Quadro riepilogativo
2.3 Stima della popolazione coinvolta nel mercato illegale di sostanze stupefacenti stupefacenti
Negli ultimi venti anni, circa un detenuto su tre entra in carcere ogni anno per la violazione dell‟art. 73 D.P.R. 309/1990, come si vede dalla Figura 38. La diminuzione dei detenuti, per violazione
della normativa antidroga, nel 2013 e 2014 è legata probabilmente sia alle scelte effettuate per la scarsa ricettività delle carceri italiane, sia alle modifiche della legge per la sentenza di incostituzionalità di febbraio 2014. Tuttavia, si registra l‟aumento in percentuale che è costante e consistente dal 2006 al 2012.
Osservando il trend degli ingressi per art. 73 il valore percentuale più basso si registra a dicembre 1993, dovuto all‟effetto del referendum parzialmente abrogativo del 18 aprile 1993, che modificò la legge del 1990 (Jervolino-Vassalli) concernente le pene per la detenzione per uso personale di droghe, in quel periodo di tempo i ristretti per art.73 erano 15.820, pari al 31,42%, rispetto al 37,33% registrato a dicembre 2013, prima della sentenza della Corte costituzionale n. 32 del 2014 che abroga le modifiche introdotte con la cosiddetta FINI-GIOVANARDI i cui effetti sono visibili nella serie storica dal 2006 dove si osserva un trend crescente della percentuale di detenuti.
Figura 38: Percentuale di detenuti dal 1992 al 2014 per violazione dell‟art. 73 del D.P.R. 309/90.
Anche la popolazione straniera detenuta per art. 73, nello stesso arco temporale passa da un 20,09% a dicembre 1993 al 41,50 a dicembre 2013 quindi in 20 anni raddoppia la sua incidenza percentuale sui detenuti per art. 73 (Figura 39).
Figura 39: Andamento percentuale di stranieri per art. 73 sul totale detenuti ristretti per art. 73.
In questi anni mediamente un terzo dei detenuti è stato considerato tossicodipendente dal Sistema penitenziario (Figura 40), anche se si registra una diminuzione del 5,5%. Questo decremento è dovuto in parte a come sono cambiate le sostanze d‟uso e la loro assunzione; altro elemento è la modifica della modalità per diagnosticare la dipendenza all‟interno dei penitenziari, ricordiamo che dal 2009 in poi, la rilevazione avviene attraverso le Regioni, tramite i SerT presenti in carcere o collegati. Non si tratta però di una mera questione di riorganizzazione dei flussi informativi, bensì di un cambiamento dei criteri di classificazione dei detenuti tossicodipendenti. Infatti, seguendo le linee di indirizzo del Dipartimento Politiche Antidroga, la classificazione avviene attraverso diagnosi, utilizzando un unico strumento diagnostico (ICD IX): per “uniformare” le procedure ed avere maggiore “omogeneità”. Questo nuovo assetto organizzativo ha comportato una ulteriore suddivisione tra “dipendenti” e “assuntori senza dipendenza”, con ripercussioni sul piano giudiziario, ossia con la possibile conseguenza di restringere l‟accesso alle misure alternative ai soli assuntori classificati “dipendenti”.
La popolazione straniera detenuta, dal 1992 al 2014, è raddoppiata (
Figura 41). Infatti si è passati dal 15,3% al 32,6% del 2014 con dei picchi nel 2007. Questo incremento è in parte dovuto all' aumento dei tossicodipendenti stranieri, che negli stessi anni sono triplicati passando dal 11,3 del 1992 al 30,0% del 2014 (Figura 42).
Figura 41: Percentuale di detenuti stranieri sul totale dei detenuti.
Figura 42: Percentuale di tossicodipendenti stranieri sul totale dei tossicodipendenti.
Anche analizzando i numeri indici della presenza straniera nelle carceri, dei tossicodipendenti stranieri su italiani e gli stranieri reclusi per art. 73 su italiani nel periodo dal 1992 al 2014, si registrano trend crescenti con valori circa tre volte superiori a quelli del 1992 anno base per l‟indice (Figura 43).
Figura 43: Confronto mediante numeri indice con base nel 1992.
