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CAPITOLO 5 - STRATEGIE ED INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE

5.3.2. Strategia di mantenimento

La strategia di mantenimento deve essere orientata in particolare a: • migliorare il dialogo con i residenti;

• migliorare il dialogo con i diversi gruppi di interesse. A volte i danni arrecati dai plantigradi, specie se ripetuti sullo stesso bene, creano un malcontento che non riesce ad essere risolto neppure attraverso una pronta rifusione dei danni subiti. L’individuazione dei conflitti che nascono dalla convivenza tra le at-tività produttive tradizionali e le esigenze dell’orso bruno è un aspetto di fondamentale importanza in quanto la tutela dell’orso dipende anche dal consenso e dal coinvolgimento dei gruppi di interesse, che possono essere ottenuti anche grazie ad adeguate campagne di informazione e sensibilizzazione; • fornire informazioni dettagliate, trasparenti ed aggiornate sulla situazione in atto, sulle eventuali

pro-blematicità e sulle strategie di gestione adottate. Eventuali situazioni di conflitto legate alla presenza del plantigrado devono essere illustrate con obiettività alle categorie sensibili, unitamente alle possibili so-luzioni utili a evitare, prevenire o mitigare tali situazioni;

• conservare un’elevata accettazione sociale della specie.

E’ tuttavia necessario evitare, nel contempo, una “sovraesposizione” mediatica in quanto, un’eccessiva attenzione nei confronti dell’orso, soprattutto in situazioni di particolare problematicità, può favorire una strumentalizzazione anche di tipo politico.

I risultati delle indagini di campo e della ricerca scientifica possono fornire un supporto alla comuni-cazione, mettendo a disposizione dati oggettivi e di dettaglio sulla situazione della specie.

Target

La comunicazione dovrebbe essere indirizzata ai seguenti destinatari:

- referenti amministrativi dei Comuni e rappresentanti degli Organi di sicurezza pubblica; - popolazione residente;

- allevatori, apicoltori, agricoltori e relative associazioni di categoria; - cacciatori e relative associazioni di categoria;

- categorie professionali che operano sul campo; - operatori turistici;

- insegnanti e alunni delle scuole; - turisti;

- comunità scientifica.

Attività di importanza primaria

• Riunioni periodiche con i referenti amministrativi dei Comuni e con gli Organi di sicurezza pubblica. • Informazione sui mass media. La redazione e la pubblicazione periodica sui mezzi di comunicazione lo-cale (quotidiani, riviste, ma anche radio e TV) di articoli imparziali inerenti la situazione e le attività in corso può risultare molto utile per coinvolgere la popolazione residente ed evitare che si faccia largo nel-l’opinione pubblica l’impressione che qualcosa venga volutamente nascosto, con un conseguente rischio per l’accettazione della specie. Per fronteggiare gli eventi più eclatanti (sia positivi che negativi) è altre-sì conveniente anticipare, con conferenze e/o comunicati stampa, la diffusione delle notizie per gestir-le in prima persona piuttosto che trovarsi a rispondere a versioni dei fatti proposte dai media.

• Attività informativa direzionata alle categorie professionali coinvolte (allevatori, apicoltori, agricoltori, operatori turistici). Le informazioni veicolate devono essere calibrate sulle esigenze specifiche delle di-verse categorie professionali interessate, con particolare riguardo agli aspetti amministrativi legati alle procedure per l’indennizzo dei danni e la concessione di contributi per la realizzazione delle opere di prevenzione. Tale attività può essere sviluppata attraverso:

- la pubblicazione di articoli sulle riviste di settore; - la redazione di appositi opuscoli;

- la promozione di incontri periodici.

Sarebbe inoltre opportuno cercare di mantenere un rapporto di collaborazione con i rappresentanti del-le organizzazioni di categoria, finalizzato allo scambio reciproco di informazioni in merito all’evolversi della situazione in corso.

• Iniziative didattiche nelle scuole. Sulla base di specifici progetti di educazione ambientale, si potrebbe-ro prevedere moduli a tema (es. biologia ed etologia dell’orso, ecologia della specie, sua conservazione

e gestione, sua presenza nelle tradizioni locali, principali motivi di interazione tra l’orso e l’uomo). I percorsi didattici e formativi dovrebbero essere sviluppati in collaborazione con la Direzione scolastica e solo personale educativo adeguatamente formato dovrebbe essere incaricato delle attività didattiche. Per questo motivo andrebbero ipotizzati anche degli incontri preliminari con il corpo docente. Il lavo-ro dovrà possibilmente essere accompagnato dalla distribuzione di materiale divulgativo realizzato ad

hoc. Non va, infine, esclusa la possibilità di promuovere dei concorsi a tema.

