Le previsioni degli esercizi 2016-2018 per macroaggregati di spesa corrente confrontate con la spesa risultante dagli interventi dal rendiconto 2015, tenendo conto che la corrispondenza fra interventi e macroaggregati, è la seguente:
interventi ex dpr 194/96 macroaggregati d.gs.118/2011 1) Personale 35.280.826,66
1) Redditi da lavoro dipendente 7) Imposte e tasse 2.035474.71
2) Imposte e tasse a carico dell'Ente 2) Acquisto di beni di consumo 6.499.162,15
3) Prestazioni di servizi 30.459.033,43 4) Utilizzo di beni di terzi 2.149.323,71
3) Acquisto di beni e servizi 5) Trasferimenti correnti 5.036.100,04
4) Trasferimenti correnti 5) Trasferimenti di tributi 6) Fondi perequativi 6) Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 3.483.321,37
7) Interessi passivi
8) Altre spese per redditi di capitale 8) Oneri straordinari della gestione corrente 2.235.084,03
9) Ammortamenti di esercizio
10) Fondo Svalutazione Crediti 8.076.429,98 11) Fondo di Riserva 553.420,29
9) Altre spese correnti
macroaggregati Rendiconto 2015 programmazione del fabbisogno, del piano delle assunzioni e:
dei vincoli disposti dall’art. 3, comma 5 e 5 quater del D.L. 90/2014 sulle assunzioni di personale a tempo indeterminato;
dei vincoli disposti dall’art. 9, comma 28 del D.L. 78/2010 sulla spesa per personale a tempo determinato, con convenzioni o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa; che obbligano a non superare la spesa dell’anno 2009 di euro 1.326.715,00.
dell’obbligo di riduzione della spesa di personale disposto dall’art. 1 comma 557 della Legge 296/2006 rispetto a valore medio del triennio 2011/2013 che risulta di euro 35.952.718,86;
L’organo di revisione ha provveduto con verbale n 54 del 2/05/2016, ai sensi dell’articolo 19, punto 8, della Legge 448/2001, ad accertare che i documenti di programmazione del fabbisogno di personale siano improntati al rispetto del principio di riduzione complessiva della spesa, previsto dall’articolo 39 della Legge n. 449/1997.
Tali spese sono così distinte ed hanno la seguente incidenza:
Media 2011/2013 previsione previsione previsione (ex art. 1, comma 557, legge n. 296/ 2006 o comma 562
Le spese di competenza 2015 reimputate nel 2016 ammontano ad € 728.805,00 e sono già ricomprese negli stanziamenti del macroaggregato 1.
La previsione per gli anni 2016, 2017 e 2018 è inferiore alla spesa media del triennio 2011/2013 che era pari a € 35.952.718,86, poiché l’Ente nel corso del 2016 ha proceduto a effettuare circa 200 prepensionamenti.
Spese per incarichi di collaborazione autonoma (art.46 D.L. 25 giugno 2008, n. 112 – conv.
nella Legge 133/2008)
L’Ente non ha previsto di stipulare incarichi di collaborazione autonoma nel triennio 2016 – 2018.
Spese per acquisto beni e servizi
La previsione di spesa tiene conto dei vincoli posti dal saldo di finanza pubblica, dal piano triennale di contenimento delle spese di cui all’art. 2, commi da 594 a 599 della Legge 244/2007, delle riduzioni di spesa disposte dall’art. 6 del D.L. 78/2010 e di quelle dell’art. 1, commi 146 e 147 della Legge 24/12/2012 n. 228.
