funzione anche alla destinazione dell’edificio.

Nella tabella di seguito è riportata la classificazione delle unità di scarico per gruppi omogenei.

Gruppo di unità di scarico Tipo di apparecchi idrosanitari Portata di scarico (l/s)

1 lavabo 0,50

bidet 0,50

lavabo a canale (3 rubinetti) 0,50

piatto doccia 0,50

2 WC/turca 2,50

In base a tale classificazione, si riportano gli apparecchi collegati ad ogni colonna scarichi.

Struttura produttiva:

6 Colonna scarichi spogliatoi 1 – piano primo

Apparecchio sanitario Numero Portata di scarico (l/s)

Colonna scarichi spogliatoi 2 – piano primo

Apparecchio sanitario Numero Portata di scarico (l/s)

Colonna scarichi WC uffici – piano terra

Apparecchio sanitario Numero Portata di scarico (l/s)

Colonna scarichi WC uffici – piano terra

Apparecchio sanitario Numero Portata di scarico (l/s)

Colonna scarichi WC uffici – piano primo

Apparecchio sanitario Numero Portata di scarico (l/s)

La portata massima lungo una colonna o un collettore che può essere scaricata dagli apparecchi allacciati a monte, dipende dal numero degli apparecchi che sono probabilmente in funzione contemporaneamente e dalla destinazione d’uso dell’edificio.

7 Detta “Qt” il totale delle unità di scarico degli apparecchi allacciati a monte della sezione considerata, la portata massima probabile sulla base della quale va dimensionato il collettore di scarico “Qp” è data dalla relazione:

in cui “

K

R” è un coeff. di riduzione che vale:

- 0,50 per case d’abitazione ed uffici;

- 0,70 per alberghi e ristoranti;

- 1,00 per bagni pubblici e centri sportivi;

- 1,20 per laboratori e/o industrie.

Nel progetto sono adottati i seguenti coefficienti:

- 0,50 per gli uffici;

Colonna scarichi WC uffici – piano

terra 6,00 0,50 3,00 110

Palazzina uffici (invariata):

Colonna scarichi WC uffici – piano

terra 9,00 0,50 4,50 (esistente - invariato)

Colonna scarichi WC uffici – piano

primo 6,00 0,50 3,00 (esistente - invariato)

Tabella estratta da “Manuale tecnico di progettazione Geberit”

Il dimensionamento del collettore che convoglia gli scarichi alla vasca imhoff è stato effettuato imponendo un diametro che garantisca un grado di riempimento massimo del 50 %.

Nel progetto si prevede la collocazione delle vasche imhoff in prossimità delle colonne scarico:

- Una a servizio spogliatoio 1 (portata 8 l/s);

8 - Una a servizio spogliatoio 2 e WC uffici (portata 9,50+3=12,50 l/s);

- Una a servizio palazzina uffici esistente (portata 4,50+3=7,5 l/s).

Il collegamento colonna scarichi – vasca imhoff avverrà con tubazioni in PVC con pendenza del 2%.

Tabella con portata delle tubazioni in PVC in funzione della pendenza.

La colonna più caricata, è quella a servizio degli spogliatoi 2 e WC uffici; considerato gli orari di utilizzo differenziato spogliatoi/uffici e quindi la difficile contemporaneità, il tratto limitato colonna scarichi-vasca imhoff, si ritiene sufficiente impiegare un collettore di scarico con diametro esterno 160 mm (portata con pendenza al 2% di 11,64 l/s).

Dimensionamento collettori di scarico a valle delle vasche imhoff

Per il dimensionamento dei collettori a valle della vasca imhoff si considerano gli abitanti equivalenti in base ai quali è dimensionato l’impianto di depurazione.

Impiego Palazzina uffici esistente

Nuovo capannone Totali Coeff. A.E.

Personale

In base ai risultati delle tabella è previsto di installare un impianto di depurazione idoneo per 50 A.E.

La stima della portata media acque nere è eseguita mediante la seguente relazione:

1 ∗ ∗

84600

Dove:

- “e” è un coefficiente di riduzione (aliquita di dotazione idrica che non raggiunge la fognatura, in genere pari al 20%);

- “d” è la dotazione idrica giornaliera pro-capite (variabile da 200 a 350 l /g *AE);

- “AE” è il numero di abitanti equivalenti;

pertanto la portata media istantanea condotta acque nere risulta pari a:

9

1 0,0 ∗ 350 ∗ 50

84600 0,20 /

Nel calcolo si è considerato un coefficiente di dispersione pari a 0 (considerata la lunghezza limitata del condotto fognario) ed una dotazione idrica massima (considerata la contemporaneità di utilizzo delle docce).

