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Sistemazione del tronco inferiore di un corso

Nel documento Dispense di COSTRUZIONI IDRAULICHE (pagine 119-125)

1. Generalità e cenni storici

4.7 Sistemazione del tronco inferiore di un corso

Passiamo alla sistemazione di quel tronco, in cui il fiume propriamente detto, scorre incassato e in modo che anche nelle grandi piene l'acqua non si alza al di sopra del piano di c a m p a g n a .

La sua velocità potrà oscillare fra 1 m e 1,50, e i materiali sospesi non sono più ciottoli, ma piccole ghiaie e arena.

Le opere necessarie possono essere di difesa delle sponde. Si potrebbe ricorrere ai pennelli, ma data la relativa ristrettezza dell'alveo, piuttosto che restringendo ancora, conviene adottare difese radenti, avendo da fare con velocità già ridotte e tali da non corrodere notevolmente il piede.

Chiameremo alveo di un fume tutta quella superficie alla quale arriva l'acqua nella piena ordinaria. In esso, nessuno può eseguire lavori, senza il consenso governativo.

D i r e m o l e t t o q u e l l a s u p e r f i c i e i n c u i s c o r r e effettivamente l'acqua durante la massima magra.

La conoscenza del livello di massima piena e di massima magra è indispensabile, specialmente per i fiumi navigabili.

Prende il nome di opera in froldo quella eseguita vicino alla sponda, dove vi è tendenza a corrosione, e perciò è più ripida; opera in golena quella posta sulla sponda, dove v'è tendenza a interrimento, e dove perciò il terreno è meno ripido e più sicuro.

Vari sono i tipi di opere radenti. Queste opere di difesa, possono occorrere o in aperta campagna o traverso all'abitato specialmente a città.

In questo caso speciale si ricorre piuttosto a muri di sponda, come a Roma, Verona, Torino, ecc. dando ad essi larghezza in cresta da 0,12 a 0,15 dell'altezza e scarpata di 1:5

verso acqua, e riseghe verso terra, con la cresta, m 0,50÷1 , sopra il livello di massima piena.

Le fondazioni conviene siano eseguite durante il periodo di magra, proteggendo il lavoro mediante paratie ed è bene siano meno 1 m al disotto del fondo del fiume, e protette da una gettata di sassi, che evitino l'azione dannosa dei gorghi.

Se si tratta di opere in piena campagna, dove nell'alveo si trovano ancora ciottoli, può convenire di elevare un rivestimento di gabbioni metallici, fino al livello di massima piena, non trascurando un franco di m 0,5÷1, grande beneficio, con tale sistema, è quello di poter lavorare anche d'inverno, in cui abbonda la mano d'opera.

Sul fondo si dispongono gabbioni lunghi 4 m e larghi 1 m; gli altri hanno le dimensioni di 2*1*1

Livello idrico

fig. ...- esempio di sistemazione delle pareti laterali con gabbioni e materassi tipo Reno

I vantaggi che essi presentano, sono dovuti specialmente alla loro flessibilità, per cui si adottano ai movimenti del fondo e accompagnano i cedimenti del terreno.

Nel caso in cui difettano ghiaia, si ricorre alle difese di vivo o di verde.

Taglieremo le sponde, secondo un pendio di 1,5÷2 di base per 1 di altezza fino al livello della massima magra, e incominceremo ad adagiare sul fondo, delle fascine (lunghe 3÷4 m con ~ 30 cm di diametro) fatte con rami verdi di salici, di pioppi, fissandole con paletti.

Così, con successi strati, si arriva a 40÷50 cm. sopra il livello di massima piena; si possono anche internamente riempire di terra e di pietre, e si hanno allora i buzzoni; ed è bene infine rivestire la nostra opera di vegetazione, la quale faciliterà la deposizione dei materiali sospesi.

Questi buzzoni si dispongono talvolta orizzontalmente o secondo le lince di massimo pendio (burghe); e se vi è pericolo di corrosione al piede, si farà anche una gettata alla rinfusa delle stesse fascine o di pietrame.

Si ricorre in alcuni casi ai lavori di rosta, che consistino nel tagliare la sponda per una larghezza di 5÷7 m, scavando fino al livello di massima magra.

Si piantano allora paletti lunghi circa 2 m emergenti 5 0÷60 cm e distanti fra loro altrettanto; con vimini si legano fra loro in modo da farne una graticciata, che viene poi riempita di terra e di arena.

Con succesivi piani (di rosta) si giunge fino a 50÷60 cm. al disopra del livello di massima piena, raggiungendo la pendenza prefissata.

Livello idrico

fascinate

viminate

fig. ...- esempio di sistemazione delle pareti laterali con fascinate e viminate

Verso l'estuario, dove le acque del mare non permetterebbero i lavori di vivo, o si fa una gettata di sassi o di buzzoni

Livello idrico

fig. ...- esempio di sistemazione delle pareti laterali con grandi massi o b u z z o n i

o si ricorre ai così detti materassi, consistenti in una serie di fascine legate fra loro e fissate al fondo per mezzo di picchetti. Recentemente si é imposta un'altro tipo di sistemsazione delle pareti laterali, basata sui geotessili, trattasi di appositi tessuti non tessuti circa i quali ci siamo soffermati nel precedente capitolo dedicato ai materiali, qui sinteticamente

diamo un cenno della modalità di posa in opera , rimandando per i dettagli alla apposita parte del Cap. IV.

Adagiato sul terreno il tessuto non tessuto, al di sopra e per circa 1/4 dello stesso, compreso tra il primo ed il secondo quarto, si dispone uno strato di terra e di materiale sciolto per circa 30 ÷ 50 cm, quindi si risvolta il non tessuto e sulla parte corrispondente al primo ed ultimo quarto, ora sovrapposti, si dispone dell' altro materiale sciolto.

Così come illustrato nella figura seguente

terra e materiali scioti

geotessile filtrante

fig. ...- esempio di non tessuto semi pronto (manca il riepimento dove i due lembi estremi sono sovrapposti)

Si sovrappongono quindi vari strati di non tessuto come sopra predisposto , leggermente sfalzati per creare una scarpata onde facilitarne l'appoggio e nel contempo permettere a terreno naturale eventualmente tenuto insieme da altro geotessile (ma di caratteristiche diverse) didisporsi sulla scarpata e permettere la ripresa della normale vita ripariale sia animale e vegetale.

Livello idrico

fig. ...- esempio di sistemazione delle pareti laterali tessuti non tessuti, nella figura non é stsato posto l'ulteriore geotessile per il trattenimento della terra da porsi tra tessuti-non tessuti e sponda.

Tale soluzione, così come le precedenti, permette la filtrazione dell' acque e pertanto può considerarsi ecologica.

Per alcuni anni di sono realizzate soluzioni del tipo di quelle qui di seguito illustrate, cioé con cementificazione d e l l e pareti lsaterali e del fondo.

Livello idrico

fig. ...- esempio di sistemazione delle pareti laterali con muri di cemento o di laterizio

Ma tale soluzione non solo é errata da un punto di vista ecologico (impedimento iniziale di qualsiasi forma di vita e poi sviluppo di vita indesiderato) ma anche dal punto di vista idraulico in quanto impedisce lo scambio, necessario, di acqua con il sottosuolo.

Può essere adottata solo in casi estremamente particolari e per tratti limitati.

Nel documento Dispense di COSTRUZIONI IDRAULICHE (pagine 119-125)

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