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1.2 La Borsa elettrica

2.1.3 Stagionalità

È intuitivo che la diversa latitudine e la presenza di periodi caldi o periodi rigidi determinino un differente domanda di energia elettrica. Di conseguenza, anche il prezzo spot è soggetto ad una forte periodicità, che si può manifestare a più livelli:

• Infra-giornaliero; • Settimanale; • Mensile;

Un primo elemento di periodicità sta nella differente richiesta di energia elet- trica nel corso della giornata (stagionalità infragiornaliera).

In figura 2.1 è riportato un istogramma con indicato, per ogni fascia oraria, il PUN di domenica 18 e lunedì 19 gennaio 2015. LŠandamento di lunedì 19 gen- naio è tipico di ogni giorno feriale. Il PUN cresce nelle ore diurne raggiungendo un picco di valore tra le 9 e le 10, orario di punta per lo svolgimento delle attività industriali. Nella fascia oraria 12-14, tipicamente dedicata alle pause pranzo, il PUN si abbassa poiché gran parte delle attività sono ferme. Successivamente, il prezzo ricomincia a crescere raggiungendo un picco massimo tra le 18 e le 20, intervallo orario in cui vi è un aumento dei consumi domestici e, a seconda del- le stagioni, gli impianti fotovoltaici smettono di produrre energia e quindi, per far fronte al fabbisogno di quel momento, è necessario ricorrere a delle unità di produzione più costose, ad esempio le centrali a gas che hanno dei costi fissi mol- to elevati. Di conseguenza, il prezzo di equilibrio, determinato dall’incontro tra domanda e offerta, è più elevato, e così anche il PUN. Dalle 21 alle 8 il prezzo scende notevolmente, i consumi di energia elettrica si abbassano e le uniche at- tività industriali che funzionano sono quelle a ciclo continuo. Nei giorno festivi, ad esempio domenica 18 gennaio, il PUN è generalmente più basso. I valori sono simili a quelli dei giorni feriali solo per le fasce notturne, in cui i consumi non cambiano, mentre nelle ore diurne si può notare che il PUN è più basso e il picco diurno è raggiunto più tardi, verso le 11, poiché i ritmi degli utenti sono diversi. Il picco serale invece viene raggiunto sempre tra le 18 e le 20 ma il valore del PUN è più basso perché la domanda è inferiore. Queste considerazioni trovano un’analogia con le fasce biorarie presenti sulla bolletta della luce per un cliente domestico: il prezzo della materia prima energia è infatti più elevato dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 8-19, mentre è più basso dalle 19 alle 8 di mattina del giorno dopo durante la settimana, e durante tutta la giornata il sabato, domenica e festività nazionali. Ai fini di una maggiore completezza descrittiva, è oppor- tuno inoltre precisare che l’andamento dei prezzi orari dell’energia elettrica e la relativa stagionalità infra-giornaliera sono strettamente legati alle curve (o profi- li) di carico di energia elettrica, che descrivono la potenza (MW) immessa sulla rete di distribuzione per ogni ora della giornata. In sostanza, una curva di carico esprime la potenza che l’utenza sta utilizzando per ogni ora del giorno, e può es-

sere interpretata come indicatore della domanda di energia elettrica. In figura 2.2 è riportata la curva di carico di mercoledì 15 gennaio 2014, disponibile online sul report redatto annualmente da Terna S.p.a. Dal grafico è possibile notare che l’andamento della curva è del tutto analogo a quello del PUN visto in figura 2.1. Nello specifico, si evidenziano gli stessi picchi diurni tra le 9 e le 11 e tra le 18 e le 20, legati ad un aumento della domanda di energia, mentre nelle altre fasce orarie la domanda, e quindi la potenza immessa nella rete, sono inferiori.

Figura 2.2: Curva di carico relativa a mercoledì 15 gennaio 2014 (Fonte: Report 2014 Terna S.p.a.)

Altra forte periodicità della serie dei prezzi spot della commodity elettrica è quella settimanale, spiegata attraverso la figura 2.3 in cui è illustrato il PUN medio giornaliero per i mesi di febbraio e marzo 2014.

Figura 2.3: Prezzo PUN medio giornaliero riferito ai mesi di febbraio e marzo 2014

Generalmente i consumi di energia elettrica sono molto più elevati nei gior- ni feriali, per via del funzionamento delle attività industriali, mentre nei giorni festivi la domanda si abbassa poiché gli unici a consumare sono gli utenti dome- stici e le aziende a ciclo continuo. Questo si traduce in un prezzo spot più elevato durante i giorni feriali e un prezzo inferiore nei giorni festivi. A prova di tutto ciò, dalla figura 2.3 si può chiaramente notare che, in media, ogni cinque giorni il PUN si abbassa. I giorni in cui il prezzo è inferiore corrispondono a sabato, domenica e/o eventuali festività.

Il grafico rappresentato in figura 2.4 aiuta a spiegare la stagionalità annuale. Normalmente l’energia elettrica registra un prezzo maggiore nei mesi invernali, sia a causa del numero inferiore di ore di luce che determina un maggior consumo di energia elettrica, per l’illuminazione artificiale sia per il riscaldamento (trami- te pompe di calore o stufette elettriche). I picchi più alti di prezzo si registrano anche nei mesi centrali estivi, in luglio e agosto, periodi in cui si raggiungono spesso fasce di caldo record che rendono indispensabile il ricorso ai condiziona- tori per raffreddare l’aria. In primavera e nei primi mesi autunnali, quando le giornate sono ancora sufficientemente lunghe e le temperature non sono né trop- po calde né troppo fredde, il PUN scende perché la richiesta di energia elettrica è più bassa. Si precisa che il picco di prezzo registrato nei mesi estivi dipende molto dalle temperature raggiunte in quel determinato anno. Se si osserva, ad esempio, lo stesso grafico con i dati del 2014 (figura 2.5) anno in cui non c’è stata una stagione estiva particolarmente calda, si può notare che questo picco non è presente.

Figura 2.5: Prezzo PUN medio giornaliero anno 2014

Per tener conto della stagionalità del PUN possono essere adottati vari meto- di, tra cui le variabili dummy, le funzioni sinusoidali, le medie mobili e/o modelli che tengano conto della componente stagionale (ad esempio i modelli SARIMA). Il metodo utilizzato per l’elaborazione pratica di questa tesi sarà approfondito nei capitoli successivi.

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