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2.2 Il disagio abitativo per la popolazione immigrata

2.2.3 Soluzioni abitative non idonee

Passando all’analisi delle abitazioni date in locazione agli immigrati, la situazione non migliora.

Riportando l’indagine ISTAT “Reddito e condizioni di vita” (2009), le abitazioni del- le famiglie con stranieri presentano maggiori problemi di sovraffollamento21 e di scarsa qualit`a dell’abitazione rispetto alle famiglie italiane.

L’indicatore di grave deprivazione abitativa (Tabella 3) `e definito dalla quota di fa- miglie che vivono in condizione di sovraffollamento e che rivelano almeno un altro grave problema relativo all’abitazione22.

21In accordo con la metodologia correntemente utilizzata da Eurostat, un’abitazione viene considerata

sovraffollata quando non ha a disposizione un numero adeguato di stanze, definite come: • una stanza per la famiglia;

• una stanza per ogni coppia;

• una stanza per ogni componente di 18 anni e oltre;

• una stanza ogni due componenti dello stesso sesso di et`a compresa tra i 12 e i 17 anni di et`a; • una stanza ogni due componenti fino a 11 anni di et`a, indipendentemente dal sesso.

22Si considerano come problemi relativi all’abitazione: assenza di bagno interno; assenza di vasca

da bagno o doccia; tetti, soffitti, finestre o pavimenti danneggiati; presenza di umidit`a nei muri, nei pavimenti, nei soffitti o nelle fondamenta; scarsa luminosit`a.

Tabella 3 – Famiglie in condizione di grave deprivazione abitativa per ripartizione geografica, tipo di comune, titolo di godimento dell’abitazione e

caratteristiche della famiglia (anno 2009)

FAMIGLIE CON ALMENO UNO STRANIERO

FAMIGLIE FAMIGLIE FAMIGLIE DI SOLI MISTE TOTALE DI SOLI

STRANIERI ITALIANI

RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

Nord–ovest 16,1 6,9(a) 14,2 3,3

Nord–est 14,7 7,7(a) 13,1 3,6

Centro 13,6 8,3(a) 12,4 5,0

Sud e Isole 14,8 8,6(a) 13,2 6,4

TIPI DI COMUNE

Area metropolitana 16,7 10,6(a) 15,5 5,2

Altri comuni 14,0 6,7 12,3 4,5

NUMERO DI COMPONENTI

Un componente 12,4 . 12,4 1,9

Due componenti 9,2 – 7,0 2,5

Tre componenti 19,0 9,4 (a) 15,2 4,9

Quattro componenti 17,3 7,4 (a) 13,7 9,2

Cinque o pi`u componenti 32,1 17,3(a) 27,3 19,0

FAMIGLIE CON MINORI

Nessun minore 11,4 – 10,1 3,1

Un minore 21,2 10,9 17,1 8,9

Due minori 20,3 10,3(a) 16,9 8,0

Tre o pi`u minori 37,9 – 32,5 19,3

FAMIGLIE CON ANZIANI

Nessun anziano 14,9 8,5 13,6 5,8

Almeno un anziano 15,5(a) 8,4(a) 3,1

TITOLO DI GODIMENTO DELL’ABITAZIONE Affitto 17,6 12,0 16,8 9,3 Propriet`a 11,1 3,8 (a) 7,5 3,4 Uso gratutito/Usufrutto 9,2 – 9,6 6,2 Totale 14,9 7,8 13,3 4,7

(a) Dato statisticamente poco significativo perch´e il nummero dei casi rilevati nel campione `e compreso tra 20 e 49 unit`a

Fonte ISTAT, Le famiglie con stranieri: indicatori di disagio economico, Anno 2009, Statistiche in breve, Famiglia e societ`a, 28 Febbraio 2011

Se prendiamo in considerazione questo indicatore, si nota che il 14,9 per cento tra le famiglie di soli stranieri vivono in condizioni di grave deprivazione, percentuale che si riduce a 4,7 se si analizzano i dati relativi alle famiglie italiane.

Il disagio abitativo `e maggiore per le famiglie in affitto (16,8 per cento) rispetto a quelle proprietarie (7,5 per cento) o che dispongono dell’alloggio a titolo gratuito (9,6 per cento); diminuisce con la presenza di anziani (8,4 per cento) e cresce all’aumentare del numero di minori presenti in famiglia (passando dal 10,1 per cento delle famiglie senza minorenni al 32,5 per cento di quelle con tre o pi`u).

Analizzando pi`u dettagliatamente le diverse componenti dell’indicatore di grave de- privazione abitativa (Tabella 4), da sottolineare `e l’indice di sovraffollamento. Le famiglie di soli stranieri che vivono in questa condizione sono il 41,1 per cento, contro il 14,6 per cento delle famiglie di soli Italiani.

