Indicazioni operative per la gestione della fase 2 epidemia da Covid 19 negli Istituti Penitenziari
INDICAZIONI GENERALI
Nella cosiddetta Fase 2 dell’epidemia da COVID 19, in analogia con quanto prescritto per il territorio esterno devono essere osservate e mantenute tutte le indicazioni ed i comportamenti che sostengono il distanziamento sociale.
In particolare restano valide le seguenti raccomandazioni:
Lavarsi spesso le mani: Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione.
Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol.
Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute: Mantenere almeno un metro di distanza dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso a distanza ravvicinata.
Non toccare occhi, naso e bocca con le mani: Il virus si trasmette principalmente per via respiratoria, ma può entrare nel corpo anche attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi va evitato ogni contatto con le mani non ben lavate.
Coprire bocca e naso se si starnutisce o tossisce : Se si ha un’infezione respiratoria acuta,vanno evitati contatti ravvicinati con le altre persone, bisogna tossire all’interno del gomito o di un fazzoletto, preferibilmente monouso, indossare una mascherina e lavarsi le mani.
Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol (cfr. Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020 e nota del Ministero della Salute n°. 0017644-22/05/2020-DGPRE-MDS-P).
Durante le attività comuni i detenuti dovranno indossare mascherina protettiva.
I lavoranti a vario titolo dovranno svolgere la loro attività indossando mascherina protettiva e guanti ed i loro movimenti dovranno essere limitati al minimo indispensabile.
Ogni Istituto Penitenziario provvederà a mantenere (tramite collaborazione tra area penitenziaria e sanitaria) le seguenti zone:
1. Zona triage collocata in una sede che preveda tutti i tipi di accesso, anche per detenuti semiliberi e personale penitenziario residente all’interno dell’Istituto stesso ( la zona deve essere dotata di adeguata scorta di mascherine chirurgiche, di termometro digitale, guanti e dispenser per igienizzazione mani).
2 2. Zona per l’esecuzione delle visite di ingresso in Istituto (la zona deve essere dotata di adeguata scorta di mascherine chirurgiche ,di una minima dotazione di mascherine filtranti, di termometro digitale, guanti e dispenser per igienizzazione mani )
3. Zona per l’isolamento dei casi sospetti in attesa esito tampone o di ricovero in ospedale, per le sorveglianze cliniche nei contatti di persona positiva per coronavirus, per il ricovero di casi leggeri (la zona deve essere dotata di tutti i DPI e del materiale necessario per l’isolamento del paziente
Le ASST avranno cura di:
- prevedere un’adeguata dotazione di materiale per la pulizia delle superfici (es. candeggina o prodotti clorati), (saponi con dispenser) nelle aree penitenziarie. La Direzione dell’Istituto provvederà ad idonea scorta di DPI per il personale penitenziario
- provvedere che in tutti gli Istituti ed in particolare negli ambulatori medici, nelle zone di triage e dei colloqui, nelle sezioni detentive e negli uffici del personale penitenziario siano affissi poster con le nuove regole di igiene da adottare.
- prevedere una nuova attività di informazione del personale sanitario e penitenziario
- trasmettere ai detenuti un’informativa contenente un’indicazione sull’attuale stato delle restrizioni applicate e sulle soluzioni alternative messe a disposizione.
- provvedere alla dotazione di DPI per il personale sanitario e socio-sanitario e per i detenuti ed analogamente ad approvvigionamento dei dispenser, gel igienizzanti e materiale per la sanificazione nelle aree sanitarie.
- prevedere all’ approvvigionamento di tamponi per COVID-19 da destinare alle eventuali necessità delle strutture carcerarie.
Scorte adeguate di DPI e tamponi dovranno essere garantire all’Hub COVID di San Vittore e all’Istituto di Bollate.
Saranno messi a disposizione dalla Protezione Civile Operatori Sociosanitari che svolgeranno attività di supporto al personale infermeristico secondo accordi con le Direzioni Penitenziarie e Sanitarie degli Istituti e le ASST.
Prima di prendere servizio dovranno essere sottoposti a tampone per COVID 19.
Nel caso di comunicazioni da parte del personale sanitario, queste dovranno essere rivolte alla propria ASST, alla DG Welfare di Regione Lombardia/ UO di Sanità Penitenziaria. Dovranno essere rigorosamente evitati canali comunicativi alternativi di qualsivoglia natura.
