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Capitolo 3 I mass media come strumento di soft power

3.3 Il mondo di internet: siti, blog e social network

3.3.1 Sputnik

Nel 2014 la lotta perpetrata da Mosca all’unipolarismo dell’informazione ha portato all’avvio di un nuovo progetto, Sputnik («satellite» in russo). Si tratta di una piattaforma multimediale lanciata dall’agenzia Rossija Segodnja che mira a sopperire alle mancanze di RT il quale, come si è detto, opera principalmente nel mondo della televisione. Il recente progetto russo non comprende infatti servizi in questo ambito, bensì annovera fra i suoi prodotti notiziari informativi, siti, pagine sui social network, applicazioni per le piattaforme mobili, radio e centri stampa multimediali305. Come riporta il sito di Sputnik, i suoi predecessori sono l'agenzia di

stampa statale RIA Novosti e l’emittente radiofonica Voice of Russia306, fondati

rispettivamente nel 1941 e nel 1929 e liquidati con un decreto presidenziale nel 2013.

La piattaforma è stata registrata il 17 novembre 2014 presso il Roskomnadzor307.

Una settimana prima a Mosca aveva avuto luogo la presentazione ufficiale di

Sputnik ad opera di Dmitrij Kiselёv, il giornalista russo che l’anno precedente era

stato nominato da Putin direttore dell’agenzia di informazione internazionale

Rossija segodnja308. Nel suo discorso di presentazione309, Kiselёv aveva delineato i

principi alla base della politica editoriale della nuova piattaforma multimediale:

305 https://it.sputniknews.com/docs/about/index.html. 306 Ibidem.

307 Ibidem.

308 Hilburn M., «Russia's New World Broadcast Service is 'Sputnik'», Voa news, 10 novembre 2014,

https://www.voanews.com/a/russia-launches-new-media-brand-called-sputnik/2515216.html.

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My budem proverjat’ informaciju. Naša informacija budet nadёžna […] i my budem davat’ al’ternativnye interpretacii, na kotorye bezuslovno v mire est’ zapros. My sčitaem, što mir ustal vot navjazyvanija vot etoj odnopoljarnoj točki zrenija.310

In un’altra occasione, egli si era espresso in termini più aspri; secondo quanto riportato in un articolo pubblicato proprio su Sputnik, infatti, aveva affermato che il pubblico di quest’ultimo comprende milioni di persone in tutto il mondo che «have had enough of the aggressive mainstream propaganda on the air, in newspapers and on television in many countries, sowing discord and trampling international law, common sense, the truth and the facts»311.

Analogamente a RT, dunque, l’obiettivo di Sputnik è quello di diventare una vera e propria alternativa al sistema di informazione occidentale che, secondo l’opinione russa, oggi spadroneggia nel mondo principalmente attraverso l’operato dei grandi

network anglosassoni e americani. Il fine della piattaforma è ribadito anche dal suo

slogan: «Govorim to, o čёm drugie molčat», tradotto per Sputnik Italia con «Quello che gli altri non dicono», dove con «altri» si intendono i media occidentali.

Tuttavia Sputnik è, se possibile, un progetto ancora più ambizioso di RT. Basti prendere in considerazione i dati presentati da Kiselёv in occasione del lancio della piattaforma e quelli riportati sul sito ufficiale: Sputnik trasmette in 130 città di 34 Stati e oggi le sue redazioni sono operative in più di 30 lingue, tra cui italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco, arabo, cinese, serbo, ceco, polacco e farsi312.

Inoltre, i news feed in lingua inglese, spagnola, araba e, dalla fine del 2014, cinese, sono disponibili 24 ore su 24313. Il volume complessivo di ore di trasmissione radio

sui siti e nelle frequenze FM, DAB/DAB+ raggiunge le 800 ore al giorno314.

La sede centrale di Sputnik si trova a Mosca e numerose sono quelle collocate in luoghi strategici in tutto il mondo: negli Stati Uniti a Washington, in Cina a Pechino, in Francia a Parigi, in Germania a Berlino, in Egitto a Il Cairo, e nel Regno Unito a

310 «Verificheremo le nostre informazioni. Le nostre informazioni saranno attendibili […] e

forniremo un’interpretazione alternativa di cui senza dubbio nel mondo c’è richiesta. Crediamo che il mondo sia stanco dell’imposizione di questo puto di vista unipolare».

311 «Major New Media Brand ‘Sputnik’ Goes Live November 10», Sputnik news, 10 novembre 2014,

https://sputniknews.com/russia/201411101014569630/.

312 https://it.sputniknews.com/docs/about/index.html.

313«Major New Media Brand ‘Sputnik’ Goes Live November 10», Sputnik news, op. cit. 314 https://it.sputniknews.com/docs/about/index.html.

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Londra ed Edimburgo315. Altre sedi sono situate nelle capitali delle ex repubbliche

sovietiche (Minsk, in Bielorussia, Kiev, in Ucraina, Taškent, in Uzbekistan, Astana, in Kazakhstan, Biškek, in Kirghizistan, Dušanbe, in Tagikistan, Tbilisi, in Georgia, Yerevan, in Armenia, Baku, in Azerbaijan, Chişinău, in Moldavia), a Sukhumi e Tskhinvali, capitali rispettivamente di Abcasia e Ossezia del Sud, di cui la Russia ha riconosciuto l’indipendenza, e in altri centri rilevanti del panorama internazionale come Nuova Delhi, Helsinki, Rio de Janeiro, Montevideo e Buenos Aires. Ogni sede della piattaforma russa ha uno staff che varia dalle 30 alle 100 unità e tutti i membri sono professionisti del luogo e gli uffici editoriali di Washington, Il Cairo, Pechino e Montevideo sono operativi 24 ore su 24316.

I fotografi di Sputnik operano in tutto il mondo e sono stati insigniti di prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui il Magnum Photography Awards e il World Press Photo. La piattaforma possiede un archivio fotografico, Sputnik Images, che si compone non solo di foto e video, ma anche di infografiche. Tra gli altri prodotti di Sputnik figura anche il progetto di sondaggi dell’opinione pubblica Sputnik.Polls.

La piattaforma organizza la «Scuola giovani giornalisti», un progetto che, secondo il vicedirettore di Sputnik Anton Anisimov, offre ai giovani professionisti la possibilità di apprendere di più sui media russi e alcuni aspetti del lavoro giornalistico e di stabilire rapporti professionali con colleghi provenienti da tutto il mondo317. La scorsa edizione si è tenuta presso la sede centrale dell'agenzia di

stampa e radio Sputnik, a Mosca dal 31 ottobre al 4 novembre e ha visto la partecipazione più elevata dall’avvio del progetto nel 2015. Vi hanno preso parte, infatti, i giornalisti di 30 media provenienti da 23 Paesi tra cui Iran, Serbia, Turchia, Portogallo, Danimarca, Grecia e Italia. Oggetto del programma formativo è stata l’osservazione da vicino del lavoro dell’agenzia, apprendendo i rudimenti dello

315 https://it.sputniknews.com/docs/about/index.html.

316«Major New Media Brand ‘Sputnik’ Goes Live November 10», Sputnik news, op. cit.

317 «Partecipanti da 23 paesi alla Scuola per giovani giornalisti di Sputnik», Sputnik news, 31 ottobre

2017, https://it.sputniknews.com/mondo/201710315214176-media-informazione-scambio- culturale-Russia-giornalismo/.

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sviluppo delle piattaforme di informazione online e familiarizzando con il lavoro dei giornalisti e dei fotografi di Sputnik nei punti caldi del mondo318.

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