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Le statistiche sul consumo del gioco d’azzardo condotte dall’Istituto di fisiologia clinica del Centro nazionale delle ricerche

Appare opportuno soffermarsi, ai fini della presente indagine, anche sugli aspetti di natura statistica che sono in grado di illustrare, sotto l’aspetto sociologico, il fenomeno legato al gioco d’azzardo in Italia. In particolare, si richiamano i risultati di alcuni studi del Centro nazionale delle ricerche (CNR), relativamente all’impatto del fenomeno sulla popolazione e alla sua diffusione sul territorio nazionale, e dell’Istituto superiore di sanità. L’importanza di questi studi è avvalorata anche dal richiamo operato dai documenti regionali, quali i Piani regionali di contrasto al gioco d’azzardo patologico, che sottendono, da un punto di vista procedurale, alla gestione del fondo per il contrasto del gioco d’azzardo,

L’Istituto di fisiologia clinica del CNR conduce, da alcuni anni, due studi a carattere nazionale sulla situazione del gioco d’azzardo: lo studio IPSAD, (Italian Population Survey on Alcohol and other drugs) sui comportamenti d’uso di alcol, tabacco e sostanze illegali nella popolazione generale, e lo studio ESPAD (European School Survey on Alcohol and other Drugs), che riguarda la stessa ricerca ma sugli studenti iscritti alle scuole secondarie di secondo grado. Essi rappresentano due strumenti di indagine a carattere nazionale che la sezione di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di fisiologia clinica del CNR conduce al fine di avere un quadro di maggiore dettaglio conoscitivo. Entrambe le ricerche, lo studio IPSAD e lo studio ESPA godono di un riconoscimento scientifico internazionale e utilizzano esclusivamente strumenti e metodologie standardizzate e validate. In accordo con la letteratura scientifica, dunque, viene definito giocatore colui che ha giocato d’azzardo almeno una volta negli ultimi 12 mesi. I diversi giocatori sono classificati secondo i profili di rischio ad essi associato (giocatore senza nessun problema di gioco, giocatore a rischio,

giocatore problematico), utilizzando alcuni criteri utilizzati anche in altre ricerche27. Di seguito, alcune tavole rappresentative, da un punto di vista statistico, del fenomeno28.

Tavola 1 – Prevalenza degli studenti fra i 15 ed i 19 anni che hanno giocato d’azzardo almeno una volta nei 12 mesi – dettaglio regionale (anni 2008-2017)

