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SPESE PER TITOLI E MACROAGGREGATI

Nel documento BILANCIO DI PREVISIONE (pagine 27-38)

Le previsioni degli esercizi 2017-2019 per macroaggregati di spesa corrente confrontate con la spesa risultante dalla previsione definitiva 2016 è la seguente:

Sviluppo previsione per aggregati di spesa.

101 redditi da lavoro dipendente 581.636,04 593.957,32 595.410,23

102 imposte e tasse a carico ente 38.409,11 38.747,61 38.997,61

103 acquisto beni e servizi 1.141.347,55 1.160.546,06 1.169.346,06

104 trasferimenti correnti 327.696,82 320.381,32 320.481,32

105 trasferimenti di tributi 106 fondi perequativi

107 interessi passivi 51.952,93 43.591,97 37.354,98

108 altre spese per redditi di capitale

109 altre spese correnti 116.987,72 142.400,76 129.507,60

0,00 2.258.030,17 2.299.625,04 2.291.097,80 programmazione del fabbisogno, del piano delle assunzioni e:

- dei vincoli disposti dall’art. 3, comma 5 e 5 quater del D.L. 90/2014, del comma 228 della Legge 208/2015 e dell’art.16 comma 1 bis del D.L. 113/2016, sulle assunzioni di personale a tempo indeterminato per gli enti soggetti al pareggio di bilancio e al comma 762 della Legge 208/2015, comma 562 della Legge 296/2006 per gli enti che nel 2015 non erano assoggettati al patto di stabilità;

- dei vincoli disposti dall’art. 9, comma 28 del D.L. 78/2010 sulla spesa per personale a tempo determinato, con convenzioni o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa; che obbligano a non superare la spesa dell’anno 2009;

- dell’obbligo di riduzione della spesa di personale disposto dall’art. 1 comma 557 della Legge 296/2006 rispetto a valore medio del triennio 2011/2013;

- del limite di spesa per la contrattazione integrativa disposto dal comma 236 della Legge 208/2015.

L’ente non è soggetto al blocco delle assunzioni in quanto ha rispettato i tempi medi di pagamento di cui all’art. 42, comma 2 del D.L. 66/2014 e ha adottato il piano delle performance di cui all’art.10 del D.Lgs.150/2009.

L’organo di revisione ha provveduto, ai sensi dell’articolo 19, punto 8, della Legge 448/2001, ad

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accertare che i documenti di programmazione del fabbisogno di personale siano improntati al rispetto del principio di riduzione complessiva della spesa, previsto dall’articolo 39 della Legge n.

449/1997.

Tali spese sono così distinte ed hanno la seguente incidenza:

Media 2011/2013 2008 per enti non soggetti al patto

Spese macroaggregato 101 673.431,54 581636,04 593957,32 595410,23

Spese macroaggregato 103

Irap macroaggregato 102 41929,76 37099,11 37337,61 37687,61

Altre spese: reiscrizioni imputate all'esercizio successivo Altre spese: da specif icare…………

Altre spese: da specif icare…………

Altre spese: da specif icare…………

Totale spese di personale (A) 715.361,30 618.735,15 631.294,93 633.097,84

(-) Componenti escluse (B) 5450,00 5450,00 5450,00

(=) Com ponenti as soggettate al lim ite di spesa A-B 715.361,30 613.285,15 625.844,93 627.647,84

(e x a rt. 1, comma 557, l e gge n. 296/ 2006 o comma 562

La previsione per gli anni 2017, 2018 e 2019 è inferiore alla spesa media del triennio 2011/2013.

Spese per incarichi di collaborazione autonoma (art. 46 D.L. 25 giugno 2008, n. 112 – conv.

nella Legge 133/2008)

Il limite massimo previsto in bilancio per incarichi di collaborazione autonoma è previsto per gli anni 2017-2019. I contratti di collaborazione potranno essere stipulati con riferimento alle attività istituzionali stabilite dalla Legge e con riferimento al programma sottoposto all’approvazione del Consiglio.

L’ente ha provveduto all’aggiornamento del regolamento per gli incarichi di collaborazione autonoma sulla base delle disposizioni introdotte dall’art. 46 del D.L. 25 giugno 2008 n. 112, ed a trasmetterlo entro 30 giorni alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti.

