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L’uso del suolo è direttamente connesso alle attività umane ed è uno degli elementi che la IAEA, nella guida tecnica SSG-29, analizza nelle fasi di Site investigation e Site characterization.

Prima di procedere con la descrizione dell’ambito, si ritiene necessario, in tale sede, chiarire la differenza tra uso del suolo (Land use) e copertura del suolo (Land Cover), quest’ultima citata ed analizzata nell’ambito degli aspetti naturalistici.

In Soesbergen (2015) nell’ambito del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), la “Copertura del suolo” si riferisce alle caratteristiche fisiche superficiali del territorio (Land), quali, ad esempio, la vegetazione o la presenza di strutture edificate. Pertanto, la copertura del suolo è direttamente osservabile, sia in campo o tramite telerilevamento. L'”Uso del suolo”, invece, descrive le funzioni economiche e sociali del territorio, o le finalità per le quali l’uomo utilizza la copertura del suolo.

Infatti, secondo la FAO e l'UNEP (1999), l’uso del suolo può essere definito come

“the total of arrangement, activities and inputs that people undertake in a certain land-cover type".

Secondo la SSG-29 della IAEA, l’analisi dell’uso del suolo di un territorio è strettamente finalizzata alla valutazione degli usi futuri del territorio nelle vicinanze del sito proposto per la localizzazione del Deposito per stimare il potenziale impatto dei cambiamenti dovuti all’attività umana sul funzionamento e sulle prestazioni del Deposito. Andrà analizzato anche l'impatto del funzionamento dell’impianto di smaltimento sul futuro uso del suolo nelle vicinanze del sito proposto. Per poter svolgere tale analisi si renderà necessario considerare il prevedibile sviluppo del territorio, ottenibile dall’utilizzo di modelli di uso del suolo (Land use models) e dalla pianificazione regionale/locale nella zona di interesse.

La guida IAEA su citata suggerisce anche di analizzare anticipatamente l’assetto proprietario dei terreni nelle aree d’interesse.

Per la caratterizzazione dell’uso del suolo si procederà con le attività riportate di seguito e tra loro complementari:

1. raccolta di dati inerenti le risorse del territorio e gli usi attuali del suolo;

2. possibile evoluzione territoriale sulla base degli strumenti di pianificazione vigenti ed in corso di approvazione;

3. elaborazione di modelli di uso del suolo (Land use models) finalizzati a valutare l’evoluzione futura del territorio, in funzione anche degli scenari climatici e degli scenari definiti dall’analisi della sicurezza del deposito;

4. applicazione di indici di Ecologia del Paesaggio specifici per l’uso del suolo.

Alcuni esempi di tali indici sono riportati in Cassatella et al. (2011) e potranno essere selezionati in itinere in funzione dei dati disponibili e delle caratteristiche territoriali delle aree/siti in esame.

Lo studio complessivo della componente e la modellizzazione dei dati raccolti sarà utilizzata nella valutazione del cambiamento di uso del suolo nei vari scenari di progetto definiti per l’analisi sulla sicurezza del deposito e nella valutazione dei

conseguenti impatti sulla biodiversità e sulle attività umane. L’uso del suolo è visto come elemento di raccordo tra il sistema ambientale e quello antropico.

Come detto, saranno acquisite ed analizzate le informazioni relative all’evoluzione del territorio secondo i diversi livelli di pianificazione. Si analizzeranno il Piano Paesistico Regionale ed il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, ma fondamentalmente è la pianificazione a livello locale (Piano Regolatore Generale/Piano Strutturale Comunale) che fornirà elementi di analisi di interesse e la verifica della presenza di contenuti e norme specifiche sul sistema antropico che potrebbe influenzare l’uso futuro del suolo.

Gli obiettivi di modellazione di uso del suolo sono (Soesbergen, 2015):

a) migliorare la comprensione dei sistemi di utilizzazione del territorio;

b) esplorare il comportamento dei sistemi dell'uso del suolo al variare delle condizioni ambientali;

c) applicare analisi di scenario e strategia di sviluppo.

I dati ambientali e socio-economici utili per la realizzazione dei modelli dell’uso del suolo potranno essere a vari livelli di approfondimento: nell’ambito del presente studio saranno direttamente calibrati ed individuati nella fase di definizione del programma di indagini, in funzione del numero di aree/siti da analizzare e delle caratteristiche territoriali.

