La Scala Alessitimica Romana (Baiocco, Giannini, Laghi, 2005), è di solito destinata a persone di età pari o superiore ai 15 anni e può essere somministrata sia individualmente che in gruppo. Il test è disponibile in versione carta e matita e presenta una leggibilità stimata per un livello scolastico di fine scuola primaria. La scelta di somministrare tale strumento a ragazzi dell’età media di 11 anni si basa sulla necessità, già esposta nel paragrafo dedicato al SAR nel primo capitolo, di valutare abilità e competenze applicate
~ 107 ~
dai ragazzi nella vita reale e quotidiana e sul costrutto teorico della “zona di sviluppo prossimo”: i risultati che i ragazzi otterranno nei post-test saranno reali miglioramenti ottenuti grazie all’attività comunitaria fatta coi compagni e con i facilitatori; lo scarto tra i risultati ottenuti autonomamente prima dell’intervento educativo, e quelli ottenuti dopo aver interiorizzato le pratiche e le competenze sociali sperimentate nella comunità di ricerca, sarà l’effettivo incremento delle potenzialità raggiunto attraverso la pratica della P4C.
Somministrazione:
La SAR non presenta particolari complessità in fase di somministrazione. Si è cercato di stabilire un rapporto cordiale con gli alunni esaminandi perché un atteggiamento positivo verso il test permette di raccogliere informazioni accurate; gli stessi sono stati invitati a fornire una descrizione di loro stessi che fosse veritiera e sincera. La compilazione del test è avvenuta in un tempo massimo di quindici minuti, anche se i soggetti sono stati invitati a lavorare con rapidità, a non soffermarsi troppo sulle risposte da fornire e a non omettere nessuna domanda.
Modalità di risposta:
I 27 quesiti della scala presentano quattro possibili alternative di risposta. Il soggetto deve, infatti, rispondere su una scala Likert di tipo temporale che va da «Mai » a «Sempre». Una parte degli item (14/27) è stata scritta in «chiave positiva» e una parte (13/27) in «chiave negativa» (per evitare l’incidenza dell’acquiescenza): per gli item in «chiave positiva» in fase di scoring il punteggio è stato assegnato in maniera crescente (1=1; 2=2; 3=3; 4=4), per quelli in «chiave negativa» il punteggio invece è stato invece invertito (1=4; 2=3; 3=2; 4=1). Alla fine della correzione, i punteggi grezzi di ogni singolo test sono stati trasformati in punteggi standard (sten) attraverso l’uso delle tabelle normative riportate nell’Appendice C del manuale del SAR. Si è ricavato per ogni test, cinque punteggi grezzi relativi alle cinque dimensioni o fattori fondamentali del costrutto dell’alessitimia, più un punteggio totale di scala, utilizzato solitamente per interpretare nell’insieme il profilo clinico del soggetto e non rilevante quindi, per i fini dell’intervento educativo (non verrà infatti presentato nei grafici elaborati). Se generalmente gli autori del test consigliano di utilizzare e di interpretare solamente il punteggio totale di scala, in questo caso (non avendo utilizzato il test con finalità cliniche) è stato più utile indagare i punteggi ottenuti in ogni singolo fattore e correlarli tra di loro, per osservare in quali aree si sono manifestate più carenze, per poi ipotizzare i risultati ottenibili grazie alla P4C.
~ 108 ~
Descrizione dei fattori:
Fattore 1: Espressione somatica delle emozioni (ESE)
Il fattore 1, composto da 5 item, descrive la tendenza del soggetto a esprimere le proprie emozioni, specie quelle di natura “negativa”, come la rabbia, la paura o la tristezza, attraverso il proprio corpo. Il soggetto che ottiene punteggi elevati a questa dimensione (sten >8) può riferire di provare delle “strane” sensazioni fisiche che riesce a comprendere con estrema difficoltà.
(Es. Quando mi arrabbio sto fisicamente male)
Fattore 2: Difficoltà a identificare le proprie emozioni (DIE)
Questa dimensione, composta da 6 item, descrive la difficoltà del soggetto nell’identificare le proprie emozioni. Soggetti con punteggi elevati a tale dimensione (sten >8), non sono in grado di comprendere i motivi per i quali provano alcune emozioni, in particolar modo in situazioni o momenti difficili. A volte il soggetto può riferire di sentirsi angosciato, ansioso o triste senza saperne la ragione.
(Es. Quando mi capita di sentirmi triste capisco quali possono essere i motivi)
Fattore 3: Difficoltà a comunicare agli altri le proprie emozioni (DCE)
Il Fattore 3, composto da 5 item, descrive la difficoltà del soggetto a comunicare agli altri le proprie emozioni. Punteggi elevati a questa dimensione (sten >8) evidenziano una persona che non riesce, ad esempio, a confidare le emozioni ai propri amici o che cerca di nascondere agli altri i propri sentimenti. Il soggetto può evitare di parlare degli aspetti più profondi e intimi del proprio carattere anche con le persone che conosce da molto tempo. (Es. Evito di parlare di me anche con le persone che conosco da molto tempo)
Fattore 4: Pensiero orientato esternamente (POE)
La dimensione, composta da 5 item, descrive uno stile cognitivo caratterizzato da un pensiero aderente agli aspetti pratici della vita e poco interessato agli elementi simbolici delle cose. Punteggi elevati a questa dimensione (sten >8) evidenziano una persona che non è interessata, ad esempio, ai diversi aspetti che caratterizzano un problema ma che è
~ 109 ~
essenzialmente pronta a risolverlo. Tale individuo potrebbe mostrare inoltre una maggiore tendenza ad agire in maniera impulsiva e a una scarsa capacità introspettiva.
(Es. Cercare di comprendere i diversi aspetti di un problema complica solamente la vita)
Fattore 5: Difficoltà a essere empatici (EMP)
Il fattore, composto da 6 item, descrive la difficoltà del soggetto ad essere empatico e a comprendere gli stati emotivi altrui. Punteggi elevati a tale scala (sten >8) rivelano che l’individuo non è attento a ciò che provano le persone che lo circondano o che ha difficoltà a capire quando gli atri sono tristi o giù di morale. Potrebbe riferire di essere una persona che normalmente non si fa coinvolgere dallo stato emotivo altrui ma che rimane piuttosto “distaccata” dai problemi personali, anche di persone a lui care.
(Es. Comprendo i sentimenti delle persone a cui voglio bene anche senza che ne parlino)
Punteggio totale di scala:
La Scala Alessitimica Romana, misura come già detto, il livello di alessitimia del soggetto. Punteggi elevati (sten >8), pur non individuando una specifica patologia, possono fornire delle indicazioni in merito a una generica difficoltà nella regolazione affettiva. Può essere utilizzato come un fattore generico «di rischio».
Gruppo
Questo test è stato somministrato a 10 gruppi composti da ragazzi di prima media (per un’età media di 11 anni): 6 gruppi sperimentali (116 partecipanti); 4 gruppi di controllo (80 partecipanti); per un totale di 196 alunni testati (Maschi n=99; Femmine n=97).