CAPITOLO 3: UN FUTURO PER LA TRADIZIONE
4.3 Solomeo: l’impresa fa rinascere il Borgo antico
Diverse sono le motivazioni che portano Brunello Cucinelli all’insolita decisione di acquistare un borgo medioevale per farne la sede della sua azienda.
Paese natale della moglie Federica, è un luogo che lui stesso definisce essere in linea con la sua cultura: figlio di contadini aveva abitato per anni in un paesino limitrofo e Solomeo gli trasmetteva un senso di familiarità e serenità per lui introvabili altrove.
110Tabarrini, M.: L'Umbria si racconta - Dizionario, 3 vol., Foligno 1982. Trombetta A. e G. Brugnami:
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La bellezza del paesaggio, la semplicità dei luoghi ed il contatto con la natura corrispondevano ai mezzi da lui ricercati per lo sviluppo della sua concezione di Impresa Umanistica.
Il complesso delle bellezze paesaggistiche, storiche ed artistiche, infatti, rappresentavano quanto di più utile ed adatto per alleggerire il duro e talvolta ripetitivo lavoro degli artigiani. L’essere immersi in una realtà di questo tipo avrebbe inoltre risvegliato la natura spirituale dei suoi collaboratori e, assieme alla serenità trasmessa dal contesto, avrebbe stimolato una maggiore creatività ed impegno nell’esecuzione delle mansioni di ciascuno.
Tra queste motivazioni, per così dire maggiormente legate alla spiritualità, era presente anche una sfumatura di carattere economico: Cucinelli riteneva infatti che la garanzia di solidità per gli Istituti Creditori che poteva dare un intero paese era superiore a quella che avrebbe potuto dare un tradizionale stabilimento industriale. Credeva inoltre nell’alto potenziale di crescita del valore del Borgo, cosa che si è negli anni infatti verificata e che tutt’ora stupisce positivamente. Non vi sono cartelli che indicano la presenza dell’azienda, non compaiono i tipici capannoni industriali: l’azienda è il Borgo stesso le cui case sono laboratori, uffici oltre che abitazioni.
Inizia così un’originale ed audace opera di riqualificazione del Borgo di Solomeo, opera che si protrarrà per ben 23 anni.
Punto di partenza è proprio il fortilizio medioevale “Castrum Solomei” che, in seguito ad una meticolosa opera di ristrutturazione affrontata secondo particolare direttive che imponevano il maggior rispetto possibile dell’impianto medioevale, diventa sede degli uffici e dei laboratori aziendali: tutti i locali sono caratterizzati dalla più accurata conservazione di cornici in pietra, pitture murali ed affreschi, pavimenti in mattonato e travi in legno.
Successivamente, grazie alla decisione di Brunello Cucinelli di devolvere annualmente il 20% del fatturato111 per gli interventi di recupero e di restauro, vengono effettuate numerose azioni di tipo conservativo su tutti gli altri beni di interesse artistico e storico.
111 Scatena, F., Brunello Cucinelli e la vittoria dell’imprenditoria umanistica ManagerOnline 8 aprile
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Parte dei progetti sono realizzati attraverso collaborazioni con istituzioni ed organizzazioni pubbliche, ma l’Imprenditore mantiene il suo ruolo decisionale in merito alla progettazione, dal momento che il suo benestare e la sua diretta partecipazione sono vincolanti per il coordinamento dei lavori ed influenti anche sulla qualità dei risultati. Prendono vita nel corso degli anni i progetti di ristrutturazione della Chiesa di San Bartolomeo che si trova al centro del paese, della Pieve seicentesca di S.Maria del Mandoleto, dell’intera viabilità del Borgo in collaborazione con il comune di Corciano, del palazzo del XIV secolo – ora sede dell’Azienda - ultimato nel 1987, dell’ottocentesca Villa Antinori con l’adiacente cappella, delle case del paese e della Piazza della Pace, inaugurata nel settembre 2008 dopo sette anni di lavori.
Il Borgo torna così agli antichi splendori: diventa un luogo di vita esemplare dove l’uomo assume un ruolo centrale ed il lavoro è caratterizzato da preminenti connotazioni umane, nel rispetto della dignità e della sensibilità delle persone. Il concetto stesso di fabbrica secondo Cucinelli si discosta da quello ormai da anni radicato nell’immaginario collettivo; non vi sono i capannoni ad uso industriale tipici delle tradizionali realtà imprenditoriali post Rivoluzione Industriale, ma “case-laboratorio” che fanno riaffiorare il concetto ormai in obsoleto di “andare a bottega”: in passato infatti, il giovane apprendista affiancava in ogni momento il suo maestro che gli tramandava così il mestiere in ogni singolo aspetto e con eccellenti risultati.
Il Borgo viene ad essere cosi composto da un vero e proprio reticolo di laboratori artigianali che hanno sede nelle piccole case ristrutturate, dislocati, a seconda dei criteri di specializzazione delle lavorazioni, nell’intero paese: sono contraddistinti all’esterno da targhe in pietra che documentano l’epoca di ristrutturazione e restauro e riportano frase di illustri maestri dell’antichità, tanto cari a Cucinelli.
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L’aver ricreato un ambiente così caldo e familiare, scevro da pressanti fiscalismi ed imposizioni gerarchiche, incide in maniera positiva su diversi aspetti quali la serenità del personale e la nascita di rapporti interpersonali maggiormente informali. Si genera così un flusso continuo di idee, esperienze e consigli che, nel tempo, hanno portato ad ottimi risultati stante la necessità di affrontare un mercato estremamente competitivo, in continua riconfigurazione, assetato di creatività, innovazione e continuo rinnovamento.
Il progressivo ed importante ampliamento dell’attività della Società ha recentemente reso necessaria la costruzione di una nuova sede aziendale alle porte di Solomeo. Questa si differenzia dalla prima per essere una struttura di nuovo impianto ma, anche in questo caso, non sono stati trascurati gli aspetti estetici, artistici e paesaggistici: l’arredamento interno è in linea con quello degli stabili del Borgo e fanno cornice ambientale alla struttura estesi frutteti e boschi di cedri e pini che trasmettono un senso di grande serenità.