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STRANIERI RESIDENTI DA MOLTO

Gli stranieri arrivati da molto tempo, che si sono integrati solo con connazionali e non cono- scono ancora molto le diverse culture che animano la città, avranno la possibilità di allargare la propria conoscenza della città, limitata alla cerchia di conoscenze di connazionali, anche alle esperienze di chi non è della propria nazionalità, ampliando la propria visione di insieme della società.

PENDOLARI

Lavorano a Basilea durante il giorno e di sera tornano nella propria città di origine o addirittura in Germania o Francia. Conoscono la città solo da un punto di vista lavorativo.

Questo progetto potrebbe non essere di loro interesse, vista la breve permanenza giornaliera sul territorio.

TURISTI ATIPICI

I turisti che vengono per la prima volta a Basilea e vogliono capire come si anima la multicul- turalità all’interno della città potranno grazie a questa guida multimediale non solo conoscere i luoghi da un punto di vista artistico/culturale, ma anche se lo vorranno, vedere le esperienze raccontate da chi la città la vive. Avranno dunque oltre ad un’esperienza culturale un’esperien- za multi culutrale.

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5.2 Il problema della lingua

Chi contribuirà alla guida multiculturale di Basilea, sarà libero di postare video nella propria lingua, sapendo che verrà capito e seguito maggiormente dai propri connazionali e da chi conosce quella determinata lingua.

Questo progetto si svolge in un contesto multiculturale anomalo, in cui la conoscenza di più lingue solitamente è la norma, tuttavia è fortemente consigliato a chi vuole raccontare il pro- prio punto di vista, di farlo in tedesco, che è la lingua ufficiale di Basilea, o in inglese, lingua internazionale per eccellenza, capita in ogni contesto.

Questo progetto, per motivi di convenienza, è stato strutturato in italiano, lingua ufficiale sviz- zera per altro, ma una volta attuato sul territorio di Basilea, dovrà essere tradotto anche in tedesco ed in inglese.

5.3 Modello esportabile?

Basilea é un caso particolare come già detto per la sua posizione geografica, per l’abitudine mentale delle persone ad avere contatti con esponenti di altre culture, e per la dimensione ridotta della città, che comporta un progetto apparentemente più facile da gestire in termine di costruzione del sistema.

Tuttavia immaginare una guida multimediale audiovisiva, che racconti Milano da un punto di vista multiculturare, Londra , Torino, Bombay, risulta essere non del tutto impossibile.

Ciò che è importante è tenere conto dei processi che stanno alla base del Progetto Basel Multi- cultural Trip:

- l’indagine sul campo, le interviste in lingua, che presuppongono una apertura non solo ver- bale ma anche mentale verso una nuova cultura;

- l’incrocio dei dati per delineare il profilo dei Virgili virtuali che accompagneranno e raccon- teranno la città multiculturale;

- l’aiuto offerto dallo strumento audiovisivo, che permette di attuare una comunicazione ver- bale e gestuale, raccontando in maniera più dettagliata ed emozionale la storia del soggetto in questione;

- e infine la predisposizione e l’apertura mentale verso l’Altro

sono elementi che costituiscono una struttura replicabile anche in altri luoghi. Ovviamente l’indagine sul campo, nelle modalità cambierà da caso a caso.

A Milano per esempio la lingua utilizzata sarà l’italiano, senza escludere l’inglese, il cinese, il turco. Quindi ci sarà bisogno di indirizzare tutto il progetto verso un tipo di comunicazione.

A Londra, Torino, Bombay, la multiculturalià avrà altre forme di espressione che andranno va- lutate e studiate approfonditamente, anche con l’ausilio di sociologi e di enti locali che si occu- pano di immigrazione e multicultura.

La struttura tuttavia rimarrà la stessa, ma è la variabilità di risposte, lingue, culture, persone, gesti, luoghi, che costituirà la vera ricchezza del progetto.

Un sistema multiculturale che si plasma sulla vera anima dei luoghi, raccontati dalle persone li abitano, li vivono ogni giorno, nella propria lingua, o nella lingua del posto. Con esperienze sempre diverse, nelle quali però ci si può sempre o quasi ritrovare.

66. Vista sul duomo di Milano

68. Vista di Torino, Mole Antonelliana.

67. Vista sul Big Ben, Londra

69. Città di Bombay, India.

6.1 Sulla società moderna e multiculturale.

Come si è potuto appurare durante tutto il percorso di Tesi affrontato, al giorno d’oggi siamo in presenza di una socializzazione continua del ciclo di vita, che rende sempre più necessario riflettere su una comunicazione proficua in vista delle diverse trasmissioni culturali nelle quali le persone sono continuamente coinvolte.

La cultura è quindi un insieme di significati e pratiche condivise, profondamente legata all’iden- tità di soggetti e aggregazioni sociali, che ha bisogno di un processo continuo di trasmissione come garanzia del suo perdurare e insieme del suo continuo mutamento.

Il legame tra cultura e comunicazione è un elemento fondamentale che è presente in ogni fe- nomeno sociale, a livello macro e micro, in un continuo scambio di significati negoziati che possono più o meno essere compresi e partecipati.

Inoltre sviluppare una società multiculturale significa, e impone di, imparare a gestire le diffe- renze esistenti, coltivare le attitudini alla mediazione, e vincere il mito dell’omogeneità delle etnie e dei popoli.