Tabella 4 – Famiglie che mancano delle dotazioni essenziali o che denunciano problemi nell’abitazione di residenza per cittadinanza della persona di

riferimento della famiglia (anno 2009)

Grave Mancanza

deprivazione Abitazione Spazio dotazioni Strutture Scarsa abitative sovraffollata insufficiente igieniche danneggiate Umidit`a luminosit`a

di base FAMIGLIE CON ALMENO UNO STRANIERO 13,3 37,2 18,9 3,2 12,8 21,3 11,4 Romania 13,5 39,1 17,1 3,1(a) 10,7 19,4 10,8 Albania 14,9 40,6 20,1 – 14,2 24,2 13,2 Marocco 27,1 42,9 35,1 7,4(a) 26,8 40,8 19,0

Cina 10,3(a) 36,2 15,3(a) 10,5(a) 14,0(a) 7,7(a)

Ucraina 8,4(a) 44,3 10,2(a) 6,4(a) 15,1 7,2(a)

Filippine 16,6(a) 54,4 19,7(a) 18,7(a) 12,4(a)

Tunisia 15,6(a) 36,8 20,6 17,8(a) 36,9 15,5(a)

Polonia 7,4(a) 27,3 14,3(a) 9,7(a) 18,8 5,4(a)

India – 38,3(a) 22,0(a) 23,5(a)

Moldova – 38,8 – – – 17,8 (a) –

Macedonia – 34,6(a) 27,5(a)

Ecuador – 47,4(a) Per`u – 47,3(a) FAMIGLIE DI SOLI STRANIERI 14,9 41,1 19,9 3,7 14,1 22,7 12,5 FAMIGLIE MISTE 7,8 24,1 15,4 – 8,1 16,7 7,8 FAMIGLIE DI SOLI ITALIANI 4,7 14,6 9,0 1,1 9,9 16,4 8,1

(a) Dato statisticamente poco significativo perch´e il nummero dei casi rilevati nel campione `e compreso tra 20 e 49 unit`a

Fonte ISTAT, Le famiglie con stranieri: indicatori di disagio economico, Anno 2009, Statistiche in breve, Famiglia e societ`a, 28 Febbraio 2011

Per quanto riguarda invece i problemi collegati alle caratteristiche dell’abitazione, nel 2009 il 3,7 per cento delle famiglie di soli stranieri dichiara di non disporre delle dotazioni igieniche di base, cio`e non possiede almeno uno tra gabinetto interno, vasca da bagno (o doccia) e acqua calda nell’abitazione di residenza.

Inoltre, se ci spostiamo ad analizzare la situazione della manutenzione delle abitazioni, quello che si delinea non `e un quadro positivo. Nelle case di famiglie con stranieri la presenza di tetti, soffitti, finestre o pavimenti danneggiati (12,8 per cento dei casi), la presenza di umidit`a nei muri, nei pavimenti, nei soffitti o nelle fondamenta (21,3 per cento) o la scarsa luminosit`a (11,4 per cento), sono costantemente pi`u frequenti che nelle abitazioni delle famiglie di soli Italiani (8,8 per cento).

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E opportuno aggiungere al termine di questo capitolo un breve approfondimento ri- guardo alla situazione degli stranieri che non hanno un’abitazione stabile. Grazie ad una rilevazione ad hoc condotta nel 2011 dall’ISTAT in collaborazione con il Ministero del La- voro e delle Politiche Sociali, la Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora (fio.PSD) e la Caritas italiana23, si pu`o affermare che gli stranieri sono una com-

ponente importante della popolazione senza dimora. Infatti i dati rivelano che il 59,4 per cento di questa popolazione, pari a 28.323 persone, `e costituita da stranieri. Le cittadi- nanze pi`u diffuse sono quella rumena (l’11,5 per cento degli stranieri), la marocchina (9,1 per cento) e quella tunisina (5,7 per cento). Gli stranieri senza dimora sono pi`u giovani degli Italiani (il 47,4 per cento ha meno di 34 anni contro l’11,3 per cento degli Italiani), hanno un titolo di studio pi`u elevato (ha almeno la licenza media superiore il 40,8 per cento contro il 22,1 per cento degli Italiani) e vivono da meno tempo nella condizione di senza dimora. Da questo si deduce che per gli stranieri essere senza casa rappresenta, in alcuni casi, una situazione di disagio temporaneo strettamente legato al recente arrivo nel nostro paese. Tra gli stranieri, il 20 per cento era senza dimora gi`a prima di arrivare in

23L’indagine si `e rivolta alle persone senza dimora (roofless e houseless) che, nei mesi di novembre-

dicembre 2011, hanno utilizzato almeno un servizio di mensa o accoglienza notturna nei 158 comuni italiani scelti per la rilevazione. La stima presentata esclude quanti, tra le persone senza dimora, nel mese di rilevazione non hanno mai mangiato presso una mensa e non hanno mai dormito in una struttura di accoglienza, nonch´e i minori, le popolazioni Rom e tutte le persone che, pur non avendo una dimora, sono ospiti, in forma pi`u o meno temporanea, presso alloggi privati (ad esempio, quelli che ricevono ospitalit`a da amici, parenti, ecc.).

Italia, il 41,4 per cento dichiara di aver avuto la sua ultima abitazione in uno stato estero e il restante 38,6 per cento in Italia. La perdita del lavoro o la separazione dal coniuge sono le principali cause di perdita dell’abitazione.