• Incontri, conferenze pubbliche. Gli incontri pubblici dovrebbero essere realizzati con regolarità, al fine di consentire agli esperti del settore di mantenere aggiornata la popolazione locale sull’evolversi della si-tuazione In occasione dei vari momenti di incontro e di confronto possono essere predisposte apposite schede per consentire ai partecipanti di esprimere il proprio giudizio sia sulla qualità della manifesta-zione, che sulle tematiche relative alla gestione e conservazione dell’orso. La loro successiva elaborazio-ne potrebbe contribuire a valutare il “livello di accettazioelaborazio-ne” dellìorso.

• Filmati. In relazione ai fondi e alle energie a disposizione, questa opzione comunicativa può diventare utile per svariati utilizzi come, ad esempio, per le lezioni nelle scuole o per la trasmissione in TV. Si può prevedere, eventualmente, in alternativa a più filmati ognuno indirizzato ad un target diverso, un pro-dotto “multipiste” in modo da raggiungere, contenendo le spese, con un unico propro-dotto un più ampio target.

• Archivio fotografico e bibliografico. La realizzazione ed il successivo aggiornamento di uno specifico ar-chivio fotografico rappresenta un valido supporto alle attività di educazione e informazione. Analoga funzione può essere assolta da un archivio bibliografico sull’argomento.

Attività di importanza secondaria

• Pubblicazioni, documenti scientifici, monografie. La produzione di articoli e relazioni scientifiche sul-le attività realizzate e sui dati raccolti rappresenta un ulteriore strumento di divulgazione, soprattutto nei confronti della comunità scientifica. Non va sottovalutata l’importanza di un costante collegamen-to con la comunità scientifica, sia al fine di permettere un costante miglioramencollegamen-to delle tecniche di ge-stione, sia per l’opportunità di rendere disponibili le informazioni raccolte nelle Alpi centro-orientali per altri progetti.

• Incontri scientifici, congressi. L’organizzazione di incontri scientifici e/o la partecipazione a congressi speci-fici nazionali ed internazionali è importante per avere uno scambio di esperienze, di dati, nonché di infor-mazioni e suggerimenti per affrontare le problematiche che si incontrano durante le attività di gestione. • Sito Internet. Sebbene Internet possa difficilmente essere considerato uno strumento di informazione

di primaria importanza per le popolazioni residenti (la rete Internet, nella maggioranza dei casi, non ha un’incidenza rilevante sulle categorie sociali più problematiche) esso può favorire il consenso nei riguar-di della specie.

• Escursioni guidate in zone interessate dalla presenza dell’orso. Devono essere calibrate in relazione al destinatario (scolaresche, categorie professionali, tecnici, turisti, ecc.) e possono essere eventualmente abbinate alla programmazione di serate sul tema. La presenza di personale esperto permette di fornire risposte puntuali a dubbi e preoccupazioni specifiche. Queste opzioni comunicative sono di particola-re inteparticola-resse soprattutto per i turisti (i particola-residenti difficilmente partecipano a visite guidate nell’aparticola-rea in cui vivono). Sebbene i turisti siano generalmente considerati una categoria di minore importanza rispetto ai residenti, guadagnare il loro consenso potrebbe significare convincere anche gli operatori turistici e, nelle zone particolarmente turistiche, parte dei residenti.

• Pannelli informativi, stand. La realizzazione di stand e pannelli informativi nonché di punti informati-vi in occasioni di fiere o manifestazioni può rappresentare un momento significativo di promozione, ma anche di divulgazione di notizie inerenti la biologia e l’ecologia della specie.

• Reports annuali. La realizzazione di un bollettino, semplice nella forma ma rigoroso nei contenuti, che aggiorni sulla situazione dell’orso.

• Merchandising. Compatibilmente con le risorse a disposizione, può rivestire un certo interesse la rea-lizzazione di materiale promozionale/gadgets, eventualmente collegata alla distribuzione di materiale in-formativo. Su singole iniziative editoriali potrebbero, inoltre, essere attivate delle forme di partnership, ovvero ricercate delle sponsorizzazioni.

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