La portata in una sezione generica di fognatura è una grandezza variabile nel tempo legata ai consumi idrici.

La stima della portata di picco può essere eseguita sulla base della portata media, moltiplicando la stessa per un coefficiente di punta Cp basato su dati sperimentali.

Il coefficiente di punta è stato calcolato mediante l’espressione di Koch:

1,5 ∗ 2.5

Da cui deriva una portata di punta pari a:

1,5 ∗ 2.5

√0,20 7,05 /

Un valore così elevato del coefficiente di punta è giustificato dal fatto che la fognatura in progetto ha estensione limitata e la presenza prevalente di spogliatoi a servizio dell’attività farà si che ci saranno momenti della giornata (fine turno lavorativo: ore 13-14 ed ore 19-20) nei quali ci sarà maggiore concentrazione della presenza di persone ed utilizzo delle docce.

Pertanto la portata di picco che defluirà nella rete interna, ed impiegata per il dimensionamento delle condotte, risulta pari a:

7,05 ∗ 0,20 1,43 /

Nell’impianto sono previste in progetto n. 10 docce a servizio dei due spogliatoi; la portata delle docce funzionanti in contemporanea è pari a 10x0,5l/s= 5 l/s.

Si considera pertanto un Qp pari a 5 l/s.

Calcolo idraulico delle condotte

Le condotte di fognatura acque nere sarà sollecitato da una portata di picco Qp pari a 5,00 l/s.

Il diametro della condotta utilizzata sarà pari a 160 mm (diametro condotte dimensionate fino alle vasche imhoff).

Realizzando le tubazioni con pendenza dello 0,5 %, è possibile tramite la formula del moto uniforme di Manning calcolare l’altezza liquida in tubazione e la velocità di deflusso.

La formula di Manning è espressa dalla seguente relazione:

1 $ ∗ % ∗ &

'

()*

∗ +

',(*

10

Dove:

- “n” è il coefficiente di scabrezza - “S” è la sezione bagnata;

- “R” è il raggio idraulico;

- “i” è la pendenza della condotta.

La condotta di progetto è prevista in PVC per fognature, materiale caratterizzato da una scabrezza n di Manning pari a 0,011; considerando che la corrente liquida incontra una resistenza maggiore rispetto all’acqua pulita a causa di depositi ed eventuale sporcizia nei tubi, secondo le indicazioni disponibili in letteratura si aumenta la scabrezza fino ad un valore pari a 0,014.

Verifica della condotta:

Percentuale di riempimento h/Di 49,7 %

Superficie della sezione bagnata S 0,00884 mq

Perimetro bagnato P 0,23566 m

Raggio idraulico (S/P) R 0,0375 m

Velocità v 0,566 m/s

Portata Q 5,00 l/s

Dal calcolo risulta che in corrispondenza della portata di picco pari a 5 l/s, l’altezza di riempimento della tubazione è pari al 49,7% del diametro, con una velocità di 0,566 m/s.

Considerato che nella portata sono stai considerati gli scarichi docce funzionanti al 100% in continuo, che gli scarichi dei WC/turche non possono funzionare in continuo; si considera adeguato lo scarico, con tubazione in PVC DN 160 mm.

3.2.4 Sistemi di trattamento

Vasche imhoff

Come sistema di pretrattamento si prevede l’installazione di vasche imhoff, realizzate da vasche prefabbrica-te in calcestruzzo armato, con coperchio in calcestruzzo idoneo per carichi pesanti.

P S h r

Di

11 Impianto di depurazione

In progetto è previsto un impianto di depurazione prefabbricato a “fanghi attivi-ossidazione totale”; i limiti di depurazione saranno conformi alla tabella 3 –dell’allegato 5 D. Lgs. 152/2006.

Dati di riferimento per il dimensionamento dell’impianto:

Tipo di fognatura separata

Abitanti/equivalenti serviti 50

Consumo idrico potabile per ogni abitante/equivalente 250 litri/abitante/giorno

12

Coefficiente d’afflusso allo scarico 0,80

Dotazione idrica allo scarico per ogni abitante/equivalente 200 litri/abitante/giorno QT Portata totale giornaliera affluente da trattare 10,80 mc/giorno Qm Portata media oraria affluente da trattare (QT: 24 ore) 0,45 mc/ora Qp Portata di punta oraria affluente da trattare (3 x Qm) 1,35 mc/ora BOD5 inquinamento specifico del liquame grezzo 300 mg/litro

BOD5 inquinamento specifico dell’abitante/equivalente 60 gr/abitante/giorno Carico organico BOD5 giornaliero da trattare 3,24 kg/giorno

