“Produzione di articoli in gomma e prodotti delle materie plastiche con utilizzo giornaliero massimo complessivo di materie prime non superiore a 500 kg”
3. CIV 4. COV
4.7 Ogni carica di carbone attivo deve essere sostituita con idonea frequenza in funzione del tipo di carbone e del tipo di solventi presenti nei prodotti vernicianti utilizzati e tenendo conto della capacità di adsorbimento del carbone attivo
impiegato.
4.8 Nel caso di utilizzo di impianto di abbattimento a post-combustione i valori limite da rispettare per gli inquinanti NOx; SO2 e CO debbono essere conformi a quelli previsti dall’Allegato 1, nella Parte III, paragrafo 1 del d.lgs.
152/2006, parte V. Per i COV (espressi come carbonio organico totale) il valore limite è 50 mg/ Nm3 .
IL LEGALE RAPPRESENTANTE (timbro e firma)
………..
Copia informatica conforme ai sensi dell'art. 23-bis del CAD e s.m.
“
Verniciatura di oggetti vari in metallo o vetro con utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all’uso non superiore a 50 kg/g”1 – Fasi della lavorazione
Nelle attività di verniciatura di oggetti vari in metallo o vetro si possono individuare le seguenti fasi lavorative:
1. miscelazione e preparazione vernici
2. applicazione (manuale, con o senza atomizzatore, automatica) 3. appassimento
4. ritocco 5. essiccazione
6. lavaggio attrezzi e recupero solventi 7. sgrassaggio superfici metalliche
2 – Tipologie del prodotto
Nelle attività di verniciatura di oggetti vari in metallo o vetro possono essere impiegati i seguenti prodotti:
5. prodotti a base acquosa 6. prodotti a base solvente
7. prodotti a matrice vegetale (oli ed essenze) 8. prodotti in polvere
3 – Sostanze inquinanti
Nelle attività di verniciatura, laccatura e doratura di mobili e altri oggetti in legno
si originano le seguenti sostanze inquinanti:
1.Polveri 2.COV
4 - Tecnologie adottabili
4.1 – E’ consentito nella verniciatura di oggetti vari in metallo o vetro l’utilizzo di un quantitativo giornaliero di 50 kg di prodotti vernicianti pronti all’uso e, inoltre, un consumo annuo di solvente inferiore a 5 tonnellate.
4.2 - Le fasi di applicazione ed appassimento dei prodotti vernicianti a base acquosa o ad alto residuo secco, devono essere svolte in cabine dotate di idonei sistemi per la captazione degli effluenti.
4.3 – Per la verniciatura a polvere, l’applicazione e la cottura dei prodotti vernicianti devono essere svolte in cabine, tunnel o forni dotati di idonei sistemi per la captazione degli effluenti
4.4 - Nelle fasi di di sgrassaggio di oggetti vari in metallo o vetro, qualora venissero effettuate, non si deve superare un consumo giornaliero di solventi di 10 kg. E’ consentito, inoltre, nello sgrassaggio l’utilizzo di un quantitativo annuo di solvente inferiore a 2 tonnellate/anno
4.5 - Gli effluenti derivanti dalle fasi di lavorazione che danno luogo ad emissioni in atmosfera, devono essere avviati a sistema di abbattimento corrispondenti alle migliori tecnologie disponibili come quelli di seguito elencati:
Sostanza inquinante Limiti Tipologia di abbattimento
Polveri 3 mg/Nm3 Depolveratore a secco a mezzo filtrante
Abbattitore a umido o altra tecnologia equivalente
COV * Abbattitore a carboni attivi – rigenerazione interna
Abbattitore a carboni attivi – rigenerazione esterna Combustione termica recuperativa
Combustione termica rigenerativa Combustione catalitica
COV da essiccazione 50 mg/ Nm3 Abbattitori con tecnologia equivalente a quelli sopra
(espressi come carbonio organico totale)
indicati
* i limiti da rispettare, per quanto riguarda i composti organici volatili sono quelli dichiarati dal gestore dell’impianto. Resta fermo, tuttavia, il rispetto dei limiti per ogni singola classe previsti dall’Allegato 1 Parte II, al paragrafo 4 (tab. D) del D.Lgs 152/2006 Parte V, RIDOTTI DEL 20%.
