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SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA

Per illustrare adeguatamente la situazione economica, finanziaria e patrimoniale si riporta di seguito il Progetto di Bilancio Civilistico al 31.12.2020 de Il Villaggio Globale Cooperativa Sociale approvato dal Consiglio di Amministrazione e composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Rendiconto Finanziario e Nota Integrativa, oltre che della Relazione sulla Gestione. Essendo redatto nel rispetto ed in conformità dei disposti degli artt. 2423 e seguenti del Codice Civile e tendendo conto dei principi contabili nazionali dell’Organismo Italiano Contabilità (OIC), riteniamo che illustri la situazione economico-finanziaria della Cooperativa in modo chiaro, veritiero, comprensibile e confrontabile, coerentemente anche con gli scopi del bilancio sociale.

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Il Villaggio Globale Cooperativa Sociale

Relazione sulla Gestione

Bilancio al 31/12/2020

1. Sintesi dei risultati

Signore e Signori Soci,

i risultati gestionali conseguiti da Il Villaggio Globale Cooperativa Sociale nell’esercizio chiuso al 31/12/2020 devono essere esaminati alla luce degli eventi del tutto eccezionali che hanno contraddistinto il contesto economico e sociale nel 2020, con impatti così significativi da rendere non paragonabili, senza adeguate cautele, i dati di questo esercizio con quelli dei precedenti.

Il contenimento della pandemia ha reso necessaria l’introduzione di drastiche misure di limitazione delle libertà personali, di movimento ed interazione sociale. Anche l’ambito dell’accoglienza, che è il principale settore di attività della Nostra Cooperativa, è stato colpito molto duramente.

È stata una crisi del tutto inattesa e senza precedenti, che ha messo a dura prova la tenuta dell’intera Società Civile.

Tutti gli ambienti istituzionali nazionali e sovranazionali, pubblici e privati, da quello politico-legislativo, a quello sanitario, a quello economico-finanziario ed a quello della ricerca, hanno adottato molto tempestivamente rilevanti provvedimenti finalizzati sia al contenimento della diffusione dell’epidemia, che alla cura dei contagiati, che alla prevenzione degli effetti negativi indotti nel sistema economico e finanziario dagli obblighi di distanziamento sociale, di limitazione della mobilità delle persone e della temporanea chiusura di molte attività produttive, commerciali, di servizi e di assistenza alle persone in situazione di difficoltà appartenenti all’area del disagio sociale e dell’immigrazione.

Purtroppo però, tali ineludibili misure di emergenza hanno concorso ad amplificare gli effetti di una crisi senza precedenti.

Comunque deve essere riconosciuto che i provvedimenti eccezionali, che i governi e le istituzioni economiche e finanziarie hanno posto in essere, sono stati uno straordinario elemento di novità che ha prodotto un sostanziale miglioramento della capacità di resistenza del sistema sociale, economico e produttivo.

È in questa ottica di peculiarità che devono essere analizzati, valutati ed adeguatamente visti anche gli ambiti di rischio attesi e le minacce alla continuità aziendale per la Nostra Cooperativa Sociale.

Nell’esercizio 2020 il Consiglio di Amministrazione ha posto in essere una serie di iniziative, utilizzando per quanto possibile i provvedimenti legislativi straordinari introdotti ed in particolare:

• il D.L. n. 18 del 17/03/2020, convertito dalla Legge n. 27 del 24/04/2020 e sue successive modificazioni (cosiddetto “Decreto Cura Italia”);

• il D.L. n. 23 del 08/04/2020, convertito dalla Legge n. 40 del 05/06/2020 e sue successive modificazioni (cosiddetto “Decreto Liquidità”);

• il D.L. n. 104 del 14/08/2020, convertito dalla Legge n. 126 del 13/10/2020 e sue successive modificazioni (cosiddetto “Decreto Agosto”);

• il D.L. n. 41 del 22/03/2021, convertito dalla Legge n. 69 del 21/05/2021 e sue successive modificazioni (cosiddetto “Decreto Sostegni”).

Lo sforzo organizzativo e gestionale sostenuto nell’esercizio 2020 è stato estremamente rilevante ed il CdA è stato costretto a compiere scelte dolorose quali l’utilizzo degli strumenti di integrazione salariale mediante

l'istituto della FIS Covid-19 e a collocare in smart-working parte del personale dipendente compatibilmente con il tipo di mansioni ad esso assegnate.

