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La comparsa ufficiale della fisioterapia come professione in America, si ha nel 1914.

I primi professionisti americani sono dipendenti del Walter Reed College Hospital di Portland, nell’Oregon.

La loro denominazione non è quella di fisioterapista ma, a causa di un’impropria traduzione, quella di “assistente di ricostruzione”. Si tratta di infermiere e assistenti sanitarie, la cui professionalità è basata sulla competenza in educazione fisica, e la cui presenza si è rivelata molto importante nei processi di recupero motorio di numerosi veterani della prima guerra mondiale.

L’attività di ricerca nell’ambito della riabilitazione accompagna tutta la storia moderna della fisioterapia americana, fin dagli esordi.

Una delle prime ricerche in ambito riabilitativo, è stata pubblicata molto precocemente rispetto ad altri paesi, nel 1921.

L’attività di ricerca fisioterapica continua a tutt’oggi, dividendosi in una miriade di specialità diverse (pneumologia, neurologia, cardiologia, ecc.).

Sempre nel 1921, Mary McMillan, fisioterapista, fonda il Physical Therapy Association.

Immagini da Storia della Medicina. (NLM)

Quest’associazione diventa, in seguito, l’American Physical Therapy Association: APTA; forse l'organizzazione più influente nella storia americana della fisioterapia.

Nel 1924 viene inaugurata, per volere del presidente Franklin Delano Roosvelt, la Georgia Warm Springs Fondation, il cui compito è quello di fronteggiare la crescente richiesta di interventi riabilitativi legata all’aumento dell’incidenza delle epidemie di poliomelite.

In questo periodo una figura di notevole rilevanza è Elizabeth Kenny (1880 –1952) meglio conosciuta come Sister Kenny, australiana d’origine e pioniere della terapia riabilitativa fisica, soprattutto nei poliomielitici, presso la Mayo Clinic di Rochester, nel Minnesota.

Le epidemie di poliomielite segnano un punto di svolta nella storia della fisioterapia americana e mondiale incentivando lo sviluppo della riabilitazione neuromotoria e respiratoria.

Negli anni ’50, le tecniche manipolative e la chiropratica fanno la loro comparsa nella storia della fisioterapia americana, dopo aver avuto una grande diffusione in Gran Bretagna.

Dopo il 1950 la storia della fisioterapia americana si trasferisce dagli ospedali, dove è nata e si è sviluppata, in altre sedi di servizio.

I fisioterapisti americani iniziano a lavorare in cliniche, effettuano pratiche private, lavorano in case di cura e scuole.

La specialità di fisioterapia ortopedica nasce in questo periodo. Nel 1950 viene creata la Federazione Internazionale di Ortopedia, Terapia Manuale e Terapia Fisica, che contribuisce molto ai cambiamenti nella professione e ne influenza le scelte evolutive.

Altro personaggio di spicco è il fisioterapista Mariano Rocabado che con le sue tecniche innovative di terapia manuale, originata in Olanda, ha un impatto profondo sull’evoluzione della disciplina stessa in America.

Freddy Kaltenborn, proveniente dalla Norvegia, influenza l’evoluzione della pratica fisioterapica della costa orientale degli Stati Uniti, mentre Geoffrey Maitland, australiano, cambia la concezione della formazione didattica e pratica, nella storia della fisioterapia, con il suo approccio mirato ad un’iniziale valutazione globale da approfondire sino allo specifico del problema.

Nel corso del 1980 l’evoluzione della storia della fisioterapia americana si orienta verso l’utilizzo delle scoperte tecnologiche. Nuove procedure nascono con l’utilizzo dei computer, degli ultrasuoni, di particolari stimolazioni elettriche e di altri dispositivi.

Dal 1990 l'interesse generale si sposta nuovamente verso la terapia manuale: Freddy Kaltenborn guida la nuova corrente di lavoro.

Molto diversa da quella italiana è la formazione professionale, come diverse sono le regole per poter accedere al mondo del lavoro e i criteri per rimanervi.

I corsi per acquisire la qualifica di fisioterapista prevedono il superamento di un test d’ingresso molto selettivo.