L’ente pubblica regolarmente nel sito istituzionale i provvedimenti di incarico con l’indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell’incarico e del compenso.

Spese per organi di indirizzo, direzione e controllo (art.6, comma 3 del D.L. 78/2010)

Nelle previsioni l’ente ha tenuto conto della riduzione disposta dall’art.6, comma 3 del D.l. 78/2010.

(L’art.13, comma 1 del D.L. 30/12/2016 n.244 ha prorogato al 31/12/2017 la riduzione del 10%

rispetto agli importi risultanti alla data del 30/4/2010 le indennità, i compensi, i gettoni, le retribuzioni o altre utilità comunque denominate corrisposte ai componenti di organi di indirizzo, direzione e controllo, consigli di amministrazione e organi collegiali comunque denominati e ai titolari di incarichi di qualsiasi tipo).

Spese per acquisto beni e servizi

La previsione di spesa tiene conto dei vincoli posti dal saldo di finanza pubblica, dal piano triennale di contenimento delle spese di cui all’art. 2, commi da 594 a 599 della Legge 244/2007, delle riduzioni di spesa disposte dall’art. 6 del D.L. 78/2010 e di quelle dell’art. 1, commi 146 e 147 della Legge 24/12/2012 n. 228.

In particolare le previsioni per gli anni 2017-2019 rispettano i seguenti limiti:

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Studi e consulenze 87.777,20 80,00% 17.555,44 6.500,00 6.500,00 6.500,00

Relazioni

pubbliche,convegni,mostre, pubblicità e rappresentanza

40.596,09 80,00% 8.119,22 5.000,00 5.000,00 5.000,00

Sponsorizzazioni 100,00% 0,00

Missioni 2.328,76 50,00% 1.164,38 810,00 810,00 810,00

Formazione 451,81 50,00% 225,91 220,00 220,00 220,00

TOTALE 131.153,86 27.064,94 12.530,00 12.530,00 12.530,00

La Corte costituzionale con sentenza 139 del 2012 e la Sezione Autonomie della Corte dei Conti con delibera 26 del 20/12/2013, hanno stabilito che deve essere rispettato il limite complessivo ed è consentito che lo stanziamento in bilancio fra le diverse tipologie avvenga in base alle necessità derivanti dalle attività istituzionali dell’ente.

Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE)

La dimostrazione della quota accantonata a FCDE nel bilancio 2017-2019 è evidenziata nei prospetti che seguono per singola tipologia di entrata. Il FCDE è determinato applicando all’importo complessivo degli stanziamenti di ciascuna delle entrate una percentuale pari al complemento a 100 delle medie calcolate come di seguito specificato.

I calcoli sono stati effettuati applicando al rapporto tra gli incassi in c/competenza e gli accertamenti degli ultimi 5 esercizi.

L’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità non è oggetto d’impegno e genera un’economia di bilancio che confluisce nel risultato di amministrazione come quota accantonata.

L’Organo di revisione ha accertato la regolarità del calcolo del fondo ed il rispetto della percentuale minima di accantonamento.

Fondo di riserva di competenza

La consistenza del fondo di riserva ordinario previsto:

anno 2017 - euro 16.275,65;

anno 2018 - euro 14.000,00;

anno 2019 - euro 14.000,00;

rientra nei limiti previsti dall’articolo 166 del TUEL ed in quelli previsti dal regolamento di contabilità.

Fondi per spese potenziali

Sono previsti accantonamenti per passività potenziali a fine esercizio come disposto dall’art.167, comma 3 del TUEL le economie di bilancio dovranno confluire nella quota accantonata del risultato di amministrazione.

Fondo di riserva di cassa

La consistenza del fondo di riserva di cassa rientra nei limiti di cui all’art. 166, comma 2 quater del TUEL.

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ORGANISMI PARTECIPATI

Nel corso del 2016 l’ente ha provveduto ad esternalizzare i seguenti servizi:

• Gestione servizio ciclo integrato dei rifiuti

• Gestione servizio idrico integrato

• Gestione smaltimento rifiuti in discarica

• Distribuzione gas metano

L’ente ha adottato i provvedimenti di trasferimento delle risorse umane, finanziarie e strumentali in misura adeguata alle funzioni esternalizzate.

