Prevenzione della corruzione
2. La strategia della Regione del Veneto
La Legge n. 190/2012 prevede che ciascuna amministrazione adotti la propria strategia di prevenzione della corruzione, in coerenza con quanto stabilito dal legislatore e dai Piani Nazionali Anticorruzione, che si estrinseca nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione dell’Amministrazione regionale (PTPCT); esso, come specificato dall’art.1, co. 9, Legge n. 190/2012, deve rispondere alle seguenti esigenze:
a) individuare le attività, tra le quali quelle di cui al comma 16 [l. 190/2012, art. 1], anche ulteriori rispetto a quelle indicate nel Piano nazionale anticorruzione, nell'ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione, e le relative misure di contrasto, anche raccogliendo le proposte dei dirigenti, elaborate nell'esercizio delle competenze previste dall'articolo 16, comma 1, lettera a-bis), del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
b) prevedere, per le attività individuate ai sensi della lettera a), meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di corruzione;
c) prevedere, con particolare riguardo alle attività individuate ai sensi della lettera a), obblighi di informazione nei confronti del responsabile, individuato ai sensi del comma 7, chiamato a vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del piano;
d) definire le modalità di monitoraggio del rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti;
e) definire le modalità di monitoraggio dei rapporti tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti dell'amministrazione;
f) individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge”.
Anche per il triennio 2021-2023, l’Amministrazione regionale intende adottare un PTPCT che tenga conto dell’evoluzione del quadro normativo e regolamentare e di una sempre più accurata analisi del contesto esterno ed interno.
• Nuova metodologia nella rilevazione dei processi.
2.1 Finalità: prevenzione del rischio corruzione
La Giunta della Regione del Veneto, con il presente Piano, intende aggiornare le misure di prevenzione e contrasto del fenomeno corruttivo, conformemente alle previsioni del PNA 2019 che per l’anno 2020 non ha avuto aggiornamenti da parte di A.NA.C. ed in particolare dell’Allegato n.
1, ad oggetto: “Indicazioni metodologiche per la gestione dei rischi corruttivi”, che nel presente Piano viene sviluppato nella Sezione Terza, proseguendo nell’implementazione del proprio sistema di prevenzione.
2.2 Periodo di riferimento
In coerenza con le disposizioni del PNA, l’arco temporale di riferimento del presente Piano è il triennio 2021-2023.
La Legge n. 190/2012 prevede che ogni anno, entro il 31 gennaio, il Piano deve essere oggetto di aggiornamento. Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza può proporre aggiornamenti, se lo ritiene necessario o opportuno, anche in corso d’anno.
2.3 Campo soggettivo di applicazione
Il presente Piano riguarda tutte le Strutture della Giunta Regionale. In particolare:
• Direzione del Presidente
Il presente Piano, in piena coerenza con quanto stabilito dai Piani Nazionali Anticorruzione, concorre al perseguimento degli obiettivi della strategia nazionale anticorruzione, ossia:
• ridurre le opportunità che la corruzione si sviluppi
• aumentare la capacità di fare emergere la corruzione
• creare un contesto sfavorevole alla corruzione,
sviluppandoli nelle specifiche attività di prevenzione della corruzione intraprese e da intraprendere, da parte dell’Amministrazione regionale.
Oltre agli obiettivi sopra indicati, il Piano vuole dare attuazione agli indirizzi strategici individuati nell’aggiornamento del “Documento recante gli indirizzi strategici in materia di prevenzione della corruzione della Regione del Veneto” - Aggiornamento 2021”, predisposto congiuntamente dal Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza della Giunta e dai Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza del Consiglio (c.d. “doppio passaggio”) e approvati con DGR del 12 gennaio 2021, n. 9. Tale documento ha confermato quali direttrici fondamentali nell’approccio preventivo al contrasto della corruzione nella Regione del Veneto per l’anno 2021, da declinarsi in misure di prevenzione del PTPCT, le seguenti:
1. trasparenza;
2. attività successive alla cessazione dal servizio;
3. tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti;
4. codice di comportamento;
5. monitoraggio dei tempi procedimentali;
6. conflitto di interesse;
7. prevenzione del fenomeno della corruzione nella formazione di commissioni e nelle
8. coinvolgimento degli interlocutori interni ed esterni ai fini di una più incisiva analisi del contesto;
9. disciplina del conferimento e autorizzazione incarichi;
10. azioni di sensibilizzazione;
11. rotazione.
Oltre a queste misure, continua ad essere prevista, anche per il 2021, l’attività formativa sia per quanto riguarda l’anticorruzione e la trasparenza, sia per quanto riguarda l’antiriciclaggio e la privacy.