In particolare le previsioni per gli anni 2016-2018 rispettano i seguenti limiti:
Tipologia spesa Rendiconto
calcolato rispetto al 2011)* 63.000,00 84,00% 63.000,00 0,00 0,00 0,00
Relazioni esclusivamente per gli esercizi 2014 e 2015, mentre nel 2016 si è ritornati al limite della riduzione dell’80% della somma prevista nel 2009. Non avendo attivato consulenze né nel 2009 né nel triennio precedente, a partire dall’esercizio 2011, in assenza del parametro 2009 su cui poter calcolare la riduzione del’80% disposta dall’art. 6, comma 7 del D.L. 78/2010, si è tenuto conto della delibera della Corte dei Conti Lombardia n. 227/2011 che individua, per gli enti che non hanno sostenuto spese per incarichi esterni nel 2009 un diverso parametro stabilito nel limite
“della spesa strettamente necessaria che l’ente locale sosterrà nell’anno in cui si verifica l’assoluta necessità di conferire un incarico di consulenza o di studio, tale limite a sua volta, diventerà il parametro finanziario per gli anni successivi”. Nella relazione previsionale e programmatica dell’anno 2011 si è prevista una spesa strettamente necessaria pari ad € 63.000,00 e questo ha costituito a far data dall’esercizio 2011 e fino al 2016 il limite di spesa per le consulenze. Per il 2016 non sono comunque programmate consulenze.
La Corte costituzionale con sentenza 139/2012 e la Sezione Autonomie della Corte dei Conti con delibera 26 del 20/12/2013, hanno stabilito che deve essere rispettato il limite complessivo ed è consentito che lo stanziamento in bilancio fra le diverse tipologie avvenga in base alle necessità derivanti dalle attività istituzionali dell’ente e quindi l’Ente nel complesso rispetta la riduzione imposta dalla normativa.
Fondo crediti di dubbia esigibilità
Per i crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell’esercizio è effettuato un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, vincolando una quota dell’avanzo di amministrazione. A tal fine è stanziata nel bilancio di previsione una apposita posta contabile, denominata “Accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità” il cui ammontare è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell’esercizio, della loro natura e dell’andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti (la media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata).
La dimostrazione della quota accantonata a FCDE nel bilancio 2016-2018 è evidenziata nei prospetti che seguono per singola tipologia di entrata. Il FCDE è determinato applicando all’importo complessivo degli stanziamenti di ciascuna delle entrate una percentuale pari al complemento a 100 delle medie calcolate come di seguito specificato.
I calcoli sono stati effettuati applicando al rapporto tra gli incassi in c/competenza e gli accertamenti degli ultimi 5 esercizi, il metodo utilizzato è stato la media semplice, operando la media dei rapporti annui.
L’Ente si è avvalso della facoltà di calcolare, per l’esercizio 2015, il rapporto tra incassi di competenza ed i relativi accertamenti considerando tra gli incassi anche le riscossioni effettuate nell’anno successivo in conto residui dell’anno precedente:
incassi di competenza es. X + incassi esercizio X+1 in c/residui X
Accertamenti esercizio X
Per le entrate che negli esercizi precedenti all’adozione del nuovo ordinamento contabile erano state accertate per cassa, come le sanzioni del codice della strada ed il recupero dell’evasione, il fondo crediti di dubbia esigibilità è stato determinato sulla base di dati extra-contabili, confrontando il totale dei ruoli ordinari emessi negli ultimi cinque anni con gli incassi complessivi registrati nei medesimi esercizi.
Non sono stato oggetto di svalutazione i crediti da altre amministrazioni pubbliche e le entrate tributarie che, sulla base dei principi contabili sono accertate per cassa
Per le entrate da tributi in autoliquidazione in ossequio al principio 3.7.5, stante le modalità di accertamento non è stato previsto il FCDE
Non sono altresì oggetto di svalutazione le entrate di dubbia e difficile esazione riguardanti entrate riscosse da un ente per conto di un altro ente e destinate ad essere versate all’ente beneficiario finale, come ad esempio i canoni per la depurazione e la fognatura da trasferire alla regione.
Nel 2016 l’Ente si è avvalso della facoltà di accantonare la quota minima pari al 55%, mentre nel 2017 si è accantonato il 70% e nel 2018 l’85% di quello risultante dall’applicazione.