Analizzando i detenuti per articolo 73 si registra che solo un terzo è stato condannato mentre i due terzi sono, fino al 2008, ancora in fase di procedimento giuridico, negli anni successivi si sale fino a superare la metà. Inoltre si osservano gli effetti della sentenza della Corte costituzionale n. 32 del 2014 che abroga le modifiche introdotte con la cosiddetta legge FINI-GIOVANARDI del 2006, infatti, si osserva una diminuzione nel 2014 di circa 5mila detenuti per questo reato rispetto all‟anno precedente (Figura 44).
Il numero di condannati rispetto ai detenuti per gli art. 73, 74 e 73 e 74 hanno registrato un incremento dal 2006 al 2014, in particolare per l‟art. 73 dove i condannati sui detenuti per quest‟articolo sono passati da un terzo a due terzi. L‟effetto della sentenza della corte costituzionale ha avuto effetto solo sui condannati per art.73.
Figura 45: Totale detenuti per art. 74 di cui condannati.
Figura 46: Totale detenuti per art. 73 e 74 di cui condannati.
Dal confronto delle tre figure si può chiaramente vedere che la diminuzione dei detenuti per art.73 è principalmente influenzata dall‟impatto della sentenza della Corte costituzionale n. 32 del 2014, che ovviamente non ha causato modifiche della legge per quanto riguarda l‟art.74, che anzi ha un trend crescente, come il 73 e 74.
L‟analisi esplorativa approfondita dei dati DAP mette chiaramente in luce molti aspetti e legami con le leggi e le politiche, ma gli stessi dati, forniti in altro modo, permettono di conoscere e stimare altri aspetti del fenomeno “droga”.
Stima dei soggetti coinvolti nella criminalità come lavoratori nel mercato delle droghe
Il personale che lavora nel mercato di sostanze stupefacenti costituisce una “popolazione nascosta”, di cui una parte è costituita da coloro che sono stati identificati e incarcerati ex art.73 del T.U.
309/90 e successive modifiche (legge sulle droghe), da parte delle forze dell'ordine.
I dati sugli incarcerati, forniti dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (DAP) secondo uno schema adatto, possono essere sfruttati per stimare tutto il personale coinvolto nel mercato delle droghe. Come è stato fatto in precedenza per il progetto europeo “New methodological tools for policy and programme evaluation”, (Mascioli e Rossi, 2015) si utilizza lo schema dei modelli
“cattura-ricattura”(C-R) riportato nelle linee guida dell‟EMCDDA
(http://www.emcdda.europa.eu/html.cfm/index1421EN.html) e nel libro di Rey et al, 2011.
Questo approccio è basato su una lista generale (anonima) di soggetti identificati (ovvero incarcerati); per ciascuno di essi è rilevato il numero di volte in cui è stato incarcerato per art.73 nell'arco dell'intero periodo di osservazione (un anno).
Un esempio dello schema di dati da utilizzare è riportato nella Tabella 13.
Tabella 13: Schema di una lista di dati elementari relativi ai soggetti catturati-ricatturati Numero identificativo del soggetto Numero di identificazioni nel periodo 1 2 2 3 3 1 4 1 … …
Per la stima del numero totale di soggetti (nascosti e identificati) occorre specificare un modello di cattura ricattura che descriva, in modo adeguato, il processo che genera i dati relativi alle catture. Tale modello dipenderà strettamente dalla popolazione o gruppo di interesse e dalle fonti informative disponibili. Si usano modelli diversi a seconda di come i dati vengono generati, differenziati in base alla tipologia dei soggetti identificati (italiani, stranieri; uomini, donne) nel caso in esame.
I dati elementari, di cui alla precedente lista di Tabella 1, vanno riepilogati in una tabella di sintesi, dove, per ciascun anno e ciascuna categoria, i soggetti catturati vengono raggruppati in base al numero di catture subite nell'anno. Quella che segue è la tabella elaborata dal DAP per il 2012 (Tabella 14); il DAP ha fornito le analoghe tabelle dal 2009 al 2014, riportate nel seguito.
I dati consentono la stima della “popolazione”, per ciascuna categoria, utilizzando un'appropriata formula matematica (“stimatore”).
Lo stimatore utilizzato, il più valido dal punto di vista scientifico, è quello “di Zelterman”:
)
n
n
(
n
=
N
Z 1 2/
2
exp
1
ˆ
dove la popolazione totale da stimare, in gran parte nascosta, è indicata con Nˆ ; mentre n, al Z
di interesse: italiani, stranieri, donne o totale); al denominatore, nella funzione esponenziale, n2 rappresenta il numero di soggetti con due ingressi in carcere e n1 il numero di soggetti con un solo ingresso.
