Capitolo II: Ricehouse, la casa di riso
2.1 Storia, mission e valori
Ricehouse è una start-up innovativa biellese nata nel 2016 e fondata da Tiziana Monterisi (CEO e Cofondatore) e dal compagno Alessio Colombo.
Da ormai più di dieci anni Tiziana si occupa di promuovere e diffondere i principi di nuovi organismi abitativi realizzati con materiali naturali, proponendo una valida alternativa a quelli di origine petrolchimica.
Dal 2007 è responsabile dell’ufficio architettura della Cittadellarte Fondazione Pistoletto, di cui porta avanti la mission:
“Ispirare e produrre un cambiamento responsabile nella società attraverso idee e progetti creativi.”28
Nel 2008 fonda n.o.v.a. civitas, nuovi organismi di vita abitativa, insieme a Michelangelo Pistoletto e nel 2014 apre lo studio di progettazione basato sui principi della bioarchitettura, Coltivare la Città. Nel 2015 istituisce Promopaglia insieme ad un gruppo di imprese e professionisti che da tempo operano con le balle di paglia di riso, diventandone così la maggior esperta in Italia.
Ricehouse nasce all’interno di un contesto naturale circondato da risaie e montagne, ed è proprio da qui e da un lungo percorso di ricerca, formazione e sviluppo di edifici architettonici nel campo dell’architettura naturale, che Tiziana decide di ampliarsi. Inizia così ad applicare le sue conoscenze alla realizzazione e alla commercializzazione di materiali biocomposti29 a partire dagli scarti del riso, cercando di far fronte ad un grave danno che l’edilizia sta arrecando all’ambiente.
Da un rapporto redatto dalla Global Alliance for Buildings and Contruction30 (GABC) è emerso che negli ultimi dieci anni sono stati costruiti circa 50 miliardi di metri quadrati di nuova
28 Tiziana Monterisi.
29 Versione più evoluta ed intelligente dei compositi. Nascono dal concetto base degli FRP (Fiber Reinforced Plastics), ovvero dalla combinazione tridimensionale tra una resina polimerica ed una fibra di rinforzo, ma anziché utilizzare materie di origine sintetica, sfruttano totalmente o in parte elementi di origine vegetale.
30 È stata lanciata nel Dicembre 2015, in occasione della COP21’s Buildings Day di Parigi, dal governo francese e dal programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep). Esso raggruppa le imprese, l’industria edile e i paesi per sensibilizzare e facilitare il passaggio verso edifici ad impatto quasi zero ed energeticamente efficienti.
35
superficie in cemento, e le previsioni per i prossimi quarant’anni sono disastrose, se non ci si decide a cambiare strategia.
L’edilizia tradizionale è definita “energivora” ed è altamente dannosa per il nostro Pianeta.
Gli edifici, solo durante la fase di costruzione, sono la causa del 40% del consumo energetico totale e del 36% delle emissioni di CO2 nell’atmosfera; inoltre i rifiuti che essi producono a fine cantiere rappresentano 1/3 di tutti i rifiuti, causando problemi anche nella gestione dello smaltimento.
Circa il 50% delle materie prime che vengono estratte nel mondo e il 21% dell’acqua potabile che abbiamo a disposizione servono per il settore delle costruzioni, diventato ormai dannoso sia per la sempre più scarsità delle risorse presenti, sia per l’ambiente e per l’uomo.
Attraverso la bibliografia scientifica, le prove in laboratorio e i test, Ricehouse con l’aiuto di alcuni tecnici, ha valutato quali potessero essere le caratteristiche della materia prima (riso) da poter sfruttare per creare dei materiali da portare nell’edilizia.
L’obiettivo che si è quindi preposta l’azienda è andare a sostituire tutti gli elementi che fanno parte della casa (involucro verticale, orizzontale, intonaci, massetti) con un materiale che derivi dalla natura e che a fine vita possa ritornare in natura (paglia, lolla, pula). In questo modo si vanno a valorizzare le materie seconde31 derivanti dalla coltivazione del riso, che diventano così nuovi materiali per un’edilizia con prestazioni analoghe a quelle dell’edilizia tradizionale ad elevata efficienza.