L’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità non è oggetto di impegno e genera un’economia di bilancio che confluisce nel risultato di amministrazione come quota accantonata.
L’Organo di revisione ha accertato la regolarità del calcolo del fondo ed il rispetto della percentuale minima di accantonamento.
Il fondo crediti di dubbia esigibilità per gli anni 2016-2018 risulta come dai seguenti prospetti:
BILANCIO 2016
Tassa rifiuti 38,49% 20.424.240,24 55% 4.323.709,54
Proventi ruolo su sanzioni del 88,58% 1.980.000,00 55% 964.636,20
codice della strada
Proventi sanzioni codice della strada
40,87% 5.000.000,00 55% 1.123.925,00
Fitti attivi 43,99% 3.494.920,56 55% 845.578,55
Proventi acquedotto 23,80% 6.200.000,00 55% 811.580,00
Proventi utilizzo impianti sportivi 20,03 78.260,00 55% 8.621,51 Proventi mercato ortofrutticolo 7,80 264.400,00 55% 11.342,76
Proventi mercato ittico 10,08 456.800,00 55% 25.324,99
Proventi mercato Via Fasano 3,55 112.938,36 55% 2.206,00
Evasione tributi (ICI e TARSU) 75,29 1.300.000,00 55% 538.323,50 Proventi recupero materiale di
riciclo
41,97 900.000,00 55% 207.751,50
Illuminazione votiva 15,37 352.640,00 55% 29.810,42
Proventi farmacia comunale 21,87% 800.000,00 55,% 96.228,00 Recupero oneri abbattimento
costruzioni abusive
100% 700.000,00 55% 385.000,00
TOTALE 9.374.037,97
BILANCIO 2017
DESCRIZIONE
% acc.to
FCDE
Previsione 2016 di entrata
% a bilancio del FCDE
Stanziamen-to
FCDE
Proventi sanzioni codice della strada
40,87% 5.000.000,00 70% 1.430.450,00
Fitti attivi 43,99% 3.494.920,56 70% 1.076.190,89
Proventi acquedotto
23,80% 6.200.000,00 70% 1.032.920,00
Proventi utilizzo impianti sportivi 20,03 78.260,00 70% 10.972,84 Proventi mercato ortofrutticolo 7,80 264.400,00 70% 14.436,24
Proventi mercato ittico 10,08 456.800,00 70% 32.231,81
Proventi mercato Via Fasano 3,55 112.938,36 70% 2.806,52
Evasione tributi (ICI e TARSU) 75,29 1.300.000,00 70% 685.139,00 Proventi recupero materiale di
riciclo
41,97 900.000,00 70% 264.411,00
Illuminazione votiva 15,37 352.640,00 70% 37.940,54
Proventi farmacia comunale 21,87% 800.000,00 70% 122.472,00 Recupero oneri abbattimento Tassa rifiuti (comprensiva di
TEFA)
38,49% 20.424.240,24 85% 6.682.096,56 Proventi ruolo su sanzioni del
codice della strada
88,58% 1.980.000,00 85% 1.490.801,40 Proventi sanzioni codice della
strada
40,87% 5.000.000,00 85% 1.736.975,00
Fitti attivi 43,99% 3.494.920,56 85% 1.306.803,22
Proventi acquedotto 23,80% 6.200.000,00 85% 1.254.260,00
Proventi utilizzo impianti sportivi 20,03 78.260,00 85% 13.324,16 Proventi mercato ortofrutticolo 7,80 264.400,00 85% 17529,72
Proventi mercato ittico 10,08 456.800,00 85% 39.138,62
Proventi mercato Via Fasano 3,55 112.938,36 85% 3.407,91
Evasione tributi (ICI e TARSU) 75,29 1.300.000,00 85% 831.954,50 Proventi recupero materiale di
riciclo
41,97 900.000,00 85% 321.070,50
Illuminazione votiva 15,37 352.640,00 85% 46.070,65
Proventi farmacia comunale 21,87% 800.000,00 85% 148.716,00 Recupero oneri abbattimento
costruzioni abusive
100% 700.000,00 85% 595.000,00
TOTALE 14.487.148,24
Fondo di riserva di competenza
La consistenza del fondo di riserva ordinario previsto in:
per l’anno 2016 in euro 639.949,10 pari allo 0,66% delle spese correnti;
per l’anno 2017 in euro 452.605,24 pari allo 0,49% delle spese correnti;
per l’anno 2018 in euro 521.140,7 pari allo 0,57% delle spese correnti;
rientra nei limiti previsti dall’articolo 166 del TUEL ed in quelli previsti dal regolamento di contabilità pari, per gli Enti che ricorrono all’anticipazione di tesoreria almeno allo 0,45 delle spese correnti.