Per gli anni dal 2017 al 2019, l’ente prevede di esternalizzare i seguenti servizi:

• Gestione servizio ciclo integrato dei rifiuti

• Gestione servizio idrico integrato

• Gestione smaltimento rifiuti in discarica

• Distribuzione gas metano

SOGGETTI CHE SVOLGONO I SERVIZI:

Deiva Sviluppo S.r.l.

Acam Ambiente S.p.A.

Acam Clienti S.p.A.

Tale previsione comporterà trasferimento delle risorse umane, finanziarie e strumentali in misura adeguata alle funzioni esternalizzate con conseguente riduzione della dotazione organica, come disposto dal comma 30 dell’art.3 della Legge 244/2007.

La Società Deiva Sviluppo S.r.l., della quale si hanno agli atti i dati riferiti all’anno 2014, dai quali si desume e calcola che il costo di personale attribuibile all’Ente Comune di Deiva Marina è di € 77.490,00 (in quanto la Deiva Sviluppo ha riscosso nel 2014 per i servizi svolti per conto del Comune di Deiva Marina € 313.598,00, ha sostenuto spese di personale per € 269.139,00 ed ha totalizzato un valore della produzione di € 1.089.601,00).

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Finanziamento dei debiti degli enti locali nei confronti delle società partecipate

L’ente, avvalendosi di quanto disposto dall’art. 31, comma 3 del D.L. n. 66 del 24/4/2014 ha estinto i propri debiti al 31/12/2013, nei confronti delle società partecipate avvalendosi della anticipazione di liquidità concessa ai sensi del decreto direttoriale del 23 giugno 2014 al tasso di interesse dell’1,465%.

L’anticipazione è stata concessa a seguito di dichiarazione attestante la verifica dei crediti e debiti reciproci nei confronti delle società partecipate, asseverata dai rispettivi organi di revisione.

Le società partecipate destinatarie dei pagamenti effettuati a valere sulle anticipazioni hanno comunicato all’ente gli avvenuti pagamenti, unitamente alle informazioni relative ai debiti ancora in essere, per la successiva trasmissione nell'ambito della certificazione di cui all'articolo 1, comma 14, del citato Decreto Legge n. 35 del 2013.

Riduzione compensi CDA

Le seguenti società a partecipazione di maggioranza pubblica diretta e indiretta titolari di affidamenti diretti da parte di soggetti pubblici per una quota superiore all’80% del valore della produzione, che hanno conseguito nei tre esercizi precedenti un risultato economico negativo dovranno, ai sensi del comma 3 dell’art.21 del D.Lgs. 175/2016, procedere alla riduzione del 30 per cento del compenso dei componenti degli organi di amministrazione. Il conseguimento di un risultato economico negativo per due anni consecutivi rappresenta giusta causa ai fini della revoca degli amministratori. Quanto sopra non si applica ai soggetti il cui risultato economico, benché negativo, sia coerente con un piano di risanamento preventivamente approvato dall'ente controllante.

Accantonamento a copertura di perdite

(art. 1 commi da 550 a 562 della legge 147/2013 e art. 21 commi 1 e 2 del D.Lgs.175/2016) Dai dati comunicati dalle società partecipate sul risultato dell’esercizio 2015, non risultano risultati d’esercizio negativi non immediatamente ripianabili che obbligano l’ente a provvedere agli accantonamenti ai sensi del comma 552 dell’art.1 della Legge 147/2013

Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni

L’ente ha approvato ai sensi del comma 612 dell’art.1 della legge 190/2014, un piano operativo, corredato da relazione tecnica, di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, indicando le modalità, i tempi di attuazione ed il dettaglio dei risparmi da conseguire.

Tale piano con unita relazione è stato trasmesso alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e pubblicato nel sito internet dell’ente.