Particolare attenzione è stata prestata alla formazione e tutela del personale in ambito sanitario.

Ciò ha lasciato ancora incompleto il percorso di ristrutturazione ed adeguamento dell’organizzazione aziendale, che peraltro, è stato ritardato anche alla luce della conclusione dell’esperienza di Gruppo Cooperativo Paritetico che si è chiusa il 31/12/2020. Tale ultimo evento, ha suggerito un ulteriore ripensamento in merito alle necessità organizzative della Cooperativa che si ritiene si possano concludere entro la fine dell’esercizio 2021.

Con la chiusura dell’esercizio 2020 è entrato in vigore l’obbligo per Il Villaggio Globale Cooperativa Sociale di redazione del Bilancio Sociale al 31/12/2020, ex art. 14 D.Lgs. 117/2017 cosiddetto “Codice del Terzo Settore”.

Una essenziale funzione informativa e rendicontativa è demandata a tale documento, che verrà presentato ai Soci in Assemblea e reso disponibile ai terzi sul Nostro sito web e mediante deposito presso il Registro delle Imprese tenuto dalla CCIAA di Venezia.

È stata utilizzata la facoltà prevista dalle norme sulla rivalutazione dei beni d’impresa ex art. 110 del D.L.

104/2020, che ha permesso l’esposizione civilistica e fiscale di un maggior valore delle immobilizzazioni materiali per l’importo di € 172.866.

Il rafforzamento del Patrimonio Netto conseguente alla detta rivalutazione dei cespiti immobiliari è stato pari ad € 167.680 al netto dell’imposta sostitutiva ed ha consentito di assorbire una parte delle perdite originate dai fenomeni straordinari che hanno interessato sia la gestione industriale che quella patrimoniale e partecipativa nell’esercizio 2020.

I principali effetti economici della crisi da COVID-19 sul bilancio al 31/12/2020 sono ben sintetizzati dai seguenti valori numerici:

• i ricavi delle vendite e delle prestazioni sono passati da € 5.034.238 del 2019 ad € 3.997.071 nel 2020, con una riduzione di € -1.037.167 pari a -20,60%;

• il valore della produzione è passato da € 5.095.020 del 2019 ad € 4.189.432 del 2020, con una riduzione di € -905.588 pari a -17,77%;

• il valore aggiunto passa da € 1.931.170 del 2019 ad € 1.588.896 del 2020, con una riduzione di € -342.274 pari a -17,72%;

• il costo del lavoro è passato da € 1.416.524 del 2019 ad € 1.157.181 del 2020 con una differenza di € -259.343 pari al -18,31%;

• il Margine Operativo Lordo (MOL) è passato da € 460.125 del 2019 ad € 106.461 del 2020, con una differenza negativa di € -353.664;

• sono state apportate svalutazioni crediti per l’importo di € 85.904 e svalutazioni di partecipazioni per € 5.328;

• l’EBIT è risultato negativo per € -255.286;

• i proventi ed oneri finanziari sono pari a € -60.993;

• il risultato ante imposte è negativo per € -321.607;

• il risultato netto è negativo per € -341.789.

I principali effetti patrimoniali della crisi da COVID-19 sul bilancio al 31/12/2020 sono stati:

- un incremento del Patrimonio Netto a seguito della costituzione di una riserva da rivalutazione ex art. 110 del D.L. 104/2020, pari ad € 167.680, importo netto dall’imposta sostitutiva del 3% per affrancamento fiscale della rivalutazione;

- la diminuzione del Patrimonio Netto in conseguenza della perdita di esercizio di € -341.789;

- la diminuzione della consistenza del Patrimonio Netto per € -176.845 a seguito dell’effetto combinato dell’appostazione della riserva da rivalutazione 2020 e della perdita di esercizio 2020.

Il saldo del Patrimonio Netto al 31/12/2020 risulta essere pari a -€ 52.290.

2. Contesto macroeconomico di riferimento

Secondo le più recenti pubblicazioni dell’ISTAT, il PIL italiano del 2020 è diminuito dell’8,9% rispetto al 2019.

La crisi innescata dal COVID-19 ha interessato tutti i principali aggregati della domanda interna che risultano in diminuzione del 7,8% per i consumi finali e del 9,1% per gli investimenti fissi lordi.