Fondi per spese potenziali
Non sono stati previsti accantonamenti per passività potenziali avendo già previsto una quota rilevante, pari ad € 15.244.953,54 riferita al fondo rischi contenzioso nell’avanzo di amministrazione 2015.
Fondo di riserva di cassa
La consistenza del fondo di riserva di cassa rientra nei limiti di cui all’art. 166, comma 2 quater del Tuel.
ORGANISMI PARTECIPATI L’Ente non ha organismi partecipati.
SPESE IN CONTO CAPITALE
L’ammontare della spesa in conto capitale, pari a euro 61.964387,00, per l’anno 2016
60.201.480,72per l’anno 2017 7.589.663,50 per l’anno 2018
è pareggiata dalle entrate ad essa destinate nel rispetto delle specifiche destinazioni di legge, come dimostrato nel punto 5 delle verifiche degli equilibri.
Finanziamento spese investimento con Indebitamento
Le spese d’investimento previste negli anni 2016,2017e 2018 sono finanziate con indebitamento così distinto:
anno 2016 anno 2017 anno 2018 apertura di credito
assunzione mutui 4.532.413,61 3.950.000,00 3.400.000,00
assunzione mutui flessibili prestito obbligazionario prestito obbligazionario in pool cartolarizzazione di flussi di entrata
cart.con corrisp.iniz.inf.85% dei prezzi di mercato dell'attività cartolarizzazione garantita da Pubblica Amministrazione cessione o cartolarizzazione di crediti
leasing
premio da introitare al momento di perfez.di operazioni derivate
4.532.413,61 3.950.000,00 3.400.000,00 Totale
Limitazione acquisto immobili
La spesa prevista per acquisto immobili dovrà rispettare tassativamente i limiti disposti dall’art.1, comma 138 della Legge 24/12/2012 n.228:
a) dovrà essere comprovata documentalmente l'indispensabilità e l'indilazionabilità attestate anche dal responsabile del procedimento;
b) la congruità del prezzo dovrà essere attestata dall'Agenzia del demanio, previo rimborso delle spese.
c) delle predette operazioni dovrà essere data preventiva notizia, con l'indicazione del soggetto alienante e del prezzo pattuito, nel sito internet istituzionale dell'ente.
Limitazione acquisto mobili e arredi
Per l’anno 2016 non è stato riconfermato, per gli enti locali, il limite disposto dall’art. 1, comma 141 della Legge 24/12/2012 n. 228.
INDEBITAMENTO
L’ammontare dei prestiti previsti per il finanziamento di spese in conto capitale risulta compatibile per gli anni 2016,2017 e 2018 con il limite della capacità di indebitamento previsto dall’articolo 204 del TUEL come dimostrato dal calcolo riportato nel seguente prospetto.