SPESE IN CONTO CAPITALE

Finanziamento spese in conto capitale

Le spese in conto capitale previste negli anni 2017, 2018 e 2019 sono finanziate come segue:

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RISORSE 2017 2018 2019

avanzo d'amministrazione

avanzo di parte corrente (margine corrente)

alienazione di beni 165.000,00

cntributo per permesso di costruire

saldo positivo partite finanziarie 50.000,00

trasferimenti in conto capitale da amm.ni pubbliche 1.059.200,00 560.000,00 300.000,00 trasferimenti in conto capitale da alri (privati) 200.000,00 120.000,00 mutui

prestiti obbligazionari leasing

altri strumenti finanziari altre risorse non monetarie

totale 1.474.200,00 560.000,00 420.000,00

Le modalità di copertura delle spese di investimento per gli anni 2018 e 2019 sono le seguenti:

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2018 2019

da accertaemnto di entrata imputata ai titoli 4,5 o 6 a seguito di obbligazione giuridica perfezionata

da risorse accertate esigibili nell'esercizio 2017, confluite nel fondo pluriennale vincolato accantonato per gli esercizi successivi

da risorse accertate esigibili negli esercizi successivi, la cui esigibilita' e' nella piena discrezionalita' dell'ente o di altra pubblica amministrazione dall'utilizzo del risultato di amministrazione nel primo esercizio considerato nel bilancio di previsione, nel rispetto di quanto previsto dall'art. 187. Il risultato di amministrazione puo' confluire nel fondo pluriennale vincolato accantonato per gli esercizi successivi

da una quota del margine corrente di competenza finanziaria dell’equilibrio di parte corrente rappresentato nel prospetto degli equilibri allegato al bilancio di previsione, di importo non superiore ai limiti previsti dal principio contabile generale della contabilità finanziaria.

la quota del margine corrente costituita da 50 % delle previsioni riguardanti l’incremento di gettito derivante dall’applicazione di nuove o maggiori aliquote fiscali e derivanti dalla maggiorazione di oneri concessori e sanzioni, formalmente deliberate, stanziate nel bilancio di previsione e non accertate negli ultimi tre esercizi rendicontati, al netto dell’eventuale relativo FCDE

la quota del margine corrente costituita da riduzioni permanenti della spesa corrente, realizzate nell’esercizio in corso e risultanti da un titolo giuridico perfezionato, non compresa nella quota del margine corrente consolidata

Totale spesa investimento € 0,00 € 0,00 vedasi principio applicato 4/2 paragrafo 5,3,4

Modalità copertura spesa di investimento esercizi successivi al primo (art.200 Tuel)

Investimenti senza esborsi finanziari

Sono programmati per gli anni 2017-2019 altri investimenti senza esborso finanziario (transazioni non monetarie) rilevati in bilancio nell’entrata e nella spesa come segue:

2017 2018 2019

opere a scomputo di permesso di costruire acquisizioni gratuite da convenzioni urbanistiche permute

project financing

trasferimento di immobili ex art. 128, co 4 e 53, co 6 D.lgs 163/2006

0,00 0,00 0,00

TOTALE

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L’organo di revisione ha rilevato che l’ente non ha posto in essere dal 1 gennaio 2016 contratti di leasing finanziario e/o contratti.

Spesa per mobili e arredi

La spesa prevista per mobili e arredi rientra nei limiti disposti dall’art.1 comma 141 della legge 228/2012. (Il tetto massimo è pari al 20% della spesa media sostenuta negli anni 2010 e 2011. Sono escluse dalla limitazione le spese per mobili e arredi destinati all’uso scolastico e dei servizi all’infanzia e quelle relative ad acquisti funzionali alla riduzione di oneri connessi alla conduzione degli immobili).

Limitazione acquisto immobili

La spesa prevista per acquisto immobili rientra nei limiti disposti dall’art.1, comma 138 della Legge n.228 del 24/12/2012.

INDEBITAMENTO

L’ammontare dei prestiti previsti per il finanziamento di spese in conto capitale risulta compatibile per gli anni 2017, 2018 e 2019 con il limite della capacità di indebitamento previsto dall’articolo 204 del TUEL. e nel rispetto dell’art.203 del TUEL.