Gli studenti interessati sono tenuti ad esibire, nel proprio curriculum, votazioni elevate sia al liceo, sia all'università, soprattutto nei corsi di scienze.

Prima di concedere l'ammissione, molti programmi di formazione professionale, richiedono esperienza come volontario in un reparto di terapia fisica di un ospedale o di una clinica.

Nell’America del nord uno studente che decide di intraprendere la carriera del fisioterapista deve preventivamente impegnarsi in un corso di scienza connesso, come ad esempio di biologia, chimica o fisica ( i corsi richiesti sono semestrali o annuali ).

Solo successivamente può richiedere l’accesso ad un corso di laurea specializzato in terapia fisica che prevede la frequenza dei corsi di chinesiologia, biomeccanica, neuroanatomia, crescita umana e sviluppo, fisiopatologia, tecniche di esame muscolo- articolare e procedure terapeutiche.

Gli studenti, oltre alle aule e ai laboratori, possono usufruire dell’aiuto di esperti fisioterapisti, i cosiddetti “tutors”, che permettono loro la pratica sorvegliata.

A seguito della formazione di base in fisioterapia, per raggiungere la qualifica di medico specialista in una branca fisioterapica è necessario effettuare ulteriori studi.

Gli individui in possesso della laurea quadriennale in altro campo, che vogliano diventare fisioterapisti, devono iscriversi ad un

master o ad un dottorato per fisioterapista proposto dal programma educativo.

Negli Stati Uniti, i fisioterapisti esperti, possono chiedere di sostenere un esame ed ottenere la certificazione di specialità in una delle sette sub-aree di specializzazione: cardiovascolare e polmonare, elettrofisiologica, riabilitazione geriatrica, riabilitazione neurologica, riabilitazione ortopedica, riabilitazione pediatrica, terapia fisica e dello sport.

Tutte qualifiche riconosciute e normate per legge, negli Stati Uniti.

In tutti gli Stati dell’Unione, ai fisioterapisti che vogliono praticare la professione, viene richiesto il superamento di un esame abilitante, dopo la laurea.

L’esame di abilitazione richiede, come presupposto, di avere effettuato un periodo di tirocinio stabilito presso un terapista che svolge un programma accreditato.

Secondo l'American Physical Therapy Association, nel 1999, sono stati accreditati 189 programmi post-laurea in fisioterapia.

I programmi accreditati esprimono il punteggio in gradi: per ottenere il Bachelor (qualifica di base) occorrono 24 gradi, per il grado di master ne sono richiesti 15 e per i diplomi di dottorato otto.

Tutti i programmi didattici, per essere espletati, devono avere l’accreditamento statale.

Dal 2002, tutti i programmi di Terapia Fisica di base, per ottenere l'accreditamento, devono offrire anche il livello di master e di dottorato, in conformità con le direttive della Commissione per l’accreditamento nella formazione in Terapia Fisica.

Ai fisioterapisti è richiesta una buona capacità relazionale interpersonale, al fine di educare correttamente i pazienti sui trattamenti di terapia fisica, e una buona capacità di relazionarsi umanamente, nonchè una predisposizione ad aiutare i pazienti. Tratti analoghi, sono necessari anche per interagire con le famiglie dei pazienti.

I fisioterapisti che prevedono di continuare lo sviluppo professionale possono partecipare a corsi di formazione continua e workshop.

Un certo numero di Stati richiedono formazione continua per mantenere la licenza professionale e poter esercitare.

Secondo il Bureau of Labor Statistics, la crescita di posti di lavoro in Fisioterapia dovrebbe essere superiore alla media nel corso dei prossimi anni a causa del numero crescente di persone anziane. Il salario medio di un Fisioterapista è di circa 66.000 $ annui. Ogni professionista ha un’assicurazione personale sanitaria ed una assicurazione privata per danni a terzi, eventualmente prodotti nell’esercizio della professione; inoltre ogni fisioterapista professionista ha l’obbligo di iscrizione all’APTA, equivalente di un nostro Ordine Professionale.