€ 70.546.057,21
Ammontare interessi riguardanti debiti espressamente esclusi dai limiti di indebitamento
PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISPETTO DEI VINCOLI DI INDEBITAMENTO DEGLI ENTI LOCALI
ENTRATE RELATIVE AI PRIMI TRE TITOLI DELLE ENTRATE
(rendiconto penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui), ex art. 204, c. 1 del D.L.gs. N. 267/2000
1) Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo I) 2) Trasferimenti correnti (titolo II)
3) Entrate extratributarie (titolo III) TOTALE ENTRATE PRIMI TRE TITOLI
Garanzie principali o sussidiarie prestate dall'Ente a favore di altre Amministrazioni di cui, garanzie per le quali è stato costituito accantonamento
Garanzie che concorrono al limite di indebitamento
SPESA ANNUALE PER RATE MUTUI/OBBLIGAZIONI
Contributi contributi erariali in c/interessi su mutui
Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL autorizzati nell'esercizio in corso
Livello massimo di spesa annuale (1):
Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL autorizzati fino al 31/12/esercizio precedente (2)
DEBITO POTENZIALE
L’incidenza degli interessi passivi compresi quelli derivanti da garanzie fideiussorie prestate, sulle entrate correnti del penultimo rendiconto precedente o su quelle previste è così prevista in relazione anche ai limiti di cui al citato art. 204 del TUEL;
2016 2017 2018
è congrua sulla base del debito contratto con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A e rientra nel limite di indebitamento previsto dall’articolo 204 del TUEL come calcolato nel precedente prospetto.
L’indebitamento dell’ente subisce la seguente evoluzione:
Anno 2013 2014 2015 2016 2017 2018
Residuo debito (+) 43.931.218,87 70.981.248,54 77.503.975,35 80.425.343,99 79.958.503,13 78.873.581,55
Nuovi prestiti (+) 30.386.034,86 10.349.934,01 5.500.000,00 4.532.413,61 3.950.000,00 3.400.000,00
Prestiti rimborsati (-) 336.981.248,57 3.827.207,20 2.578.631,36 4.999.254,47 5.034.921,58 5.180.370,05
Estinzioni anticipate (-)
Altre variazioni +/- (da specificare)
Totale fine anno 70.981.248,54 77.503.975,35 80.425.343,99 79.958.503,13 78.873.581,55 77.093.211,50
Gli oneri finanziari per ammortamento prestiti ed il rimborso degli stessi in conto capitale registrano la seguente evoluzione:
Anno 2013 2014 2015 2016 2017 2018
Oneri finanziari 2007201,92 2301456,95 1684740,56 3694332,48 3432561,87 3281268,84 Quota capitale 3336005,16 3827207,2 3219932,06 4999254,47 5034921,58 5180370,05 Totale 5343207,08 6128664,15 4904672,62 8693586,95 8467483,45 8461638,89
OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI
L’organo di revisione a conclusione delle verifiche esposte nei punti precedenti considera:
a) Riguardo alle previsioni di parte corrente
1) Congrue le previsioni di spesa ed attendibili le entrate previste sulla base:
- delle risultanze del rendiconto 2015, così come da schema approvato dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 42 del 26 aprile 2016;
- della valutazione del gettito effettivamente accertabile per i diversi cespiti d’entrata;
- dei riflessi delle decisioni già prese e di quelle da effettuare descritte nel DUP;
- degli oneri indotti delle spese in conto capitale;
- degli oneri derivanti dalle assunzioni di prestiti.
- degli effetti derivanti da spese disposte da leggi, contratti ed atti che obbligano giuridicamente l’ente;
- degli effetti derivanti dalla manovra finanziaria che l’ente ha attuato sulle entrate e sulle spese;
- dei vincoli sulle spese e riduzioni dei trasferimenti erariali;
- dei vincoli disposti per il rispetto del saldo obiettivo di finanza pubblica e delle norme relative al concorso degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica;
- della quantificazione del fondo crediti di dubbia esigibilità.
b) Riguardo alle previsioni per investimenti
Conforme la previsione dei mezzi di copertura finanziaria e delle spese per investimenti, all’elenco annuale degli interventi ed al programma triennale dei lavori pubblici, allegati al bilancio.