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

ABRUZZO 49,3 53,5 53,3 51,9 48,9 49,5 44,7 46,4 44,5 41,5

BASILICATA 51,8 57,6 55,7 55,8 52,5 51,9 46,8 49,0 43,2 42,7

CALABRIA 50,0 52,9 56,9 53,7 54,2 52,9 47,3 47,6 44,6 41,8

CAMPANIA 52,8 57,8 56,3 52,9 51,2 50,4 49,3 49,4 48,0 44,1

EMILIA ROMAGNA 33,9 40,8 42,5 41,7 39,5 36,4 32,2 35,7 34,6 31,9

FRIULI VENEZIA GIULIA 30,6 36,3 38,7 36,3 37,8 36,9 29,5 33,9 32,2 28,9

LAZIO 51,9 53,9 54,6 51,7 49,1 50,4 46,6 45,4 44,9 40,1

LIGURIA 35,2 41,6 42,4 41,7 40,6 36,2 32,9 37,1 32,1 32,0

LOMBARDIA 35,7 43,5 44,8 41,0 42,7 41,3 33,9 37,4 35,2 32,2

MARCHE 44,1 49,2 52,0 43,8 43,9 43,7 39,8 42,5 42,2 36,6

MOLISE 50,2 54,3 53,0 51,4 47,0 47,5 44,6 44,4 42,2 42,0

PIEMONTE 33,4 42,3 44,0 42,0 39,9 37,5 32,8 34,2 32,0 27,5

PUGLIA 52,7 57,0 55,6 55,6 52,0 50,1 46,7 48,3 46,5 43,2

SARDEGNA 43,5 50,8 49,2 49,7 48,3 44,8 40,0 43,7 41,1 40,0

SICILIA 53,2 56,4 54,9 53,7 51,4 50,6 45,0 50,0 45,2 43,7

TOSCANA 36,6 43,4 46,6 44,0 41,4 37,9 34,5 37,3 36,8 34,4

TRENTINO ALTO ADIGE 28,6 35,8 40,1 37,6 39,5 36,2 29,8 31,4 32,6 29,7

UMBRIA 46,1 51,3 52,9 46,7 46,6 43,4 39,7 40,5 41,4 35,8

VALLE D’AOSTA 34,0 41,1 43,7 40,7 38,0 35,6 30,3 29,8 29,9 27,5

VENETO 28,6 36,3 38,5 37,7 38,1 35,3 30,8 30,2 32,2 29,4

Italia 40,3 47,1 47,1 46,8 45,3 44,0 40,5 41,7 40,1 36,9

Fonte: ESPAD®Italia

27 Cfr. Problem Gambling Severity Index (PGSI), versione ridotta del Canadian Problem Gambling Index (CPGI), adattato e validato a livello nazionale, per la popolazione adulta e il South Oaks Gambling Screen-Revised for Adolescents (SOGS-RA) per la popolazione studentesca.

28 Fonte: Allegato al comunicato stampa CNR del 3 maggio 2018, pubblicato al seguente indirizzo istituzionale https://www.cnr.it/it/comunicato-stampa/8089/l-azzardo-e-sempre-piu-adulto.

Grafico 1 – Distribuzione percentuale degli studenti con profilo “a rischio” o “problematico” in base al test SOGS-RA*, tra coloro che hanno giocato d’azzardo nell’ultimo anno (anni 2008-2017)

Fonte: ESPAD®Italia

*Test di screening South Oaks Gambling Screen: Revised for Adolescents-SOGS-RA (Winters et al., 1993; Poulin, 2002; Colasante et al.

2014)

Tavola 2. Percentuale degli studenti (15-19 anni) con profilo di gioco “problematico” in base al test SOGS-RA*, tra coloro che hanno giocato d’azzardo almeno una volta nei 12 mesi – dettaglio regionale (anni 2008-2017)

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

ABRUZZO 11,5 8,6 9,6 7,6 7,3 7,4 8,0 9,0 6,9 8,1

BASILICATA 12,8 10,5 10,1 10,3 9,0 9,8 8,0 7,9 8,3 9,4

CALABRIA 14,7 11,1 9,9 8,2 8,9 8,3 10,6 8,8 8,9 10,5

CAMPANIA 12,0 10,4 9,9 10,0 9,3 10,0 9,2 11,8 12,8 9,2

EMILIA ROMAGNA 9,5 8,6 8,4 7,7 6,4 6,1 6,4 6,6 5,4 5,3

FRIULI VENEZIA GIULIA 8,4 7,3 7,3 6,5 4,3 6,4 6,9 5,3 6,7 5,4

LAZIO 10,1 8,5 9,2 8,2 7,4 8,4 7,5 7,4 7,5 6,9

LIGURIA 10,8 7,6 8,9 5,9 6,7 5,9 7,2 6,2 7,7 6,0

LOMBARDIA 9,8 8,3 7,9 7,6 5,7 6,1 6,0 5,6 5,7 5,0

MARCHE 9,1 6,9 8,5 7,0 7,3 7,0 6,8 8,4 6,9 6,2

MOLISE 13,2 9,0 9,6 10,1 8,3 8,8 8,4 9,2 8,0 8,7

PIEMONTE 8,8 7,2 8,5 5,8 5,6 5,9 6,7 5,7 5,7 4,6

PUGLIA 11,7 9,8 10,3 9,7 9,1 10,3 7,9 8,7 9,5 9,6

SARDEGNA 10,4 10,0 9,0 7,4 8,7 8,4 8,7 8,8 8,7 7,4

SICILIA 9,9 10,1 9,3 7,7 8,1 8,7 8,8 6,8 5,6 8,9

TOSCANA 9,0 8,4 8,2 7,2 6,4 6,2 7,0 7,9 6,8 6,4

TRENTINO ALTO ADIGE 8,1 8,3 7,6 6,7 5,0 5,6 5,8 5,4 5,9 4,4

UMBRIA 8,3 7,1 9,4 7,6 7,3 7,2 7,4 8,6 6,7 5,9

VALLE D’AOSTA 10,8 7,3 8,7 5,6 5,4 5,8 6,1 7,1 7,6 4,6

Italia 10,0 8,7 8,5 7,9 7,0 7,5 7,8 7,9 8,3 7,1

Fonte: ESPAD®Italia

*Test di screening South Oaks Gambling Screen: Revised for Adolescents-SOGS-RA (Winters et al., 1993; Poulin, 2002; Colasante et al.

