• Non ci sono risultati.

Soddisfazione per il lavoro

Nel documento 20 17 (pagine 45-48)

2.2 Le forme dell’occupazione della forza lavoro straniera

2.2.2 Soddisfazione per il lavoro

Stante il quadro fenomenologico sin qui ricostruito è opportuno chiedersi se sia possibile reperire dati che consentano di valutare il livello di soddisfazione degli occupati stranieri. La Rilevazione Continua sulle Forze Lavoro di Istat fornisce alcune interessanti informazioni3. Ad esempio, è possibile stimare il gradimento complessivo per la mansione svolta e per alcuni specifici aspetti di essa.

Alla domanda “Quanto è soddisfatto del lavoro attuale?”, in base ad una scala di punteggio compresa tra 0 e 10 (dove 0 indica “per niente soddisfatto” e 10 “molto soddisfatto”) il 41,3% degli occupati extracomunitari di 15 anni e oltre e il 48,5% dei comunitari dichiara di avere un livello di gradimento alto (pari ad un punteggio compreso tra 8 e 10) a fronte del 54,8% dei lavoratori italiani (figura 2.8).

Nel caso degli Extra UE, dunque, la quota di individui altamente soddisfatti è più contenuta rispetto ai cittadini nativi ed anche UE e simmetricamente più elevata, anche se di poco, è la percentuale (11,4%) di coloro che si collocano nella fascia più bassa di gradimento (equivalente ad un punteggio compreso tra 0 e 5).

Per i cittadini extracomunitari ad essere più ampia è la quota dei mediamente soddisfatti, corrispondenti al 47,3% della distribuzione considerata, pertanto ben al di sopra di italiani e comunitari. Il punteggio medio è dunque di 7,1 punti, inferiore ai 7,4 punti dei nativi e ai 7,3 degli UE.

3 Recentemente nell’indagine delle Forze Lavoro, l’Istat ha introdotto una nuova sezione denominata “Soddisfazione per il lavoro svolto” comprendente una batteria di domande con lo scopo di rilevare direttamente, sulla base di una scala di punteggio da 0 a 10, il livello di gradimento per l’impiego attuale nonché per alcuni aspetti di esso.

Figura 2.8. Livello di soddisfazione del lavoro attuale degli occupati (15 anni e oltre) per genere, classe d’età, titolo di studio, posizione nella professione e cittadinanza (v.% e media). Anno 2016

47

La scomposizione per genere rivela un più ampio gradimento per il lavoro svolto nel caso della componente femminile italiana (55,5% delle occupate si colloca nel livello “alto”) ed extracomunitaria (il 43,2% si ritiene molto soddisfatta). Di contro i lavoratori maschi extracomunitari sono coloro che esprimono maggior insoddisfazione (il 12,1% si distribuisce nella fascia “bassa”).

Con riferimento ad età, titolo di studio e posizione nella professione, si osservano alcune particolari evidenze e segnatamente:

 nel caso degli occupati extracomunitari, la percentuale di coloro che si dichiarano “per niente soddisfatti” (fascia “bassa” della scala di punteggio), decresce al crescere dell’anzianità anagrafica, passando dal 13,0% dei 15-24enni al 10,1% degli over 55enni; al contrario, il livello di soddisfazione degli under 24enni occupati italiani è il più alto in assoluto sia considerando le altre fasce d’età della popolazione, sia rispetto alle altre cittadinanze: il 56,3% si colloca, infatti, nella classe compresa tra 8 e 10 punti.

 A titoli di studio elevati corrisponde un maggior gradimento del lavoro svolto, con articolazioni sensibilmente diverse delle distribuzioni per cittadinanza. Ad esempio, la quota di laureati extracomunitari “molto soddisfatti” è la più bassa rilevata (52,2% rispetto al 58,9% degli italiani e al 58,4% degli UE), così come solo il 37,6% degli Extra UE con al massimo la licenza media esprime un gradimento che si colloca tra gli 8 e i 10 punti della scala, a fronte del 51,2% dei nativi e del 40,7% degli UE con medesimo titolo di studio.

La distribuzione degli occupati per livello di soddisfazione e posizione nella professione rivela un addensarsi, come è ragionevole attendersi, nella fascia di punteggio “bassa” di coloro che sono impiegati in lavori manuali non qualificati: si tratta del 15,3% degli extracomunitari, del 16,0% dei comunitari e del 17,7% degli italiani.

A parità di mansione, la percentuale dei lavoratori Extra UE che esprime una piena soddisfazione per il lavoro svolto è sempre inferiore al corrispondente valore di italiani e comunitari (ad eccezione dei dirigenti); la quota di occupati extracomunitari che si colloca nella fascia compresa tra 0 e 5 – che dunque si dichiarano “per niente soddisfatti” – in alcuni casi è inferiore al dato relativo alle altre cittadinanze. Ad esempio, gli impiegati Extra UE insoddisfatti sono il 9,9% a fronte dell’11,2% degli italiani, così come i lavoratori manuali specializzati, sempre extracomunitari, sono l’8,3% contro l’11,8% dei nativi.

Come si compone il livello di gradimento espresso? Dai dati sembra emergere un profilo dell’insoddisfazione dei cittadini stranieri, in particolare extracomunitari, che adombra un insieme di problematiche attinenti alla mobilità professionale, alla penalizzazione retributiva, allo sviluppo delle carriere e delle qualifiche professionali (figura 2.9).

Ad esempio, con riferimento al livello di soddisfazione per il guadagno, solo il 23,4% degli Extra UE si colloca nella fascia “alta” a fronte del 30,4% degli italiani e del 29,3% degli UE, così come il 23,8% si dichiara “per niente soddisfatto”, valore simile al 24,0% fatto registrare dalla componente nativa.

Anche per quel che riguarda le ore lavorate, gli extracomunitari presentano una quota di insoddisfatti molto alta (15,8%) e una percentuale di “molto soddisfatti” contenuta (35,9%); lo stesso dicasi per la stabilità del lavoro e il tipo di attività svolta, aspetti per i quali, anche in questo caso il livello di gradimento è decisamente basso. A ciò si aggiunga una percezione di precarietà elevata: il 14,3% degli extracomunitari ritiene probabile perdere il lavoro nei 6 mesi successivi all’intervista, contro l’8,0% degli italiani e il 13,5% dei comunitari. Il clima e le relazioni di lavoro, a fronte delle criticità evidenziate, sembrano essere, nella

percezione dei lavoratori Extra UE, aspetti non particolarmente problematici visto che più della metà è molto soddisfatto e solo il 6,4% non lo è per niente.

Figura 2.9. Livello di soddisfazione degli occupati 15 anni e oltre su alcuni aspetti del lavoro attuale per cittadinanza (v.% e media). Anno 2016

Fonte: elaborazioni Direzione SAS di Anpal Servizi su microdati RCFL - ISTAT

Nel documento 20 17 (pagine 45-48)

Documenti correlati