Coerente la previsione di spesa per investimenti con il programma amministrativo, il DUP, il piano triennale dei lavori pubblici e il crono programma dei pagamenti, ritenendo che la realizzazione degli interventi previsti sarà possibile a condizione che siano concretamente reperiti, in particolare i finanziamenti previsti nel piano triennale delle opere pubbliche per l’esercizio 2017.
c) Riguardo agli obiettivi di finanza pubblica
Con le previsioni contenute nello schema di bilancio, l’ente può conseguire negli anni 2016, 2017 e 2018, gli obiettivi di finanza pubblica.
d) Riguardo alle previsioni di cassa
Le previsioni di cassa sono attendibili in relazione all’esigibilità dei residui attivi e delle entrate di competenza e congrue in relazione al rispetto dei termini di pagamento con riferimento ai cronoprogrammi e alle scadenze di legge.
e) Salvaguardia equilibri
In sede di salvaguardia degli equilibri sarà possibile modificare le tariffe ed aliquote dei tributi di propria competenza in deroga all’art.1, comma 169 della Legge 296/2006.
In sede di salvaguardia degli equilibri i proventi di alienazione potranno essere utilizzati solo per ripristinare gli equilibri di parte capitale.
f) Obbligo di pubblicazione
L’ente deve rispettare l’obbligo di pubblicazione stabilito dagli artt. 29 e 33 del d.gs. 14/3/2013 n.33:
-degli indicatori dei propri tempi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture con cadenza trimestrale secondo lo schema tipo definito con Dpcm 22/9/2014.
g) Adempimenti per il completamento dell’armonizzazione contabile
A decorrere dal 2016 l’ente è tenuto ad adottare un sistema di contabilità economico patrimoniale, garantendo la rilevazione unitaria dei fatti gestionali, sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economico patrimoniale e dovrà pertanto avviare le attività necessarie per dare attuazione agli adempimenti dell’armonizzazione contabile rinviati al 2016, con particolare riferimento:
- all’aggiornamento delle procedure informatiche necessarie per la contabilità economico patrimoniale;
- all’applicazione del piano dei conti integrato di cui all’allegato n. 6 al D.Lgs. n. 118/2011;
- all’applicazione del principio contabile generale n. 17 della competenza economica di cui all’allegato n. 1 al D.Lgs. n. 118/2011;
- all’applicazione del principio applicato della contabilità economico patrimoniale di cui all’allegato 4/3 al D.Lgs. n. 118/2011, con particolare riferimento al principio n. 9, concernente “L’avvio della contabilità economico patrimoniale armonizzata
- all’aggiornamento dell’inventario e alla sua codifica secondo il piano patrimoniale del piano dei conti integrato (allegato n. 6 al DLgs 118/2011);
- all’aggiornamento e alle valutazione delle voci dell’attivo e del passivo nel rispetto del principio applicato della contabilità economico patrimoniale.
CONCLUSIONI
In relazione alle motivazioni specificate nel presente parere, richiamato l’articolo 239 del TUEL e tenuto conto:
del parere espresso sul DUP
del parere espresso dal dirigente finanziario
delle variazioni rispetto all’anno precedente l’organo di revisione:
- ha verificato che il bilancio è stato redatto nell’osservanza delle norme di Legge, dello statuto dell’ente, del regolamento di contabilità, dei principi previsti dall’articolo 162 del TUEL e dalle norme del D.Lgs.n.118/2001 e dai principi contabili applicati n.4/1 e 4/2 allegati al predetto decreto legislativo;
- ha rilevato la coerenza interna, la congruità e l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio;
- ha rilevato la coerenza esterna ed in particolare la possibilità con le previsioni proposte di rispettare i limiti disposti dalle norme relative al concorso degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica
ed esprime, pertanto, parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione 2016-2018 e sui documenti allegati.