La diminuzione della domanda estera ha contribuito ad una variazione negativa del PIL per 0,8 punti percentuali.

Secondo i dati ISTAT nel 2020 l’inflazione in Italia ha registrato un dato negativo pari al -0,2%.

La deflazione del 2020 è stata caratterizzata da una diminuzione significativa dei prezzi dei beni energetici e dei servizi di trasporto e da una crescita dei prezzi dei beni alimentari.

Il mercato del lavoro ha continuato ad essere per tutto l’anno fortemente influenzato dall’impatto dell’emergenza sanitaria sul sistema economico.

Nel quarto trimestre del 2020 l’ISTAT ha rilevato una diminuzione complessiva di 414.000 posti di lavoro rispetto all’analogo periodo del 2019, nonostante un incremento di 98 mila unità di contratti a tempo indeterminato. Le misure governative a sostegno dell’occupazione, incluso il divieto di procedere a licenziamenti anche in caso di motivazione oggettiva, non hanno avuto effetti sulla mancata proroga dei contratti a termine in scadenza, che rappresentano la quota più significativa della diminuzione dei posti di lavoro.

Le attese per l’economia nazionale, europea ed internazionale sono fortemente condizionate dalle incertezze che ancora circondano lo sviluppo della pandemia connessa alle varianti del COVID-19 e dalle difficoltà

riscontrate nell’attuazione delle campagne vaccinali di massa che sembrano richiedere tempi più lunghi rispetto a quelli inizialmente stimati nel momento in cui sono stati resi disponibili i primi vaccini.

Tutte le previsioni economiche per il prossimo futuro sono fortemente condizionate dall’evoluzione della pandemia e sono costantemente oggetto di revisioni.

Nonostante ciò di seguito sono esposte le previsioni sull’andamento dei principali indicatori dello scenario macroeconomico in Italia:

Previsioni sull’andamento del PIL in Italia 2021-2022 (Variazioni Percentuali sui 12 mesi)

Fonti: Banca

d’Italia FMI OCSE Commissione

Europea

PIL 2021 +5,1 +4,9 +5,9 +5,0

PIL 2022 +4,4 +4,2 +4,1 +4,2

Previsioni sull’andamento del tasso di disoccupazione in Italia 2021-2022 (Variazioni Percentuali sui 12 mesi)

Fonti: Banca d’Italia e Istat

2021 +10,5

2022 +10,3

Previsioni sull’andamento dell’inflazione in Italia 2021-2022 (Variazioni Percentuali sui 12 mesi)

Fonti: Banca

d’Italia FMI OCSE Commissione

Europea

Inflazione 2021 +1,5 +0,8 +1,3 +1,4

Inflazione 2022 +1,3 +1,0 +1,1 +1,2

Data la particolare attività svolta da Il Villaggio Globale Cooperativa Sociale prevalentemente incentrata sulla gestione dell’accoglienza degli immigrati richiedenti asilo, si espongono di seguito i dati pubblicati dal Ministero dell’Interno, relativi agli sbarchi di profughi avvenuti in ciascun anno di riferimento nel periodo dal 01 gennaio al 15 settembre.

L’evidenza di tali dati conferma l’importanza per lo Stato Italiano e l’Unione Europea di disporre di soggetti in grado di garantire il servizio di accoglienza agli immigrati.

Con riferimento all’area territoriale oggetto dell’attività de Il Villaggio Globale Cooperativa Sociale segnaliamo che, coerentemente con l’incremento degli sbarchi, la prefettura di Padova ha pubblicato un bando da 32 milioni di Euro per 900 posto letto e la prefettura di Venezia ha pubblicato un bando per 500 posti letto, ai quali il Villaggio Globale ha partecipato mettendo a disposizione le proprie strutture e la propria esperienza.

Numero migranti sbarcati dal 01/01 al 15/09

2019 2020 2021

6.236 21.073 42.186

3. Situazione e andamento della società

Riclassificazione dello stato patrimoniale a liquidità decrescente degli attivi e a scadenze crescenti dei passivi con evidenza dell’incidenza percentuale di ciascuna voce rispettivamente sul totale degli impieghi o sul totale delle fonti e delle variazioni assolute e percentuali annuali.

