• Non ci sono risultati.

Smarino del materiale abbattuto

ASPETTI AMBIENTALI CHE POSSONO ESSERE INTERESSATI DA UN PROGETTO

3. APPLICAZIONE DEL METODO PROPOSTO: Cave Di Palo – Maione

3.3 Progetto di coltivazione

3.3.8 Smarino del materiale abbattuto

Lo smarino del materiale abbattuto, come già descritto, avviene contemporaneamente alle operazioni di perforazione. La scelta delle macchine LHD è dovuta a diversi fattori:

- antieconomicità del trasporto su gomma:dovuta alle lunghe distanze da percorrere e dall’impossibilità di realizzare rampe percorribili in due sensi (a causa dell’acclività del terreno);

- difficoltà tecniche del trasporto su gomma: dovute al fatto che la rampa tra quota 290 m e 60 m ha una pendenza ≥30%, oltre i limiti di un dumper;

- Impatto atmosferico del trasporto gravitativo: il trasporto a gravità produce molte polveri, e richiede, inoltre, una superficie di

scivolamento sempre ripida fino al piazzale di base. Per di più il dislivello è molto elevato, e crea situazioni di pericolo;

Con le macchine LHD si effettua il trasporto del materiale dal fronte al fornello, senza necessità di manovre grazie alla presenza di una postazione di guida che ruota di 180°. In tal modo si effettua agevolmente il trasporto, soprattutto durante la realizzazione di piste e rampe.

Il calcolo dei tempi di smarino è stato determinato considerando una produzione giornaliera di circa 10500 m3 di materiale sciolto, e una distanza media percorsa di 1000 m (valida come media tra le distanze da percorrere sulle varie platee), dunque considerando ampi margini di sicurezza sui tempi di produzione.

Si propone pertanto l’acquisto di 7 LHD Atlas-Copco ST-8C, con una benna da 7,2 m3. Solo una, per motivi di spazio e produzione, verrà utilizzata per la realizzazione della rampa di arroccamento.

Le altre saranno necessarie quando la distanza del mucchio dal fornello sarà elevata, e quando ci sarà lo spazio disponibile per tutte sulla platea. Il materiale gettato nel tratto superiore del fornello finisce in galleria, dove uno scraper porta il materiale verso il tratto inferiore. Lo scraper è una cucchiaia collegata ad un argano tramite funi metalliche, che viene diretta sul mucchio in ingresso nella galleria: quando viene ritratto dall’argano ruota attorno ad un asse ortogonale a quello della galleria, carica il materiale e lo trascina fino all’imbocco del tratto inferiore del fornello. Il meccanismo è azionato da un operatore. Poiché all’uscita dalla galleria interseca la pista, bisogna fare in modo che non intralci il passaggio del mezzo che porta gli operai sul fronte di scavo.

Nella galleria a quota 50 m una tramoggia accoglie il materiale in arrivo dal fornello, e lo carica su un nastro che porta il materiale al frantoio.

Nel calcolo dei tempi di produzione si è tenuto conto di una riduzione dell’orario all’80% (per inconvenienti, 1h=~50 minuti), e un rendimento delle macchine pari all’80%.

3.3.9 Matrice A.E.V.I.A.

La matrice A.E.V.I.A. (Attività Estrattiva Valutazione Impatto Ambientale) è stata appositamente studiata per valutare l’impatto prodotto da un’attività estrattiva.

Il livello di impatto non può essere determinato in senso assoluto, ma solo relativamente ad altre alternative progettuali.

La matrice è costituita da 12 colonne che rappresentano azioni elementari tipiche dell’attività estrattiva e che condizionano l’ambiente, e da 41 righe che rappresentano caratteristiche tipiche di sottogruppi ambientali

La tabella 3.3 riporta i costi unitari delle varie voci di costo, e l’ammontare totale per i volumi interessati.

Un elemento aij della matrice è dato dal prodotto di due valori:

aij = pi x mj

dove:

pi = peso che una determinata azione i-sima ha sulla caratteristica i-sima;

mj = valore algebrico base d'impatto dell'azione i-sima sull'ambiente.

Quest'ultimo valore, compreso nell'intervallo –l0 ~ +l0 (a seconda che si tratti di impatto migliorativo o meno), viene stabilito per ogni tipo di azione, in base ad una serie di 12 tabelle riportate di seguito, relative ad una caratteristica del progetto esaminato (piste, allacciamenti, scavi, impianti, trasporti, discariche minerarie, recupero ambientale, valorizzazione della materia prima, durata dell'intervento, investimenti), in funzione dei valori dettati dalle scelte progettuali.

In particolare, per il calcolo dei pesi si assumono diversi valori dei livelli di influenza Lij, convenzionalmente scelti l'uno doppio dell'altro e pari a:

4 = livello di interferenza ALTO; 2 = livello di interferenza MEDIO; 1 = livello di interferenza BASSO; 0 = livello di interferenza NULLO;

a seconda della situazione dello stato iniziale dell'ambiente e del livello progettuale.

Per compilare la matrice AEVIA si procede prima alla compilazione della matrice dei pesi e da questa si passa alla matrice degli impatti. Sommando gli impatti secondo le righe e secondo le colonne si ottengono i valori di impatto cumulativi da cui si deduce:

1) quale azione elementare è più gravosa per l'ambiente;

2) quale caratteristica ambientale è più penalizzata dall'attività estrattiva. La somma degli impatti cumulativi di riga rende il valore complessivo d'impatto.

La procedura utilizzata per la compilazione della matrice degli impatti prevede innanzitutto che venga determinata quella dei pesi con i coefficienti rappresentativi dei livelli di interferenza (Ljj = 0, 1, 2, 4).

Per ogni azione si calcola il valore del livello unitario di interferenza, dato da : Bij =

= 41 1 41 i ij L

e quindi il suo peso su ogni caratteristica, definito come: pi=

B

j

L

ij

Noti i valori mj di impatto di ogni azione, si possono pertanto definire i

singoli elementi della matrice degli impatti, dati da: aij =

p

i

m

j

Si effettua poi la somma degli impatti ambientali, sia secondo le righe (caratteristiche) e sia secondo le colonne (azioni), ottenendo il valore di impatto ambientale cumulativo, che consente di stabilire quale azione elementare è più gravosa sull'ambiente (valore più elevato tra quelli risultanti dalle colonne) o quale caratteristica ambientale risulti maggiormente compromessa dall'attività estrattiva.

L'indice I che rappresenta il termine di paragone dell'intera operazione si ottiene indifferentemente dalla somma degli impatti cumulativi di riga o di colonna. L'impatto ambientale sarà tanto maggiore quanto più tale indice risulterà alto, nel caso in cui esso sia negativo l'azione indotta dall'attività estrattiva produrrà un beneficio ed un miglioramento globale dei fattori ambientali, tenendo conto anche degli aspetti socio-economici.

Di seguito viene riportata la matrice A.E.V.I.A. applicata alla metodologia proposta.

Documenti correlati