1. Detenuti già presenti in Istituto
Nel caso di detenuti presenti in istituto che presentino sintomi respiratori si raccomanda:
a. Fare indossare mascherina chirurgica b. Informare area sanitaria
c. Valutare da parte Medico/infermiere dati anamnestici (data di ingresso, provenienza, etnia, contatti con l’esterno avvenuti nei 14 giorni precedenti per colloqui familiari, udienze in
3 tribunale, permessi, esami ambulatoriali e/o ricoveri in ospedale, contatto con persona risultata positiva per Coronavirus)
d. Sottoporre a tampone per COVID i detenuti sintomatici ed i loro contatti stretti tra i detenuti, il personale sanitario e il personale dell’Amministrazione Penitenziaria
e. Nell’attesa dell’esito del tampone mantenere il paziente in isolamento, monitorando il quadro clinico. Se l’esito del tampone è negativo proseguire monitoraggio clinico fino al compimento del periodo di quarantena. Se l’esito è positivo prevedere la possibilità di gestione in istituto/invio San Vittore secondo parametri e modalità indicati in capitolo apposito, se il caso non è gestibile chiamare il 118 per invio in ospedale.
f. In attesa del 118 il paziente dovrà essere fatto attendere in stanza separata con mascherina chirurgica e guanti
g. Dovrà essere limitato al massimo il numero di operatori sanitari e non che entrano in contatto con il caso sospetto e questi dovranno indossare mascherina filtrante e guanti
2. Detenuto proveniente dall’esterno o da altro Istituto (DPCM 26/4/2020 art.1 punto y)
a. Dato il verosimile incremento dei detenuti nuovi giunti soprattutto nelle Case Circondariali, sarà da prevedere per ogni singolo Istituto una sede ed una procedura apposita per l’accoglienza, l’isolamento, la sorveglianza sanitaria
b. Fare indossare mascherina chirurgica
c. Visita primo ingresso : Medico+infermiere effettuano triage valutando i dati anamnestici ( provenienza, etnia, eventuali contatti a rischio nei 14 giorni precedenti es. contatti con caso positivo per coronavirus, contatti con ospedali ecc..) e clinici (rilevazione temperatura corporea, presenza di tosse, rinite, cefalea, mialgia, congiuntivite, gastroenterite ecc..). Il detenuto verrà quindi sottoposto a tampone per COVID 19 ed ove possibile a test sierologico. Dovrà essere incoraggiata la possibilità di effettuare test virologici rapidi per garantire una rapida allocazione del detenuto nuovo giunto in rapporto all’esito.
d. Nell’attesa dell’esito del tampone mantenere il paziente in isolamento, monitorando il quadro clinico. Se l’esito del tampone è negativo proseguire monitoraggio clinico fino al compimento del periodo di quarantena. Se l’esito è positivo prevedere la possibilità di gestione in Istituto o invio a San Vittore, secondo parametri e modalità indicati in capitolo apposito, se il caso non è gestibile chiamare il 118 per invio in Ospedale.
e. In attesa del 118, il paziente dovrà essere fatto attendere in stanza separata con mascherina chirurgica
f. Dovrà essere limitato al massimo il numero di operatori sanitari e non che entrano in contatto con il caso sospetto e questi dovranno indossare mascherina filtrante
3. Personale Polizia Penitenziaria
Poiché il personale accede regolarmente all’Istituto, verrà effettuato un primo triage.
Il triage comprensivo di quesiti riguardanti eventuali contatti con persona positiva per il coronavirus + misurazione temperatura corporea verrà effettuato da un infermiere e da un operatore socio sanitario che informeranno il medico in caso di sospetto.
4 L’agente di polizia penitenziaria che risultasse positivo al triage verrà invitato a far ritorno al proprio domicilio ed a rivolgersi al medico curante/ATS di competenza.
Negli ingressi successivi sarà l’interessato a segnalare la presenza di febbre, sintomi e contatti stretti con persona positiva per coronavirus. Un operatore socio-sanitario provvederà a misurare la temperatura corporea ad ogni accesso in istituto e ad allontanare il soggetto qualora essa fosse pari o superiore a 37.5.
Il triage completo verrà ripetuto con cadenza quindicinale.
Il personale che risultasse affetto da COVID 19 o in quarantena per contatto con positivo, potrà essere riammesso in servizio solo dopo la esecuzione di due temponi consecutivi con esiti negativo.
L’esecuzione dei tamponi è a cura dell’ATS territoriale in collaborazione con il medico competente dell’Istituto che provvederà a riammettere in servizio l’interessato.
Ove possibile sarebbe opportuno applicare lo screening sierologico anche a tale personale, dato le caratteristiche di stretta convivenza con il personale sanitario e con gli operatori sanitari provenienti dall’esterno.
4. Visitatori provenienti dall’esterno/ familiari per i colloqui (DPCM 26/4/2020 art.1 punto y)
La possibilità di effettuare colloqui discende dalle disposizioni nazionali in materia che attualmente prevedono tale possibilità solo in casi eccezionali
Si dovrà incoraggiare la prosecuzione di forme alternative al colloquio frontale (colloqui video).
In base alle successive disposizioni della Presidenza del Consiglio, si potrà prevedere per ciascun detenuto colloqui previo appuntamento regolando le fasce orarie, la durata del colloquio e prevedendo un orario giornaliero il più possibile ampio (es 8-20).
Al momento della richiesta di appuntamento il familiare dovrà autodichiarare di non essere positivo per COVID, di non essere in quarantena perché contatto stretto di COVID, di non presentare febbre o sintomi respiratori o gastroenterici.
Potrà essere previsto controllo incrociato di positività/ quarantena su liste della Prefettura/ATS.
Se si dovesse verificare, come prevedibile, latenza tra richiesta e conferma del colloquio, tale dichiarazione e verifica dovranno essere ripetute nell’imminenza del colloquio stesso.
In allegato all’appuntamento dovrà essere fornito volantino con istruzioni di comportamento.
Si dovrà prevedere un solo familiare per colloquio (tranne casi di eccezionalità), escludendo minori di anni 12 e maggiori di anni 65.
Al familiare si chiederà di presentarsi al colloquio munito di mascherina protettiva, di rispettare le distanze già nelle aree esterne.
Al momento dell’ingresso verrà rilevata temperatura corporea da un operatore socio-sanitario e verranno fatti indossare i guanti dopo igienizzazione delle mani.
Una dotazione di mascherine protettive e di guanti ed una dispenser per l’igienizzazione delle mani dovrà essere resa pertanto disponibile all’ingresso dell’Istituto
I colloqui dovranno avvenire in locali che dispongano di finestre per garantire ricambi d’aria, dovranno prevedere un numero di presenti contemporaneamente che consenta il distanziamento sociale (2 m di distanza) ed eviti l’affollamento. Il distanziamento dovrà essere garantito da adeguata segnaletica e da barriere materiali (es. tavolo, barriera in plexiglas ecc..). Laddove possibile, tenendo in considerazione la stagione atmosferica sopravvenente e la disponibilità in alcuni Istituti dell’Area Verde, i colloqui dovranno essere effettuati all’aperto sempre rispettando le istruzioni per il distanziamento.
5 Le procedure di perquisizione dovranno essere effettuate tramite metal detector evitando qualsivoglia forma di contatto fisico.
Durante l’intero colloquio i detenuti, i familiari e gli agenti di polizia penitenziaria addetti all’accompagnamento ed alla sorveglianza dovranno indossare mascherine protettive e guanti e dovrà essere evitata qualsivoglia forma di contatto fisico .
All’inizio ed l termine di ogni colloquio familiare e detenuto dovranno provvedere all’igienizzazione delle mani con adeguata soluzione provvista di dispenser (che dovrà essere disponibile sia dal lato entrata del familiare che del detenuto).
Al termine di ogni colloquio dovranno essere sanificate le zone di contatto (tavolo, plexiglas), all’inizio ed al termine dell’intera giornata di colloqui i locali dove è avvenuto il colloquio ed i percorsi compiuti dal visitatore esterno dovranno essere sottoposti a sanificazione
Nei locali di accesso dall’esterno e nei locali per i colloqui dovranno essere affisse locandine con istruzioni igieniche.
I pacchi non dovranno contenere alimenti rapidamente deperibili e dovranno essere conservati in locale apposito opportunamente aereato per almeno 24 ore dopo il colloquio. Qualora contenessero oggetti metallici, in plastica ecc.. dovranno essere sottoposti a sanificazione prima dell’uso.
I familiari che nei 14 giorni successivi al colloquio risultassero COVID positivi/contatti di COVID positivo dovranno darne comunicazione alla Direzione dell’Istituto, che a sua volta provvederà ad informare l’area sanitaria
5. Visitatori esterni occasionali
Per i visitatori occasionali (es. avvocati, magistrati) varranno le seguenti indicazioni
Si potrà prevedere per ciascun detenuto un colloquio se possibile previo appuntamento regolando le fasce orarie, la durata del colloquio e prevedendo un orario giornaliero il più possibile ampio (es 8-20).
Al momento della richiesta di appuntamento o dell’accesso in Istituto il visitatore dovrà autodichiarare di non essere positivo per COVID, di non essere in quarantena perché contatto stretto di COVID, di non presentare febbre o sintomi respiratori o gastroenterici.
Potrà essere previsto controllo incrociato di positività/ quarantena su liste della Prefettura/ATS.
Se si dovesse verificare, come prevedibile, latenza tra richiesta e conferma del colloquio, tale dichiarazione e verifica dovranno essere ripetute nell’imminenza del colloquio stesso.
In allegato all’appuntamento dovrà essere fornito volantino con istruzioni di comportamento.
Si dovrà prevedere un solo visitatore per colloquio (tranne casi di eccezionalità), ove possibile, di età non superiore ad anni 65.
Al visitatore si chiederà di presentarsi al colloquio munito di mascherina protettiva, di rispettare le distanze già nelle aree esterne.
Al momento dell’ingresso verrà rilevata temperatura corporea da parte di un operatore socio-sanitario e verranno fatti indossare i guanti dopo igienizzazione delle mani.
Una dotazione di mascherine protettive e di guanti ed una dispenser per l’igienizzazione delle mani dovrà essere resa pertanto disponibile all’ingresso dell’Istituto
I colloqui dovranno avvenire in locali che dispongano di finestre per garantire ricambi d’aria, dovranno prevedere un numero di presenti contemporaneamente che consenta il distanziamento
6 sociale (2 m di distanza) ed eviti l’affollamento. Il distanziamento dovrà essere garantito da adeguata segnaletica e da barriere materiali (es. tavolo, barriera in plexiglas ecc..).
Le procedure di perquisizione dovranno essere effettuate tramite metal detector evitando qualsivoglia forma di contatto fisico.
Durante l’intero colloquio i detenuti, il visitatore e gli agenti di polizia penitenziaria addetti all’accompagnamento ed alla sorveglianza dovranno indossare mascherine protettive e guanti e dovrà essere evitata qualsivoglia forma di contatto fisico .
All’inizio ed al termine di ogni colloquio visitatore e detenuto dovranno provvedere all’igienizzazione delle mani con adeguata soluzione provvista di dispenser (che dovrà essere disponibile sia dal lato entrata del visitatore che del detenuto).
Al termine di ogni colloquio dovranno essere sanificate le zone di contatto (tavolo, plexiglas), all’inizio ed al termine dell’intera giornata di colloqui i locali dove è avvenuto il colloquio ed i percorsi compiuti dal visitatore esterno dovranno essere sottoposti a sanificazione
Nei locali di accesso dall’esterno e nei locali per i colloqui dovranno essere affisse locandine con istruzioni igieniche.
Eventuale materiale portato dall’esterno dal visitatore dovrà essere sottoposto a sanificazione prima dell’uso.
I visitatori esterni che nei 14 giorni successivi al colloquio risultassero COVID positivi/contatti di COVID positivo dovranno darne comunicazione alla Direzione dell’Istituto, che a sua volta provvederà ad informare l’area sanitaria.
Nel caso di figure diverse (es.fornitori) sarà sufficiente la misurazione della temperatura corporea da parte di un operatore socio-sanitario e l’obbligo di ingresso con mascherine protettive per tutta la durata della permanenza in istituto e guanti dopo igienizzazione delle mani, che dovrà avvenire anche al momento dell’uscita dell’istituto.
6. Operatori che accedono regolarmente a vario titolo (compreso personale sanitario)
Gli Operatori che svolgono attività indispensabili a vario titolo (es. educatori, insegnanti) e il personale sanitario che accede regolarmente agli istituti verrà effettuato un primo triage.
Il triage comprensivo di quesiti riguardanti eventuali contatti con persona positiva per il coronavirus + misurazione temperatura corporea verrà effettuato da un infermiere e da un operatore socio sanitario) che informeranno il medico in caso di sospetto.
L’operatore che risultasse positivo al triage verrà invitato a far ritorno al proprio domicilio ed a rivolgersi al medico curante/ATS/ASST(se operatore sanitario) di competenza
Negli ingressi successivi sarà l’interessato a segnalare la presenza di febbre, sintomi e contatti stretti con persona positiva per coronavirus.
Un operatore socio-sanitario provvederà a misurare la temperatura corporea ad ogni accesso in istituto e ad allontanare il soggetto qualora essa fosse pari o superiore a 37.5.
Il triage completo verrà ripetuto con cadenza quindicinale.
Gli operatori utilizzeranno mascherine protettive per tutta la durata della permanenza in Istituto e guanti dopo igienizzazione delle mani, che dovrà avvenire anche al momento dell’uscita dell’Istituto.
Il personale sanitario e socio-sanitario che non lo avesse già fatto, verrà sottoposto a tampone per COVID 19.