L’incidenza degli interessi passivi compresi quelli derivanti da garanzie fideiussorie prestate, sulle entrate correnti del penultimo rendiconto precedente o su quelle previste è così prevista in relazione anche ai limiti di cui al citato art. 204 del TUEL;

2016 2017 2018 2019

Interessi passivi 58.168,76 51.952,53 43.591,97 37.354,98

entrate correnti 2.532.469,28 3.254.162,11 3.252.032,96 3.252.032,96

% su entrate correnti 2,30% 1,60% 1,34% 1,15%

Limite art.204 TUEL 10,00% 10,00% 10,00% 10,00%

Interessi passivi e oneri finanziari diversi

La previsione di spesa per gli anni 2017, 2018 e 2019 per interessi passivi e oneri finanziari diversi, è congrua sulla base del riepilogo predisposto dal responsabile del servizio finanziario degli altri prestiti contratti a tutt’oggi e rientra nel limite di indebitamento previsto dall’articolo 204 del TUEL come calcolato nel precedente prospetto.

L’indebitamento dell’ente subisce la seguente evoluzione:

Anno 2015 2016 2017 2018 2019

Residuo debito (+) 1.432.988,02 1.506.546,49 1.308.818,37 1.103.392,34 969.204,50

Nuovi prestiti (+) 285.000,00

Prestiti rimborsati (-) 211.441,53 197.728,12 205.426,03 134.187,84 140.303,63

Estinzioni anticipate (-)

Altre variazioni +/- (da specificare)

Totale fine anno 1.506.546,49 1.308.818,37 1.103.392,34 969.204,50 828.900,87

Gli oneri finanziari per ammortamento prestiti ed il rimborso degli stessi in conto capitale registra la seguente evoluzione:

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Anno 2015 2016 2017 2018 2019

Oneri finanziari 53659,67 58168,76 51952,53 43591,97 37354,98 Quota capitale 211441,53 197728,12 205426,03 134187,84 140303,63 Totale 265.101,20 255.896,88 257.378,56 177.779,81 177.658,61 L’ente non ha prestato garanzie principali e sussidiarie e non ha costituito accantonamenti.

L’organo di revisione ricorda che ai sensi dell’art.10 della legge 243/2012:

a) il ricorso all'indebitamento da parte delle regioni, dei comuni, delle province, delle città metropolitane e delle province autonome di Trento e di Bolzano è consentito esclusivamente per finanziare spese di investimento;

b) le operazioni di indebitamento sono effettuate solo contestualmente all'adozione di piani di ammortamento di durata non superiore alla vita utile dell'investimento, nei quali sono evidenziate l'incidenza delle obbligazioni assunte sui singoli esercizi finanziari futuri nonché le modalità di copertura degli oneri corrispondenti;

c) le operazioni di indebitamento e le operazioni di investimento realizzate attraverso l'utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti sono effettuate sulla base di apposite intese concluse in ambito regionale che garantiscano, per l'anno di riferimento, il rispetto del saldo di cui all'articolo 9, comma 1, del complesso degli enti territoriali della regione interessata, compresa la medesima regione.

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OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI

L’organo di revisione a conclusione delle verifiche esposte nei punti precedenti considera:

a) Riguardo alle previsioni di parte corrente

1) Congrue le previsioni di spesa ed attendibili le entrate previste sulla base:

- delle risultanze del rendiconto 2015 (o previsioni definitive 2016);

- della salvaguardia degli equilibri effettuata ai sensi dell'art. 193 del TUEL;

- del bilancio delle aziende speciali, consorzi, istituzioni e società partecipate;

- della valutazione del gettito effettivamente accertabile per i diversi cespiti d’entrata;

- dei riflessi delle decisioni già prese e di quelle da effettuare descritte nel DUP;

- degli oneri indotti delle spese in conto capitale;

- degli oneri derivanti dalle assunzioni di prestiti.

- degli effetti derivanti da spese disposte da leggi, contratti ed atti che obbligano giuridicamente l’ente;

- degli effetti derivanti dalla manovra finanziaria che l’ente ha attuato sulle entrate e sulle spese;

- dei vincoli sulle spese e riduzioni dei trasferimenti erariali;

- dei vincoli disposti per il rispetto del saldo obiettivo di finanza pubblica e delle norme relative al concorso degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica;

- della quantificazione del fondo crediti di dubbia esigibilità;

- delle quantificazione degli accantonamenti per passività potenziali;

b) Riguardo alle previsioni per investimenti

Conforme la previsione dei mezzi di copertura finanziaria e delle spese per investimenti, all’elenco annuale degli interventi ed al programma triennale dei lavori pubblici, allegati al bilancio.

