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Il monitoraggio è lo strumento di base che consente la sorveglianza del deposito in sito con l’obiettivo della verifica della integrità funzionale delle diverse barriere di isolamento previste in sede di progetto (Barriere Multiple Ingegneristiche BMI).

In questo caso si opera con misurazioni continue nei sistemi di drenaggio dei liquidi, nei punti di rilascio degli aeriformi e con ispezioni e prove periodiche. Il monitoraggio deve anche riguardare l’ambiente esterno ( sorveglianza dell’ambiente esterno ) in modo da evidenziare le interazioni tra ambiente esterno e deposito e viceversa in termini di meccanismi di trasporto di nuclidi e radionuclidi. Questo tipo di monitoraggio è finalizzato a quantificare le variazioni statisticamente significative di nuclidi e radionuclidi nell’ambiente esterno al deposito con individuazione delle potenziali cause (passate e presenti) ed presumibili effetti a lungo termine. Le sostanze pericolose contenute nei rifiuti sono rese mobili innanzitutto da processi di diffusione. Infiltrazioni di acqua superficiale o da acquiferi saturi porta a fenomeni di lisciviazione e trasporto di specie chimiche. Il monitoraggio dei processi di lisciviazione e corrosione in atto all’interno del deposito insieme alla sorveglianza e monitoraggio delle vie di diffusione e di trasporto geochimico costituisce lo strumento di base per garantire la sicurezza contro i rischi di contaminazione dell’ambiente e della popolazione. Il monitoraggio considerato in queste brevi note è a carico del gestore del deposito.

 

10.1 Oggetto delle azioni di sorveglianza e monitoraggio 

 

Il sistema di smaltimento dei rifiuti radioattivi, nel suo complesso, ha come obiettivi fondamentali quelli di isolare i rifiuti dall’ambiente, assicurare un controllo attivo di eventuali rilasci di radioattività verso l’ambiente esterno al deposito ed infine limitare i rilasci entro obiettivi di sicurezza fissati per le persone e l’ambiente. Il sistema di sorveglianza e monitoraggio deve garantire ciò in ogni momento della vita del deposito. Ciò si realizza con un’ attenta allocazione spaziale e temporale delle azioni di sorveglianza e monitoraggio insieme a delle metodologie e tecnologie che permettano di verificare l’integrità del sistema di contenimento , isolamento e protezione.

Potenziali vie di rilascio e migrazione dei radionuclidi devono essere verificati dall’interno del deposito verso l’esterno e viceversa.

In ogni momento deve essere possibile dimostrare, all’esterno del deposito, l’assenza di radioattività attribuibile al deposito stesso. E’ molto importante caratterizzare il sito, dal punto di vista radiologico e delle vie di migrazione, nella fase di qualificazione del sito e quindi molto prima di qualsiasi attività di esercizio.

Sorveglianza e monitoraggio riguarda il sito del deposito considerando in particolare l’integrità e la funzionalità delle barriere ingegneristiche. Riguarda anche la parte esterna al deposito per gli aspetti connessi alle vie di trasporto dei radionuclidi e agli aspetti antropici.

In generale sorveglianza e monitoraggio coinvolge l’insieme delle problematiche connesse:

a) alla radioattività ambientale dell’aria e delle matrici ambientali in superficie (vegetali, pesci , molluschi di acqua dolce, sedimenti, piante acquatiche, , terreni);

b) alla radioattività ambientale delle acque profonde; c) alla geomorfologia

d) all’ecologia terrestre ed acquatica e) alla demografia

f) alle attività antropiche

per tutto ciò che è esterno all’impianto-deposito, mentre tutto ciò che riguarda il deposito in senso stretto le problematiche da considerare riguardano :

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a) i parametri ingegneristici delle barriere di contenimento;

b) i parametri ingegneristici dei sistemi di copertura e di convogliamento delle acque meteoriche;

c) i sistemi di raccolta e drenaggio delle infiltrazioni d) i parametri fisico-chimici dei drenaggi interni e) i parametri radiologici all’interno del deposito.

