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V. Abstract

6.1 Scenario transitorio

6.1.1 Situazione impiantistica

Lo scenario transitorio prevede un parco impiantistico per il trattamento meccanico- biologico che sia autorizzato a trattare un quantitativo di 933.413 t/a, pari al rifiuto proveniente dai comuni con raccolta differenziata < 60%. Col passare degli anni questa quantità dovrebbe diminuire, parallelamente all’aumento della raccolta differenziata, fino a diventare nulla una volta raggiunta la fase “a regime”. La capacità degli impianti allo stato attuale è indicata in Tabella 25.

In Tabella 25 sono anche indicate la capacità degli impianti autorizzata e la “capacità netta”: questa è il risultato dell’applicazione di un fattore di sicurezza del 15% alla capacità di ciascun impianto per tutelare il sistema in caso di inevitabili fermate degli impianti dovute a guasti o ad ordinaria manutenzione. Il surplus è stato calcolato sottraendo il fabbisogno impiantistico alla capacità netta, con un’eccedenza finale pari a 190.772 t/a. Questa è destinata ad aumentare con il minor ricorso al trattamento biologico prospettato negli anni. Si può considerare il parco impianti di trattamento meccanico-biologico pienamente sufficiente a sopportare il flusso previsto in ingresso, con anzi un’eccedenza destinata a crescere.

L’analisi della capacità impiantistica per il trattamento meccanico ha invece evidenziato delle incongruenze tra i valori forniti nel PRGRU e quelli autorizzati ai

Fabbisogno Capacità impianti Capacità netta Surplus/decifit

933.413 1.322.570 1.124.185 190.772

Tabella 25 - Fabbisogno e capacità impiantistica per il trattamento meccanico- biologico [t/a].

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singoli impianti. In Tabella 26 si confrontano le capacità proposte nel Piano e quelle corrette ricalcolate.

Tabella 26 - Confronto capacità impiantistiche per il trattamento meccanico [t/a].

Si può notare come la capacità dell’impianto di Cavallino sia minore rispetto a quella del Piano, perché in esso è stata inserita la capacità totale installata e non quella autorizzata, come in tutti gli altri impianti. Lo stesso errore è stato fatto per Conversano. Per quest’ultimo e Massafra Console, che sono linee interne a TMB con diretta produzione di CSS, sono state indicate le capacità impiantistiche analogamente a come è stato fatto da parte della Regione: non avendo un valore autorizzato specifico per il trattamento TM, è stata indicata la quantità di FSC massima che il TMB a monte può produrre (legata alla quantità autorizzata in ingresso all’impianto), destinata a subire il successivo trattamento meccanico. La formula di seguito:

𝑐𝑎𝑝𝑎𝑐𝑖𝑡à 𝑇𝑀 = 𝑐𝑎𝑝𝑎𝑐𝑖𝑡à 𝑇𝑀𝐵 × 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝐹𝑆𝐶

La capacità di entrambi gli impianti è stata calcolata utilizzando il rendimento di produzione di FSC previsto nel piano: questo è stato ipotizzato pari al 52,5% (valor medio dell’intervallo tra 40% e 65% indicato nel PRGRU) e non il 40% come in precedenza. La Tabella 27 confronta il fabbisogno impiantistico legato a ciascun rendimento di produzione di FSC con la capacità netta.

Tabella 27 - Fabbisogno e capacità impiantistica per il trattamento meccanico [t/a].

Un rendimento di produzione di FSC maggiore comporta un inevitabile aumento del deficit impiantistico. Nelle nostre analisi è stato preso come riferimento il valore medio. Per come è pensato lo scenario transitorio, il fabbisogno impiantistico sarà variabile nel tempo: vi sarà una diminuzione del RUR prodotto a causa dell’aumento della raccolta differenziata, ma crescerà il quantitativo che confluirà agli impianti senza subire le perdite di processo del trattamento biologico. Questo è da valutare insieme al tempo necessario agli impianti per raggiungere i rendimenti definiti nel Piano. Inizialmente il RUR trattato negli impianti tal quale è pari a 175.639 t/a, che, insieme all’output dei TMB, comporta un deficit di capacità di trattamento pari a circa 122.000 t/a.