Stato Patrimoniale Attivo

Il totale degli impieghi della società diminuisce rispetto al 2019 di € 908.471. La diminuzione è originata sostanzialmente dalla riduzione del volume d’affari, dallo stallo dei crediti di funzionamento e dalla svalutazione integrale dell’avviamento e dei costi di impianto ed ampliamento contenuti nelle immobilizzazioni immateriali.

Le immobilizzazioni sono diminuite complessivamente di € 96.813.

Tale decremento è stato determinato sostanzialmente dalla rilevazione di ammortamenti per € 114.173 e di svalutazioni per € 161.670 che complessivamente sono stati superiori alla rivalutazione della voce terreni e fabbricati, pari ad € 172.866, attuata ai sensi dell’art 110 del DL 104/2020.

Il capitale circolante ha subito un calo di € 811.658 (€-278.389 dovuto alle liquidità immediate ed €-533.269 inerente alle liquidità differite).

Il volume maggiore all’interno degli impieghi è rappresentato dalle liquidità differite che incidono per il 58,18% (58,28% nel 2019), seguite dalle immobilizzazioni che pesano per il 39,63% (34% nel 2019).

Le disponibilità immediate, oltre a calare in termini assoluti (€-278.389), riducono anche il proprio peso sul totale degli impeghi passando dal 7,72% del 2019 al 2,20% del 2020.

Stato Patrimoniale Passivo

CAPITALE DI TERZI 3.818.655 101,39% 4.550.281 97,34% (731.626) -16,08%

Passività correnti 3.062.576 81,31% 3.812.605 81,56% (750.029) -19,67%

Debiti a breve termine 3.028.079 80,40% 3.802.263 81,33% (774.184) -20,36%

Ratei e risconti passivi 34.497 0,92% 10.342 0,22% 24.155 233,56%

Passività consolidate 756.079 20,07% 737.676 15,78% 18.403 2,49%

Debiti a m/l termine 624.670 16,59% 613.201 13,12% 11.469 1,87%

Fondo per rischi ed oneri 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

TFR 131.409 3,49% 124.475 2,66% 6.934 5,57%

CAPITALE PROPRIO (52.290) -1,39% 124.555 2,66% (176.845) -141,98%

Capitale sociale 186.752 4,96% 186.952 4,00% (200) -0,11%

Riserve 271.392 7,21% 90.629 1,94% 180.763 199,45%

Utili (perdite) portati a nuovo (168.645) -4,48% (200.356) -4,29% 31.711 -15,83%

Utile (perdita) dell'esercizio (341.789) -9,07% 47.330 1,01% (389.119) -822,14%

TOTALE FONTI 3.766.365 100,00% 4.674.836 100,00% (908.471) -19,43%

Specularmente agli impieghi anche il totale delle fonti diminuisce di € 908.471 rispetto al 2019.

La diminuzione dei mezzi propri per € 176.845 è stata accompagnata da una rilevante riduzione dei mezzi di terzi, pari ad € 731.626, originata da un significativo calo delle passività correnti (€-750.029).

L’incidenza del capitale proprio sulle fonti finanziarie passa dal 2,66% del 2019 ad un valore negativo, pari al -1,39% del 2020, registrando un peggioramento del 141,98%.

Il 101,39% delle fonti è rappresentato da capitale di terzi. L’incidenza supera il 100% a motivo della presenza di un Patrimonio Netto negativo. La suddivisione del capitale di terzi tra passività correnti e passività consolidate espone un’incidenza rispettivamente del 81,31% e del 20,07%.

Principali indici di misurazione delle prestazioni patrimoniali e finanziarie.