Z
Nˆ è basato sulle frequenze singole n1 e n2. Si preferisce non usare i dati relativi a individui identificati molte volte (3 o più) per la stima di probabilità di cattura nel periodo (2n2/n1), perché considerati individui troppo dissimili da quelli mai identificati, che interessa stimare.
Ad esempio, se si vuole stimare la popolazione totale di italiani coinvolti nell‟offerta di sostanze nel 2012, si deve calcolare:
Il rapporto 2n2/n1=0,028 (probabilità di cattura nel periodo);
Il valore di 1- exp(-2n2/n1)=0,028 (casualmente uguale al valore precedente); Il rapporto n/0,028 = 11.204 / 0,028 = 399.517 =Nˆ . Z
Si può concludere che i dati ci permettono di stimare il numero totale di italiani coinvolti nel commercio delle sostanze che rischiano di essere identificati e condannati per ex l‟art.73 in 399.517.
Tabella 14: Soggetti entrati in carcere con ascritto il reato di cui all'art. 73 del T.U. 309/90.
Numero di ingressi per soggetto
2012
italiani stranieri Totale di cui donne
1 11.039 8.674 19.713 1.471
2 157 198 355 15
3 8 6 14 1
4 e oltre - - 0 -
Totale soggetti 11.204 8.878 20.082 1.487
Fonte: Dap - Ufficio per lo Sviluppo e la Gestione del Sistema Informativo Automatizzato - SEZIONE STATISTICA
Analoghe stime possono essere prodotte per anni diversi e per categorie diverse di soggetti. Nella Tabella 15 compaiono le stime delle diverse popolazioni nei diversi anni. Come si può osservare le modifiche della legge modificano i dati osservati e le conseguenti stime delle popolazioni (cambia la loro definizione), effetto palese nel 2014.
Con la sentenza n. 32/2014 della Corte costituzionale, che ha dichiarato l'incostituzionalità delle modifiche alla normativa sugli stupefacenti introdotte nel 2006, sono state riportate in vigore le norme previgenti del DPR n. 309/90 e modifiche ante 2006, con la distinzione delle sostanze stupefacenti in droghe “pesanti” e “leggere” e la diversificazione delle pene previste dall‟articolo 73. Nell‟ipotesi della “lieve entità” del fatto le pene sono state ulteriormente ridimensionate. I condannati ai sensi dell‟articolo 73 hanno potuto beneficiare, nel caso di droghe leggere, della rideterminazione della pena e della eventuale scarcerazione, se detenuti.
Pur non essendo propriamente un provvedimento “svuotacarcere”, la sentenza della Corte costituzionale ha avuto un impatto sulla popolazione detenuta: alla fine dell‟anno 2014 la percentuale di detenuti presenti con ascritto il reato di cui all‟articolo 73 è arrivata al 34%, il valore più basso riscontrato dal 2000.
Tabella 15: Stime puntuali ottenute con lo stimatore di Zelterman per le popolazioni coinvolte nel mercato delle
sostanze.
Anno Italiani stranieri totale donne
2009 375.735 177.744 527.185 53.047 2010 425.583 187.207 589.497 64.130 2011 400.632 191.096 569.486 43.039 2012 399.517 198.937 567.674 73.659 2013 399.160 194.337 558.628 47.666 2014 322.533 114.781 352.731 34.925
Naturalmente occorre indicare anche dei limiti di attendibilità delle stime (il c.d. intervallo di confidenza al 95%, che misura la precisione della stima ) riportati nella Tabella 16.
Tabella 16: Stime di intervallo al 95% delle diverse popolazioni.
Intervalli di confidenza al 95% - CI95%
Anno Italiani stranieri totale donne
2009 (339777-420438) (161945-197108) (491843-568174) (40530-77180) 2010 (381562-481361) (167824-211836) (544954-642184) (46963-101740) 2011 (356165- 458080) (170516-217522) (523958-217522) (32690-63384) 2012 (345915-473166) (174930-230819) (514717-633052) (49077-149135) 2013 (339648-484419) (168714-229405) (501043-631481) (32128-93449) 2014 (264647-413409) (100600-133805) (315245-400596) (22419-80525)
Come si vede gli intervalli di confidenza sono più ampi per gruppi con numero di dati inferiore, come nel caso delle donne e, in proporzione, aumentano di ampiezza rispetto al valore stimato dopo il 2012, quando il numero di ingressi in carcere diminuisce.