Solidi sospesi totali 90 gr/abitante/giorno

DATI DI RIFERIMENTO (Concentrazioni medie del liquame domestico)

Azoto totale (N) 40 mg/litro

Fosforo totale (P) 10 mg/litro

L’installazione a monte del depuratore dei pretrattamenti dei liquami grezzi mediante predecantazione su fossa Imhoff dei liquami scaricati dai servizi igienico-sanitari, consente di ridurre il valore iniziale del carico organico giornaliero BOD5 di almeno il 15%.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL DEPURATORE

Funzionalmente il Depuratore è costituito da due settori (vano di ossidazione e vano di decantazione), collegati idraulicamente tra di loro.

A seconda del modello di Depuratore i due settori costituito da vasche prefabbricate in calcestruzzo armato, da installare entro terra, ispezionabili dall’alto attraverso i fori di ispezione situati sulle coperture delle vasche stesse; il depuratore individuato ha le seguenti caratteristiche indicative:

Numero di vasche componenti n. 2, a pianta rettangolare

Dimensioni delle vasche ingombro cm 220x300 altezza tot. 215

Volume utile dei vani di ossidazione mc 14,20 Volume utile del vano di decantazione mc 5,00 Area superficiale del vano di decantazione mq 3,00 Colonna d’acqua costante nel vano di decantazione mt 1,60

VANI DI OSSIDAZIONE:

Nei vani di ossidazione, mediante aerazione forzata avviene la depurazione del liquido e la mineralizzazione progressiva del fango; è però condizione indispensabile che vi sia un certo rapporto fra il volume del vano ed il BOD5 giornaliero da trattare.

L’aerazione è realizzata con gruppo rotoaspirante, funzionante in automatico mediante programmazione per 20 ore/giorno, distribuite in modo appropriato nell’arco dell’intero giorno ed avente le seguenti caratteristiche:

gruppo rotoaspirante n. 1 elettrosoffiante a canali laterali

campo di lavoro fino a 90 mc/ora di aria

potenzialità di esercizio da regolare per erogazione di 39 mc/ora di aria (compresa l’aria a servizio dell’eiettore air-lift per ricircolo fanghi

potenza motore 2,20 kw

La distribuzione dell’aria sarà operata con n. 6 diffusori di tipo autopulente e resa bolle fini, realizzati in acciaio inox con camicia di spugna in polietere ad alta densità.

VANO DI DECANTAZIONE:

13 Nel vano di decantazione, i fanghi sedimentano precipitando verso il fondo.

In prossimità dell’uscita del vano è collocata una canala di raccolta dell’acqua da scaricare, avente lunghezza mt 1,70.

Il ricircolo dei fanghi attivati, e cioè il trasferimento degli stessi al precedente vano di ossidazione, avverrà mediante eiettore air-lift, alimentato con una parte dell’aria fornita dalla elettrosoffiante, funzionante mediante programmazione uguale a quella della fase di ossidazione, ossia 20 ore/giorno.

ACCESSORI ED APPARECCHIATURE DI COMANDO:

L’elettrosoffiante sarà collocata su cabina prefabbricata in calcestruzzo armato, avente dimensioni ingombro cm 115x115x120, completa di apposito coperchio in lamiera zincata; il quadro comandi elettrico sarà

installato in cassetta, grado di protezione IP 55, con inseriti orologi programmatori per il funzionamento ciclico automatico di ogni singolo macchinario elettromeccanico facente parte del Depuratore.

Schema depuratore: (1) e (2) vani di ossidazione – (3) vano di decantazione

14

3.3 Scarichi acque meteoriche

Gli scarichi acque bianche comprendono:

- Le acque meteoriche raccolte in copertura

- Le acque meteoriche raccolte nel parcheggio fronte uffici esistenti (zona 1)

- Le acque meteoriche raccolte dalle pavimentazioni impermeabili zona serbatoio gasolio e zone di transito veicoli in entrata/uscita dall’impianto (zona 2)

- Le acque meteoriche raccolte dalle pavimentazioni impermeabili esterne, zone di transito veicoli personale (zona 3)

3.3.1 Sistema di smaltimento L’insediamento produttivo:

- non rientra tra le attività dell’allegato F al PTA (rif. Punto 1 art. 39 del Piano di Tutela delle Acque) (assenza di attività esterne e depositi esterni non protetti dall’azione di agenti atmosferici);

- non rientra al punto 3 comma b art. 39 (superfici destinate esclusivamente a parcheggio degli autoveicoli delle maestranze e dei clienti, delle tipologie di insediamenti di cui al comma 1, aventi una superficie complessiva superiore o uguale a 5000 mq) in quanto la superficie esterna delle aree pavimentate a cortile è di 4680 mq (760 mq zona 1, 2540 mq zona 2 e 1380 mq zona 3 come da schema sopra riportato);

- non rientra al punto 3 comma e art. 39 (superfici di qualsiasi estensione destinate alla distribuzione dei carburanti nei punti vendita delle stazioni di servizio per autoveicoli) in quanto il serbatoio gasolio, collocato fuori terra e rinchiuso entro box omologato) è utilizzato esclusivamente al rifornimento dei mezzi operanti all’interno dell’attività (carrelli elevatori o muletti, pala meccanica e polipo).