-10% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

2020 2019

Composizione delle fonti

Capitale Proprio Passività consolidate Passività correnti

INDICE Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazioni %

Quoziente primario di struttura

= Capitale Proprio/Immobilizzazioni -3,50% 7,84% -144,70%

Quoziente secondario di struttura

=(Capitale proprio+Passività consolidate)/Immobilizzazioni 47,16% 54,25% -13,08%

Quoziente di indebitamento complessivo

= Capitale di Terzi/Capitale Proprio -73,03 36,53 -299,90%

Quoziente di indebitamento finanziario

= Capitale di Terzi Oneroso/Capitale Proprio -40,23 19,97 -301,49%

Mezzi Propri su Capitale Investito

= Capitale Proprio/Totale Impieghi -1,39% 2,66% -152,11%

Quoziente di disponibilità

= Capitale Circolante/Passività Correnti 74,25% 80,93% -8,26%

Capitale Circolante Netto

= Capitale circolante-Passività Correnti (788.699) (727.070) 8,48%

Il quoziente primario di struttura (Capitale Proprio/Immobilizzazioni) esprime il grado di copertura dell’attivo immobilizzato con i mezzi propri. Nel 2020 l’indice risulta pari a -3,50%. Il valore negativo dell’indice evidenzia come l’attivo immobilizzato a fine 2020 risulti finanziato integralmente da capitale di terzi, mentre nel 2019 era finanziato per il 7,84% da Capitale Proprio.

Il quoziente secondario di struttura ((Capitale Proprio + Passività Consolidate)/Immobilizzazioni) dà evidenza del rapporto tra le forme di finanziamento a lungo termine (passivo consolidato e patrimonio netto) e l’attivo immobilizzato. L’indice pari al 47,16% nel 2020 peggiora del 13,08% rispetto al 2019 a causa della diminuzione del Patrimonio Netto per € -176.845.

Il quoziente di indebitamento complessivo (Capitale di terzi/Capitale Proprio), che esprime il rapporto tra il capitale di terzi ed i mezzi propri, peggiora nel 2020, raggiungendo il rapporto di -73,03. Il valore negativo raggiunto dall’indice nel 2020 segnala che l’indebitamento complessivo della società è integralmente a carico di terzi, mentre nel 2019 il Capitale di Terzi era pari a 36,53 volte il Capitale Proprio.

Il quoziente di indebitamento finanziario (Capitale di terzi oneroso/Capitale Proprio), confronta il debito per finanziamenti onerosi (nel caso debiti di natura bancaria e finanziamenti dei soci) con i mezzi propri.

L’indice raggiunge nel 2020 il valore di -40,23. Il valore negativo raggiunto dall’indice nel 2020 segnala che l’indebitamento finanziario della società è integralmente a carico di terzi, mentre nel 2019 il Capitale di terzi oneroso a pari a 19,97 volte il Capitale Proprio.

Il quoziente Mezzi Propri su Capitale Investito (Capitale Proprio/Totale Impieghi) misura la quota di impieghi finanziata con il Capitale Proprio. Al 31/12/2020 tale indicatore ha raggiunto un valore del -1,39%

evidenziando che gli impieghi sono integralmente finanziati da capitale di terzi.

Il quoziente di disponibilità (Capitale circolante/Passività correnti) rappresenta un indicatore del grado di solvibilità di un’azienda, poiché confronta le attività correnti con le passività correnti. Tale indice al 31/12/2020 è pari al 74,25% peggiorando dell’8,26% rispetto al 2019 (80,93%). Il dato è rappresentativo della tensione finanziaria originata dalla crisi da Covid-19 sulle attività esercitate dalla cooperativa e dalla riduzione della diaria riconosciuta per ciascun immigrato ospitato nelle strutture della società, passata da € 34 a € 21 circa procapite-prodie (-38,23%).

Il Capitale Circolante Netto (Capitale circolante – Passività correnti) espone in valore assoluto la differenza tra attivo circolante e passività correnti. Al 31/12/2020 il capitale circolante netto è risultato negativo per € -788.699, rispetto ad € -727.070 del 2019, peggiorandosi del 8,48%. Data l’uguaglianza dei dati di calcolo dell’indice con quelli del quoziente di disponibilità, anche il presente indicatore è stato condizionato dalla tensione finanziaria originata dalle ripercussioni della crisi da Covid-19 sulle attività esercitate dalla cooperativa e dalla riduzione della diaria riconosciuta per ciascun immigrato ospitato nelle strutture della società passata, da € 34 a € 21 circa procapite-prodie (-38,23%).

Riclassificazione del conto economico a valore aggiunto con evidenza dell’incidenza percentuale di ciascuna voce sul valore della produzione e delle variazioni assolute e percentuali rispetto all’esercizio precedente.