Il monitoraggio deve poter consentire la misura di valori molto piccoli delle minime attività rilevabili; deve poter caratterizzare alterazioni statisticamente significative del fondo individuandone la causa.

Sorveglianza e monitoraggio riguarda non solo le grandezze di tipo radiologico ma anche di tipo fisico e chimico rilevanti ai fini della caratterizzazione degli aspetti geomorfologici ( idrogeologici e geochimici del sito) oltre che demografici e territoriali .

   

11. Conclusioni

Il tema trattato, ovvero il monitoraggio ambientale della radioattività connesso ai depositi di rifiuti radioattivi e alla luce delle normative internazionali e nazionali e considerando delle potenziali linee guida ha messo in evidenza:

• che la protezione dell’ambiente e della popolazione non può essere assicurata senza il rispetto continuo e sistematico degli standard internazionali emanati dall’ IAEA, dalla ICRP e dalle normative nazionali;

• che i “requirements” presenti nei diversi standards per la sicurezza di tipo internazionale non possono essere messi in atto in assenza di normative (leggi), regolamenti, organi di regolamentazione e controllo (Commissione Tecnica, Autorità di sicurezza, Agenzia) ed anche di politica per la gestione dei rifiuti radioattivi;

• che i monitoraggi dell’ambiente e alla sorgente coprono aspetti di radioprotezione e sicurezza che richiedono responsabilità e metodologie differenti;

• che si è colpevolmente in notevole ritardo nella realizzazione pratica di tutte le attività connesse alla gestione e sistemazione (definitiva) dei rifiuti radioattivi;

• che l’assenza di una definita, chiara e certa politica di gestione dei rifiuti radioattivi aumenta i rischi reali per l’ambiente e la popolazione;

• la perdurante situazione di gravi pericoli latenti per il progressivo invecchiamento delle strutture presenti nei siti nucleari e la precarietà degli attuali depositi.

 

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Allegato A-1:

Principi fondamentali di sicurezza definiti dall'IAEA per la gestione dei rifiuti radioattivi

Principio 1: Protezione della salute umana

I rifiuti radioattivi saranno gestiti in modo tale da assicurare un accettabile livello di protezione per la salute umana.

Principio 2: Protezione dell'ambiente

I rifiuti radioattivi saranno gestiti in modo da assicurare un accettabile livello di protezione dell'ambiente

Principio 3: Protezione contro potenziali effetti transfrontalieri

I rifiuti radioattivi saranno gestiti considerando i possibili effetti sulla salute e sull'ambiente anche in un ambito transfrontaliero

Principio 4: Protezione delle future generazioni

I rifiuti radioattivi saranno gestiti in modo che i previsti impatti sulla salute delle future generazioni non saranno più grandi dei livelli rilevanti di impatto considerati oggi .

Principio 5: Oneri per le future generazioni

I rifiuti radioattivi saranno gestiti in modo da non imporre eccessivi oneri alle future generazioni.

Principio 6: Quadro giuridico Nazionale di riferimento (National legal Framework)

La gestione dei rifiuti radioattivi sarà gestita in un appropriato quadro di riferimento legale compresa una chiara allocazione delle responsabilità e con la presenza di funzioni indipendenti di controllo.

Principio 7: Controllo della produzione dei rifiuti radioattivi

La produzione dei rifiuti radioattivi dovrà essere tenuta ai livelli minimi tecnicamente praticabili Principio 8: Interdipendenze tra produzione e gestione dei rifiuti radioattivi

Le interdipendenze tra produzione dei rifiuti radioattivi e gestione degli stessi dovranno essere tenute in conto in modo adeguato.

Principio 9: Sicurezza degli impianti

Gli aspetti di sicurezza degli impianti di produzione dei rifiuti radioattivi e di gestione saranno assicurati in modo appropriato per tutta la vita produttiva.

Rif. : INTERNATIONAL ATOMIC ENERGY AGENCY, The Principles of Radioactive Waste

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Allegato A-2: Requisiti di sicurezza dell’IAEA nella Safety Guide SSR-5-2011

   

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