Con il progetto si prevede di:

- scaricare le acque meteoriche della zona 3 e dei pluviali presenti nella zona 3 sul collettore di lottizzazione (utilizzo scarico esistente e sostituzione dei vari collegamenti pluviali struttura esistente con un nuovo allaccio;

- scaricare le acque pluviali lato sud-ovest della nuova struttura sul fossato in Strada Pelosa (nella la struttura preesistente i pluviali scaricavano singolarmente sul fossato laterale lato sud-ovest);

- convogliare le acque zona 2 in vasca di prima pioggia con trattamento in continuo;

- mantenere invariati i sistemi di scarico acque meteoriche a servizio della Palazzina uffici esistente e del parcheggio (zona 1) compreso tra la palazzina uffici e Strada Pelosa.

pesa

15 3.3.2 Stima dell’altezza della precipitazione

Per determinare l’altezza delle possibili precipitazioni si fa riferimento all’elaborato di “Valutazione di Compatibilità Idraulica del P.A.T. del Comune di Vicenza – parte seconda”; nel capitolo “Le curve di possibilità pluviometrica” per le precipitazioni brevi sono stati ottenuti i seguenti risultati:

Il tempo di ritorno risulta essere uno dei parametri fondamentali per la determinazione dell’altezza delle possibili precipitazioni.

Nella “Valutazione di Compatibilità Idraulica del P.A.T. del Comune di Vicenza – parte seconda” sono riportati i valori indicativi generalmente assunti:

Considerato che la tipologia di opera da realizzare (classificabile come fognatura urbana) e la tabella dei coefficienti dell’equazione pluviometrica per precipitazioni brevi; si ritiene in modo cautelativo di adottare un tempo di ritorno di 20 anni.

Utilizzando la seguente relazione

- 57,962 ∗ /

0,1231

Dove:

- “h” altezza in mm della precipitazione nel tempo considerato - “t” è il tempo di ritorno espresso in ore;

16 3.3.3 Dimensionamento canale di gronda

Per il dimensionamento si fa riferimento alla norma UNI EN 12056; ai fini della determinazione dell’intensità di pioggia si considera un tempo di 10 minuti:

Tempo di ritorno in minuti 10 min

Tempo di ritorno in ore t 0,1667 ore Altezza della precipitazione nel tempo

considerato h

41,01 mm

Portata in l/s

0,068 l/s*mq

Intensità di pioggia I 0,068 l/s*mq

Superficie massima da scaricare (19,70 x16,30 m) A 321,11 mq

Portata da scaricare Q 21,95 l/s * m

Coefficiente di scorrimento C 1

Coefficiente di rischio (da 1 a 3: valutato rischio medio) Cr 1 Portata massima da scaricare per metro lineare di canale (I*A*C*Cr) Qmax 21,95 l/s * m

Larghezza canale di gronda inferiore S 400 mm

Larghezza canale di gronda superiore T 400 mm

Altezza canale di gronda W 250 mm

Sezione idraulica del canale di gronda - (S+T)*W/2 AE 60.000 mmq

Distanza tra i bocchettoni di scarico L 16.300 mm La capacità del canale di progetto risulta verificata: 25,84 > 21,95 l/s * m.

17 3.3.4 Dimensionamento del pluviale

Per il dimensionamento si fa riferimento alla norma UNI EN 12056.

Verifica bocca di efflusso

Portata da scaricare Qmax 21,95 l/s*m

a - Bocca di efflusso conica

Diametro interno pluviale Di 160 mm

Diametro bocca di scarico (> Di * 1,5) Do 240 mm

Altezza del cono (> Do * 1,5) Lt 360 mm

Diametro efficace (D=Do) D 240 mm

Larghezza canale di gronda inferiore S 400 mm

Larghezza canale di gronda superiore T 400 mm

Rapporto S/T 1,0

Coefficiente di carico alla bocca Fh 0,47

Coefficiente di scarico (1 per scarico libero, 0,5 in presenza di filtri) Ko 1

Altezza acqua (mm/h) W 246 mm

Dal calcolo, pluviale e bocca di efflusso hanno una capacità idraulica superiore a 21,95 l/s calcolato allo scarico, e quindi risultano verificati.