Come si è detto sopra, la popolazione detenuta al 31 dicembre 2014, s e n z a d i s t i n z i o n e d i r e a t o , è per lo più composta da uomini (96%); le donne costituiscono solo il 4%.
E‟ interessante ora notare che la percentuale di ingressi di donne in carcere per ex art.73, come riportato nella Figura 47, è molto più alta (intorno al 7%). Significa che l‟ex art.73 è la causa che interviene maggiormente nella carcerazione delle donne.
Analogamente possiamo verificare l‟andamento della percentuale di stranieri detenuti sul totale per ex art.73 (Figura 48) sin dal 1992. Come si vede anche questa percentuale è maggiore di quella della popolazione straniera su quella complessiva in carcere, senza distinguere per imputazione. L‟ ex art.73 è la causa più frequente di carcerazione per gli stranieri. Anche in questo caso c‟è una diminuzione della percentuale dopo il 2009 (attualmente 37%), ma solo del 23% anziché del 30% come per tutta la popolazione detenuta.
Esaminando ora le stime sulla complessiva popolazione (nascosti + noti), è importante anche qui verificare la percentuale di donne (Figura 49). Come si vede, è ancora maggiore di quella relativa ai soli individui entrati in carcere per ex art.73 (attorno all‟8% anche se oscillante). Questo fatto può avere varie spiegazioni: il ruolo svolto dalle donne potrebbe essere meno perseguibile di quello
svolto dagli uomini; oppure le donne potrebbero tenere comportamenti più prudenti o essere più protette dall'organizzazione di appartenenza; o beneficiare di trattamenti più laschi da parte delle forze dell'ordine.
Per completare l‟analisi si possono calcolare le probabilità di cattura delle diverse popolazioni ( Tabella 17). Come si vede gli stranieri hanno probabilità maggiori degli altri mentre la probabilità di cattura per le donne è minore.
Si riportano di seguito le tabelle dei dati fornite dal DAP per la stima nei vari anni.
Figura 47: Andamento della percentuale di donne entrate carcere per l‟ex art.73 dal 2009 al 2014.
Figura 49: Andamento della percentuale di donne stimate coinvolte nel mercato delle sostanze dal 2009 al 2014
Tabella 17: Probabilità di cattura in percentuale delle diverse popolazioni coinvolte nel mercato delle sostanze.
Anno italiani stranieri totale donne
2009 4 7 5 4 2010 4 6 4 3 2011 4 5 4 4 2012 3 5 4 2 2013 3 4 3 3 2014 2 6 4 3
Appendice: dati utilizzati forniti dal Dap per la stima nei diversi anni.
Tabella 18.
Numero di ingressi per soggetto
2009
italiani stranieri totale
di cui donne 1 15.501 11.331 26.832 1.995 2 334 387 721 39 3 12 17 29 - 4 e oltre 1 1 2 - Totale soggetti 15.848 11.736 27.584 2.034
Tabella 19.
Numero di ingressi per soggetto
2010
italiani stranieri totale
di cui donne 1 15.203 9.915 25.118 1.867 2 282 278 560 28 3 12 16 28 - 4 e oltre 2 - 2 - Totale soggetti 15.499 10.209 25.708 1.895 Tabella 20. Numero di ingressi per soggetto 2011
italiani stranieri totale
di cui donne 1 13.650 9.610 23.260 1.747 2 241 255 496 37 3 9 10 19 1 4 e oltre - 2 2 - Totale soggetti 13.900 9.877 23.777 1.785 Tabella 21.
Numero di ingressi per soggetto
2012
italiani stranieri totale
di cui donne 1 11.039 8.674 19.713 1.471 2 157 198 355 15 3 8 6 14 1 4 e oltre - - 0 - Totale soggetti 11.204 8.878 20.082 1.487 Tabella 22.
Numero di ingressi per soggetto
2013
italiani stranieri totale
di cui donne 1 9.784 7.770 17.554 1.219 2 123 162 285 16 3 4 5 9 - 4 e oltre - - - - Totale soggetti 9.911 7.937 17.848 1.235
Tabella 23.
Numero di ingressi per soggetto
2014
italiani stranieri totale
di cui donne 1 7.058 6.342 13.400 903 2 79 186 265 12 3 3 11 14 1 4 e oltre - - - - Totale soggetti 7.140 6.539 13.679 916