Conto Economico

VALORE DELLA PRODUZIONE 4.189.432 100,00% 5.095.020 100,00% (905.588) -17,8%

- Consumi di materie prime 789.170 18,84% 1.042.775 20,47% (253.605) -24,3%

- Spese per servizi 1.099.867 26,25% 1.329.776 26,10% (229.909) -17,3%

- Spese per godimento beni di terzi 711.499 16,98% 791.299 15,53% (79.800) -10,1%

VALORE AGGIUNTO 1.588.896 37,93% 1.931.170 37,90% (342.274) -17,7%

Costo del Personale 1.157.181 27,62% 1.416.524 27,80% (259.343) -18,3%

Oneri diversi di gestione 325.254 7,76% 54.521 1,07% 270.733 496,6%

MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 106.461 2,54% 460.125 9,03% (353.664) -76,9%

- Ammortamenti e svalutazioni 361.747 8,63% 237.274 4,66% 124.473 52,5%

- Accantonamenti 0 0,00% 0 0,00% 0 0,0%

MARGINE OPERATIVO NETTO (EBIT) (255.286) -6,09% 222.851 4,37% (478.137) -214,6%

Proventi finanziari 8 0,00% 21 0,00% (13) -61,9%

Oneri finanziari (61.001) -1,46% (60.495) -1,19% (506) 0,8%

RISULTATO ANTE RETTIFICHE DI ATTIVITA' E

PASSIVITA' FINANZIARIE (316.279) -7,55% 162.377 3,19% (478.656) -294,8%

Rettifiche di valore di attività e passività

finanziarie (5.328) -0,13% (39.800) -0,78% 34.472 -86,6%

RISULTATO ANTE IMPOSTE (EBT) (321.607) -7,68% 122.577 2,41% (444.184) -362,4%

Imposte sul reddito d'esercizio 20.182 0,48% 75.247 1,48% (55.065) -73,2%

RISULTATO NETTO (341.789) -8,16% 47.330 0,93% (389.119) -822,1%

Il Valore della Produzione diminuisce nel 2020 di € 905.588 rispetto al 2019.

La contrazione pari al 17,8% è collegata ai risultati conseguiti nell’attività di gestione dei flussi migratori.

La contrazione di fatturato intercorsa trova motivazione in un intrecciarsi di molteplici fattori, in primis nell’onda d’urto dei decreti Salvini di dicembre 2018, iniziata nel 2019 con la diminuzione delle rette pro-capite pro-die delle persone accolte nei Centri di Accoglienza Straordinaria.

Tale riduzione è stata applicata:

- nella convenzione con la Prefettura di Venezia a partire da gennaio 2019 in modo parziale e completamente da febbraio 2019;

- nella convenzione con la Prefettura di Padova a partire da novembre 2019.

La contrazione delle entrate è stata compensata solo in parte dalla riduzione di alcuni dei servizi previsti precedentemente per quell’attività.

Nel 2020 quindi la cooperativa ha avuto per tutti gli accolti del CAS la riduzione della retta giornaliera procapite da 34 euro a 21euro (-38,23%).

La mobilitazione susseguita alle determine dei suddetti decreti, soprattutto in tema di non trattamento sanitario dovuto ai migranti, e le prese di posizione dell’Unione Europea facevano prospettare un riadeguamento delle tariffe in ordine ai servizi da rendere obbligatoriamente già nel 2020. Invece, le Prefetture hanno recepito solo recentemente le direttive della Comunità Europea e gli effetti si vedranno nel corso del 2021.

Tutto ciò ha trovato un ulteriore aggravio nell’incorrere della pandemia con tutte le incognite che la caratterizzano.

Infatti, nel 2020 le Prefetture non hanno potuto consentire l’inserimento delle persone, arrivate da paesi martoriati, nelle strutture di accoglienza, in quanto prima avrebbero dovuto far fare loro un periodo di accoglienza “extra” per quarantena e non erano attrezzate per questo. La Cooperativa si è messa a disposizione per offrire questo servizio, fornendo un paio di strutture dedicate. Tale proposta non è stata accolta, pertanto

0 1.000.000 2.000.000 3.000.000 4.000.000 5.000.000 6.000.000

2020 2019

Valore della produzione

continuavano ad uscire dall’accoglienza persone che perdevano i requisiti per rimanerci e sono stati pressoché bloccati gli ingressi.

Per far fronte a ciò, pur nell’incertezza del perdurare del fenomeno, si sono contenute quanto più possibile le spese con una razionalizzazione delle presenze negli appartamenti atte a ridurre i consumi e sono diminuite il più possibile le collaborazioni in ATI con altri soggetti per mantenere il fatturato in seno alla cooperativa.

