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Strategie non direzional

Trading in opzioni: le strategie più utilizzate

3.2 Strategie non direzional

Butterfly

La Butterfly è una strategia non direzionale che prevede:

- la vendita di una call e di una put con strike price X1 ATM e l’incasso di un

premio 2p1;

- l’acquisto di una put con strike price X2<X1 e il pagamento di un premio p2;

- l’acquisto di una call con strike price X3>X1 e il pagamento di un premio p3.

Una variante si ha quando vengono utilizzate quattro opzioni call (o put): in questo caso si ha la vendita di due opzioni ATM, l’acquisto di un’opzione OTM e di una ITM. In Figura 13 si propone solamente il caso iniziale detto Iron Butterfly.

Figura 13: Iron Butterfly: legs e profilo di guadagno o perdita a scadenza

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L’analisi tecnica studia l’andamento dei prezzi nei mercati finanziari e si propone di prevederne il futuro andamento mediante studi grafici e statistici. Se è vero che l’andamento dei prezzi riflette le scelte degli investitori nel passato e se è vero che il comportamento degli investitori si ripete nel tempo, tali studi permettono di prevedere la direzione futura dei prezzi.

41 Payoff totale: ⎩ ⎨ ⎧ + ( − + ) + ( − − ) − ≤ + ( − + ) − − ≤ ≤ + ( − + ) − − ≤ ≤ + ( − + ) + ( − − ) − ≥ Analisi di sensitività: - Delta: negativo; - Gamma: negativo; - Theta: positivo; - Vega: negativo.

L’analisi delle greche mostra che la strategia va utilizzata quando ci si attende un movimento del sottostante molto contenuto: il trader cercherà dunque di trarre profitto dal decadimento temporale delle opzioni; per questo si consiglia la costruzione di tale strategia con un orizzonte temporale di un mese o minore.

Ulteriore elemento caratterizzante riguarda la possibilità di guadagnare da una diminuzione della volatilità implicita delle opzioni.

Supponendo un orizzonte temporale di un mese (e nel caso in cui la posizione sia in guadagno) si suggerisce di valutare la chiusura della strategia al termine della seconda o terza settimana; spesso accade che, volendo sfruttare il maggiore time decay degli ultimi giorni di vita dell’opzione, si decide di portare a scadenza la strategia correndo il rischio di un improvviso movimento del sottostante e di una conseguente perdita finale.

Condor

Il Condor rappresenta una variante rispetto alla Butterfly della quale mantiene le principali caratteristiche. Un Iron Condor è così costruito:

- acquisto di una put OTM con strike price X1 e pagamento di un premio p1;

- vendita di una put OTM con strike price X2>X1 e incasso di un premio p2;

- vendita di una call OTM con strike price X3>X2 con incasso di un premio p3;

42 0 G X1 X2 X3 X4

Come per la Butterfly è possibile costruire un Condor con diverse altre combinazioni, tuttavia in Figura 14 presentiamo il caso base detto Iron Condor.

Figura 14: Iron Condor: legs e profilo di guadagno o perdita a scadenza

Poiché il calcolo del payoff totale a scadenza e l’analisi di sensitività sono sostanzialmente uguali a quelli visti per la Butterfly si tralascia la loro presentazione e si preferisce sottolineare la differenza tra le due strategie.

Essa riguarda la parte di opzioni venduta che in questo caso non è ATM bensì OTM. Ciò si sostanzia in un premio netto incassato inferiore al caso precedente e dunque un possibile guadagno massimo inferiore; tuttavia, grazie alle vendite con strike price OTM, si ha la possibilità di creare un range più ampio all’interno del quale il trader può riportare un guadagno rispetto al caso precedente.

Proprio per tale motivo il Condor viene preferito alla Butterfly, per poter trarre profitto da un mercato laterale potendo però sfruttare un range di variazione maggiore rispetto al caso della Butterfly.

Calendar spread

Il Calendar spread è una strategia che, a differenza di quanto visto finora, combina opzioni con diversa scadenza; esso è formato da:

- una posizione corta su un’opzione (call o put) con strike price X1, premio p1 e

scadenza T1;

- una posizione lunga su una medesima opzione con strike price X1, premio p2>p1

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S 0

G

X1

La sua costruzione può essere molto varia essendo possibile combinare diversi prezzi di esercizio e diverse scadenze anche se solitamente si sceglie un prezzo di esercizio ATM e le due scadenza mensili più vicine come presentato in Figura 15.

