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SORVEGLIANZA DELLE ZOONOSI E BENESSERE DEGLI ANIMAL

A fronte delle emergenze sanitarie che negli ultimi anni hanno investito i vari comparti zootecnici e a garanzia della tutela della salute pubblica, l’UE ha istituito un’attività di sorveglianza sanitaria, trac- ciabilità delle carni e monitoraggio epidemiologico anche e soprattutto attraverso le anagrafi animali. Quelle operative riguardano bovini, bufalini, equini e dal 1° gennaio 2010 anche gli ovi-caprini, per i quali scatta l’obbligo dell’identificazione elettronica per effetto del regolamento (Ce) n. 21/04, mentre le norme per l’identificazione di suini ed equidi sono state emanate solo di recente, rispettivamen- te, con la direttiva 2008/71/Ce e il regolamento (Ce) n. 504/08. A quest’ultimo ha fatto seguito, in Italia, il d.m. 29 dicembre 2009 che ha dettato le linee guida e i principi per l’organizzazione e la gestione dell’anagrafe da parte dell’Unire. Per la sorveglianza delle malattie animali e la sicurezza alimentare nei paesi dell’area mediterranea è stato

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■ PIANO NAZIONALE DI SORVEGLIANZA E DI

VIGILANZA SANITARIA SULL’ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI 2009–2011

Obiettivo fondamentale del Piano è di assicura- re, in accordo a quanto già stabilito dai regola- menti (Ce) n. 178/02 e n. 882/04, un sistema ufficiale di controllo dei mangimi lungo l’intera filiera alimentare al fine di garantire un elevato livello di protezione della salute umana, animale e dell’ambiente.

In particolare, il regolamento (Ce) n. 882/04 prevede che i controlli siano effettuati periodica- mente, con frequenza appropriata, in base alla valutazione dei rischi tenendo conto della specie animale di destinazione del mangime, del nume- ro e della tipologia delle aziende del settore dei mangimi, delle caratteristiche e dell’uso del mangime o di qualsiasi trasformazione, attività, operazione che possa influire sulla sicurezza dei mangimi; nonché del livello di applicazione della normativa comunitaria da parte degli operatori del settore dei mangimi.

Gli obiettivi rilevanti e prioritari per il triennio 2009-2011 sono:

– ultimazione dell’anagrafe delle imprese del set- tore dei mangimi ai sensi del regolamento (Ce) 183/05;

– vigilanza e controllo sull’applicazione delle restrizioni relative al divieto di utilizzo delle proteine animali trasformate nell’alimentazio- ne degli animali d’allevamento come previsto dal regolamento (Ce) 999/01 e successive modifiche;

– vigilanza e controllo dei contaminanti e delle sostanze indesiderabili, con particolare attenzio- ne alle micotossine nei mangimi, nonché alla contaminazione da sostanze indesiderate come la melamina;

– controllo dell’eventuale presenza di additivi vie- tati e delle sostanze farmacologicamente attive vietate nell’alimentazione animale;

– controllo delle diossine e Pcb nei mangimi di alcune materie prime e sottoprodotti industriali utilizzati per la produzione di mangimi;

– vigilanza e controllo in materia di contaminazio- ne da salmonelle, delle materie prime per man- gimi di origine animale individuate nella diretti- va 2003/99/Cee e delle materie prime per man- gimi di origine vegetale e dei mangimi composti, nonché nei mangimi per animali da compagnia; – controllo sulla presenza di OGM nei mangimi

(comparto biologico e convenzionale);

– orientamenti per la programmazione e relativa rendicontazione dei controlli effettuati presso i Posti di ispezione frontalieri.

4. S

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sottoscritto, nel maggio 2009, un accordo quin- quennale tra l’Organizzazione mondiale per la sani- tà animale e il ministero della Salute italiano, che prevede l’istituzione di una sede a Tunisi per l’attuazione di programmi di sorveglianza e di sicu- rezza alimentare nelle zone del Mediterraneo. Sul fronte della sanità degli alimenti per animali, il regolamento (Ce) n. 152/2009 ha fissato i metodi di campionamento e d’analisi per i controlli uffi- ciali degli alimenti per gli animali. Il regolamento (Ce) n. 767/09, in vigore dal 1° settembre 2010, ha introdotto nuove norme per l’immissione sul mercato e l’uso dei mangimi, in particolare per quanto riguarda le prescrizioni relative all’etichet- tatura, all’imballaggio e alla presentazione, mentre il regolamento (Ce) n. 242/10 ha istituito un cata- logo delle materie prime che li compongono. In Italia, invece, è stato adottato il Piano nazionale di sorveglianza e di vigilanza sanitaria sull’alimenta- zione degli animali valido per gli anni 2009-2011. A fine 2009 è stato adottato il regolamento (Ce) n. 1099/09 relativo alla protezione degli animali durante l’abbattimento mentre dal 1° gennaio 2010 è in vigore l’obbligo di trasmissione alle strutture di macellazione delle informazioni sulla catena alimentare per tutti gli animali avviati alla macellazione [regolamento (Ce) n. 853/2004]. Le disposizioni in materia di prevenzione, controllo

