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La presenza di parametri al di fuori dell’intervallo di confidenza previsto, di per s`e, gi`a denota una situazione di rischio. L’eventualit`a di una situazione di questo tipo viene costantemente monitorata dall’rms. Il sistema mantie- ne sotto controllo, in ogni istante, la mappa completa del rischio ambientale derivante dalla letture dei parametri dei sensori. Indipendentemente dalla lettura del P RI, il sistema `e in grado quindi di identificare una situazione di rischio tale da rendere necessaria l’applicazione di una strategia di con- tenimento del livello di pericolo a cui l’area, e soprattutto i lavoratori, sono soggetti.

Situazione Nome del Pattern Condizione e strategie Fuga di gas Risk Level Se il livello di rischio indivi-

duale `e maggiore di un soglia viene applicata la strategia 2 altrimenti la strategia 1

Scoppio di una condotta

Risk Vicinity Se il lavoratore si trova vicino alla sorgente di rischio viene ap- plicata la strategia 4 altrimenti la strategia 1 o la strategia 2 Crollo Number of Persons Se il numero di lavoratori al-

l’interno dell’area di lavoro `e maggiore di n viene applica- ta la strategia 1 altrimenti la strategia 3

Incendio Skills Se nell’insieme dei lavorato- ri all’interno dell’area di lavo- ro `e presente un capo team viene applicata la strategia 2 altrimenti la strategia 1

Lieve radioatti- vit`a

Health Se nell’insieme dei lavoratori all’interno dell’area di lavoro `e presente un lavoratore con una condizione di salute bas- sa viene applicata la strategia 3 altrimenti la strategia 1

Tabella 3.2: Esempi di combinazioni tra situazioni di rischio, strategie applicabili e condizioni di selezione che il sistema pu`o gestire

Nel momento in cui il modulo di Analyzing rileva dei valori oltre le so- glie di guardia, si attiva il modulo Strategy Manager, e viene conseguente- mente avviata la fase di Planning, perch´e la situazione di emergenza venga opportunamente gestita.

Il valore del parametro P RI di un lavoratore, che viene influenzato dai valori di rischio ambientali, anche se permette di individuare quali siano i lavoratori in pericolo, non `e sufficiente, di per s`e, per l’identificazione della strategia pi`u efficace da adottare per riportare i parametri entro le soglie di normalit`a.

Per la scelta della strategia pi`u adatta, `e necessario individuare la tipolo- gia di situazione di rischio con cui i lavoratori hanno a che fare. Questo pas- saggio permette di individuare un insieme di strategie potenzialmente adatte alla situazione, tra cui scegliere, in base al pattern strategico pi`u appropriato. A questo punto, in base ad alcune condizioni relative alle rilevazioni ambien- tali, alla dislocazione delle persone nelle aree operative, ai loro ruoli e skill, e in base a tutte le altre informazioni disponibili, `e possibile individuare la strategia pi`u efficace tra quelle definite nel Risk & Emergency Database. La strategia si sostanzia poi in un insieme ordinato di azioni, a cui viene dato seguito di conseguenza. La tabella 3.2 riporta alcuni esempi di combinazioni tra situazioni di rischio, strategie applicabili e condizioni di selezione che il sistema pu`o gestire.

Le varie strategie si differenziano in base all’aggressivit`a nei confronti della situazioni di pericolo e in base alla presenza di alcune condizioni che rappresentano il livello rischio a cui far fronte. Ogni strategia pu`o essere pi`u o meno efficace, ma va sempre ricordato che l’obiettivo `e quello di applicare

Nome Azioni

Strategia S0001 Controlla il sensore del gas

Controlla il livello di concentrazione del gas Manda un sms al capo team

Recupera gli strumenti di lavoro Lascia l’area di lavoro

Spostati nell’area di sicurezza Strategia S0002 Chiudi il rubinetto del gas

Chiudi l’interuttore generale della corrente Attiva gli allarmi

Lascia l’area di lavoro

Spostati nell’area di sicurezza Strategia S0003 Attiva l’allarme

Spostati nell’area di sicurezza Strategia S0004 Attiva l’allarme

Guida le persone fuori dall’area di lavoro Tabella 3.3: Esempio di strategie applicabili, in base al contesto

la strategia che, nel contempo, massimizza l’efficacia nella diminuzione del rischio e minimizza gli impatti sull’ambiente operativo e sulle attivit`a dei lavoratori.

Se, per esempio, si rilevasse un principio di incendio in un magazzino di logistica merci elettroniche destinate ai negozi (per esempio, telefoni cellulari e dispositivi mobili), pu`o non essere adatta, anche se perfettamente effica- ce, la strategia di attivazione immediata di tutti gli impianti antincendio ad acqua di tipo “Sprinkler”. Se, per ipotesi, in prossimit`a del principio di in- cendio fosse presente un lavoratore dotato di estintore portatile, potrebbe essere possibile e preferibile domare le fiamme con un intervento locale, sen- za allagare il magazzino e compromettere gravemente la merce ivi contenuta. Quindi, la combinazione di tutti i fattori che possono essere letti nelle rileva- zioni ed opportunamente interpretati pu`o permettere l’individuazione della miglior strategia applicabile.

L’intervento derivante dalla scelta della strategia si sostanzia in un insieme di azioni che devono essere eseguite in una sequenza predeterminata. Alcuni esempi di strategie sono riportati nella tabella 3.3.

Capitolo 4

Architettura del prototipo

In questo capitolo viene illustrato il prototipo del Sistema per la Gestione del Rischio da un punto di vista architetturale. Viene descritta la tipologia di applicazione sviluppata e i livelli logici che la compongono, vengono de- scritte le principali architetture implementate per ogni livello logico tramite l’utilizzo dei diagrammi di classe e vengono mostrate le interazioni tra gli oggetti utilizzando i sequence diagram al fine di illustrare come sono state implementate le fasi previste dal ciclo mape.

4.1

Funzionalit`a del Prototipo

Il prototipo implementa le seguenti funzionalit`a:

• fase di monitoring: permette all’operatore tenere sotto controllo la si- tuazione nell’area di lavoro, verificando su una mappa le zone che hanno un livello di rischio pi`u elevato rispetto a quelle con un basso livello di rischio. Inoltre `e possibile ottenere le informazioni sulla composizio- ne del livello di rischio individuale (pri) associato ad ogni lavoratore, seguendone anche i movimenti all’interno dell’area di lavoro;

• fase di analyzing: il prototipo analizza in continuazione la situazio- ne all’interno dell’area di lavoro alla ricerca di situazioni considerate

pericolose e in tal caso ne da evidenza all’operatore;

• fase di planning: in presenza di una situazione considerata di pericolo il prototipo propone all’operatore le azioni che compongono la miglio- re strategia da adottare per abbassare il livello di rischio nell’area di lavoro;

• caricamento ambiente di lavoro: sar`a possibile “caricare” nel prototipo l’ambiente di lavoro che si vuole monitorare tramite l’utilizzo di un file xml che descrive le entit`a e le aree che compongono l’ambiente di lavoro stesso.

Nei paragrafi che seguono viene descritto il prototipo da un punto di vista architetturale, mostrando gli strati software che lo compongono e la struttura interna delle classi.

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