Per quanto riguarda invece la metodologia per la gestione dei rischi corruttivi, nel 2020 è stato messo a punto uno specifico applicativo, rispondente alle indicazioni metodologiche di cui all’Allegato 1 del PNA 2019, che individua nell’approccio qualitativo il criterio per la valutazione dell’esposizione al rischio corruttivo. La metodologia adottata in precedenza, basata principalmente sul Control Risk Self Assessment (autovalutazione del rischio), ha quindi visto una sua evoluzione verso un approccio qualitativo, mirato ad una piena e più consapevole responsabilizzazione della dirigenza.
La mappatura dei processi, la valutazione dei rischi, l’individuazione e l’attuazione delle misure di prevenzione, contestualizzate nel processo di analisi, valutazione e trattamento del rischio corruttivo da parte dei singoli dirigenti, sono state oggetto di una ampia rivisitazione in coerenza con quanto indicato da A.N.AC. che, nel citato Allegato 1 al PNA 2019, fornisce analitiche indicazioni metodologiche.
Ciò ha comportato la rivisitazione della metodologia in precedenza in essere e del correlato software, al fine di allineare l’attività prevista dal PTPCT e dal Piano della Performance ai principi introdotti dal PNA 2019.
Inoltre, parallelamente, sono stati semplificati e razionalizzati i processi, standardizzando quelli comuni e focalizzando l’attenzione su quelli più a rischio.
Dovrà pertanto proseguire anche nel 2021 il percorso di formazione comune, al fine di fornire tutti gli strumenti per ricondurre i processi, in modo adeguato, a fattispecie predeterminate, senza tuttavia perdere un patrimonio informativo importante utilizzabile per svariate finalità, quali ad esempio l’analitica ricognizione dei processi che comportano anche il trattamento di dati personali.
Tale percorso formativo è stato messo in atto, per il 2020, dal personale della Struttura del RPCT con l’apporto della Direzione Organizzazione e Personale, che ha elaborato e messo a disposizione anche il relativo materiale a supporto dell’attività di mappatura dei processi e successiva analisi del rischio corruttivo.
In coerenza con la Missione 01 “Servizi Istituzionali, generali e di gestione” del DEFR 2021-2023, approvato con DCR n. 113 del 16 dicembre 2020 , con l’obiettivo di rafforzare i processi di coordinamento, programmazione e controllo, al fine di assicurare lo sviluppo virtuoso dell’azione amministrativa della Regione, prosegue la revisione dell’intero sistema di governance degli Enti strumentali e delle società controllate e partecipate, in un’ottica di condivisione ed attuazione delle politiche regionali e di una maggiore integrazione dei flussi informativi.
Anche per l’anno 2021, l’obiettivo per l’Amministrazione è quello di assicurare un monitoraggio costante, mettendo in atto, all’occorrenza, le opportune misure correttive.
Per quanto attiene gli uffici della Giunta regionale, va monitorato e portato a definizione il percorso formativo a distanza (e-learning) partito nel 2019 che, anche a causa dell’emergenza sanitaria Covid19, continuerà ad essere somministrato a distanza (e-learning).
Per quanto riguarda gli enti e le società regionali, le esigenze emerse negli incontri effettuati, hanno evidenziato l’opportunità di condividere il prodotto formativo predisposto dall’Amministrazione regionale e di renderlo fruibile tramite Accordo per l’utilizzo della Piattaforma Moodle-elearning.regione.veneto.it di cui alla DGR n. 727 del 4 giugno 2019.
Con riferimento agli enti locali, vanno proseguiti i percorsi di formazione previsti dal Protocollo di legalità sottoscritto il 17 settembre 2019 con le prefetture, l’Anci e l’Upi su temi quali l’antiriciclaggio e la gestione dei beni confiscati alla criminalità.
Anche per il 2021, inoltre, un importante contributo per un costante aggiornamento del “Sistema regionale” nel suo complesso, sarà garantito dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, con cui si intende continuare la collaborazione.
2.3.2. Modalità di elaborazione
Al fine di migliorare la qualità e l’efficacia della strategia di prevenzione, delineata dal Piano, e seguendo le modalità adottate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione per la formazione dei propri atti regolatori, è stata pubblicata sul sito istituzionale regionale la bozza del PTPCT 2021-2023, unitamente ad uno specifico modulo da utilizzare per eventuali suggerimenti e/o integrazioni all’elaborazione del presente Piano. Alla data di scadenza non sono pervenute osservazioni.
Sono state, inoltre, coinvolte le Strutture interne, attraverso i Referenti Anticorruzione, fornendo loro la bozza di Piano per osservazioni e suggerimenti propedeutici alla sua adozione formale, recepiti nella versione definitiva del documento.
È stato inoltre, fattivamente coinvolto anche il Comitato dei Direttori con l’illustrazione degli indirizzi strategici e della bozza del documento.