• Non ci sono risultati.

Stesura e utilizzo del piano di manutenzione in riferimento alla norma UNI 11257

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA (pagine 49-53)

4. LA MANUTENZIONE IN EDILIZIA

4.3 Il piano di manutenzione

4.3.2 Stesura e utilizzo del piano di manutenzione in riferimento alla norma UNI 11257

del manuali d’uso e manutenzione”, sono un valido contributo per la redazione del piano.

4.3.1 Struttura e contenuti del piano e del programma in riferimento alla norma UNI 11257

Da come possiamo leggere nell’ articolo 38 del regolamento attuativo 207 del 2010, il piano di manutenzione è diviso in tre parti: il manuale d’uso, il manuale di manutenzione e il programma di manutenzione. Attraverso le indicazioni del regolamento e con l’aiuto della norma UNI 11257 è possibile avere un quadro completo dei metodi e dei tempi di stesura dei vari elaborati.

Il piano di manutenzione è pensato per essere redatto già in fase di progettazione, a completamento del progetto esecutivo dell’opera. Risulta esplicita la richiesta di revisionarlo al momento della consegna dell’opera, in modo tale che sia completo e ben consultabile.

Mentre il manuale d’uso e quello di manutenzione sono riferiti alle parti significative del bene, in particolare agli impianti tecnologici, il programma di manutenzione prevede una scansione temporale di controlli ed interventi per ogni parte del bene.

L’obiettivo del manuale d’uso è quello di fornire all’utente informazioni complete riguardo l’utilizzo più idoneo del bene e il riconoscimento immediato da parte dell’utilizzatore di eventuali deterioramenti, in modo tale da permettere l’intervento tempestivo.

Il manuale di manutenzione, riferito, come suddetto, alle parti impiantistiche del fabbricato, permette di distinguere gli interventi eseguibili dall’utente stesso da quelli che necessitano di specialisti. Fornisce poi il livello minimo delle prestazioni dell’impianto, in modo da permettere di riconoscere la necessità di interventi, per i quali sono indicate anche le risorse necessarie.

4.3.2 Stesura e utilizzo del piano di manutenzione in riferimento alla norma UNI 11257

Descrivendo le varie fasi in cui l’elaborazione del piano si suddivide vengono individuate le condizioni necessarie per la stesura:

- la presenza di un quadro organico di informazioni provenienti sia dalla fase di progettazione sia dai dati di ritorno delle attività di ispezione, monitoraggio, rispristino e sostituzione;

- l’acquisizione di conoscenze necessarie alla previsione dei comportamenti nel tempo di materiali e componenti;

42

- la capacità di progettazione delle diverse categorie di azioni manutentive (pulizie, riparazioni, sostituzioni parziali o totali);

- la capacità organizzativa per la gestione delle risorse coinvolte nel processo di pianificazione, programmazione e attuazione degli interventi;

- la capacità di elaborare previsioni dei costi di manutenzione nel tempo. Il piano di manutenzione viene definito attraverso le seguenti fasi:

- istruttoria iniziale, che prevede l’acquisizione di un quadro preliminare di conoscenze necessarie alla definizione degli obiettivi, alla individuazione della consistenza quantitativa e tecnica e dello stato fisico e funzionale dei beni; - le previsioni di piano, come gli standard di servizio per le attività eseguire, le

indicazioni delle modalità di esecuzione, le durate e le risorse degli interventi per ogni elemento tecnico, i costi previsti per gli interventi individuati;

- il programma delle attività, costituito dalle previsioni delle operazioni, dei loro costi e tempi.

La norma, al paragrafo 6, pone l’attenzione alla scelta della strategia di manutenzione, e la pone come passo fondamentale per la successiva previsione delle caratteristiche, delle modalità di esecuzione e delle frequenze temporali delle attività da svolgere in funzione di determinati standard di qualità prefissati. Le strategie di manutenzione proposte vengono raggruppate in due grandi famiglie: manutenzione preventiva e manutenzione correttiva o a guasto. Viene specificato che ogni elemento tecnico durate il suo ciclo di vita utile può essere associato a una strategia o a una combinazione di strategie manutentive in base alla convenienza: in un edificio possono coesistere più strategie di manutenzione. La scelta deve essere guidata da una valutazione riguardo l’età dell’elemento rispetto al suo ciclo di vita, le caratteristiche tecnico funzionali, le modalità e il tasso di guasto e la sua durabilità.

Nel paragrafo 7 viene spiegato come l’obiettivo della programmazione degli interventi sia la scansione temporale delle attività di manutenzione il cui scopo è l’organizzazione dei tempi utili necessari e previsti per ogni parte dell’intervento, fino al controllo anche delle attività esterne all’intervento vero e proprio, come per le aziende che offrono servizi di manutenzione, l’organizzazione di cantieri, squadre operative.

Il paragrafo 8, che illustra le metodologie per preventivo di spesa per la manutenzione, prevede la divisione delle spese per interventi pianificati e interventi non pianificati e di emergenza. Le modalità che vengono indicate per completare il preventivo di spesa sono gli studi statistici su base storica e analitica, con stima dei costi della mano d’opera, di

43

mezzi e materiali. Nel caso di un bene esistente, per cui all’interno della norma vengono indicate metodologie e tempi per redigere un piano adatto, occorre stimare anche i costi relativi ad aggiornamenti e adeguamenti. Viene poi suggerito un confronto periodico tra spese sostenute e spese preventivate, e nel caso di non congruenza, ci sarà la necessità della correzione e aggiornamento del piano nei punti dove si è individuato l’errore. Nel paragrafo 9 viene sottolineata l’importanza di “una continua raccolta delle informazioni di ritorno per il graduale miglioramento delle conoscenze sui comportamenti nel tempo degli elementi tecnici, sull’affidabilità delle previsioni,

sull’efficacia ed efficienza dell’azione manutentiva.”8

Viene inserito il diagramma a flusso riportato a pagina 23 della norma UNI 11257 in Figura 4.4, che riassume in maniera completa e concisa le indicazioni fornite su modalità e tempistiche per redigere piano e programma di manutenzione.

44

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA (pagine 49-53)