Figura 15: Calendar spread: legs e profilo di guadagno o perdita a scadenza

Payoff totale all’epoca di scadenza della prima opzione:

+ ( − ) ≤ ( − + ) + ( − ) ≥ con lT valore della posizione long all’epoca T.

Analisi di sensitività:

- delta: neutrale in caso di opzioni ATM (positivo in caso di opzioni OTM, negativo in caso di opzioni ITM);

- gamma: negativo; - theta: positivo; - vega: positivo.

La peculiarità della strategia risiede nel fatto che la posizione corta possiede scadenza inferiore rispetto a quello lunga; il nome stesso della strategia ci suggerisce che il vantaggio ricercato risiede nel diverso valore temporale delle due opzioni: il trader intende sfruttare il maggiore time decay delle opzioni vendute ed il suo guadagno massimo si realizza nel caso in cui il sottostante all’epoca T sia vicino al prezzo di partenza. In questo caso, infatti, la prima opzione venduta scadrebbe senza valore e la seconda opzione verrebbe venduta ad un valore minore all’acquisto ma sufficiente a far registrare un guadagno complessivo.

44 S 0 G X 0 G S X1 X2

Al contrario quando il sottostante registra notevoli variazioni di prezzo si ha il rischio di incorrere in notevoli perdite.

Straddle e Strangle (sell)

La costruzione di tali strategie risulta speculare al caso “buy” visto in precedenza: - lo Straddle è formato dalla vendita di due opzioni con strike price X (a cui

corrisponde l’incasso di un premio p1 per la call e p2 per la put);

- lo Strangle è formato dalla vendita di una call con strike price X1 e di una put

con strike price X2<X1 (a cui corrisponde l’incasso di un premio p1 per la call e p2

per la put).

In Figura 16 si presentano le due posizioni e il diagramma di profitto totale:

Figura 16: Straddle e Strangle long: legs e profilo di guadagno o perdita a scadenza

Payoff totale Straddle short:

( − + ) + ≥ ( − + ) + ≤ Payoff totale Strangle long:

( − + ) + ≥ ( − + ) + ≤ + ≤ ≤ Analisi di sensitività: - delta: negativo; - gamma: negativo; - theta: positivo; - vega: negativo.

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Le strategie “sell” possiedono caratteristiche opposte rispetto al caso “buy”: il guadagno massimo si ha quando il sottostante assume una tendenza laterale fino a scadenza permettendo un completo decadimento del valore temporale delle opzioni. Per questo motivo si consiglia di utilizzare tali figure su scadenze mensili o inferiori. Tuttavia si deve sottolineare la pericolosità di tali strategie basate sulla vendita di opzioni naked (nude, senza copertura) e dunque esposte a potenziali perdite illimitate; come si può vedere dall’analisi di sensitività, eccezion fatta per quanto riguarda il fattore temporale, tutte gli altri parametri risultano negativi. Tali strategie sono molte rischiose e si consiglia di determinare a priori la massima perdita accettabile e chiudere la strategia al raggiungimento di tale soglia.

3.3 Conclusione

Vista la loro diffusione e la semplicità con cui è possibile replicare tali tecniche di investimento si può essere portati a credere che esse non siano adeguate al fine di ottenere un rendimento positivo e soddisfacente. Ad avviso di chi scrive questo non è corretto: ogni strategia esaminata possiede delle specifiche caratteristiche e va applicata coerentemente con l’analisi di scenario fatta da ciascun trader il quale cercherà di sfruttare le peculiarità di questi strumenti finanziari e la possibilità di conseguire un guadagno non direttamente correlato con l’andamento del mercato. Si ribadisce nuovamente che il trader dovrebbe preferire un’operatività in opzioni per la flessibilità di questi strumenti e per le maggiori soluzioni a disposizione sia nella ricerca del guadagno che nella difesa e limitazione delle perdite: la possibilità di ottenere rendimenti soddisfacenti deriva non solo dalla capacità di prevedere l’andamento del mercato ma anche da una buona tecnica di risk management da applicare nel caso in cui la stessa previsione si riveli inesatta; le opzioni, a differenza dell’investimento diretto sul sottostante, rappresentano in questo senso una scelta più efficiente.

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Ulteriori letture

- James Cordier, Michael Gross (2009).

- Dave Foo (2009).

- Greg Jensen (2009).

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