ed eradicazione di alcune encefalopatie spongifor- mi trasmissibili (TSE) sono state, nell’ultimo bien- nio, meno stringenti, essendo migliorata la situa- zione epidemiologica della BSE. Sulla base dei criteri pubblicati nel regolamento (Ce) n. 571/08 gli Stati membri hanno rivisto i piani di sorve- glianza. I bovini positivi alla malattia, in Europa, sono stati 49 nel 2009 (-65,5% rispetto al 2008), tra cui 13 in Spagna, 8 in Portogallo, 7 ciascuno, rispettivamente in Irlanda e Regno Unito, e un solo caso in Italia, mentre più che dimezzati risul- tano i casi di TSE negli ovini, con 808 capi posi- tivi, di cui 76 in Italia. Anche l’emergenza dell’in- fluenza aviaria è praticamente rientrata in Europa, per effetto delle misure comunitarie più restrittive disposte dalla direttiva 2005/94/Ce (attuata in Italia con il d.lgs. 9/2010); nel 2009 si sono veri- ficati appena 2 casi di virus H5n1 (-81,8% rispet- to al 2008), riscontrati unicamente in Spagna. Le altre zoonosi comuni non hanno destato particola- ri allarmi a livello comunitario, dove annualmente sono adottate misure di profilassi, prevenzione e controllo, mentre ha destato allarme, per il pre- sunto collegamento con i suini, il nuovo virus influenzale H1n1 nella popolazione umana che dal Messico ha toccato più paesi, anche europei. All’inizio del 2010 è stata proposta, in Italia, l’istituzione dell’anagrafe apistica nazionale per la

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QUALITÀ, SICUREZZA E CONTROLLO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI

valorizzazione del patrimonio apistico e la predi- sposizione di piani di profilassi e di controllo sani- tario, a seguito del sensibile calo della popolazione delle api che ha colpito in particolar modo, nel biennio 2008-09, le regioni settentrionali del nostro paese. Le cause, imputabili non solo all’an- damento climatico ma anche alla gestione coltura- le e ai trattamenti fitosanitari hanno spinto il nostro paese a prorogare nel 2009, come già era avvenuto nel 2008, la sospensione dell’uso dei neonicotinoidi nella concia del mais, causa princi- pale dello spopolamento e della mortalità delle api. In materia di vendita di prodotti di origine anima- le, si segnalano: le modalità applicative del regola- mento (Ce) n. 566/08 per la commercializzazione e l’etichettatura delle carni di Vitellone, ovvero bovini adulti di età compresa tra 12 e 24 mesi (decreto MIPAAF 2551/08); le modifiche apporta- te dal regolamento (Ce) n. 1047/09 alle norme di commercializzazione per le carni di pollame (i pro- dotti commercializzati come freschi non devono mai aver subito trattamento di congelazione o sur- gelazione); la vendita di latte crudo autorizzata tra- mite macchine erogatrici solo se riportanti la dici- tura “prodotto da consumarsi dopo bollitura”. Riguardo alla salute degli animali, riconosciuti “esseri senzienti” dal Trattato di Lisbona, il Consiglio europeo ha promosso un documento di sostegno internazionale per una dichiarazione uni- versale sul benessere degli animali. Sul piano ope- rativo, la Commissione ha adottato il piano d’azione per l’attuazione della strategia europea in materia di salute animale per il periodo 2007-

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2013 (Com 545/08), autorizzando il finanziamen- to di progetti pilota, mentre il Consiglio europeo ha dettato le norme minime per la protezione dei vitel- li. Alla fine del 2009, inoltre, la Commissione europea ha approvato una relazione che propone l’etichettatura del benessere animale e la creazio- ne di una rete europea di centri di riferimento per la protezione e il benessere degli animali. Su que- sto fronte, in Italia, è stato emanato il piano nazio- nale per il benessere degli animali da reddito (vitelli, suini, galline ovaiole e altre specie) ed è stata pubblicata la versione aggiornata del manua- le per la gestione del controllo del benessere ani- male durante il trasporto su strada, ai sensi del regolamento (Ce) n. 1/05.

ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI