L’ area maculare, in virtù della sua importanza, deve essere analizzata con cura, al fine di evidenziare ogni anomalia. Sono disponibili molti approcci per l’esame di questa regione. Ricordiamo che l’ OCT è l’esame gold standard per lo studio delle patologie maculari grazie alla sua alta risoluzione. Inoltre, come già riportato sopra, è un esame semplice, rapido, non invasivo, altamente riproducibile, ma limitato dalla presenza di qualsiasi opacità dei mezzi diottrici o da una marcata miosi.
Nel nostro studio abbiamo utilizzato per la diagnosi delle maculopatie l’ OCT e successivamente ai pazienti è stata eseguita l’ ecografia con sonda B-Scan da 20 Mz, essendo una sonda ad alta risoluzione. Quest’ ultima ci ha permesso di valutare la presenza di eventuali alterazioni del profilo o di membrane che prendono inserzione in regione maculare.
perpendicolarmente alla macula: la posizione assiale orizzontale, trasversa verticale, longitudinale, e verticale maculare. Qualora ci si accinga a valutare una lesione nell’area maculare è sempre consigliabile eseguire il numero più elevato possibile di orientamenti per documentare l’estensione, l’aspetto e le dimensioni. E’ importante che l’ecografista abbia familiarità con le varie alternative, dal momento che l’ approccio ottimale può variare da caso a caso.
SCOPO DELLO STUDIO
Lo scopo del nostro studio è valutare la sensibilità e la specificità dell’ ecografia B-scan con sonda ad alta risoluzione da 20 MHz, nella diagnosi di differenti patologie maculari, in modo da poter fare una diagnosi quanto più precisa con l’ecografia e poter quasi sostituire il ruolo dell’ OCT nei casi in cui esso presenta dei limiti quali per esempio la non eseguibilità per le motivazioni riportate in precedenza.
MATERIALI E METODI
E’ stato eseguito uno studio prospettico in cieco, dove l’ecografista non era a conoscenza della diagnosi fatta in precedenza con l’ OCT.
quale è stato possibile fare diagnosi di maculopatia. Successivamente veniva eseguita l’ ecografia con sonda B- Scan da 20 Mz, così che l’ecografista potesse fare diagnosi senza farsi influenzare dai risultati precedenti.
I Pazienti sono stati suddivisi in 5 classi a seconda della maculopatia: su 48 occhi , 18 occhi erano affetti da Pucker Maculare, 6 occhi da Edema Maculare, 9 occhi da Foro Maculare, 9 occhi da Sindrome Vitreo-maculare e 6 occhi da altro.
RISULTATI
Essendo il nostro studio ancora in corso, i nostri risultati oggi si riferiscono alla popolazione di pazienti a cui è stato diagnosticato il pucker maculare attraverso l’ OCT, essendo questo il campione statisticamente più significativo.
Dai nostri risultati si evince che su 48 occhi l’OCT ha fatto diagnosi di pucker maculare su 18 occhi e la diagnosi eseguita tramite l’ esame ecografico era concorde su 16 occhi, mentre era discorde su 2 occhi. Dei rimanenti 30 occhi l’ OCT non ha fatto diagnosi di pucker maculare e la diagnosi eseguita tramite l’ esame ecografico era concorde su 21 occhi, mentre era discorde su 9 occhi. Quindi l’esame ecografico è stato concorde con l’esame OCT nella diagnosi di 37 occhi e discorde nella diagnosi di 11 occhi.
OCT Pucker Positivo OCT Pucker Negativo TOT. ECO Concorde 16 21 37 Eco Discorde 2 9 11 TOT. 18 30 48
Dalla tabella a doppia entrata si evince la percentuale di sensibilità e specificità, dove la sensibilità, che è la capacità dell’ ecografia a diagnosticare un Pucker in accordo con l’OCT, risulta essere del 89%. Mentre la specificità che è la capacità dell’ecografia a distinguere i pazienti senza Pucker in accordo con l’OCT, risulta essere del 70% .
CASI CLINICI
Pucker + Edema Maculare
Pucker Maculare
Sindrome vitreo-maculare
Edema maculare
Foro Maculare
CONCLUSIONI
Dal nostro studio si evince che l’ecografia ad alta risoluzione con sonda B-scan da 20 MHz ha dimostrato, per la diagnosi di Pucker Maculare, un’elevata Sensibilità, cioè la capacità dell’ ecografia a diagnosticare un Pucker in accordo con l’OCT, e una buona Specificità, cioè la capacità dell’ecografia a distinguere i pazienti senza Pucker in accordo con l’OCT . Come detto precedentemente, il nostro studio è ancora in corso, quindi ci riserviamo di presentare una casistica più ampia con un congruo numero di casi esaminati, in modo tale da prendere in considerazione la specificità e la sensibilità dell’ecografia ad alta risoluzione rispetto all’esame OCT in tutte le patologie maculari.
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