L’acquisizione di consenso pubblico verso politiche a sfavore dell’accoglienza, il famoso “aiutiamoli a casa loro”, ha reso ulteriormente complessa la gestione dell’attività di accoglienza, invisa molto più che in passato da molti cittadini. Ciò ha comportato anche la decisione di due comuni (Spinea-Ve e Este-Pd) di non prevedere la prosecuzione dei servizi Siproimi/SAI oltre il 31/12/2020, allorché tale servizio non avesse arrecato problemi, ma rappresentato anche uno strumento di controllo del territorio.

Il Valore Aggiunto si attesta al 31/12/2020 ad € 1.588.896, riducendosi di € 342.274 rispetto all’anno precedente, con una variazione negativa del 17,7%.

A fronte della rilevante contrazione del valore della produzione è stata attuata un’accurata gestione dei costi esterni al fine di limitare al massimo possibile la perdita di marginalità.

Se da un lato ciò è stato possibile nella spesa per materie prime (-24,3% rispetto al 2019) poiché costituite prevalentemente da costi variabili, dall’altro i risparmi sono stati più contenuti nell’ambito delle spese per servizi (-17,3%) e delle spese per godimento beni di terzi (-10,1%), voci entrambe caratterizzate dalla presenza al loro interno di una rilevante componente di costi fissi.

0 200.000 400.000 600.000 800.000 1.000.000 1.200.000 1.400.000 1.600.000 1.800.000 2.000.000

2020 2019

Valore aggiunto

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) a fine 2020 è pari ad € 106.461 e diminuisce di € 353.664 rispetto all’esercizio precedente (-76,9%). Il rilevante sforzo organizzativo attuato a fronte della riduzione dei ricavi, originata dagli impatti del Covid-19 e dalla riduzione delle diarie riconosciute per ciascun immigrato ospitato, ha consentito una riduzione dei costi del personale di € 259.343 rispetto al 2019 (-18,3%), contribuendo in maniera significativa alla riduzione del divario di marginalità economica rispetto all’esercizio precedente, nonostante l’incremento degli oneri diversi di gestione caratterizzato da costi non ricorrenti.

Il Margine Operativo Netto (EBIT) risulta negativo per € 255.286, rispetto ad un valore positivo di € 222.851 registrato nel 2019 (-214,6%). L’ammontare degli ammortamenti e delle svalutazioni è stato pari ad € 361.747, con un incremento del 52,5% rispetto al 2019 (€ 237.274).

0 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000 300.000 350.000 400.000 450.000 500.000

2020 2019

Margine operativo lordo

(300.000) (200.000) (100.000) 0 100.000 200.000 300.000

2020 2019

Margine operativo netto

Dal confronto tra il valore della produzione ed i costi della produzione è chiaramente visibile l’effetto complessivo delle variazioni intervenute negli indicatori economici descritti in precedenza a seguito degli impatti del Covid-19 sull’attività esercitata e della riduzione delle diarie riconosciute per ciascun immigrato ospitato. La riduzione del valore della produzione è stata accompagnata da una sensibile, ma purtroppo non esattamente proporzionale riduzione dei costi di produzione (a causa della presenza di costi fissi e dall’impossibilità di attuare libere politiche sulla gestione del costo del lavoro a causa delle normative che hanno bloccato i licenziamenti anche per giustificato motivo), che ha consentito di limitare la perdita della gestione operativa a € -255.286.

Il risultato ante imposte (EBT) al 31/12/2020 risulta essere pari ad € -321.607. Il peso degli oneri e proventi finanziari è stato pari a €-60.993 (+0,9% rispetto all’esercizio precedente) e quello delle svalutazioni su partecipazioni è stato pari ad € -5.328 (-86,6% rispetto all’esercizio precedente).

3.000.000

L’esercizio 2020 si chiude con un risultato netto negativo pari ad € -341.789. Pur in presenza di un risultato ante imposte negativo per € -321.607, è stata rilevata IRAP per € 3.487 a cui si è aggiunto un onere fiscale di

€ 16.695 relativo ad esercizi precedenti.

Nonostante un calo del valore della produzione di € 905.588, dovuto ai fattori esterni descritti in precedenza,

Nonostante un calo del valore della produzione di € 905.588, dovuto ai fattori esterni descritti in precedenza,

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