4.6 - Ogni carica di carbone attivo deve essere sostituita con idonea frequenza in funzione del tipo di carbone e del tipo di solventi presenti nei prodotti vernicianti utilizzati e tenendo conto della capacità di adsorbimento del carbone attivo impiegato.
4.7 - Il lavaggio degli attrezzi con solventi organici deve essere svolto in modo tale da permettere di raccogliere il solvente utilizzato ai fini dello smaltimento o dell'eventuale recupero. Le emissioni derivanti dalle fasi di lavaggio attrezzi sono considerate trascurabili.
4.8 - Nel caso di utilizzo di impianto di abbattimento a post-combustione i valori limite da rispettare per gli inquinanti NOx; SO2 e CO debbono essere conformi a quelli previsti dall’Allegato 1, nella Parte III, paragrafo 1 del d.lgs.
152/2006, parte V. Per i COV (espressi come carbonio organico totale) il valore limite è 50 mg/ Nm3 .
IL LEGALE RAPPRESENTANTE (timbro e firma)
………..
Copia informatica conforme ai sensi dell'art. 23-bis del CAD e s.m.
“Panificazione, pasticceria e affini con consumo di farina non superiore a 1500 kg/g”
1 – Fasi della lavorazione
Nelle attività di panificazione, pasticceria e affini si possono individuare le seguenti fasi lavorative:
1. scarico e conservazione delle materie prime 2. movimentazione delle materie prime 3. preparazione lieviti
Nelle attività di panificazione, pasticceria e affini possono essere impiegati i seguenti prodotti:
1. Farina 2. Lieviti 3. Acqua
4. Aromatizzanti
5. Zucchero, cacao, cioccolato, confetture, latte, frutta e vari additivi utilizzati per le lavorazion di pasticceria 3 – Sostanze inquinanti
Nelle attività di di panificazione, pasticceria e affini
si originano le seguenti sostanze inquinanti:
1.Polveri 2.COV
4 - Tecnologie adottabili
4.1 - Nelle attività di panificazione, pasticceria e affini è consentito l’utilizzo di un quantitativo massimo giornaliero di farina di 1500 kg.
4.2 - Gli effluenti derivanti dalle fasi di lavorazione che danno luogo ad emissioni in atmosfera, devono essere avviati a sistema di abbattimento corrispondenti alle migliori tecnologie disponibili come quelli di seguito elencati:
Sostanza inquinante Limiti Tipologia di abbattimento
Polveri 10 mg/Nm3 Depolveratore a secco a mezzo filtrante o altra tecnologia equivalente
COV * Abbattitore a carboni attivi – rigenerazione interna
Abbattitore a carboni attivi – rigenerazione esterna Combustione termica recuperativa
Combustione termica rigenerativa Combustione catalitica
Abbattitore ad umido - scrubber a torre
* i limiti da rispettare, per quanto riguarda i composti organici volatili riportati in tabella sono quelli dichiarati dal gestore dell’impianto. Resta fermo, tuttavia, il rispetto dei limiti per ogni singola classe previsti dall’Allegato 1 Parte II, al paragrafo 4 (tab. D) del D.Lgs 152/2006 Parte V, RIDOTTI DEL 20%.
4.3 - Le unità termiche possono essere alimentate a metano, GPL, gasolio, biomassa.
4.4 - Le emissioni prodotte dalle unità termiche, sia inserite nel ciclo produttivo sia adibiti ad usi civili, che ricadono nei casi previsti all’art. 269, comma 14, lettere a), b), c) sono classificabili impianti in deroga, pertanto soggette a comunicazione.
4.5 - Nel caso di utilizzo di impianto di abbattimento a post-combustione i valori limite da rispettare per gli inquinanti NOx; SO2 e CO debbono essere conformi a quelli previsti dall’Allegato 1, nella Parte III, paragrafo 1 del d.lgs.
152/2006, parte V. Per i COV (espressi come carbonio organico totale) il valore limite è 50 mg/ Nm3.
IL LEGALE RAPPRESENTANTE (timbro e firma)
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