MODO DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO
STAZIONI DI ENERGIA
Sono considerate in questo articolo, quali stazioni di energia, le sorgenti di energia elettrica costituite da batterie di accumulatori, da gruppi elettrogeni e da gruppi di continuità.
Tali stazioni di energia potranno essere previste per l'alimentazione di determinate apparecchiature o quali fonti di energia di riserva. (In questo ultimo caso per l'illuminazione di riserva o di sicurezza). L'Amministrazione preciserà se dovranno servire per l'alimentazione anche di altre utilizzazioni, in caso di interruzioni della corrente esterna.
BATTERIE D'ACCUMULATORI
A) Caratteristiche e tipo della batteria in rapporto alla destinazione - Nel caso che la batteria d'accumulatori debba essere utilizzata quale fonte di energia di riserva o di sicurezza, in caso di interruzioni della corrente esterna, in mancanza di particolari indicazioni da parte dell'Amministrazione, la batteria stessa dovrà poter alimentare, almeno per 3 ore, l'intero carico assegnato, con decadimento di tensione, ai morsetti della batteria, non superiore al 10%
rispetto al valore nominale.
Qualora la batteria d'accumulatori debba essere utilizzata per la normale alimentazione di apparecchiature od impianti funzionanti a tensione ridotta, da una stessa batteria potranno essere derivate le tensioni di alimentazione anche di più apparecchiature impianti (telefoni esclusi), purché ogni derivazione corrisponda ad una medesima tensione ed avvenga in partenza dal quadro di comando e controllo della batteria, tramite singoli appositi interruttori automatici.
L'Amministrazione stabilirà il tipo delle batterie d'accumulatori (se stazionario o semistazionario e se al piombo alcalino). Gli accumulatori dovranno essere conformi alle norme CEI 6/1 e CEI 21-10.
B) Carica delle batterie d'accumulatori - La carica delle batterie sarà effettuata a mezzo di raddrizzatore idoneo ad assicurare la carica a fondo e quella di mantenimento.
La carica completa dovrà potersi effettuare nel tempo massimo di 6 ore.
Nel caso che la batteria d'accumulatori sia utilizzata per alimentare l'illuminazione di riserva o di sicurezza, il raddrizzatore dovrà essere allacciato alla rete d'utenza luce. Altrimenti dovrà essere allacciato, di preferenza, alla rete dell'utenza di forza motrice.
L'Amministrazione indicherà se dovrà essere previsto un dispositivo per la carica automatica della batteria.
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C) Quadro di comando e controllo - Il complesso batteria-raddrizzatore-utilizzatori dovrà essere controllato da un quadro, con ivi montati gli organi di manovra, protezione e misura.
D) Locale della batteria d'accumulatori - L'Amministrazione provvederà affinché il locale della batteria, oltre ad avere le necessarie dimensioni in modo da consentire una facile manutenzione, abbia i seguenti requisiti:
- un'aerazione efficiente, preferibilmente naturale;
- soletta del pavimento adatta al carico da sopportare;
- porta in legno resinoso (ad esempio “pitchpine”) od opportunamente impregnato.
Gli impianti elettrici nel locale della batteria dovranno essere del tipo antideflagrante.
GRUPPI DI CONTINUITÁ
Qualora alcuni utilizzatori debbano funzionare senza alcuna interruzione di rete, dovranno essere adottati i gruppi di continuità statici (UPS).
I gruppi di continuità se non diversamente indicato dovranno essere installati in linea.
La potenza nominale degli UPS sarà dedotta dalla potenza di esercizio degli utilizzatori alimentati, con un aumento del 15%. La messa a terra e le protezioni degli UPS dovranno essere conformi alle norme CEI 64-8.
A) Convertitore AC/DC (raddrizzatore )
Il convertitore dovrà caricare in tampone la batteria di accumulatori e alimentare l'inverter direttamente a pieno carico .
I convertitori potranno essere del tipo esafase o dodecafase. Nel caso di convertitore esafase dovranno essere previsti (a monte degli UPS) idonei filtri in ingresso, onde limitare al 10% il contenuto armonico delle correnti assorbite.
B) Batteria di accumulatori
In generale, per gruppi di piccola e media potenza, le batterie di accumulatori, saranno del tipo a ricombinazione di gas (batterie ermetiche). Esse dovranno garantire, se non diversamente richiesto, una autonomia di 30 minuti.
C) Convertitore DC/AC (inverter)
L'inverter, tramite un trasformatore e una serie di filtri dovrà effettuare la ricostruzione dell'onda sinusoidale di tensione ed elevarne il valore a quello necessario al funzionamento degli utilizzatori.
D) Commutatore statico e by-pass manuale
Gli UPS dovranno essere completi di commutatore statico, che consenta di commutare automaticamente il carico, direttamente in rete, in caso di avaria dell'inverter o di sovraccarico.
Dovrà essere previsto anche un by-pass manuale per permettere, in caso di interventi di manutenzione, di alimentare il carico da rete, indipendentemente degli UPS.
La messa a terra e le protezioni degli UPS dovranno essere conformi alle norme CEI 64-8.
pag.134 PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE GENERALITÁ
L'Amministrazione preciserà se (dovrà essere prevista la protezione dalle scariche atmosferiche) negli edifici ove debbono essere installati gli impianti elettrici oggetto dell'appalto,
In ogni caso l'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche deve essere realizzato in conformità alle CEI 81.10.
Esso è suddiviso nelle seguenti parti:
- impianto di protezione contro le fulminazioni dirette costituito dagli elementi normali e naturali atti alla captazione, all'adduzione e alla dispersione nel suolo della corrente del fulmine (organo di captazione, calate, dispersore);
- impianto di protezione contro le fulminazioni indirette, costituito da tutti i dispositivi (quali connessioni metalliche, limitatori di tensione) atti a contrastare gli effetti (ad esempio: tensione totale di terra, tensione di passo, tensione di contatto, tensione indotta, sovratensione sulle linee) associati al passaggio della corrente, di fulmine nell'impianto di protezione o nelle strutture e nelle masse estranee ad esso adiacenti.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO E DI SCELTA DELL'IMPIANTO
L'impianto deve essere realizzato in modo da ridurre a un valore accettabile e prestabilito il rischio che il fulmine raggiunga un punto qualsiasi posto all'interno del volume protetto.
Dovrà essere valutata dal progettista la necessità di un impianto di protezione contro la fulminazione diretta e l'eventuale protezione contro le fulminazioni indirette, in funzione della densità annuale dei fulmini nel sito in cui si trova l'edificio, del tipo di struttura e del rischio di incendio connesso.
ORGANI DI CAPTAZIONE
Gli organi di captazione devono essere scelti in modo che il volume da proteggere sia tutto situato all'interno del volume protetto, con il livello di protezione prestabilito, come indicato nelle norme CEI 81-10.
ORGANI DI DISCESA (CALATE)
Gli organi di discesa dovranno essere realizzati in conformità a quanto indicato nelle norme CEI 81-10.
DISPERSORE
Il dispersore dell'impianto di protezione dovrà essere realizzato in conformità a quanto indicato nelle norme CEI 81-10.
ANCORAGGI E GIUNZIONI
Captatori e calate devono essere ancorati saldamente, in modo che gli sforzi meccanici, elettrodinamici o accidentali non possano provocare la rottura o l'allentamento dei conduttori.
MATERIALI E DIMENSIONI
I materiali usati per la realizzazione dell'impianto di protezione sono indicati nelle norme CEI 81-10.
pag.135 QUALITÀ E CARATTERISTICHE DEI MATERIALI - CONSEGNA ED ESECUZIONE DEI LAVORI -