3.3.5 Dimensionamento collettori

Per dimensionare i collettori acque pluviali si sono considerate le portate dei pluviali, calcolate con un tempo di 15 minuti e delle caditoie presenti nelle superfici impermeabili sempre con un tempo di 15 minuti.

Calcolo portate pluviali per il dimensionamento dei collettori:

Tempo di ritorno in minuti 15 min

Tempo di ritorno in ore t 0,2500 ore Altezza della precipitazione nel tempo

considerato h

18 Calcolo portate caditoie:

Per ogni caditoia si considera la seguente portata di scarico:

Tempo di ritorno in minuti 15 min

Tempo di ritorno in ore t 0,25 ore

Altezza della precipitazione nel tempo considerato h 44,35 mm

Intensità di pioggia 0,049 l/s*mq

Superficie di captazione 110 mq

Coefficiente di afflusso alla rete 0,900

Portata scarico caditoia 4,878 l/s

Portate di scarico considerate

Si dimensionano pertanto le linee utilizzando le seguenti portate di scarico:

- Pluviali 15,82 l/s (vedi paragrafo dimensionamento pluviali) - Caditoie 4,878 l/s

Nel calcolo si considera una percentuale di riempimento massima del 80% della sezione della tubazione.

Si utilizzano tubazioni in PVC SN8.

19 Dimensionamento rete fognaria acque bianche con scarico su collettore stradale di lottizzazione

Dimensionamento rete 1 - scarico su collettore di lottizzazione esistente Linea A

Dimensionamento rete 2 - nuovo scarico su collettore di lottizzazione Linea B

20 Dimensionamento rete fognaria acque meteoriche con scarico su fossato lato strada Pelosa

Dimensionamento rete 3 - nuovo scarico su fossato su strada Pelosa - scarico pluviali Linea C

pluviali

Dimensionamento rete 4 - nuovo scarico su fossato su strada Pelosa - scarico caditoie Linea D

caditoie

21 3.3.6 Impianto trattamento acque di prima pioggia

Le acque meteoriche raccolte dalle caditoie presenti nella zona 2 (rete 4 – linea D) sono convogliate su un impianto per il trattamento in continuo delle acque.

Il trattamento, non imposto dalla vigente normativa (vedasi punto 3.3.1), è realizzato a garanzia di una maggiore qualità delle acque immesse nel fossato; si prevede di garantire uno scarico in tabella 3.

L'Impianto di Prima Pioggia in continuo è un sistema che viene installato per il trattamento delle acque di dilavamento. Nel primo comparto avviene la dissabbiatura-separazione fanghi, successivamente le acque vengono convogliate nel secondo scomparto dove avviene la flottazione gravimetrica degli oli e nel comparto finale le restanti micro particelle vengono intrappolate grazie all’effetto a coalescenza dei filtri installati.

22 La vasca selezionata è dimensionata per trattare in continuo il flusso d’acqua del collettore di scarico (linea D) con portata d’ingresso pari a 117,08 l/sec.

La vasca individuata è ha le seguenti caratteristiche:

- Portata in continuo 135 l/sec;

- Dimensioni 246x1020x200H cm;

- Volume 42 mc;

La Vasca di Prima Pioggia (Dissabbiatore-Disoleatore) sarà costituita da:

- vano di sedimentazione sabbie e fanghi, setti di separazione interna in c.a.v.;

- vano di dissabbiazione e flottazione oli e idrocarburi;

- comparto di disoleazione completo di filtro Refill a coalescenza in telaio in acciaio inox AISI 304 estraibile e lavabile, dispositivo di chiusura automatica del tipo Otturatore a galleggiante interamente realizzato in acciaio inox AISI 304 e conforme alla norma UNI EN 858-1.

23 L’impianto è costituito da:

a) Pozzetto Scolmatore By-Pass (dimensioni esterne di 175x180x150+20H cm), per separare le acque di prima pioggia da quelle di seconda pioggia;

b) Vasca di prima pioggia monoblocco in c.a.v. delle dimensioni esterne di cm.246x770xh250+20 cop., volume totale lt.40000, completa di:

- setto in c.a.v. con foro di passaggio;

- comparto di dissabbiazione e flottazione oli e idrocarburi;

- n.1 filtro a coalescenza;

- dispositivo di chiusura automatica del tipo otturatore a galleggiante in acciaio inox AISI 304 conforme alla norma UNI EN 858-1.

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