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Sala con soppalco (in continuità con la sala “Il ritratto e il sacro”) che ospita una parte dell'archivio storico della CCIAA Nuoro dedicata al tema della grafica

48.

Tarquinio Sini, Teuladini (Nel deserto)

49.

Giovanni Ciusa Romagna, Ragazza di Orgosolo

50.

Giovanni Ciusa Romagna, Donna in attesa

51.

Francesco Pirari Varriani, Pescatori fiumaroli

Numero

48

autore Tarquinio Sini

titolo testato Teuladini (Nel deserto)

datazione Post 1929-30. s.d. firmato “Sini” in b. sx tecnica esecutiva Tempera su cartone

misure 33 x 40 cm

stato di conservazione Sono presenti nella parte bassa macchie di umido possesso della dotazione

di una cornice coeva Cornice coeva in mogano modello MAN con passepartout e vetro scheda con analisi

storico-critica dell’opera

Rispetto alla tipologia dei più popolari “Contrasti”, in opere come questa l'ironia è meno immediata, intelligentemente calibrata sulla corrosione del cliché folclorico che veicolava l’idea del maschio sardo rude, selvatico e bandito, con quella invece imperfetta del gruppo di teuladini con spalle al muro rigorosamente uniformati nell’abito, colti nella loro indolenza di nullafacenti, oppressi dalla calura della landa meridionale.

Sini non ricorre ad accese cromie che negano la descrizione di una scena di vita, ma adotta quelli di una fotografia in b/n fortemente contrastata nei toni profondi e scuri o bianchi abbacinanti. Anche in questo caso sono note varie repliche dello stesso soggetto pur differite fra loro.

autore Giovanni Ciusa Romagna titolo testato Ragazza di Orgosolo

datazione certa o attribuita 1936. Datato “956” e firmato “Ciusa Romagna Nuoro 956”

tecnica esecutiva Carboncino e sanguigna su carta

misure 48 x 33 cm

stato di conservazione Foglio macchiato nella parte superiore possesso della dotazione

di una cornice coeva Cornice dorata seriale, con passepartout di carta e vetro a contatto scheda con analisi

storico-critica dell’opera

Per Ciusa Romagna il disegno non è espressione propedeutica al più importante e finale dipinto, ma, com’è in questo caso (e come sarà per tutta la sua eccellente produzione grafica), opera d'arte compiuta, pienamente realizzata.

L’effigiata indossa l’abito quotidiano tradizionale di Orgosolo, pertanto privo di ornamenti. La frontale ieraticità della modella ricorda quella statuaria dello scultore Francesco Ciusa, concittadino del pittore. Una leggera torsione del collo la allontana da quella che sarebbe stata una forzata postura, d'altronde obbligata per quelle donne, coperte da pesanti abiti in orbace. L’artista rimanda comunque a una fierezza e a un riserbo di certa cultura isolana, allora anche motivati dalla prassi della posa, contatto ravvicinato e solitario da farsi di fronte a uno sconosciuto, considerato disdicevole e mondano nella società sarda dell’interno negli anni trenta.

Esempio di riuscito ritratto muliebre, celebrativo dello “strapaese” latore di sentimenti positivi e genuini di certa retorica fascista, il disegno diventerà nel 1937 copertina del volume “Vita Poesia di Sardegna” di Remo Branca e Francesco Pala. Ne esiste un duplicato realizzato dall’autore, con leggere varianti, opera già presente nella raccolta G. A. Sulas di Nuoro.

Numero

50

autore Giovanni Ciusa Romagna

titolo testato Donna in attesa

datazione 1953. S.d. ma firmato “Ciusa Romagna” in b. dx.

tecnica esecutiva Carboncino, sanguigna e biacca su carta

misure 50 x 35 cm

stato di conservazione Supporto cartaceo ingiallito per troppa esposizione a fonte luminosa diretta possesso della dotazione Romagna, quello grafico: la tecnica del carboncino arricchito dall'uso della sanguigna è utilizzata in prevalenza nei numerosi disegni eseguiti a partire dalla seconda metà degli anni trenta, periodo a cominciare dal quale la sua maniera raggiunge risultati d’eccellenza. Esito ottimale ottenuto anche nella via via più complessa e matura composizione strutturale delle figure.

Nel disegno la personalità di Ciusa Romagna esplora personaggi mediante pose inedite, in più libere prospettive rispetto al quelle del dipinto, ad esempio addormentati o giacenti in abbandono, colti “proprio quando l'azione si arresta o langue e lascia che l'immagine acquisti valore di «apparizione», cioè, simultaneamente di visione e racconto“ (C. Maltese, Giovanni Ciusa Romagna, Fossataro, Cagliari, 1969, pag. 15).

In “Donna in attesa”, rappresentazione di un tipo femminile di Oliena, la modella parrebbe essere la stessa di un'altra opera (precedente di un anno, con uguale titolo) riconoscibile dal copricapo, il segno si fa deciso e preciso e, com’è naturale, più puntiglioso nel volto, parte che, assieme all’atteggiamento, deve veicolare la manifestazione del tema rappresentato. E la macchia di colore bianco, contorna e sottolinea i tratti del profilo (pulendo anche eventuali incertezze di segno), facendo risaltare la luce dello sguardo.

Il restante della figura diventa così di contorno a questa parte predominante, centro dell’opera, e a Ciusa Romagna basta solo suggerire, ricorrendo a segni rapidi e trasparenti da bozza, da non finito, armonici però col tutto.

autore Giovanni Antonio Pirari Varriani titolo testato Pescatori fiumaroli

datazione acclarata o presunta

1902. Titolo, firma e data: Pescatori Fiumaroli componimento e disegno di G.

A.Pirari Varriani Nu. 902, in b. sx.

tecnica esecutiva matita su carta

misure 67 x 49,6 cm

stato di conservazione Il supporto è macchiato (ingiallito) per la reiterata esposizione a luce naturale possesso della dotazione

di una cornice coeva Cornice in mogano modello MAN, con passepartout e vetro scheda con analisi

storico-critica dell’opera

Due uomini vestiti nell’abito tradizionale sardo sono intenti a pescare sull’argine di un corso d’acqua.

Secondo lo storico dell’arte Maria Luisa Frongia (in “Catalogo della Collezione, Nuoro 06 Febbraio 1999”, MAN, Nuoro, 1998), l’opera rivela l’influenza del pittore locale Giacinto Satta, caratterizzandosi per il minuzioso e descrittivo realismo che, nella resa delle figure umane, tradisce un certo impaccio, soprattutto nella rigidezza delle linee. I volti rivelano una maggiore attenzione, verso la ritrattistica.

Opera di artigianato documentaristico realizzata da un autore locale di matrice autodidatta, è lontana da intenti artistici, tutta esaurita nello sforzo della resa grafica. Essa tuttavia si impone per la datazione, momento nel quale la Sardegna poco ha ancora espresso attraverso la nuova classe di artisti postunitari, e soprattutto per le notevoli dimensioni.

cronologia espositiva Periodo di comodato al MAN: dicembre 1999 - 2012