L’utopia di una coabitazione sempre armoniosa fra tutti gli esseri umani deve trasformarsi in un’utopia produttiva basata sulla diversità, la cui preservazione deve essere il fine della società moderna multiculturale.

Per quanto riguarda la formazione di una società multiculturale, l’elemento centrale di essa non è unicamente il pluralismo culturale, ma l’uguaglianza dei diritti e delle opportunità per tutti i membri della società.

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Vantaggio di questo tipo di comunicazione è quello di abbattere o quantomeno ridiscutere gli stereotipi sociali formatisi nel tempo e nella morale collettiva, e far conoscere più da vicino come i luoghi sono vissuti dalle persone e quali storie di vita ogni parte socilale ha in relazione ad essi.

Le componenti affettive, cognitive e normative delle interazioni comunicative dovrebbero con- correre così a instaurare un clima di decentramento del punto di vista, permettendo quella comunicazione interculturale armoniosa che trasmetta, attraverso segnali verbali e non, com- prensione e interesse per la diversità.

Ad ogni modo si vuole assolutamente evitare di imporre una conoscenza e convivenza forzata, ma si vuole cercare di favorire, in caso lo si voglia, una reale e documentata conoscenza dell’al- tro tramite il racconto personale, a discapito di una conoscenza sommaria ricevuta da terzi, priva di fondatezza e documentazione, viziata dal pregiudizio e da falsi stereotipi.

Questo progetto di Tesi, inoltre, non ha la presunzione di risolvere i problemi legati al multicul- turalismo e al rapporto tra persone diverse, che vanno approfonditamente studiati e affrontati anche con l’aiuto di sociologi ed enti locali, ma vuole dare uno spunto di riflessione che porti ad affrontare in maniera propositiva il tema, sviluppando modelli di interazione tra persone sempre più validi, utilizzando tecnologie esistenti e future.

Cercando di pensare a un prossimo futuro che inevitabilmente sarà caratterizzato dal con- fronto interculturale, buona cosa è un atteggiamento cosmopolita, che abbandoni le certezze mono- culturali per entrare nel campo del trans-culturale, mettendo insieme diversità culturali e diversità personali, verso lo scambio emozionale, l’ascolto attivo e il riconoscimento del valore dell’Altro.

6.2 Come questo progetto può apportare valore nell’affrontare la tematica

della comunicazione multiculturale.

Perchè la comunicazione multiculturale avvenga in modo proficuo e comporti un effettivo scambio e arricchimento reciproco, è necessario che avvenga in condizioni di valorizzazione positiva, della diversità culturale, per la costruzione di identità multi e trans-culturali.

Lo scambio interculturale presuppone un annullamento progressivo dei confini culturali, non intesi quindi come garanzia di sicurezza, ma come limitazioni che impediscono l’apertura alle molteplicità culturali. Questo scambio presuppone un dialogo che riconosca e dia possibilità di espressione alla diversità, intesa complessivamente, conferendo a tutte le parti coinvolte la stessa possibilità di partecipazione attiva alla comunicazione.

Si tratta di una condizione di comprensione reciproca (empatia) tra soggetti comunicanti, che lasci lo spazio al punto di vista altrui. Perché una tale comunicazione interculturale possa es- sere attivata, è necessario un progressivo e diffuso apprendimento interculturale, che coniughi una formazione continua sugli elementi di base delle altre culture, ad un’apertura e interesse che permettano l’apprendimento progressivo nell’interazione.

Una comunicazione efficace da questo punto di vista richiede la conoscenza approfondita dei vari aspetti della comunicazione interpersonale e del territorio sul quale si svolge, una attenta analisi dei diversi attori sociali presenti sul territorio, nonché una buona motivazione e abilità comunicativa.

6.3 Apporto dell’audiovisivo nella comunicazione multiculturale

Il ruolo del design della comunicazione e dell’audiovisivo in questo caso è certamente centrale: esso dovrebbe creare identità dialogiche pronte alla comprensione reciproca, che siano quindi pronte all’interpenetrazione tra culture sempre mantenendo la ricchezza dei loro patrimoni culturali.

L’audiovisivo inoltre permette di raccontare storie, fornendo dettagli importanti che nessun’al- tro strumento di comunicazione fornisce, quali la gestualità, la mimica facciale e dei movi- menti, il contesto temporale e spaziale in cui il protagonista della storia è inserito, la lingua, il tono di voce, l’abbigliamento, lo stato sociale (ecc...) tutti elementi che arricchiscono l’apporto di informazioni e contribuiscono nel bene o nel male a fornire una visione d’insieme più chiara e veritiera della realtà.

Bibliografia

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_Kaczynski G.J., Il paesaggio multiculturale. Immigrazione, contatto culturale e società

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Documenti ufficiali analizzati

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prof. G.Ludi Università Basilea, prof. I. Werlen, Università di Berna

_Rapporto periodico relativo alla Carta europea delle lingue regionali o minoritarie.

Quarto rapporto della Svizzera 4 dicembre 2009

Sitografia

http://www.basel.ch/

http://www.basel.com >> Basel Culture Unlimited http://www.myswitzerland.com

http://ec.europa.eu/justice/fdad/cms/stopdiscrimination/resources/films/ >> Canale video della commissione Europea

http://frontierenews.it/category/multimedia/ http://www.youtube.com/user/eutube/ >> Canale Youtube della Commissione europea

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