• Non ci sono risultati.

Chapter Five: Conservation Building Technologies for Earthen Architecture: Traditional and “Modern” Solutions

OLTRE IL MEDITERRANEO: DAL DROMEDARIO AL CAMMELLO ARCHITETTURA DI TERRA E STRATEGIE DI CONSERVAZIONE IN UN

3. STRATEGIE DI CONSERVAZIONE DEL SITO ARCHEOLOGICO DI UCH KULAKH

Lo scavo di Uch Kulakh è tuttora in corso e i punti nei quali si è intervenuto con la Campagna 2008 risultano limitati alla zona meridionale del castello. Sono state identificate alcune strutture di particolare importanza, sulle quali si è agito attraverso un cantiere di conservazione di emergenza3 (Bertagnin et alii., 2003). In particolare è stata individuata, quale area d’intervento, la principale linea di difesa del castello, caratterizzata da due imponenti bastioni, dal profilo a scarpa e muniti di feritoie. In tale zona l’intervento si è concentrato sul bastione di sud-est registrato come M4, nonché sul muro M5 che divide lo spazio interno del bastione in due vani (corridoio di tiro per le feritoie del lato est e ambiente A11) (Fig. 3a).

In sintesi, le procedure di conservazione sono state articolate in due macrofasi: (a) manutenzione e consolidamento del bastione sud-est del castello e del muro M5; (b) conservazione e protezione del profilo superiore dell’area bastionata e del muro M5.

TESI DI DOTTORATO DI DÉSIRÉE DE ANTONI, DISCUSSA PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE

156

Per quanto attiene al bastione sud-est del castello, va notato che esso è definito da un muro a scarpa costituito da blocchi di pachsà rettangolari o a sezione trapezoidale di diverse misuree da mattoni crudi di varie dimensioni4 (Fig. 3b).

Fig.3. (a) Pianta del bastione sud-est (M4) e del muro M5; (Gennadi Ivanov) (b) ricostruzione schematica dei blocchi di pachsà franati sul lato est del bastione. (Franca Filipponi)

Le parti danneggiate dagli agenti atmosferici di tale struttura sono state oggetto di un’azione di manutenzione, durante il cantiere 2008, con due modalità differenti. La prima ha riguardato il risarcimento delle fessurazioni attraverso l’impiego di un impasto di terra-paglia, opportunamente concepito (Fig. 4a). La seconda modalità seguita nel percorso di manutenzione, ha previsto l’impiego di adobe o pachsà e malta di terra. Nel caso di cedimenti significativi si è cercato di limitare il progressivo degrado intervenendo sulla cortina muraria esistente, con l’impiego di adobe o pachsà di dimensioni originali, recuperati dagli scavi realizzati nel sito. Una volta terminata l’operazione di risarcitura si è proceduto alla stesura di un manto protettivo esterno, costituito da un intonaco di sacrificio a due strati, realizzato con diversi impasti di terra-paglia-acqua secondo la composizione originale osservata nel sito (Fig. 4b).

L’intonacatura prevista ha teso a riprodurre, migliorandole, le modalità tradizionali rilevate nella struttura esistente, limitando i danni da erosione e da pioggia.

TESI DI DOTTORATO DI DÉSIRÉE DE ANTONI, DISCUSSA PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE

157

Fig. 4. (a) Preparazione dell’impasto impiegato per la risarcitura delle fessurazioni e sua posa in opera; (b) manutenzione della sommità del bastione mediante l’impiego di adobe o pachsà e stesura

finale dell’intonaco di sacrificio. (Désirée De Antoni)

Un altro importante intervento ha riguardato la ricomposizione delle feritoie, parzialmente alterate dai processi erosivi. Nell’intervento su tali elementi costruttivi si è proceduto secondo tre modalità, rispettivamente: mediante il risarcimento delle superfici interne, la ricomposizione del profilo esterno e la protezione superficiale (Fig. 5).

L’intervento di consolidamento del muro M5 è stato realizzato mediante la seconda modalità d’intervento in modo da evitare ulteriori cedimenti (impiego di adobe o pachsà e malta di terra).

TESI DI DOTTORATO DI DÉSIRÉE DE ANTONI, DISCUSSA PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE

158

Fig. 5. Stesura dell’intonaco di sacrificio a protezione della zona delle feritoie. (Désirée De Antoni)

Per quanto attiene alla conservazione e alla protezione del profilo superiore dell’area bastionata e del muro M5, si è previsto uno strato di muratura di sacrificio, rimovibile all’inizio del futuro scavo del 2009, che è stato realizzato con la posa in opera di due corsi di adobe sovrapposti, separati dalla muratura originale da uno strato di carta catramata isolante.

Ciascuna feritoia è stata preventivamente ricoperta da uno strato di rami di legno, canne e malta di terra, secondo il tradizionale metodo di realizzazione dei tetti degli edifici in terra cruda della zona. Tale strato si è reso necessario al fine di proteggere le feritoie e creare una superficie di sostegno adeguata per la messa in opera degli adobe sulla carta catramata (Figg. 6a-6b).

TESI DI DOTTORATO DI DÉSIRÉE DE ANTONI, DISCUSSA PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE

159

Fig. 6. Manutenzione preventiva: gli interventi di protezione superficiale provvisoria. Sequenza di posa in opera degli strati di protezione sul margine superiore del bastione: (a) rami e paglia; (b)

malta di terra e carta catramata. (Silvia Pozzi)

Tutti gli interventi realizzati sono volti al rispetto del criterio di reversibilità e compatibilità tecnologica e materica con l’esistente da conservare, rispondendo, in tal modo, ai consolidati principi di conservazione dell’architettura di terra.

Secondo quanto stabilito da studi preliminari finalizzati alla pianificazione del cantiere di conservazione5, gli interventi sono stati realizzati con il seguente ordine: - Identificazione del sito per la produzione degli impasti e lo stoccaggio dei

materiali quali la terra, le canne ed i rami d’albero impiegati nel cantiere. - Reperimento nel sito della terra e degli altri inerti.

- Reperimento della paglia, delle canne e dei rami d’albero.

- Predisposizione delle malte in terra per l’esecuzione dei vari strati d’intonaco di sacrificio previsti e la loro messa in opera.

- Stoccaggio degli adobe e dei pachsà recuperati durante lo scavo.

- Stesura dello strato di carta catramata sul profilo superiore delle strutture, oggetto dell’intervento di manutenzione preventiva

- Predisposizione dello strato superiore di muratura di sacrificio costituito da adobe posizionati sopra il piano protetto dalla carta catramata.

TESI DI DOTTORATO DI DÉSIRÉE DE ANTONI, DISCUSSA PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE

160

Documenti correlati