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dei quindicenn

3. La famiglia e l’educazione al denaro: lo studio di Webley e Nyhus

5.1. Strumenti e misure

In PISA, per financial literacy si intende «un insieme di conoscenze e co- gnizioni di concetti e rischi di carattere finanziario, unito alle abilità, alla mo- tivazione e alla fiducia nei propri mezzi che consentono di utilizzare quelle stesse conoscenze e cognizioni per prendere decisioni efficaci in molteplici e diversi contesti di carattere finanziario, per migliorare il benessere degli individui e della società e per consentire una partecipazione consapevole alla vita economica” (OECD, 2013).

La scala PISA di financial literacy intende misurare il livello di cono- scenze e abilità finanziarie degli studenti di quindici anni, che sono al giorno d’oggi necessarie per il futuro passaggio dal mondo della scuola a quello dell’università, al mondo del lavoro o a quello dell’imprenditoria. Le do- mande fanno riferimento a situazioni di vita reale che coinvolgono questioni e decisioni finanziarie.

Le prove sono state somministrate al computer. La durata della sommi- nistrazione è stata di due ore, con una pausa tra la prima e la seconda ora. Al termine della sessione, lo studente ha compilato una serie di questionari di sfondo che hanno permesso di raccogliere informazioni sulle opinioni e abitudini degli studenti e sulle caratteristiche socio-culturali ed economiche della famiglia (INVALSI, 2017; OECD, 2017).

5.1.1. Il comportamento di spesa

Il comportamento di spesa è stato rilevato con la seguente domanda: Se

non hai abbastanza soldi per comprare qualcosa che desideri davvero (per

es. un indumento, un’attrezzatura sportiva), che cosa fai di solito?.

Lo studente, per rispondere, doveva scegliere una tra le seguenti opzioni: 1) La compro con i soldi che dovrebbero essere spesi per qualcos’altro; 2)

Provo a farmi prestare i soldi da un familiare; 3) Provo a farmi prestare i soldi da un amico; 4) Risparmio per comprarla; 5) Non la compro.

Tra le alternative di risposta sono presenti due comportamenti opposti: il comprare con i soldi destinati ad altro e il risparmiare. Concettualmente, il primo comportamento indicherebbe una scarsa capacità di dilazionare la frustrazione di un acquisto immediato in condizioni di scarsità di risorse; viceversa, il secondo comportamento indicherebbe la capacità di tollerare l’impossibilità dell’acquisto immediato e di programmarlo più avanti nel tempo dopo aver messo da parte i soldi necessari.

Gli studenti che hanno dichiarato di comprare con i soldi destinati ad altro sono stati definiti Cicale, in quanto in essi prevale la componente edonistica, mentre gli studenti che hanno dichiarato di risparmiare sono stati definiti

Formiche per il loro comportamento più prudente.

Nel presente lavoro ci si è concentrati specificamente sul confronto tra queste due categorie mentre gli altri comportamenti che la domanda consen- te di analizzare – il prendere in prestito i soldi (da familiari/amici) e il non comprare – sono stati accorpati in un’unica categoria (Altro). La ragione di questa aggregazione risiede nel fatto che il non acquisto e la richiesta di prestito, sebbene comportamenti di spesa diversi da un punto di vista concet- tuale, non implicano l’uso di risorse proprie.

5.1.2. La socializzazione e l’educazione finanziaria

Come è stato detto precedentemente, la socializzazione finanziaria preve- de aspetti sia intenzionali che non riguardo la trasmissione di informazioni, valori e competenze da parte degli agenti di socializzazione. In questo conte- sto, il principale agente di socializzazione è la famiglia.

Come indicatore di socializzazione finanziaria è stato scelto il livello socio-economico e culturale della famiglia. In PISA tale indicatore viene operazionalizzato attraverso l’indice ESCS (Economic, Social and Cultural

Status). L’ESCS è un indice composito che tiene conto di tre dimensioni fon-

damentali: 1) il livello culturale dei genitori attraverso il loro titolo di studio; 2) il livello socio-economico attraverso il tipo di professione; 3) il benesse- re della famiglia attraverso i beni posseduti. L’indice viene calcolato utiliz- zando l’Analisi delle componenti principali e assume media 0 e deviazione standard 1 attraverso tutti i Paesi OCSE. Pertanto, un valore in questo indice pari a 1 significa avere un livello socio-economico e culturale della famiglia superiore a una deviazione standard rispetto alla media OCSE.

L’educazione finanziaria è stata rilevata attraverso una domanda che ha chiesto agli studenti di indicare la frequenza con cui parlano di soldi con ge- nitori o adulti e con gli amici: Con quale frequenza ti capita di parlare di

questioni finanziarie (per es. discorsi riguardanti spese, risparmi, operazioni bancarie, investimenti) con le seguenti persone? Genitori o altri adulti; Amici.

Nel rispondere lo studente poteva scegliere tra le seguenti modalità di risposta: Mai o molto raramente; Una o due volte al mese; Una o due volte a

settimana; Quasi ogni giorno.

Per il presente lavoro, ci si è concentrati soprattutto sui genitori/adulti ed è stata creata una tipologia attraverso un indicatore qualitativo Parla con i geni-

tori Sì/No. La categoria “Sì” è stata costruita aggregando le modalità “Una o

due volte al mese”, “Una o due volte a settimana”, “Quasi ogni giorno”; la ca- tegoria “No” corrisponde alla modalità di risposta “Mai o molto raramente”.

5.1.3. Analisi dei dati

Le analisi dei dati sono state condotte con il software IDB Analyzer, scaricabile gratuitamente dal sito dell’International Association for the Eva- luation of Educational Achievement (IEA)2. Questo software permette di

analizzare dati provenienti da indagini su larga scala che hanno disegni di campionamento complessi come PISA. In tal modo è possibile calcolare nel- la maniera corretta la variabilità (errore standard) delle stime o di eventuali confronti. Di seguito una breve descrizioni delle analisi condotte e delle mo- dalità di trattamento delle variabili. Nel caso delle variabili categoriali, per testare la differenza tra proporzioni è stato utilizzato il test z.

Nei modelli di regressione la variabile relativa al comportamento di spesa (a tre modalità) è stata trattata creando due variabili e utilizzando specifici codici di contrasto (contrast coding). Nel primo caso, è stata creata una va- riabile che ha testato la differenza tra cicale e formiche nella competenza finanziaria; nel secondo caso, è stata creata una variabile che ha testato la differenza nella competenza finanziaria tra il punteggio medio di cicale e formiche con quello delle altre forme di spesa (Cohen et al., 2003). Le diffe- renze di genere e le differenze rispetto all’educazione finanziaria sono state analizzate creando due variabili dummy: per quanto riguarda il genere, la categoria di riferimento è stata il gruppo dei maschi (femmine = 1; maschi = 0); per quanto riguarda l’educazione finanziaria, la categoria di riferimento è stata il gruppo degli studenti che non parlano a casa di questioni finanziarie con genitori/adulti (parla Sì = 1; parla No = 0). Per la socializzazione finan- ziaria, sono stati utilizzati i punteggi nell’indice ESCS.

6. Risultati