Coerente la previsione di spesa per investimenti con il programma amministrativo, il DUP, il piano triennale dei lavori pubblici e il crono programma dei pagamenti, ritenendo che la realizzazione degli interventi previsti sarà possibile a condizione che siano concretamente reperiti i relativi finanziamenti.

a) Riguardo agli obiettivi di finanza pubblica

Con le previsioni contenute nello schema di bilancio, l’ente può conseguire negli anni 2017, 2018 e 2019, gli obiettivi di finanza pubblica.

b) Riguardo alle previsioni di cassa

Le previsioni di cassa sono attendibili in relazione all’esigibilità dei residui attivi e delle entrate di competenza e congrue in relazione al rispetto dei termini di pagamento con riferimento ai cronoprogrammi e alle scadenze di legge.

c) Invio dati alla banca dati delle amministrazioni pubbliche

L’organo di revisione richiede il rispetto dei termini per l’invio dei dati relativi al bilancio di previsione entro trenta giorni dalla sua approvazione alla banca dati delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 13 della Legge 31 dicembre 2009, n. 196, compresi i dati aggregati per voce del piano dei conti integrato, avvertendo che nel caso di mancato rispetto di tale termine, come disposto dal comma 712 ter dell’art.1 della Legge 208/2015 non sarà possibile procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto, fino a quando non si provvederà all’adempimento. E' fatto altresì divieto di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della disposizione del precedente periodo.

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f) (Per i Comuni < 5000 abitanti) Adempimenti per il completamento dell’armonizzazione contabile

A decorrere dal 2017 l’ente è tenuto ad adottare un sistema di contabilità economico patrimoniale, garantendo la rilevazione unitaria dei fatti gestionali, sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economico patrimoniale e dovrà pertanto avviare le attività necessarie per dare attuazione agli adempimenti dell’armonizzazione contabile, con particolare riferimento a:

- l’aggiornamento delle procedure informatiche necessarie per la contabilità economico patrimoniale;

- applicare il piano dei conti integrato di cui all’allegato n. 6 al D.Lgs. n. 118/2011;

- applicare il principio contabile generale n. 17 della competenza economica di cui all’allegato n. 1 al D.Lgs. n. 118/2011;

- applicare il principio applicato della contabilità economico patrimoniale di cui all’allegato 4/3 al D.Lgs. n. 118/2011, con particolare riferimento al principio n. 9, concernente “L’avvio della contabilità economico patrimoniale armonizzata

- aggiornare l’inventario e la sua codifica secondo il piano patrimoniale del piano dei conti integrato (allegato n. 6 al D.Lgs 118/2011);

- aggiornare le valutazione delle voci dell’attivo e del passivo nel rispetto del principio applicato della contabilità economico patrimoniale;

- effettuare la ricognizione del perimetro del gruppo amministrazione pubblica ai fini del bilancio consolidato.

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CONCLUSIONI

In relazione alle motivazioni specificate nel presente parere, richiamato l’articolo 239 del TUEL e tenuto conto:

- del parere espresso sul DUP e sulla Nota di aggiornamento;

- del parere espresso dal responsabile del servizio finanziario;

- delle variazioni rispetto all’anno precedente.

L’organo di revisione:

- ha verificato che il bilancio è stato redatto nell’osservanza delle norme di Legge, dello statuto dell’ente, del regolamento di contabilità, dei principi previsti dall’articolo 162 del TUEL e dalle norme del D.Lgs. n.118/2001 e dai principi contabili applicati n.4/1 e n. 4/2 allegati al predetto decreto legislativo;

- ha rilevato la coerenza interna, la congruità e l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio;

- ha rilevato la coerenza esterna ed in particolare la possibilità con le previsioni proposte di rispettare i limiti disposti dalle norme relative al concorso degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica.

Ed esprime, pertanto, parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione 2017-2019 e sui documenti allegati.

IMPERIA li 03/03/2017

L’ORGANO DI REVISIONE IL REVISORE UNICO PAOLO UGO

Nel documento BILANCIO DI PREVISIONE (pagine 27-38)

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