Di seguito si riporta una lista indicativa e non esaustiva delle informazioni territoriali e socio-economiche da raccogliere durante il processo di localizzazione del Deposito Nazionale:

 dati topografici quali la quota, la pendenza, esposizione, ecc.;

 carta della copertura del suolo;

 attività selvicolturali;

 rischio di incendio;

 tassi di crescita delle piante;

 dati sulle aree di coltivazione;

 gestione del territorio come l'irrigazione, fertilizzanti, le rese delle colture e delle applicazioni;

 resa delle colture;

 richiesta dei nutrienti da parte delle colture;

 presenza di colture di pregio;

 presenza di attività zootecniche;

 datasets sulla rete stradale;

10 “a driver of land-use change is defined as causing a change in the total area allocated to a specific land-use type or a change in spatial distribution of land-use types” (Heistermann et al. (2006) in Soesbergen 2015).

 acque superficiali e sotterranee e accesso alla risorsa (vedi paragrafo “Uso delle acque”);

 presenza di aree estrattive ed attività economiche ad esse connesse;

 presenza di luoghi di interesse storico e archeologico;

 presenza di luoghi di interesse paesaggistico;

 presenza di parchi eolici o fotovoltaici;

 presenza di usi civici o proprietà collettive;

 dati socio-economici, quali ad esempio, sistemi di proprietà fondiaria, accesso al mercato, politiche di sviluppo e di governance;

 attività ricreative quali la caccia e la pesca. Le statistiche correlate a tali attività possono essere utilizzate per stimare l’uso dell’area in esame da parte dell’uomo.

Per l’uso di modelli previsionali dell’uso del suolo sono fondamentali i datasets del suolo che, in combinazione con dati climatici (si veda l’ambito “Climatologia e Meteorologia”), forniscono le informazioni spaziali necessarie (Soesbergen, l.c.).

I modelli di uso del suolo più idonei da applicare saranno valutati nel corso del processo di caratterizzazione, in funzione dei dati disponibili e delle attività umane preesistenti e programmate nell’area. Infatti, la presenza di coltivazioni di pregio, di allevamenti o di attività industriali può influenzare in vario modo l’evoluzione dell’uso del suolo. Nel corso del processo si valuterà se applicare dei modelli geografici, economici o integrati, questi ultimi spesso costituiti da una combinazione di separati modelli di processo economico e ambientale capaci di esplicitare spazialmente la modellazione di tipi funzionali di colture. Sono presenti anche modelli di valutazione integrati (IAMS) o modelli Land-System (Soesbergen, l.c.). Un’altra possibile applicazione dei modelli di Land Use, che sarà poi valutata in itinere ai fini del presente studio, è la quantificazione dei servizi ecosistemici11 e come essi mutano in funzione del cambiamento dell’uso del suolo (Land use change). Ciò potrebbe essere utile per la valutazione dei servizi ecosistemici offerti dall’agricoltura, ad esempio dalle colture di pregio che sono oggetto del criterio CA11.

Il programma di monitoraggio ambientale, così come definito al capitolo 5 del presente documento, dovrà tener conto ed incorporare anche i dati ottenuti dall’analisi dell’uso del suolo. Infatti, come riportato nella Guida IAEA RS-G-1.8 (2005) a lungo termine, i cambiamenti delle condizioni climatiche ed ambientali, come i flussi idrologici o la chimica delle acque sotterranee, così come i cambiamenti sociali quali i cambiamenti nell’uso del suolo e le tecnologie nella produzione di alimenti, può comportare modifiche sostanziali dei percorsi e dei livelli di esposizione dell’uomo e delle altre componenti ambientali. I programmi di monitoraggio nei pressi degli impianti di stoccaggio dei rifiuti nucleari sono pertanto periodicamente rivisti per tener conto di eventuali cambiamenti delle condizioni di esposizione dell’uomo.

11 I servizi ecosistemici secondo quanto riportato da Boyd e Banzhalf (2005) sono “the end products of nature that yield human wellbeing. Three necessary conditions define an ecosystem service. First, and most obvious, the service has to emerge from the natural environment. Second, a service must enhance human well-being. Third, a service is an end product of nature directly used by people”.