2014)

Tavola 3. Percentuale degli studenti (15-19 anni) con profilo di gioco “a rischio” in base al test SOGS-RA*, tra coloro che hanno giocato d’azzardo almeno una volta nei 12 mesi – dettaglio regionale (anni 2008-2017)

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

ABRUZZO 17,8 16,3 15,1 15,3 12,3 12,9 12,4 12,9 13,1 15,7

BASILICATA 17,7 18,8 17,7 17,4 13,8 15,2 12,3 13,0 12,3 13,2

CALABRIA 17,1 19,4 16,0 15,7 13,2 12,7 10,1 12,4 11,9 13,1

CAMPANIA 18,5 17,6 14,9 16,4 13,4 13,8 13,4 12,9 11,8 14,6

EMILIA ROMAGNA 16,0 14,2 13,9 13,2 11,3 10,6 10,0 10,5 9,8 13,2

FRIULI VENEZIA GIULIA 14,1 13,9 13,9 13,4 11,4 9,3 11,0 9,4 9,1 11,5

LAZIO 17,1 15,3 13,2 15,6 13,8 11,4 11,7 9,8 12,6 14,0

LIGURIA 16,4 12,5 12,5 14,2 10,0 10,3 8,9 9,1 10,1 13,2

LOMBARDIA 16,4 13,7 13,0 12,2 9,7 10,1 9,3 9,3 8,5 13,6

MARCHE 16,3 15,5 15,4 15,3 10,7 10,5 11,2 10,4 11,3 13,6

MOLISE 17,9 17,2 14,9 15,0 13,2 13,1 12,7 13,0 12,3 13,9

PIEMONTE 15,7 13,7 13,4 12,5 10,5 11,0 9,1 9,4 12,0 12,5

PUGLIA 16,9 17,4 18,0 18,4 13,6 14,2 11,4 13,6 13,6 13,7

SARDEGNA 17,4 14,9 14,6 16,6 13,2 12,3 11,2 11,7 12,0 13,6

SICILIA 16,8 16,6 15,3 16,5 14,3 12,7 12,2 11,5 12,4 13,1

TOSCANA 16,3 14,7 13,6 14,9 11,3 10,7 10,9 10,6 11,8 14,2

TRENTINO ALTO ADIGE 15,8 13,5 12,1 11,9 9,8 9,6 10,0 10,9 8,8 11,7

UMBRIA 16,3 16,3 14,6 14,8 12,0 10,7 11,4 9,7 10,2 14,3

VALLE D’AOSTA 15,3 13,2 13,1 12,0 10,5 10,6 8,8 9,4 10,7 12,5

Italia 16,5 15,0 13,7 14,7 11,8 11,6 11,3 11,1 11,3 13,5

Fonte: ESPAD Italia

*Test di screening South Oaks Gambling Screen: Revised for Adolescents-SOGS-RA (Winters et al., 1993; Poulin, 2002; Colasante et al.

2014)

Tali nuovi dati IPSAD ed ESPAD Italia rivelano, così, che in Italia gli adulti scommettono sempre di più, mentre è in calo il gioco d’azzardo, anche on-line, tra i giovani in tutte le Regioni italiane. Nel Sud Italia crescono invece gli studenti giocatori

‘problematici’.

Aumentano i giocatori d’azzardo nella popolazione adulta (15-64 anni) mentre diminuiscono in quella studentesca (15-19 anni). Nel corso del 2017 hanno giocato almeno una volta oltre 17 milioni di italiani (42,8%), contro i 10 milioni del 2014 (27,9%), e fra questi oltre un milione di studenti (36,9%), in calo rispetto agli 1,4 milioni (47,1%) di otto anni prima. Aumentano tra gli adulti anche i giocatori problematici, quadruplicati negli ultimi 10 anni, dai 100.000 (0,6% dei giocatori) stimati nel 2007, ai 230.000 (1,3% dei giocatori) del 2010, ai 260.000 (1,6% dei giocatori) del 2013, fino ai 400.000 stimati nel 2017 (2,4% dei giocatori). Di contro, i cosiddetti “problematici”

diminuiscono, tra gli studenti, dall’8,7% dei giocatori del 2009 ai 7,1% del 2017, in particolare nelle Regioni del Centro e Nord Italia, mentre si rilevano incrementi in Sicilia, Basilicata, Calabria, Molise e Abruzzo.