Altro aspetto fondamentale della sua mission è che Ricehouse si pone come snodo centrale di una filiera industriale, quella del riso, che dall’agricoltura arriva all’architettura, alimentando le necessità del mercato innovativo nel settore delle costruzioni.
Si occupa personalmente di attivare collaborazioni con gli agricoltori, creando un’attività alternativa agli scarti che essi producono e un vantaggio in termini economici.
Dai risicoltori acquista la materia prima (balle e ballette di paglia) trasferendola così com’è a realtà imprenditoriali (trasformatori) che realizzano prodotti in linea con la sua filosofia.
Da queste aziende acquista poi il prodotto finito, marchiato Ricehouse.
31 Sono costituite da materiale di scarto che derivano dal recupero o dal riciclaggio dei rifiuti. Attraverso un opportuno trattamento, permettono di ottenere un materiale uguale a quello da estrarre che rispetta l’ambiente ed evita l’estrazione di materie prime che sono ormai limitate.
36
Da qui partono tre linee di vendita differenti: la vendita interna, dove Ricehouse si occupa direttamente di vendere il prodotto finito al cliente; la vendita esterna, tramite il sistema BtoB32 e attraverso Casa Risorsa, la vendita di un pacchetto completo di tutto il sistema casa.
Tutto questo lavoro si basa su valori che l’impresa sta cercando di diffondere attraverso la divulgazione dei principi base dello Sviluppo Sostenibile, che si concretizzano nel lasciare la minor “impronta” possibile sulla Terra.
In linea con l’Agenda 2030 dell’ONU33 Ricehouse persegue otto dei diciassette obiettivi comuni che sono stati predisposti:
3) Salute e benessere: garantire uno stile di vita salutare a tutti e a tutte le età promuovendo il benessere attraverso un’edilizia sana, riducendo le sostanze nocive per l’uomo.
8) Lavoro dignitoso e crescita economica: promuovere una crescita economica duratura, di qualità e inclusiva attraverso lo sviluppo delle piccole-medio imprese e di un turismo sostenibile che favorisca la cultura e i prodotti locali.
9) Imprese, innovazione e infrastrutture: supportare lo sviluppo tecnologico con la creazione di filiere virtuose ed economie locali.
11) Città e comunità sostenibili: migliorare l’utilizzo delle risorse riducendo l’inquinamento e la povertà, offrendo opportunità per tutti.
12) Consumo e produzione responsabili: promuovere l’efficienza dell’energia e delle risorse utilizzando i residui della coltivazione del riso, promuovendo il consumo responsabile.
13) Lotta contro il cambiamento climatico: utilizzare materiali naturali al 100%, a basso impatto ambientale, durevoli e performanti.
15) La vita sulla terra: proteggere e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi attraverso una gestione sostenibile del suolo agricolo evitando la perdita della biodiversità.
32 Business to business, si riferisce ad uno scambio commerciale di prodotti o servizi tra imprese.
33 Si tratta di un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel Settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi che fanno parte dell’ONU. Consta di diciassette obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile con 169 traguardi finali. L’avvio è avvenuto con l’inizio del 2016 e i Paesi membri si sono impegnati a rispettare il programma nei prossimi quindici anni.
37
17) Partnership per gli obiettivi: condividere continuamente le proprie conoscenze permettendo la diffusione di tecnologie ecocompatibili anche nei paesi in via di sviluppo.
Fig. 14: Otto dei diciassette goals per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030.
(Fonte: www.unric.org)
Ricehouse è una realtà molto giovane, sia per data di nascita che per risorse umane che ne fanno parte; i collaboratori sono soprattutto giovani laureati o laureandi in architettura con un’età compresa fra i ventiquattro e i quarant’anni. Ad oggi è unica in Italia e grazie ai contatti con altre paesi d’Europa sta cercando di diffondere il proprio know-how34, creando così una vasta rete imprenditoriale in grado di valorizzare il territorio e attivare un’economia circolare tesa a non finire mai.