Impianti TM Capacità piano Capacità reale Capacità netta

Manfredonia 135.707 135.707 115.351 Barletta 60.000 60.000 51.000 Conversano* 140.160 90.064 76.554 Massafra console* 94.000 107.750 91.588 Massafra forcellara 80.000 80.000 68.000 Cavallino 225.000 165.739 140.878 TOT 734.867 639.260 543.371

Impianti TM %ƞ prod. FSC Fabbisogno [t/y] Capacità reale Capacità netta Surplus/ Decifit

Minimo 40,0% 549.004 639.260 543.371 -5.633

Medio 52,5% 665.681 639.260 543.371 -122.310

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Infine, è da valutare il parco impiantistico pugliese per recupero energetico (R1) del CSS, output del trattamento meccanico. In Tabella 28 è riportata la capacità totale degli impianti presente e futura: la prima è la somma degli impianti già in funzione, mentre la seconda ha in aggiunta la seconda linea di Massafra (100.000 t/a) e l’impianto Newo spa (88.000 t/a), già approvati e in costruzione, quindi disponibili in un periodo relativamente breve.

Tabella 28 - Capacità impiantistiche per il recupero energetico del CSS [t/a].

Nel conteggio degli impianti di incenerimento o co-incenerimento non è inserito il cementificio Cementir (35.000 t/y), in Provincia di Taranto, perché ormai fermo da anni e senza prospettive di riattivazione. Nei calcoli effettuati nel PRGRU è presente un errore nella quantificazione della capacità dell’impianto di Manfredonia E.T.A, che presenta una capacità di 130.000 t/a, corrispondente alla prima autorizzazione, modificata con DD n. 2334 del 23/12/2016 a 147.000 t/a.

Tabella 29 - Fabbisogni e capacità impiantistiche per il recupero energetico R1, [t/a].

Anche per il recupero energetico il fabbisogno è influenzato dal rendimento di produzione di FSC, che determina il quantitativo di combustibile prodotto destinato all’incenerimento. In Tabella 29 sono riportati i valori massimi e minimi previsti nel Piano, utilizzando nelle analisi sempre il valore medio, da cui risulta come ci sia un deficit di capacità impiantistica molto ampio, non totalmente risolto con il futuro ingresso in funzione di Newo s.p.a. e Appia Massafra 2. Il surplus/deficit è sempre stato calcolato come differenza tra la capacità netta degli impianti e il fabbisogno, cioè il CSS prodotto. Il deficit di circa 29.000 per il futuro risulta però sottostimato: la capacità del cementificio Buzzi (60.000 t/a) è stata considerata totalmente, sebbene funzioni da vari anni sotto regime, smaltendo anche meno della metà del CSS possibile autorizzato. Oltretutto è solito ricevere CSS prodotto da plasmix, quindi non da rifiuto urbano residuo ma da scarti del riciclo della plastica, rendendo il suo contributo completamente nullo ai fini dei nostri calcoli. In generale, auspicando che gli impianti TMB raggiungano i rendimenti migliori possibili, risulta un deficit impiantistico notevole.

Capacità piano Capacità reale capacità netta

ETA Manfredonia 135.000 147.000 124.950 Appia Massafra 100.000 100.000 85.000 Buzzi 65.000 65.000 55.250 TOT 300.000 312.000 265.200 Appia Massafra 2 100.000 100.000 85.000 Newo 88.000 88.000 74.800 TOT futuro 488.000 500.000 425.000

Impianti R1 %ƞ prod. FSC Fabbisogno Capacità netta Cap. netta futura Deficit Deficit futuro

Minimo 40,0% 472.144 265.200 543.371 -206.944 71.227

Medio 52,5% 572.486 265.200 543.371 -307.286 -29.115

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