In generale gli uomini (51,1%) giocano più delle donne (34,4%). Tra gli studenti la percentuale di maschi è quasi doppia rispetto alle coetanee (47,3% a fronte del 26,3%).

Il gioco più diffuso resta il “gratta e vinci”: la percentuale di giocatori che lo sceglie sale dal 60,1 del 2010 al 74 per cento del 2017. Seguono il lotto e il super enalotto, nonostante la netta diminuzione nello stesso periodo dal 72,7% al 50,5%. Al terzo posto troviamo le scommesse sportive che aumentano dal 18,3% del 2010 al 28% del 2017.

Anche tra i giovani il gioco più diffuso è il “gratta e vinci” (64,7%), con una netta predilezione femminile; vi gioca il 58,9% degli studenti maschi contro il 75,5% delle studentesse. Al secondo posto si collocano le scommesse sportive, connotate da percentuali in senso opposto: 66,9% dei ragazzi contro il 16,8% delle ragazze. Fra gli studenti con profilo problematico il gioco più diffuso sono le scommesse sportive (78,3%), a seguire gratta e vinci (70,4%) e altri giochi con le carte (48,7%), mentre tra gli adulti con profilo problematico il gioco più diffuso sono le scommesse sportive (72,8%), segue il “gratta e vinci” (67,5%) e il superenalotto (43,6%).

Il 39,1% dei giocatori intervistati ritiene sia possibile diventare ricco con l’azzardo se si hanno buone abilità, convinzione ancora più diffusa fra i problematici, con il 48,3 per cento. Il 61,7 per cento degli intervistati è convinto che l’abilità del giocatore sia determinante per vincere a poker texano e altri giochi con le carte, il 36 per cento crede lo sia anche nelle scommesse. Ma alla domanda “nell’ultimo anno con il gioco sei andato in rosso, in pari o in attivo?” il 40,1% ammette di aver perso, il 48 per cento dice di essere in pari e l’11,9% di aver vinto. Fra i 15-19enni è convinto che sia possibile diventare ricchi se si è bravi al gioco il 51,3%, con quote dal 61,5% per il poker texano al 36,3% per le scommesse sportive, dal 16,7% per il bingo fino all’11,5% per le slot machine. Il 57,6% di chi ha giocato riferisce di essere in pari, il 27,3% di avere vinto e il 15,1% di aver perso.

Il 63,7% dei giocatori fra 15 e i 64 anni spende mediamente meno di 10 euro al mese ma tra le persone con profilo problematico il 48,1% riferisce una spesa inferiore ai 50 euro, il 37% fra i 50€ e i 200 euro, il 14,9% spende più di 200 euro. Inoltre, quasi 100.000 persone hanno chiesto denaro in prestito illegale, poco più di 100.000 hanno procurato danni economici ad altre persone e quasi 30.000 hanno subito danni economici in prima persona. Sembra più a rischio di sviluppare problematicità chi è in cerca di

prima occupazione e gli studenti.

Nella popolazione generale, il 58% riferisce di poter raggiungere un luogo dove poter giocare in meno di 5 minuti a piedi. Anche il 33,4% degli studenti accede ai luoghi di gioco in meno di 5 minuti da scuola e il 28,4% in 10. Nel 2017 circa 1,4 milioni di italiani hanno poi giocato on-line, così come 200.000 studenti, a fronte dei 240.000 del 2016. Chi gioca on-line lo fa, in maggior parte, utilizzando la smartphone.

Il 10,8% degli studenti ignora che nel nostro Paese è illegale giocare per gli under 18 e si stima che 580.000 (33,6%) studenti minorenni abbiano giocato d’azzardo nel corso dell’anno. La facilità di accesso ai luoghi di gioco è confermata dal dato che solo il 27,1% ha avuto problemi a giocare d’azzardo in luoghi pubblici perché minorenne. Il 75,1% degli studenti spende in azzardo meno di 10 euro al mese e il 6,3% più di 50 euro al mese, quota che tra gli studenti con profilo problematico sale al 22,1%.